Julia Reichert: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aleacido (discussione | contributi)
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Aggiungo template {{interprogetto}} (FAQ)
 
(35 versioni intermedie di 19 utenti non mostrate)
Riga 1:
 {{Bio
|Nome = Julia
|Cognome = Reichert
|Sesso = F
|LuogoNascita = Bordentown
|GiornoMeseNascita = 066 giugno
|AnnoNascita = 1946
|LuogoMorte = Yellow Springs
|GiornoMeseMorte = 01 dicembre
|AnnoMorte = 2022
|Epoca = 1900
|Attività = Regista
|Epoca2 = 2000
|Attività2 = Produttore cinematografico
|Attività = Registaregista
|Attività3 = Attivista
|Attività2 = produttrice cinematografica
|Attività3 = Attivistaattivista
|AttivitàAltre = e [[Documentario|documentarista]]
|Nazionalità = statunitense
|PostNazionalità = , vincitrice dell' [[Oscar al miglior documentario]] nel 2020 con ''[[American Factory]]''
|Immagine = Julia Reichert (cropped).jpg
}} La carriera cinematografica della Reichert abbraccia oltre 50 anni come regista e produttore di documentari.
|Didascalia2 = {{Premio|Oscar|al miglior documentario|2020|x}}
}} La carriera cinematografica della Reichert abbraccia oltre 50 anni come regista e produttoreproduttrice di documentari.
 
E'È stata candidata quattro volte agli Oscar, per: ''Union Maids'' (1977), ''Seeing Red: Stories of American Communists'' (1984), ''The Last Truck: Closing of a GM Plant'' (2010) ande ''[[American Factory]]'' (2019, vincitore).
 
Vincitrice di due [[Primetime Emmy Awards|Primetime Emmy]], nominata a due [[Peabody Awards|Peabody Award]], uno dei suoi film "''Growing Up Female"'' è stato scelto per la conservazionepreservazione perpetua presso la [[biblioteca del Congresso]] dal [[National Film Registry]].  
 
Il suo impegno di attivista per i diritti della classe operaia e nel [[femminismo]] è stata riconosciuta con la onorificenza del ''Distinguished Service to Labor and Working-Class History from the Labor and Working-Class History Association'' ([[Labor and Working-Class History Association|LAWCHA]]). Era professore emerito del dipartimento di teatro, danza e cinematografia presso la ''Wright State University'', l'università pubblica dell' Ohio.
 
La sua opera è stata riconosciuta con il premio alla carriera del ''International Documentary Association,'' del ''Full Frame Documentary Film Festival'', ande del ''Hot Docs Film Festival''.  Ha ricevuto il Chicken & Egg Pictures 'Breakthrough Prize.'. Una sua retrospettiva curata dal [[Wexner Center for the Arts,]] è stata presentata al [[Museum of Modern Art|MOMA]] di New York nel 2019, per poi diventare una mostra itinerante per tutti gli Stati Uniti.
 
== Biografia ==
NacqueNata a Bordentown nel Jew Jersey, una dei quattro figli di Louis, macellaio, e Doroty, infermiera. Sviluppò fin dall'infanzia una passione per la fotografia.<ref name = Vlessing>{{citecita news|url = https://www.hollywoodreporter.com/news/general-news/julia-reichert-dead-american-factory-documentarian-1235273949/|title titolo= Julia Reichert, Oscar-Winning 'American Factory' Documentarian, Dies at 76|work opera= [[The Hollywood Reporter]]|date data=2 December 2,dicembre 2022|accessdate accesso=2 December 2,dicembre 2022|last cognome= Vlessing|first nome= Etan}}</ref><ref>{{CiteCita web |lastcognome=Wilson |firstnome=Kevin |datedata=13 febbraio 2020-02-13 |titletitolo=A Q&A With Oscar-Winning Director Julia Reichert, Who Will Speak About ‘American Factory’ in Louisville |url=https://www.leoweekly.com/2020/02/qa-oscar-winning-director-julia-reichert-will-speak-american-factory-louisville/ |access-dateaccesso=2 dicembre 2022-12-02 |websitesito=LEO Weekly |languagelingua=en-US |quotecitazione="I came from a rural area outside a small town called Bordentown, New Jersey. And pretty much everybody I knew there was a Republican."}}</ref> <ref name = Hoberman>{{citecita news|url = https://www.nytimes.com/2022/12/02/movies/julia-reichert-dead.html|title titolo= Julia Reichert, Documentarian of the Working Class, Dies at 76|last cognome= Hoberman|first nome= J.|authorlink wkautore= J. Hoberman|date data=2 December 2,dicembre 2022|accessdate accesso=2 December 2,dicembre 2022|newspaper pubblicazione= [[The New York Times]]|url-access = limited}}</ref>
 
