Brit milà: differenze tra le versioni

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[[File:GerrerRebbe.JPG|thumb|Cerimonia ebraica di circoncisione]]
Il '''Berit Milah''' o '''Brit Milah''' ({{ebraico|בְּרִית מִילָה}}, lett. ''Patto del taglio''), conosciuto in [[lingua yiddish]] come '''Bris''' (dall'[[lingua ebraica|ebraico]] ''[[Alleanza (Bibbia)#Il ''Brit'' nell'ebraismo|b<sup>e</sup>rit]]'', "patto"), è una [[rito di passaggio|cerimonia]] della [[religione ebraica]] con cui si dà il benvenuto ai neonati maschi nella comunità. Si tratta di una [[circoncisione rituale]], effettuata nell'ottavo giorno di vita del neonato da un ''[[mohel]]'' o da un medico con facoltà e istruzioni precipue, riconosciuto secondo le regole [[Halakhah|Halakhiche]], alla presenza di familiari e amici, alla pratica consiste nel succhiare con la bocca il sangue del prepuzio del neonato. Al termine della quale si offre di solito un rinfresco celebrativo (''seudat mitzvah'').<ref>La '''seudat mitzvah''' ({{ebraico|סעודת מצוה}}, "pasto comandato"), nell'[[ebraismo]] è un pasto festivo [[halakhah|obbligatorio]], e si riferisce comunemente al pasto celebrativo che segue l'adempimento di una ''[[mitzvah]]'' (comandmento), come per esempio il [[Bar mitzvah]], un [[matrimonio ebraico|matrimonio]], il ''brit milah'' appunto, o un ''[[siyum]]'' (completamento di un passo di [[Torah]], [[Mishnah]] o [[Talmud]]). Si veda Rabbi Mordechai Torczyner, {{cita testo|url=http://www.webshas.org/avel/seudah.htm|titolo="Initial Meal Post-Burial - Seudat Havraah"}}, su ''AishDas''. URL consultato 8 marzo 2016</ref> Il rituale di benvenuto per le bambine, che avviene con l'[[imposizione del nome]], è invece chiamato ''[[Zeved habat]]''. Alcune famiglie ebree delle correnti più progressiste festeggiano invece un ''brit'' alternativo, chiamato ''Brit Shalom''.
 
==Riferimenti biblici==
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[[File:Isaac's circumcision, Regensburg c1300.jpg|thumb|"Circoncisione di Isacco", Pentateuco di Regensburg, ca. 1300]]
 
Secondo la [[Tanakh]] ({{passo biblico2biblico|Genesi|17:10-14}}) [[Dio (ebraismo)|Dio]] ordinò al patriarca [[Abramo]] di essere circonciso, atto che doveva essere eseguito anche per i suoi discendenti:
{{citazione biblica|10 Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra di voi ogni maschio. 11 Vi lascerete circoncidere la carne del vostro membro e ciò sarà il segno dell'alleanza tra me e voi. 12 Quando avrà otto giorni, sarà circonciso tra di voi ogni maschio di generazione in generazione, tanto quello nato in casa come quello comperato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua stirpe. 13 Deve essere circonciso chi è nato in casa e chi viene comperato con denaro; così la mia alleanza sussisterà nella vostra carne come alleanza perenne. 14 Il maschio non circonciso, di cui cioè non sarà stata circoncisa la carne del membro, sia eliminato dal suo popolo: ha violato la mia alleanza.|Genesi|17:10-14}}
 
Inoltre, {{passo biblico2biblico|Levitico|12:3}} stabilisce: "L'ottavo giorno si circonciderà la carne del prepuzio del bambino."
 
