Brit milà: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Bot: Aggiungo controllo di autorità (ref) |
|||
(6 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
[[File:GerrerRebbe.JPG|thumb|Cerimonia ebraica di circoncisione]]
Il '''Berit Milah''' o '''Brit Milah''' ({{ebraico|בְּרִית מִילָה}}, lett. ''Patto del taglio''), conosciuto in [[lingua yiddish]] come '''Bris''' (dall'[[lingua ebraica|ebraico]] ''[[Alleanza (Bibbia)#Il ''Brit'' nell'ebraismo|b<sup>e</sup>rit]]'', "patto"), è una [[rito di passaggio|cerimonia]] della [[religione ebraica]] con cui si dà il benvenuto ai neonati maschi nella comunità. Si tratta di una [[circoncisione rituale]], effettuata nell'ottavo giorno di vita del neonato da un ''[[mohel]]'' o da un medico con facoltà e istruzioni precipue, riconosciuto secondo le regole [[Halakhah|Halakhiche]], alla presenza di familiari e amici,
==Riferimenti biblici==
Riga 55:
Quanto alla circoncisione adulta, il dolore dovrebbe essere sopportato se possibile, non essendo obbligatorio. In una lettera all'editore pubblicata su [[The New York Times]] il 3 gennaio 1998, il biologo e rabbino [[Moshe David Tendler]] dissente sulla questione del dolore, affermando che "è una proibizione biblica provocare dolore inutile". Rabbi Tendler raccomanda l'uso di una [[Farmaco antalgico|crema analgesica]].<ref>{{cita web| url = https://www.nytimes.com/1998/01/03/opinion/l-pain-and-circumcision-909360.html| titolo = Pain and Circumcision|sito= The New York Times| editore = Nytimes.com| data = 3 gennaio 1998| accesso = 9 marzo 2016}}</ref> La [[lidocaina]] però non deve essere mai usata per i bambini, perché è stata collegata a svariati episodi quasi fatali.<ref name="J Child Neurol 2002">
{{cita pubblicazione|titolo = Neonatal mydriasis: intravenous lidocaine adverse reaction.|autore = Itai Berger|autore2 = Avraham Steinberg|rivista = J Child Neurol|url = http://www3.interscience.wiley.com/cgi-bin/fulltext/122668866/PDFSTART|volume = 17|numero = 5|pp =
</ref><ref>
{{cita pubblicazione| titolo = Generalized seizures following topical lidocaine administration during circumcision: establishing causation.| autore = Massoud Rezvani| autore2 = Yaron Finkelstein| rivista = Paediatr Drugs| volume = 9| numero = 2| pp =
===Kvater===
Riga 75:
[[File:Britmila2.jpg|thumb|Neonato dopo il ''brit'']]
Nella fase neonatale, l'[[tessuto epiteliale|epitelio]] prepuziale interno è ancora collegato con la superficie del [[glande]].<ref>
{{cita pubblicazione| url = http://www.cirp.org/library/general/oster/| titolo = Further Fate of the Foreskin| accesso = 9 marzo 2016| autore = Jakob Øster| data = aprile 1968| editore = ARCHIVES OF DISEASE IN CHILDHOOD| volume = 43| pp =
</ref>
La ''[[mitzvah]]'' viene compiuta solo quando questo epitelio è rimosso, o permanentemente piegato in modo da scoprire il glande.<ref>{{cita libro| titolo = [[Mishnah]] Shabbat 19:6| citazione = circumcised but did not perform priah, it is as if he did not circumcise.| lingua = en}}
Riga 81:
</ref>
Nelle circoncisioni mediche eseguite da chirurghi, l'epitelio viene rimosso insieme al prepuzio,<ref>{{cita testo|url=http://pediatrics.aappublications.org/cgi/reprint/pediatrics;103/3/686.pdf|titolo="Circumcision Policy Statement"}} della American Academy of Pediatrics che nota che "ci sono tre metodi di circoncisione usati comunemente per i neonati maschi" e tutti e tre includono "liberare direttamente l'epitelio prepuziale interno dall'epitelio del glande", successivamente amputato col prepuzio.</ref> per prevenire un'adesione penile postoperativa e relative complicazioni.<ref>