Si diploma nel 1964 presso la ''Bordentown Regional High School''. Si iscrive all' A''ntioch College di [[Yellow Springs]]'' nel 1964, che abbandonò momentaneamente per partecipare al movimento [[hippy]] della [[Summer of Love|Summer of Love del 1967]]. Si laurea nel 1970 con una tesi sull'arte del documentario. Suo professore era il cineasta sperimentale David Brooks. <ref>{{CiteCita web |titletitolo=Julia Reichert Class of 1964 |url=https://brhs.bordentown.k12.nj.us/apps/pages/index.jsp?uREC_ID=444485&type=d&pREC_ID=958457 |access-dateaccesso=2 dicembre 2022-12-02 |websitesito=Bordentown Regional High School |languagelingua=en}}</ref><ref>{{CiteCita web |lastcognome=Broadt |firstnome=Lisa |titletitolo=Bordentown High School grad wins Academy Award for 'Best Documentary Feature' |url=https://www.courierpostonline.com/story/news/local/south-jersey/2020/02/12/oscar-documentary-julia-reichert-nj-wins-american-factory/4736040002/ |access-dateaccesso=2 dicembre 2022-12-02 |websitesito=Courier-Post |languagelingua=en-US |quotecitazione="A Bordentown Regional High School graduate took home an Academy Award on Sunday for the Best Documentary Feature. Julia Reichert, class of 1964, co-directed and was a producer of American Factory."}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://film-makerscoop.com/filmmakers/david-brooks/bio|titolo=David Brooks - The Film-Makers' Cooperative|sito=film-makerscoop.com|lingua=en|accesso=4 dicembre 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://harvardfilmarchive.org/programs/david-brooks|titolo=The Transcendent Cinema of David Brooks|sito=Harvard Film Archive|lingua=en|accesso=4 dicembre 2022}}</ref>
 
==Carriera==
 
=== 1968–1970: WYSO FM ===
Nel 1968 divenedivenne partner sia nella vita sia privata che lavorativa di Jim Klein, collaborando alla radio studentesca WYSO FM.  Qui fece esperienza nell'[[Registrazione sonora|audio recording]], nel [[montaggio]], interviste e nella scrittura e [[sceneggiatura ]].
 
Nel 1969 creò e condusse sulla WYSO "The Single Girl" , probabilmente la prima trasmissione femminista negli Stati Uniti, poi re-intitolata "Sisters, Brothers, Lovers, Listen"," in quanto la Reichert riteneva il titolo in qualche modo discriminatorio.<ref>{{CiteCita web |datedata=2021-11-17 novembre 2021 |titletitolo=Filmmaker Julia Reichert reflects on her career as a retrospective of her work comes to The Neon |url=https://www.wyso.org/local-and-statewide-news/2021-11-17/filmmaker-julia-reichert-reflects-on-her-career-as-a-retrospective-of-her-work-comes-to-the-neon |access-dateaccesso=2 dicembre 2022-12-02 |websitesito=WYSO |languagelingua=en}}</ref>
 