Secondo la Bibbia ebraica, era un "disonore" per un [[Israelita]] non essere circonciso ({{passo biblico2biblico|Giosué|5:9}}). Il termine ''arelim'' ("incirconcisi" [al plurale]) è infamante, indicando i [[Filistei]] e altri non-israeliti ({{passo biblico2biblico|1Samuele|14:6,14:6,31:4}}; {{passo biblico2biblico|2Samuele|1:20}}) e usato insieme a ''tameh'' (impuro) per i pagani ({{passo biblico2biblico|Isaia|52:1}}). La parola ''arel'' ("incirconciso" [al singolare]) è utilizzato anche per "impenetrabile" ({{passo biblico2biblico|Levitico|26:41}}, " i loro cuori incirconcisi"; cfr. {{passo biblico2biblico|Geremia|9:25}}; {{passo biblico2biblico|Ezechiele|44:7,9}}); viene applicato anche per i frutti dei primi tre anni di un albero, che non si devono mangiare (Levitico 19:23: {{passo biblico|Levitico|19:23|nome=considererete i frutti come non circoncisi; per tre anni saranno per voi come non circoncisi; non se ne dovrà mangiare|libro=no}}).
 
Tuttavia gli Israeliti nati nel deserto dopo [[Libro dell'Esodo|l'esodo]] dall'Egitto non erano circoncisi. {{passo biblico2biblico|Giosué|5:2-9}} spiega: "tutto il popolo uscito dall'Egitto" era circonciso, ma quelli "nati nel deserto" non lo furono. Pertanto Giosué, prima della celebrazione della [[Pesach]], li fece circoncidere a [[Galgala]], e precisamente prima che entrassero a [[Canaan]]. Anche Abramo fu circonciso quando si spostò a Canaan.<ref name="Circon"/>
 
La tradizione profetica sottolinea che Dio si aspetta che il popolo sia buono oltre che devoto, e che i non-ebrei vengano giudicati in base al loro comportamento etico, come da [[Legge noachica]]. Pertanto {{passo biblico2biblico|Geremia|9:25-26}} dice che sia i circoncisi sia gli incirconcisi saranno puniti in ugual maniera dal Signore; "perché tutte queste nazioni e tutta la casa di Israele sono incirconcisi nel cuore."
 
La punizione per l'inosservanza è il ''[[kareth]]'' (esclusione spirituale dalla nazione ebraica), come affermato in {{passo biblico2biblico|Genesi|17:1-14}}. La [[Ghiur|conversione all'ebraismo]] per i non-israeliti durante il periodo biblico richiedeva la circoncisione, altrimenti non potevano condividere le offerte della [[Pesach]] ({{passo biblico2biblico|Esodo|12:48}}). Oggigiorno, come durante l'epoca di Abramo, per i convertiti all'[[Ebraismo ortodosso]], [[Ebraismo conservatore|conservativo]] e [[Ebraismo riformato|riformato]] è obbligatorio essere circoncisi ({{passo biblico2biblico|Genesi|34:14-16}}).<ref name="Circon"/>
 
Come stabilito in {{passo biblico2biblico|Genesi|17:1-14}}, ''brit milah'' è considerato così importante che, se capitasse che l'ottavo giorno cada di [[Shabbat]], azioni che altrimenti sarebbero proibite a causa della santità di quel giorno, sono permesse onde poter adempiere i requisiti della circoncisione. Il [[Talmud]], quando discute dell'importanza del ''Milah'', lo mette sullo stesso piano di tutte le altre [[mitzvot]] (comandamenti) basandosi sulla [[ghematria]] di ''brit'' che è ''612'' (Trattato [[Nashim|Nedarim]] 32a).<ref name="Circon"/>
 
I patti dell'antichità erano a volte sigillati con l'uccisione di un animale, a significare che la parte in causa che rescinde il patto subirà la stessa sorte. In [[lingua ebraica]], il verbo che significa "sigillare un patto" è tradotto letteralmente con "tagliare". Gli studiosi ebrei presuppongono che l'asporto del [[prepuzio]] rappresenti simbolicamente tale sigillo del patto.<ref name="Circon">Mark Popovsky, ''s.v.'' "Circumcision", in ''Encyclopedia of Psychology and Religion'', cur. David A. Leeming, Kathryn Madden & Stanton Marlan, Springer, 2010, pp. 153-154.</ref>
 
