Piovego: differenze tra le versioni

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|attraversa_3 = [[Padova]], [[Noventa Padovana]], [[Vigonovo]]
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|note_lunghezza = <ref>{{cita web|url=httphttps://repository.regione.veneto.it/public/361b473d5c6e604b2be64a5b84f3b752.php?dl=true|titolo=Elenco corsi d'acqua della rete idrografica regionale|sito=Piano straordinario triennale interventi di difesa idrogeologica|editore=Regione Veneto|accesso=15 dicembre 2014|formato=pdf}}</ref>
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Il Piovego si origina nella parte centro-settentrionale del centro storico di Padova, presso la [[conca di navigazione]] nota come [[porte Contarine]]. Qui il [[tronco Maestro]], derivato dal [[Bacchiglione]] in località [[Bassanello (Padova)|Bassanello]], si riunisce al [[naviglio Interno]], dopo che questo si era diramato di fronte alla [[Specola di Padova|Specola]].
 
Quasi rettilineo, scorre da ovest a est lambendo le mura settentrionali della città e le località [[Stanga (Padova)|Stanga]] e [[San Gregorio(Padova)|San Gregorio]]. Entrato in comune di [[Noventa Padovana]], tocca Noventa stessa e la frazione Noventana. L'ultimo tratto segna il confine con [[Vigonovo]], in [[provincia di Venezia]].
 
Si getta nel [[Brenta (fiume)|Brenta]] di fronte [[Stra]]. Sua prosecuzione è il [[Naviglio del Brenta]], che si dirama dal Brenta proprio in corrispondenza della foce.
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Il canale venne scavato nel [[1209]] dai padovani, sotto le volontà, l'egida e il controllo dei signori Da Carrara, forse nel periodo di ascesa e di maggiore potere politico sociale.
 
Serviva per far defluire tutte le acque del nord-est della città, ma serviva per congiungere la città, al [[Brenta (fiume)|Brenta]] e quindi attraverso questo alla [[Laguna veneta]] e a Venezia che stava per ascendere alla summa Repubblica. Fino agli anni 80 si vedevano ancora i vecchi burci ormai sfondati, sul suo fondo, dalla strada che dalla stazione conduce in centro all'urbe di Padua, idronimo greco-indoeuropeo antichissimo, che deriva da palude, da cui Padus-Po, palude, palafitte e molte altre parole a loro collegate.
 
Dalla più grande e lunga alluvione della storia, quella del 589, tutti i territori, rimasero senza manutenzione delle rive dei fiumi e lo scavo o meglio, il riscavo dei canali, quindi. laLa signoria carrarese fu quindi praticamente obbligata allo scavo pubblico, visto l'aumento della popolazione, dovuto all'aumento medio della temperatura, che prima del 1000 era molto umida e fredda.
 
Sulle sue sponde, in località Portello venne creato un [[porto fluviale]], arricchito durante la dominazione veneziana da una scenografica scalinata e dalla suggestiva edicola, presso cui i viaggiatori per Venezia potevano partecipare alla [[messa]] prima della partenza di mezzanotte. Il porto è ritratto in alcune vedute del [[Canaletto]].