=== 1970–1972: ''Growing Up Female e'' la creazione di New Day Films ===
Fra il 1970 e il 1971 produsse e realizzò insieme a Jim Klein, [[Growing Up Female (film)|''Growing Up Female'']] , cronache di socializzazione di sei donne di diverse fasce di età, creando uno dei primi esempi di film-documentario e "[[cinema verità]]". Fu anche il primo documentario realizzato sul moderno [[Femminismo|movimento femminista]] ed è stato selezionato nel 2011 dal Congresso statunitense per la preservazione perpetua dal [[National Film Registry]].<ref>{{Cita libro|nome=David|cognome=Armstrong|titolo=A Trumpet to Arms: Alternative Media in America|url=https://books.google.it/books?id=1cmwpp439GcC&pg=PP1&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|accesso=3 dicembre 2022-12-03|data=1981|editore=South End Press|lingua=en|ISBN=978-0-89608-193-2}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.loc.gov/item/prn-11-240/2011-national-film-registry-more-than-a-box-of-chocolates/2011-12-28/|titolo=2011 National Film Registry More Than a Box of Chocolates|sito=Library of Congress, Washington, D.C. 20540 USA|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref>
 
Delusi per la scarsa distribuzione del film, Reichert ande Klein decisero di fondare una propria casa di produzione e distribuzione. Durante un seminario del 1971, conobbero la cineasta [[Amalie R. Rothschild]], che aveva anch'essa realizzato un film di interesse femminista, ''It Happens to Us'', e la regista Liane Brandon, autrice di ''Anything You Want to Be'', e altri pionieri di film e documentari incentrati sul movimento di liberazione delle donne. I quattro cineasti fondarono, in forma di cooperativa, la ''New Day Films,'' tuttora in attività e che ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario e si avvale dell'opera di oltre 140 cineasti-soci che distribuiscono oltre 300 film. <ref>{{Cita web|url=https://libguides.hofstra.edu/c.php?g=323490&p=6414469|titolo=LibGuides: Film and Media Collections: New Day Films|autore=Sarah McCleskey|sito=libguides.hofstra.edu|lingua=en|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref> <ref>{{Cita web|url=https://www.newday.com/|titolo=New Day Films|sito=www.newday.com|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref>
 
=== 1974–1984: ''Union Maids'' e ''Seeing Red: Stories of American Communists'' ===
La collaborazione fra Reichert e Klein continua con ''Methadone'' – ''An American Way of Dealing'', del 1974, e con la collaborazione di Miles Mogulescu realizzarono ''Union Maids,'' ispirato dal libro "''Rank & File – Personal Histories By Working Class Organizers"'' di Alice e Staughton Lynd, film di impegno civile basato sulla storia di 3tre operaie e sindacaliste, Kate Hyndman, Stella Nowicki e Sylvia Wood, e della classe operaia statunitense durante la [[grande depressione]]. Il film, uscito nel 1976, fu candidato per [[Premi Oscar 1978|l'Oscar al miglior documentario nel 1978]] e ottenne finalmente una buona distribuzione e attenzione della critica. Lo storico [[Howard Zinn]] ha definito Union Maids "Il miglior film sulla storia operaia e sindacale che abbia mai visto".<ref>{{Cita web|url=https://www.zinnedproject.org/materials/union-maids/|titolo=Union Maids|sito=Zinn Education Project|lingua=en-US|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.nywift.org/union-maids-1976/|titolo=Union Maids (1976)|sito=New York Women in Film & Television|lingua=en-US|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.newday.com/films/union-maids|titolo=Union Maids {{!}} New Day Films|sito=www.newday.com|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref>
 
''Seeing Red: Stories of American Communists'', fu prodotto e diretto fra la fine degli anni 701970 e l'inizio degli anni 801980, e debuttòesordì nel 1983 ai festival dii [[Telluride Film Festival|Telluride]] e [[New York Film Festival|New York]], ed ebbe anch'esso un discreto successo di distribuzione, ottenendo anch'esso la [[Premi Oscar 1984|candidatura a miglior documentario agli Academy Awards del 1984]]. L'opera è stata recentemente restaurata sia per il mercato Homehome video, sia per una nuova proiezione nelle sale statunitensi. <ref>{{Cita web|url=https://indiecollect.org/restoration/seeing-red-stories-of-american-communists/|titolo=Seeing Red: Stories Of American Communists|sito=IndieCollect|lingua=en-US|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref>
 