Memoria di questa tradizione è conservata dalle chiese cristiane tradizionali secondo il [[Vangelo di Luca]].<ref>{{Cita passo biblico|Luca|2:21}}: "Quando furono passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall'angelo prima di essere concepito nel grembo della madre."</ref><ref>Secondi i calcoli nord-europei, che sottrae il giorno in cui inizia il conteggio, l'intervallo era di sette giorni.</ref> La [[Circoncisione di Gesù|Festa della Circoncisione di Gesù]] rimane come festa otto giorni dopo la [[nascita di Gesù]] in numerose chiese, tra cui la [[Chiesa ortodossa]], la [[Chiesa cattolica]], quella [[Luteranesimo|luterana]] e alcune chiese della [[Comunione anglicana]].<ref>{{cita web| url = http://www.holytrinityorthodox.com/calendar/los/January/01-01.htm| titolo = The Circumcision (Obrezanie) of the Lord:| editore= holytrinityorthodox.com| lingua= en}}</ref> Nella Intradizione Orthodoxortodossa Christian traditioncristiana, childreni arebambini officiallysono namedformalmente onbattezzati the eighthl'ottavo daygiorno afterdalla birthnascita withcon specialuna namingpreghiera prayersapposita.<ref>{{cita web| url = http://www.theologic.com/oflweb/inchurch/namingservice.htm| titolo = The Prayer for the Naming of a Child on the Eighth Day| editore = theologic.com| lingua = en| accesso = 8 marzo 2016| dataarchivio = 12 febbraio 2015| urlarchivio = https://web.archive.org/web/20150212180258/http://www.theologic.com/oflweb/inchurch/namingservice.htm| urlmorto = sì}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.stlukeorthodox.com/html/prayer/information/priestprayerbook.cfm|titolo=''A Priest's Prayer Book''|accesso=8 marzo 2016|dataarchivio=25 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210225055526/http://www.stlukeorthodox.com/html/prayer/information/priestprayerbook.cfm|urlmorto=sì}}.</ref>
 
In modo significativo, la tradizione cristiana del [[battesimo]] rimpiazzò universalmente la circoncisione come [[rito di passaggio]] primario, basandosi sulla [[Lettera ai Colossesi]] e sugli [[Atti degli Apostoli]].<ref>{{Cita passo biblico|Colossesi|2:11-12}}, {{Cita passo biblico|Atti|15}}</ref>
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È regola tramandata dagli ''[[acharonim]]'' che la ''[[mitzvah]]'' del ''brit milah'' stia nel dolore che provoca, pertanto usualmente non si dovrebbero usare anestetici, sedativi o unguenti.<ref name="Rabbi Yaakov Montrose, 2011, pp. 29-32">Rabbi Yaakov Montrose, ''Halachic World'' - Volume 3: ''Contemporary [[Halakhah|Halachic]] topics based on the [[Parashah]]''. "Lech Lecha - No Pain, No Bris?" Feldham Publishers, 2011, pp. 29-32</ref>
 
Alcuni rabbini contemporanei sono d'accordo nel confermare che il neonato non debba essere sedato, sebbene si possa usare un unguento analgesico in certe situazioni; [[Rabbino|Rabbi]] [[Shmuel Wosner]] in particolare asserisce che l'atto della circoncisione debba essere doloroso, come si legge in {{passo biblico2biblico|Salmi|44:23}}.<ref name="Rabbi Yaakov Montrose, 2011, pp. 29-32"/>
 
