L'ultimo dei Corleonesi: differenze tra le versioni

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*[[Marcello Mazzarella]]: [[Totò Riina]]
*[[Emilio Bonucci]]: [[Michele Navarra]]
*[[Federica De Cola]]: [[Antonietta Bagarella|Antonietta "Ninetta" Bagarella]]
*[[Giuseppe Loconsole]]: [[Renato Cortese]]
*[[Raffaella Rea]]: [[Saveria Benedetta Palazzolo]]
*[[Vincent Riotta]]: Vintaloro
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Liggio, Riina e Provenzano fanno un patto di sangue e diventano inseparabili. Pochi anni dopo sono a Piano di Scala ad effettuare la macellazione clandestina di bestiame rubato. Ormai sono troppo potenti per dipendere da Navarra (che appena scarcerato ha ordinato un fallito attentato ai danni di Liggio), e per questo lo fanno uccidere e si danno allo sterminio dei suoi fidati, che vengono quasi tutti uccisi in un conflitto a fuoco durante una processione, in cui Totò Riina salva la sua fidanzata [[Antonietta Bagarella]] (Ninetta) dalla sparatoria. Poi i [[Corleonesi]] tentano di impadronirsi dell'edilizia di [[Palermo]]. Riina e Liggio vengono assolti al processo di Bari del 1969 e si vendicano uccidendo il boss [[Michele Cavataio]] nella [[strage di Viale Lazio]]. Nell'agguato però muore pure [[Calogero Bagarella]], fratello della fidanzata di Totò Riina, Ninetta. Nel 1974 Liggio viene arrestato e Riina e Provenzano, latitanti da alcuni anni, diventano gli unici capi del clan corleonese. Provenzano conosce [[Saveria Benedetta Palazzolo]] e la sposa. Riina scatena la [[seconda guerra di mafia]] e dopo di essa diventa capo incontrastato di [[Cosa Nostra]].
 
Ordina l'uccisione di [[Carlo Alberto dalla Chiesa]], appena nominato prefetto di [[Palermo]], e comincia la feroce "guerra allo stato" che culminerà con le [[strage di Capaci|stragi di Capaci]] e [[Strage di via D'Amelio|di via D'Amelio]]. Riina viene arrestato nel 1993 e Provenzano rimane da solo al timone della mafia siciliana. A dargli la caccia si presentano il procuratore [[PieroPietro Grasso]] e la squadra di polizia denominata "Gruppo Duomo", guidata da [[Renato Cortese]] che scopre che nel 2003 Provenzano si è ricoverato in [[Francia]] per curare un tumore alla prostata. Seguendo la scia dei cosiddetti "[[pizzino|pizzini]]", nel 2006 Provenzano è arrestato nelle campagne di [[Corleone]]. Allora s'interrompe il flashback e tutto ritorna all'inizio e Provenzano, arrestato, incontra il procuratore Grasso nel carcere di Terni e così si conclude il film.
 
==Inesattezze storiche==
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*Nel film [[Michele Navarra]] viene ucciso da due killer nascosti dietro i cespugli della strada. In realtà gli assassini erano molti di più e vennero fuori da un'[[Alfa Romeo 1900]] che precedeva la [[Fiat 1100]] di Navarra.
*Nel processo di [[Bari]], in cui vengono assolti [[Luciano Liggio]] e [[Totò Riina]], la voce che legge la sentenza è femminile mentre nella realtà il giudice era uomo.
*Nel film, nel gruppo che compì la [[Strage di viale Lazio]], in cui perse la vita [[Michele Cavataio]], manca [[Totò Riina]], che nella realtà ebbe un ruolo predominante perché guidò il commando assassino.
*Nel film vengono fatti molti errori riguardo all'omicidio del prefetto [[Carlo Alberto dalla Chiesa]]: innanzitutto, l'auto del prefetto era seguita da un'auto guidata dall'agente di scorta [[Domenico Russo (poliziotto)|Domenico Russo]], anch'egli ucciso, che nel film è assente; poi il commando mafioso che compì l'agguato era composto da una moto e da un'auto mentre nel film sono solo due moto; nel film i killer sparano contro il vetro posteriore dell'auto del prefetto mentre lasciano intatto il [[parabrezza]] ma in realtà avvenne tutto il contrario ed il vetro posteriore non venne sfiorato neanche da un colpo; infine, subito dopo l'agguato, si vede una donna che si avvicina all'auto crivellata di colpi e copre il [[parabrezza]] con un lenzuolo mentre in realtà il lenzuolo venne messo dalla polizia accorsa sul luogo del delitto ed addirittura non venne messo subito dalle forze dell'ordine.
*Nel film [[Totò Riina]], al momento dell'arresto, viaggia su una [[BMW]] mentre in realtà l'auto era una [[Citroën ZX]]; alcuni agenti che lo arrestarono erano dentro un [[furgone]] mentre nel film non c'è e tutti i poliziotti sbucano da auto. Addirittura si vedono volanti dei [[carabinieri]] che nella realtà non avrebbero dovuto esserci perché l'arresto era segreto e gli agenti dovevano essere sotto copertura.
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* {{Collegamenti esterni}}
* Scheda su ''[http://www.raifiction.rai.it/raifiction2006fiction/0,,2363,00.html L'ultimo dei Corleonesi] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090324135405/http://www.raifiction.rai.it/raifiction2006fiction/0,,2363,00.html |date=24 marzo 2009 }}'' del sito di [[Rai Fiction]]
 
{{Portale|musica|televisione}}
 
[[Categoria:Fiction televisive sulla mafia]]