=== 1985–1996: Produzione produzione di film di fiction, e ritorno al documentario ===
Dopo ''Seeing Red'', Reichert scrisse, produsse e diresse il film indipendente ''Emma & Elvis'' (1992) e produsse ''The Dream Catcher'' (1999), diretto da [[Edward Radtke|Ed Radtke]]. Nel 1997 legò il suo percorso lavorativo con il suo nuovo compagno Steven Bognar, a partire dal film impegnato su un gruppo di 5cinque bambini malati di cancro presso l'ospedale pediatrico di [[Cincinnati,]] e delle loro famiglie, ''A Lion in the House''. Realizzato a partire dalle oltre 525 ore di girato realizzato in sei anni e co-prodotto da ITVS, Independent Television Service, è stato trasmesso come special in due serate dalla [[PBS (azienda)|PBS]]. Rieditato nel 2006 dal produttore Sally Jo Fifer, il film fu presentato al [[Sundance Film Festival]] in concorso per il miglior documentario e la Reichert vinse il [[Primetime Emmy Awards|Primetime Emmy]] 2007 per "l'eccezionale merito nella cinematografia non-fiction".<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=A Lion in the House (2006) - IMDb|lingua=en|accesso=3 dicembre 2022-12-03|url=https://www.imdb.com/title/tt0492472/awards/}}</ref>
 
=== 2008-2015: ''The Last Truck: Closing of a GM Plant'' ===
Nel giugno 2008, a seguito dell'annuncio da parte di [[General Motors]] della chiusura degli impianti di fabbricazione di camion e bus di [[Dayton (Ohio)|Dayton]] in [[Ohio]], la maggiore fonte di impiego per la comunità, Reichert e Bognar iniziarono la produzione di ''The Last Truck: Closing of a GM Plant,'' realizzato intervistando centinaia dei più di 3000 operai. La GM aveva proibito le riprese da parte dei cineasti all'interno della fabbrica, per cui le interviste furono realizzate all'ingresso o all'uscita dallo stabilimento e agli operai furono fornite alcune micro-telecamere nascoste per permettere la ripresa delle fasi di realizzazione degli ultimi veicoli. Il film, prodotto dalla [[HBO]] debuttòesordì nel 2009 al [[Telluride Film Festival]] fabbrica e ottenne la nomination per il [[Premi Oscar 2010|miglior corto documentario agli Oscar 2010]].
 
InNel 2012, Reichert e Bognar produssero e firmarono la regia di ''Sparkle,'' che seguiva il lavoro della danzatrice Sheri 'Sparkle' Williams e, del ''Dayton Contemporary Dance Company'' (DCDC), e su come gli infortuni in questo lavoro possano pregiudicare il proseguoprosieguo della carriera. Il film ha vinto il premio come miglior documentario AFI SilverDocs del New Orleans Film Festivals  ed è stato trasmesso come serata speciale del programma Lifecaster sulla PBS.
 
Sempre nel 2012 la Reichert torna alle sue origini, collaborando per due anni con WYSO 91.3 FM. Qui sviluppa un progetto multimediale basato sia su trasmissioni radiofoniche che su cortometraggi, siti web interattivi, mostre fotografiche e installazione e website interattivi, che, partendo dall'esperienza di Dayton, mostrano come i lavoratori siano stati costretti e capaci di reinventare e modificare le loro vite e professioni a causa delle crisi economiche. Il progetto ''ReInvention Stories'' (2012-14) è stato presentato nel settore "opere multimediali" del [[Tribeca Film Festival]] 2014.
 