Quanto alla circoncisione adulta, il dolore dovrebbe essere sopportato se possibile, non essendo obbligatorio. In una lettera all'editore pubblicata su [[The New York Times]] il 3 gennaio 1998, il biologo e rabbino [[Moshe David Tendler]] dissente sulla questione del dolore, affermando che "è una proibizione biblica provocare dolore inutile". Rabbi Tendler raccomanda l'uso di una [[Farmaco antalgico|crema analgesica]].<ref>{{cita web| url = https://www.nytimes.com/1998/01/03/opinion/l-pain-and-circumcision-909360.html| titolo = Pain and Circumcision|sito= The New York Times| editore = Nytimes.com| data = 3 gennaio 1998| accesso = 9 marzo 2016}}</ref> La [[lidocaina]] però non deve essere mai usata per i bambini, perché è stata collegata a svariati episodi quasi fatali.<ref name="J Child Neurol 2002">
{{cita pubblicazione|titolo = Neonatal mydriasis: intravenous lidocaine adverse reaction.|autore = Itai Berger|autore2 = Avraham Steinberg|rivista = J Child Neurol|url = http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/fulltext/122668866/PDFSTART|volume = 17|numero = 5|pp = 400–1400-1|data = maggio 2002|PMID = 12150593|doi = 10.1177/088307380201700520|urlmorto = sì}}
</ref><ref>
{{cita pubblicazione| titolo = Generalized seizures following topical lidocaine administration during circumcision: establishing causation.| autore = Massoud Rezvani| autore2 = Yaron Finkelstein| rivista = Paediatr Drugs| volume = 9| numero = 2| pp = 125–7125-7| data = 2007| PMID = 17407368| doi = 10.2165/00148581-200709020-00006}}</ref>
 
===Kvater===
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[[File:Britmila2.jpg|thumb|Neonato dopo il ''brit'']]
Nella fase neonatale, l'[[tessuto epiteliale|epitelio]] prepuziale interno è ancora collegato con la superficie del [[glande]].<ref>
{{cita pubblicazione| url = http://www.cirp.org/library/general/oster/| titolo = Further Fate of the Foreskin| accesso = 9 marzo 2016| autore = Jakob Øster| data = aprile 1968| editore = ARCHIVES OF DISEASE IN CHILDHOOD| volume = 43| pp = 200–202200-202}}
</ref>
La ''[[mitzvah]]'' viene compiuta solo quando questo epitelio è rimosso, o permanentemente piegato in modo da scoprire il glande.<ref>{{cita libro| titolo = [[Mishnah]] Shabbat 19:6| citazione = circumcised but did not perform priah, it is as if he did not circumcise.| lingua = en}}
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</ref>
Nelle circoncisioni mediche eseguite da chirurghi, l'epitelio viene rimosso insieme al prepuzio,<ref>{{cita testo|url=http://pediatrics.aappublications.org/cgi/reprint/pediatrics;103/3/686.pdf|titolo="Circumcision Policy Statement"}} della American Academy of Pediatrics che nota che "ci sono tre metodi di circoncisione usati comunemente per i neonati maschi" e tutti e tre includono "liberare direttamente l'epitelio prepuziale interno dall'epitelio del glande", successivamente amputato col prepuzio.</ref> per prevenire un'adesione penile postoperativa e relative complicazioni.<ref>
{{cita pubblicazione| url = http://www.cirp.org/library/complications/gracely1/| titolo = Further Fate of the Foreskin| accesso = 9 marzo 2016| autore = Katharine A. Gracely-Kilgore| data = maggio 1984| editore = NURSE PRACTITIONER| volume = 5| numero = 2| pp = 4–224-22}}
</ref>
Tuttavia, nelle circoncisioni rituali eseguite dal mohel, l'epitelio viene di solito piegato via dopo che il prepuzio è stato amputato. Tale procedura è chiamata ''priah'' ({{ebraico|פריעה}}), che significa: "scopertura". Lo scopo principale del "priah" (noto anche come "bris periah"), è quello di rimuovere gran parte dello strato interno del prepuzio e prevenire il movimento della cute penile, il che crea un'apparenza e funzione di circoncisione chiamata "bassa e stretta".<ref>{{cita web|autore = Circlist Editor|url = http://www.circlist.com/styles/page3.html|titolo = Styles - Judaism and Islam|editore = Circlist|data = 7 marzo 2014|accesso = 9 marzo 2016|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140515075416/http://www.circlist.com/styles/page3.html}}</ref>
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==Motivi per circoncidere==
Nel suo ''De Specialibus Legibus'' libro I, il [[filosofo]] ebreo [[Filone di Alessandria]] fornisce sei ragioni a favore della pratica di circoncisione:<ref>
{{Cita libro| autore = Filone di Alessandria| autore2 = F.H. Colson (trad.)| titolo = Of the special laws, Book I (i and ii), in Works of Philo| editore = Harvard University Press|collana=Loeb Classical Library| anno = 1937| pp = 103–105103-105| volume = Vol. VII| lingua = en| isbn = 0-674-99250-4}}
</ref> Filone attribuisce quattro ragioni agli "uomini di spirito divino e di saggezza". Includono l'idea che la circoncisione:
# protegge contro le malattie,
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Questa cerimonia di ''brit shalom'' non è ufficialmente approvata dalle organizzazioni rabbiniche riformate o ricostruzioniste, che raccomandano la circoncisione per i bambini, sebbene la questione dei convertiti rimanga controversa<ref>{{cita testo| url =| titolo = B'rit Milah: A Jewish Answer to Modernity| autore = Mark Glickman| data = 12 novembre 2005| editore = Union for Reform Judaism}}</ref><ref>{{cita web |url=http://www4.jrf.org/showdt&rid=322&pid=15 |titolo=Bo: Defining Boundaries |accesso=9 marzo 2016 |autore=Rabbi Howard Cohen |data=20 maggio 2002 |editore=Jewish Reconstructionist Federation |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071113210451/http://www4.jrf.org/showdt%26rid%3D322%26pid%3D15 }}</ref> e la circoncisione dei convertiti non sia obbligatoria in nessuna delle due correnti.<ref>{{cita web |url=http://www.jewishcalgary.org/page.html?ArticleID=63645 |titolo=The Conversion Process |accesso=9 marzo 2016 |autore=Lawrence Epstein |anno=2007 |editore=Calgary Jewish Community Council |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081227065531/http://www.jewishcalgary.org/page.html?ArticleID=63645 }}</ref>
 