{{cita pubblicazione| url = http://www.cirp.org/library/complications/gracely1/| titolo = Further Fate of the Foreskin| accesso = 9 marzo 2016| autore = Katharine A. Gracely-Kilgore| data = maggio 1984| editore = NURSE PRACTITIONER| volume = 5| numero = 2| pp =
</ref>
Tuttavia, nelle circoncisioni rituali eseguite dal mohel, l'epitelio viene di solito piegato via dopo che il prepuzio è stato amputato. Tale procedura è chiamata ''priah'' ({{ebraico|פריעה}}), che significa: "scopertura". Lo scopo principale del "priah" (noto anche come "bris periah"), è quello di rimuovere gran parte dello strato interno del prepuzio e prevenire il movimento della cute penile, il che crea un'apparenza e funzione di circoncisione chiamata "bassa e stretta".<ref>{{cita web|autore = Circlist Editor|url = http://www.circlist.com/styles/page3.html|titolo = Styles - Judaism and Islam|editore = Circlist|data = 7 marzo 2014|accesso = 9 marzo 2016|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140515075416/http://www.circlist.com/styles/page3.html}}</ref>
Riga 114:
==Motivi per circoncidere==
Nel suo ''De Specialibus Legibus'' libro I, il [[filosofo]] ebreo [[Filone di Alessandria]] fornisce sei ragioni a favore della pratica di circoncisione:<ref>
{{Cita libro| autore = Filone di Alessandria| autore2 = F.H. Colson (trad.)| titolo = Of the special laws, Book I (i and ii), in Works of Philo| editore = Harvard University Press|collana=Loeb Classical Library| anno = 1937| pp =
</ref> Filone attribuisce quattro ragioni agli "uomini di spirito divino e di saggezza". Includono l'idea che la circoncisione:
# protegge contro le malattie,
Riga 141:
Le società laiche radicali riformate, insediate a [[Francoforte sul Meno|Francoforte]] e [[Berlino]] consideravano barbara la circoncisione e desideravano abolirla. Tuttavia, sebbene rabbini di fama come [[Abraham Geiger]] reputassero il rituale barbaro e antiquato, si trattenevano dall'istituire cambiamenti in merito. Nel [[1843]], quando un padre a Francoforte si rifiutò di circoncidere suo figlio, rabbini di tutte le correnti in Germania affermarono che era comandata dalla legge ebraica; persino il rabbino radicale [[Samuel Holdheim]] lo confermò.<ref name="A">Judith Bleich, "The Circumcision Controversy in Classical Reform in Historical Context" , KTAV Publishing House, 2007, pp. 1-28.</ref> Nel [[1871]], i capi rabbinici della [[ebraismo riformato|Riforma]] in Germania ribadirono "la suprema importanza della circoncisione nell'ebraismo", affermando contemporaneamente il punto di vista tradizionale che gli incirconcisi fossero comunque ebrei. Sebbene la questione della circoncisione dei convertiti continui ad essere dibattuta, la necessità del ''Brit Milah'' per i neonati ebrei è stata sottolineata in ogni successivo manuale e/o guida dell'ebraismo riformato<ref>{{cita web|url = http://data.ccarnet.org/cgi-bin/respdisp.pl?file=54&year=arr|titolo = Circumcision of Infants|accesso = 9 marzo 2016|anno = 1982|editore = Central Conference of American Rabbis|urlmorto = sì|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120315231116/http://data.ccarnet.org/cgi-bin/respdisp.pl?file=54&year=arr}}
</ref> Dal [[1984]] l'[[ebraismo riformato]] ha certificato oltre 300 ''[[mohel|mohalim]]'' idonei a svolgere questo rituale.<ref>
{{cita web|url = https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9F07E6DC1639F93BA15755C0A9679C8B63|titolo = Reform Rabbis' Vote Reflects Expanding Interest in Rituals|accesso = 9 marzo 2016|autore = Gustav Niebuhr|data = 8 giugno 2001|editore = The New York Times|urlarchivio = https://archive.