Nel 2015, Reichert e Bognar collaborano con la Cincinnati Opera e la University of Cincinnati's College Conservatory of Music per la realizzazione del cortometraggio ''Making Morning Star,'' un dietro le quinte sulla creazione di una contemporanea "Operaopera lirica americana" del compositore Ricky Ian Gordon e del librettista [[William M. Hoffman]]. <ref>{{Cita web|url=https://jfi.org/year-round/jfi-on-demand/making-morning-star|titolo=Making Morning Star|sito=jfi.org|lingua=en|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref>
 
=== 2015-2020: ''American Factory'' ===
Fra il 2014 e il 2015 girò voce, poi confermata, che gli impianti General Motors di Dayton, chiusi nel 2008, sarebbero stati rilevati e riaperti dalla azienda cinese Fuyao, dando nuova linfa e lavoro alla comunità locale, logorata dai precedenti licenziamenti. A Reichert e Bognar venne garantito l'accesso agli stabilimenti sia in Ohio che in Cina e la possibilità di contattare e intervistare i principali dirigenti. Il film ''[[Made in USA - Una fabbrica in Ohio|American Factory]]'' fu realizzato fra il 2015 e il 2017, prodotto dal nipote Jeff Reichert e Julie Parker Benello per la Perticipant Media. Il montaggio fu completato da Lindsay Utz nel 2018, e il compositore Chad Cannon realizzò la colonna sonora nel 2019. Il film finì però per denunciare, in modo anche tragicomico, gli squilibri e le divergenze fra il senso e il diritto del lavoro americano e quello cinese.<ref>{{Cita web|url=https://lavocedinewyork.com/news/economia/2019/12/01/american-factory-una-riflessione-da-oscar-sul-presente-e-sul-futuro-del-lavoro/|titolo=American Factory: una riflessione da Oscar sul presente e sul futuro del lavoro|sito=La Voce di New York|data=1º dicembre 2019|lingua=en|accesso=4 dicembre 2022}}</ref>
 
Fu presentato al Sundance Film Festival nel 2019, dove vinse i premi per la miglior regia e il miglior documentario. Sull'onda del successo nel tour di programmazione, il film è acquistato da Netflix e vince il [[Oscar al miglior documentario|premio Oscar al miglior documentario 2019.]]
 
A seguito della conquista dell'Oscar, una retrospettiva sulla figura di Julia Reichert, curata dal [[Wexner Center for the Arts]], è stata presentata al [[Museum of Modern Art|MOMA]] di New York nel 2019, per poi diventare una mostra itinerante per tutti gli Stati Uniti.<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=Hofstra.edu|titolo=Conversation with julia Reichert|url=https://www.hofstra.edu/pdf/academics/colleges/hclas/cld/lifetime-labor-education-reichert-spring-2020.pdf}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.moma.org/calendar/film/5068|titolo=Julia Reichert: 50 Years in Film {{!}} MoMA|sito=The Museum of Modern Art|lingua=it|accesso=4 dicembre 2022}}</ref>
 
=== 2020-2021: ''9to5: The Story of a Movement e ultimi lavori durante la pandemia'' ===
Sempre occupati nella produzione, Reichert e Bognar realizzano il film ''9to5: The Story of a Movement'', sul movimento di attivisti che ispirò Jane Fonda per la produzione del film ''[[Dalle 9 toalle 5... orario continuato]]''. A causa della pandemia COVID19di COVID-19 il film non fu proiettato come previsto al [[South by Southwest Film Festival]], ma dovette attendere l' AFI Docs di Mill Valley e il DOC NYC film festivals dell'anno seguente. Il  film si sviluppa con interviste all'attrice e attivista Jane Fonda e a molti membri del movimento ''9 to 5.'' E'È stato trasmesso dalla PBS nel 2021 ed ottiene una nomination ai ''[[Peabody Award]] nel 2022.''<ref>{{Cita web|url=https://www.pbs.org/independentlens/documentaries/9to5-the-story-of-a-movement/|titolo=9to5: The Story of a Movement {{!}} The Real Women Who Inspired the Song {{!}} PBS|sito=Independent Lens|lingua=en-US|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref>
 
Durante la pandemia, Reichert e Bognar furono contattati da un loro vicino, l'attore [[Dave Chappelle]], per filmare una serie di monologhisketch a distanza e all'aperto da girare nella loro città di Yellow Springs.
 