Tuttavia, la connessione del movimento riformato con la posizione anti-circoncisione pro-simbolica è fatto storico. Dagli inizi del movimento in Germania, alcuni riformatori classici speravano di sostituire la circoncisione rituale "con un atto simbolico, come era successo per altre pratiche cruente, tipo i sacrifici."<ref>Jacob Katz, ''Divine Law in Human Hands: Case Studies in Halakhic Flexibility'', Hebrew University, 1988. ISBN 978-965-223-980-8</ref> Negli [[Stati Uniti d'America|USA]], una risoluzione degli ebrei riformati risalente al [[1893]] annunciava che i convertiti non dovevano più sottoporsi alla circoncisione rituale,<ref>Michael Meyer, "''Berit Mila'' within the History of the Reform Movement" in Lewis Barth, ''Berit Mila'' in the Reform Context, Berit Milah Board of Reform Judaism, 1990.</ref> e tale ambivalenza verso la pratica si ritrova tuttora tra gli ebrei riformati di impostazione classica. In un saggio di Elyse Wechterman, ''A Plea for Inclusion (Un appello all'inclusione)'', l'autore asserisce che, anche in mancanza della circoncisione, ebrei devoti non dovrebbero mai essere respinti, specialmente in un movimento (quello [[ebraismo riformato|riformato]]) "dove nessun'altra osservanza rituale viene resa obbligatoria". Wechterman continua e consiglia una cerimonia alternativa, il ''brit atifah'', sia per bambini sia per bambine, come rituale di accoglienza nell'ebraismo.<ref>Elizabeth Wyner Mark, ''The Covenant of Circumcision'', Brandeis, 2003. ISBN 1-58465-307-8</ref> La persistente posizione negativa verso la circoncisione espressa a tutt'oggi da una minoranza di ebrei riformati, ha spinto l'ebraista Jon Levenson ad ammonire che "se si continua a giudicare il ''brit milah'' non solo inutile medicalmente ma anche abbruttente e mutilante... l'orrore espresso da alcuni precedenti leader della Riforma tornerà ad essere rinfocolato con veemenza... e diverrà un fronte di battaglia per il futuro dell'ebraismo in America."<ref>Jon Levenson, "The New Enemies of Circumcision", ''Commentary'', 2000.</ref>
 