</ref><ref>{{cita web| url = http://beritmila.org/| titolo = Berit Mila Program of Reform Judaism| accesso = 9 marzo 2016| anno = 2010| editore = National Association of American Mohalim}}
</ref>
Riga 153:
Questa cerimonia di ''brit shalom'' non è ufficialmente approvata dalle organizzazioni rabbiniche riformate o ricostruzioniste, che raccomandano la circoncisione per i bambini, sebbene la questione dei convertiti rimanga controversa<ref>{{cita testo| url =| titolo = B'rit Milah: A Jewish Answer to Modernity| autore = Mark Glickman| data = 12 novembre 2005| editore = Union for Reform Judaism}}</ref><ref>{{cita web |url=http://www4.jrf.org/showdt&rid=322&pid=15 |titolo=Bo: Defining Boundaries |accesso=9 marzo 2016 |autore=Rabbi Howard Cohen |data=20 maggio 2002 |editore=Jewish Reconstructionist Federation |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071113210451/http://www4.jrf.org/showdt%26rid%3D322%26pid%3D15 }}</ref> e la circoncisione dei convertiti non sia obbligatoria in nessuna delle due correnti.<ref>{{cita web |url=http://www.jewishcalgary.org/page.html?ArticleID=63645 |titolo=The Conversion Process |accesso=9 marzo 2016 |autore=Lawrence Epstein |anno=2007 |editore=Calgary Jewish Community Council |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081227065531/http://www.jewishcalgary.org/page.html?ArticleID=63645 }}</ref>
Tuttavia, la connessione del movimento riformato con la posizione anti-circoncisione pro-simbolica è fatto storico. Dagli inizi del movimento in Germania, alcuni riformatori classici speravano di sostituire la circoncisione rituale "con un atto simbolico, come era successo per altre pratiche cruente, tipo i sacrifici."<ref>Jacob Katz, ''Divine Law in Human Hands: Case Studies in Halakhic Flexibility'', Hebrew University, 1988. ISBN 978-965-223-980-8</ref> Negli [[Stati Uniti d'America|USA]], una risoluzione degli ebrei riformati risalente al [[1893]] annunciava che i convertiti non dovevano più sottoporsi alla circoncisione rituale,<ref>Michael Meyer, "''Berit Mila'' within the History of the Reform Movement" in Lewis Barth, ''Berit Mila'' in the Reform Context, Berit Milah Board of Reform Judaism, 1990.</ref> e tale ambivalenza verso la pratica si ritrova tuttora tra gli ebrei riformati di impostazione classica. In un saggio di Elyse Wechterman, ''A Plea for Inclusion (Un appello all'inclusione)'', l'autore asserisce che, anche in mancanza della circoncisione, ebrei devoti non dovrebbero mai essere respinti, specialmente in un movimento (quello [[ebraismo riformato|riformato]]) "dove nessun'altra osservanza rituale viene resa obbligatoria". Wechterman continua e consiglia una cerimonia alternativa, il ''brit atifah'', sia per bambini sia per bambine, come rituale di accoglienza nell'ebraismo.<ref>Elizabeth Wyner Mark, ''The Covenant of Circumcision'', Brandeis, 2003. ISBN 1-58465-307-8</ref> La persistente posizione negativa verso la circoncisione espressa a tutt'oggi da una minoranza di ebrei riformati, ha spinto l'ebraista Jon Levenson ad ammonire che "se si continua a giudicare il ''brit milah'' non solo inutile medicalmente ma anche abbruttente e mutilante... l'orrore espresso da alcuni precedenti leader della Riforma tornerà ad essere rinfocolato con veemenza... e diverrà un fronte di battaglia per il futuro dell'ebraismo in America."<ref>Jon Levenson, "The New Enemies of Circumcision", ''Commentary'', 2000.</ref>
Molti padri ebrei [[Europa|europei]] del [[XIX secolo]] scelsero di non circoncidere i propri figli, tra cui [[Theodor Herzl]].<ref>Desmond Stewart, ''Theodor Herzl'', Doubleday, 1974. ISBN 978-0-385-08896-1</ref> Tuttavia, a differenza di molte altre forme di osservanza religiosa, la circoncisione rimase uno degli ultimi rituali che le comunità ebraiche potevano imporre. In gran parte dell'[[Europa]], sia il governo sia le masse ebree incolte credevano che la circoncisione fosse un rito simile al battesimo, e la legge permetteva alle comunità di non registrare come ebrei bambini incirconcisi. Molti comunque dibatterono se ciò fosse desiderabile, poiché numerosi genitori all'epoca sceglievano di convertirsi al cristianesimo. Nella [[Russia]] agli inizi del [[XX secolo]], [[Chaim Soloveitchik]] consigliava ai propri colleghi di non adottare tale misura, affermando che l'incirconciso era tanto ebreo quanto altri trasgressori.<ref name="A"/>
Riga 176:
{{Vita ebraica|state=collapsed}}
{{Torah Bereshit}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|ebraismo}}
|