Dopo una estate di riprese, con la presenza di partecipazioni straordinarie fra cui [[Jon Stewart]], [[Tiffany Haddish]], e [[Chris Rock]], furono realizzati due film: ''8:46'', diffuso da Netflix nel 2020, e ''Dave Chappelle: Live in Real Life'', che chiuse il Tribeca Film Festival del 2021, con un a sold-out di circa 6.000 spettatori al [[Radio City Music Hall]].
 
==Tematiche e impegno==
In una intervista del 2019 alla WYSO con Neenah Ellis, Julia Reichert affermò che: "tuttiTutti siamo influenzati dal periodo storico in cui cresciamo e, negli Stati Uniti degli anni 60, abbiamo vissuto il razzismo, il tentativo di dominare il mondo, l'imperialismo statunitense, enormi ingiustizie e disparità fra le classi sociali e ci siamo detti: questo sistema non funziona, dobbiamo cercare di cambiarlo. Ci abbiamo provato, in un senso in qualche modo rivoluzionario. Come potremmo vivere la vita che vorremmo? comeCome fare per realizzarla? Ciò soprattutto con particolare attenzione per il razzismo, le istanze sociali, il sessismo e il patriarcato. Questo non riguarda solo le istituzioni, ma il nostro privato, le nostre cucine e le camere da letto. Non riguarda come ci trattiamo l'uno con l'altro? Penso che allora ci fosse questo senso comune, molto stimolante, di volere e poter creare un mondo nuovo ".<ref>{{Cita web|url=https://www.wyso.org/local-and-statewide-news/2021-11-17/filmmaker-julia-reichert-reflects-on-her-career-as-a-retrospective-of-her-work-comes-to-the-neon|titolo=Filmmaker Julia Reichert reflects on her career as a retrospective of her work comes to The Neon|sito=WYSO|data=17 novembre 2021-11-17|lingua=en|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.ideastream.org/news/filmmaker-julia-reichert-reflects-on-her-career-ahead-of-a-retrospective-of-her-work-in-dayton|titolo=Filmmaker Julia Reichert reflects on her career ahead of a retrospective of her work in Dayton|sito=Ideastream Public Media|data=18 novembre 2021-11-18|lingua=en|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref>
 
L'opera della RichertReichert si concentra sulla vita della classe operaia e sulla condizione della donna. I suoi cinque film incentrati sul lavoro, ''Union Maids'', ''Seeing Red'', ''The Truck'', ''American Factory'' ande ''9to5 - The Story of a Movement'', rivolgono particolare attenzione alle differenze fra le classi sociali, alle disparità sessiste e alle discriminazioni basate sull'etnia, senza cercare un eroe individuale, ma concentrandosi sul senso della collettività e della solidarietà.<ref name=":0" />
 
La sua drammaturgia si basa sulla tradizione della storia orale, unendo approfondite interviste con materiale d'archivio, o con realizzazioni che si ispirano al "[[cinema verità]]".
 
Nel discorso di investituraaccettazione agli Oscar 2020, Julia RobertsReichert disse: "La classe operaia ha avuto vita dura e ancora più dura in questo periodo. Ma noi crediamo che le cose possano migliorare [[Proletari di tutti i paesi, unitevi!|quando la classe operaia di tutto il mondo si unisce]]".<ref name = Hoberman/>
 
== Altre attività e insegnamento ==
Dopo avere terminato gli studi all' Antioch College, Reichert, Klein e altri giovani cineasti formarono un collettivo di attivisti a Dayton, chiamato "The Media House",  che serviva anche come sede per istanze sociali da sottoporre alla comunità, oltre che alla realizzazione e ideazione di prodotti cinematografici nel progetto collettivo "Summer Lights."
 
