Arctocephalus pusillus: differenze tra le versioni
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|statocons_ref=<ref name="iucn status 12 November 2021">{{cite iucn |author=Hofmeyr, G.J.G. |date=2015 |title=''Arctocephalus pusillus'' |volume=2015 |page=e.T2060A45224212 |doi=10.2305/IUCN.UK.2015-4.RLTS.T2060A45224212.en |access-date=12 November 2021}}</ref>
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== Distribuzione e habitat ==
[[File:Cape Cross Seal Colony.jpg|thumb|left
L'otaria orsina del Capo vive lungo le coste della [[Namibia]] e quelle occidentali del [[Sudafrica]], fino al [[
Entrambe le sottospecie sostano e si riproducono su isole e coste rocciose, oppure su spiagge ricoperte da ciottoli e rocce. Ciò nonostante, in Sudafrica formano colonie riproduttive numerose anche su spiagge sabbiose, e se ne possono incontrare regolarmente in gran numero su una spiaggia sabbiosa sul Capo Fria, in Namibia settentrionale, anche se non vi si riproducono.
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== Biologia ==
=== Alimentazione ===
[[File:Zwergseebaer-08.jpg|thumb|left
Le otarie orsine del Capo si nutrono soprattutto di [[Osteichthyes|pesci ossei]], ma anche di [[cefalopodi]], [[crostacei]] e perfino di uccelli. La sottospecie australiana si alimenta sul fondo della [[piattaforma continentale]], mentre quella africana lo fa in oceano aperto.
=== Comportamento e riproduzione ===
[[File:Arctocephalus pusillus 2.jpg|thumb
Nonostante le otarie orsine del Capo si spostino normalmente da sole, se ne possono vedere gruppi numerosi giocare tra i letti di [[kelp]]. Le femmine gravide rimangono in mare per 7 settimane prima della stagione riproduttiva.
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I cuccioli nascono solitamente tra la fine di novembre e gli inizi di dicembre. Dopo aver partorito, le femmine si accoppiano con i proprietari dei propri harem, dopo di che trascorrono i mesi successivi nutrendosi in mare e ritornando ad allattare i piccoli, svezzati all'età di quattro mesi. Questi iniziano a nuotare in tenera età e più tempo trascorrono in acqua, meglio imparano ad adattarsi al proprio ambiente. A partire dai sette mesi, sono in grado di nuotare per due o tre giorni consecutivi.
Il predatore principale di questi animali è il [[grande squalo bianco]]. A [[Seal Island]], nella [[False Bay
* nuotare in gruppi numerosi, fra i 10-12 esemplari;
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* sfrecciare in direzioni differenti per creare confusione all'assalitore;
* rimanere nei pressi della pinna dorsale dello squalo, se attaccate, per evitarne le fauci.
L'altro grande predatore marino dell'otaria è l'[[Orcinus orca|orca]], che spesso le tende trappole sfruttando il lavoro di squadra. Sulla terraferma, lungo la [[Skeleton Coast]], nel [[deserto del Namib]], in [[Namibia]], le [[Parahyaena brunnea|iene brune]] e gli [[Canis mesomelas|sciacalli dalla gualdrappa]] catturano i cuccioli che si allontanano dalla colonia, mentre talvolta gli adulti cadono vittime di [[Panthera leo|leoni]] e [[Panthera pardus|leopardi]] avventuratisi sulla spiaggia.
=== Interazioni con l'uomo ===
[[File:Aus fur seal.JPG|left|thumb
Le otarie orsine [[australia]]ne vennero cacciate in gran numero per scopi commerciali tra il 1798 e il 1825. Questa caccia venne vietata solamente nel 1923 e le popolazioni di questi pinnipedi stanno ancora riprendendosi. I siti di riproduzione sono protetti dalla legge. Comunque, il governo tasmaniano, nell'ottobre 2000, ha autorizzato l'uccisione di otarie «dannose».
Le otarie orsine sudafricane, nonostante le mattanze annuali, godono ancora di una popolazione molto numerosa e in salute.
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
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== Collegamenti esterni ==
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{{Controllo di autorità}}
{{Portale|mammiferi}}
[[Categoria:Otaridi]]
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