Molti padri ebrei [[Europa|europei]] del [[XIX secolo]] scelsero di non circoncidere i propri figli, tra cui [[Theodor Herzl]].<ref>Desmond Stewart, ''Theodor Herzl'', Doubleday, 1974. ISBN 978-0-385-08896-1</ref> Tuttavia, a differenza di molte altre forme di osservanza religiosa, la circoncisione rimase uno degli ultimi rituali che le comunità ebraiche potevano imporre. In gran parte dell'[[Europa]], sia il governo sia le masse ebree incolte credevano che la circoncisione fosse un rito simile al battesimo, e la legge permetteva alle comunità di non registrare come ebrei bambini incirconcisi. Molti comunque dibatterono se ciò fosse desiderabile, poiché numerosi genitori all'epoca sceglievano di convertirsi al cristianesimo. Nella [[Russia]] agli inizi del [[XX secolo]], [[Chaim Soloveitchik]] consigliava ai propri colleghi di non adottare tale misura, affermando che l'incirconciso era tanto ebreo quanto altri trasgressori.<ref name="A"/>
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== Cristianesimo o cattolicesimo ==
{{vedi anche|Paolo di Tarso e il giudaismo}}
Agli inizi dell'era cristiana, una scismatica disputa sulla circoncisione, che la [[Halakhah|Legge ebraica]] richiede venga anche effettuata a tutti i convertiti maschi, fu una questione decisiva che portò alla separazione definitiva tra [[ebraismo]] e [[cristianesimo]]. Come ebreo, [[Gesù]] fu circonciso nell'ottavo giorno ([[Vangelo secondo Luca|Luca]] {{passo biblico|Luca|2:21|libro=no}}; i primi seguaci credettero che tutti i suoi aderenti dovessero portare il segno dell'Alleanza.<ref>Quindi i discepoli giudei di Gesù insegnavano: «Se non siete circoncisi secondo il rito di Mosé, non potete essere salvati» ([[Atti degli Apostoli|Atti]] {{Cita passo biblico|Atti|15:1}}</ref> Tuttavia, l'apostolo e missionario [[Paolo di Tarso]] dichiarò che la circoncisione non era più obbligatoria, il che rese maggiormente facile e certamente meno doloroso diventare cristiani piuttosto che ebrei ([[Lettera ai Romani|Romani]] {{passo biblico|Romani|2:26-29|libro=no}}.<ref>Cfr. anche [[Lettera ai Romani|Romani]] {{Cita passo biblico|Romani|4:9-12}} e molto significativamente [[Lettera ai Galati|Galati]] {{Cita passo biblico|Galati|5:2,6}}: «Ecco, io, Paolo, vi dico che se vi fate circoncidere, Cristo non vi gioverà nulla [...] poiché in Cristo Gesù né la circoncisione, né l'incirconcisione hanno alcun valore.»</ref>). Dopo questa decisione paolina, il [[cristianesimo]] cessò di essere una setta dell'[[ebraismo]] e divenne una religione separata.<ref name="telu">[[Rabbino|Rabbi]] Joseph Telushkin, ''Biblical Literacy'', William Morrow (1997), p.409-410.</ref>
 
== Note ==
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{{Vita ebraica|state=collapsed}}
{{Torah Bereshit}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|ebraismo}}