Ha insegnato per 28 anni cinematografia presso il dipartimento teatro, danza e cinematografia della Wright State University di Dayton, università pubblica dell'Ohio, di cui divenne professore emerito. Tra i suoi allievi si annoverano cineasti di un certo successo fra i quali: [[Hannah Beachler]], Karri O'Reilly, Nicole Reigel, Sherman Payne ande Erik Bork. Ha tenuto corsi e seminari anche presso le università di [[Università di Harvard|Harvard]] e [[Università Yale|Yale]]. <ref>{{Cita web|url=https://web.library.yale.edu/film|titolo=Yale Film Archive {{!}} Yale University Library|sito=web.library.yale.edu|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref>
 
Nel 2015, ha fondato Indie-Caucus, un gruppo di lavoro e discussione costituito da cineasti indipendenti, per spingere la PBS a finanziare e supportare nei suoi programmi di punta ''IndipendentIndependent Lens'' e ''P.O.V.,'' il lavoro dei documentaristi indipendenti. <ref>{{Cita pubblicazione|nome=Full Frame Documentary Film|cognome=Fest|data=2015-04-21 aprile 2015|titolo=Indie Caucus|accesso=3 dicembre 2022-12-03|url=https://vimeo.com/125577061}}</ref>
 
Julia Reichert è stata mentore e fonte di ispirazione per numerosissimi cineasti e documentaristi. In una intervista del 2022 su Filmaker Magazine, la regista Leilah Weinraub (autrice di ''Shakedown'') ha dichiarato: "averAver lavorato, ventenne, per Reichert e Bognar, à stato un esempio e il loro lavoro una grande ispirazione" .<ref>{{Cita web|url=https://filmmakermagazine.com/115224-interview-leilah-weinraub-shakedown/|titolo=“I Can’t Afford to Let Cliches Live in the Cinema I Make”: Leilah Weinraub on Shakedown {{!}} Filmmaker Magazine|autore=Lauren Wissot|sito=Filmmaker Magazine {{!}} Publication with a focus on independent film, offering articles, links, and resources.|data=28 giugno 2022-06-28|lingua=en-US|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref>
 
== Vita privata ==
Reichert è stata sposata, fino al divorzio nel 1986, con Jim Klein, da cui ha avuto una figlia. Si è quindi risposata con Steven Bognar.<ref name = Hoberman/>
 
Nel 2006 le fu diagnosticato un [[linfoma non Hodgkin]] e nel 2018 un tumore alla vescica, a causa del quale è mancata il primo dicembre 2022 a Yellow Springs all'età di 76 anni.<ref name = Vlessing/><ref name = Hoberman/><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/cinema/2022/12/03/news/morta_julia_reichert_documentarista_oscar-377307448/|titolo=Morta Julia Reichert, con i suoi documentari ha raccontato la classe operaia e le donne lavoratrici negli Usa|sito=la Repubblica|data=3 dicembre 2022-12-03|lingua=it|accesso=3 dicembre 2022-12-03}}</ref>
 
==Filmografia==
*''[[Growing Up Female (film)|Growing Up Female]]'' (1971)
*''Methadone: An American Way of Dealing'' (1975, withcon James Klein)
*''[[Union Maids]]'' (1976, with Klein)
*''[[Seeing Red (1983 film)|Seeing Red: Stories of American Communists]]'' (1983, withcon Klein)
*''Emma and Elvis'' (1992)
*''The Dream Catcher'' (1999, producerproduttrice)
*''[[A Lion in the House (film 2006)|A Lion in the House]]'' (2006, withcon Steven Bognar)
*''[[The Last Truck: Closing of a GM Plant]]'' (2009, withcon Bognar)
*''Sparkle'' (2012, withcon Bognar)
*''Making Morning Star'' (2015, withcon Bognar)
*''[[AmericanMade Factoryin USA - Una fabbrica in Ohio]]'' (''American Factory'') (2019, withcon Bognar) - Academy Award
*''[[9to5: The Story of a Movement]]'' (2020, withcon Bognar)
*''[[8:46 (special)|8:46]]'' (2020, withcon Bognar)
*''[[Dave Chappelle: Live in Real Life]]'' (2021, withcon Bognar)
 
== Premi e riconoscimenti (selezione) ==
* 1984: American Film Festival's Blue Ribbon Award for Documentary (forper ''Seeing Red'')
 
* 2007: Primetime Emmy for Exceptional Merit in Nonfiction Filmmaking (forper ''A Lion in the House'')
* 1984: American Film Festival's Blue Ribbon Award for Documentary (for Seeing Red)
* 2007: Primetime Emmy for Exceptional Merit in Nonfiction Filmmaking (for A Lion in the House)
* 2011: National Film Registry preservation selection for Growing Up Female (1971)
* 2017:  Chicken & Egg Pictures Breakthrough Prize
* 2018: International Documentary Association - Career Achievement Award
* 2019: Sundance Film Festival Directory Award for Documentary (forper ''American Factory'')
* 2019: Critics' Choice Documentary Award for Best Director (forper ''American Factory'')
* 2019: Gotham Independent Film Award for Best Documentary (forper ''American Factory'')
* 2019: Hot Docs Canadian International Documentary Festival - Outstanding Achievement Award
* 2019: DOC NYC - The Robert and Anne Drew Award for Documentary Excellence
* 2019: International Documentary Association - IDA Award for Best Director (forper ''American Factory'')
* 2020: Cinema Eye Honors Award for Outstanding Achievement in Nonfiction Feature Filmmaking (forper ''American Factory'')
* 2020: Director's Guild of America, USA award for Outstanding Directorial Achievement in Documentary (forper ''American Factory'')
* 2020: Film Independent Spirit Award for Best Documentary (forper ''American Factory'')
* 2020: Academy Award for Best Documentary Feature (forper ''American Factory'')
* 2020: Primetime Emmy for Outstanding Directing for a Documentary/Nonfiction Program (forper ''American Factory'')
* 2021: Labor and Working-Class History from the Labor and Working-Class History Association award for Distinguished Service to Labor and Working-Class History
 
==Note==
<references />
{{reflist}}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cite web
* {{cita web| title titolo= Interview with Julia Reichert and Jim Klein: New Day's Way|opera=Jump Cut (no. 9, pp. 21-22)|data=1975| url = https://www.ejumpcut.org/archive/onlinessays/JC09folder/ReichertKleinInt.html|accesso=2 giugno 2020}}
* {{cita web|titolo=Interview: Julia Reichert and Steven Bognar|opera=Film at Lincoln Center: Film Comment|data=5 febbraio 2020| url = https://www.filmcomment.com/blog/interview-julia-reichert-and-steven-bognar/|accesso=2 giugno 2020}}
| work = Jump Cut (no. 9, pp. 21-22)
| date = 1975
| url = https://www.ejumpcut.org/archive/onlinessays/JC09folder/ReichertKleinInt.html
| access-date = 2020-06-02}}
 
* {{cite web
| title = Interview: Julia Reichert and Steven Bognar
| work = Film at Lincoln Center: Film Comment
| date = 2020-02-05
| url = https://www.filmcomment.com/blog/interview-julia-reichert-and-steven-bognar/
| access-date = 2020-06-02}}
 
* [https://filmquarterly.org/2019/12/09/julia-reichert-and-the-work-of-telling-working-class-stories/ Julia Reichert and the Work of Telling Working-Class Stories]
* [https://walkerart.org/magazine/julia-reichert-dialogue Julia Reichert – the Walker Dialogue] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20230328181242/https://walkerart.org/magazine/julia-reichert-dialogue |date=28 marzo 2023 }}
* [https://wexarts.org/talks-more/latoya-ruby-frazier-and-julia-reichert-conversation LaToya Ruby Frazier and Julia Reichert in Conversation]
* [https://www.wyso.org/local-and-statewide-news/2021-11-17/filmmaker-julia-reichert-reflects-on-her-career-as-a-retrospective-of-her-work-comes-to-the-neon Filmmaker Julia Reichert reflects on her career]
Riga 160 ⟶ 154:
* [https://www.indiewire.com/2019/11/american-factory-documentary-career-filmmaker-toolkit-podcast-episode-98-1202191061/ Three Documentary Filmmaking Tips Every Director Should Know, from the 'American Factory' Team]
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|cinema}}
 
[[Categoria:Morti nel 2022]]
[[Categoria:Nati nel 1946]]
[[Categoria:Registi statunitensi]]
[[Categoria:Attivisti statunitensi]]
[[Categoria:Femminismo negli Stati Uniti d'America]]
[[Categoria:Premi Oscar al miglior documentario]]