Preti operai: differenze tra le versioni
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Questo volume dimostra, con il metodo dell'indagine sociologica, che la religione cattolica in molti strati della popolazione francese, specialmente nella classe operaia, non è così diffusa se non in modo superficiale e non approfondito, e che la Chiesa cattolica è vista come lontana dalla propria esperienza di vita.
Questo studio colpisce alcuni preti francesi, che si accorgono all'improvviso di guidare una Nazione ormai lontana dalla fede: il cardinale arcivescovo di [[Arcidiocesi di Parigi|Parigi]] [[Emmanuel Célestin Suhard]] fonda così la ''[[Missione di Francia]]'', concedendo ad alcuni preti di lavorare nelle fabbriche per avvicinarsi al mondo operaio.
Questo tipo di presenza si colloca in continuità con le intuizioni di [[Joseph-Léon Cardijn]], che aveva fondato pochi anni prima in [[Belgio]] la [[Jeunesse ouvrière chrétienne|Jeunesse Ouvrière Chrétienne]], che proprio in quel periodo si stava diffondendo anche in Francia.
Nasce quindi all'inizio degli anni cinquanta il movimento dei preti operai, che si estende nei principali paesi dell'[[Europa occidentale]] (in particolare in [[Belgio]], [[Italia]], [[Gran Bretagna]] e [[Germania Ovest]]). In Francia, dopo dieci anni di attività, la JOC contava 65.000 aderenti e pubblicava un giornale,
Tra i più noti in Francia, il [[Ordine dei frati predicatori|domenicano]] [[Jacques Loew]], che lavorò come scaricatore di porto a [[Marsiglia]] e fondò, nel [[1955]], la [[MOPP]] (''Mission Ouvrière saints Pierre-et-Paul'') e il prete Michel Favreau, che è morto in un incidente sul lavoro<ref>C. Loew, ''Modern Rivals to the Christian Faith'', The Westminster Press, 1956, passim</ref>.
=== Le accuse ai preti operai ===
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Nel [[1954]] [[papa Pio XII|Pio XII]] ordinò a tutti i preti operai di tornare alla loro precedente attività pastorale o parrocchiale, o di entrare in comunità religiose che fossero presenti a fianco ai lavoratori, ma non all'interno delle fabbriche.
Il cardinale [[Giuseppe Pizzardo]] si distinse particolarmente nella repressione di questa esperienza: nominato ''Prefetto della [[Congregazione dei Seminari e degli Istituti di Studi|Congregazione dei Seminari]]'', nel luglio del [[1954]] proibì a tutti i seminaristi di farsi assumere in fabbrica, per via del ''pericolo di contaminazione intellettuale e morale''<ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.pretioperai.it/monograf/30_02cronologia.php |
Alcuni preti abbandonarono il ministero, in rottura con queste decisioni del Vaticano; dopo il [[Concilio Vaticano II]], nel [[1965]], i preti operai vennero riabilitati e [[Paolo VI]] diede il consenso a quest'esperienza<ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.pretioperai.it/monograf/30_01presentaz.php |
=== I preti operai in
Il primo prete operaio
Nel 1956 fu la volta di [[Sirio Politi]] ([[1920]]-[[1988]]), che
La fine del Concilio nel dicembre del 1965 fece rinascere in molti sacerdoti la voglia di riprendere l'esperienza. Nell'ottobre del 1966 (e fino al 1972) iniziò a lavorare in una piccola fabbrica di [[Casale Monferrato]] don [[Gino Piccio]].
La città dove, numericamente, a partire dagli anni sessanta l'esperienza dei preti operai è stata più consistente è stata [[Torino]], dove si è legata ad altre esperienze come la [[Gioventù Operaia Cristiana|Gi.O.C.]] e le [[Comunità ecclesiale di base|comunità di base]] di corso Regina Margherita e via Vandalino, grazie anche alla spinta data in favore di questa scelta presbiterale dal cardinale [[Michele Pellegrino]] ed alla preesistente presenza dei [[cappellani del lavoro]] voluti dall'arcivescovo [[Maurilio Fossati]] (di cui il più noto è [[Esterino Bosco]]); il primo prete operaio torinese è stato, negli anni sessanta, [[Carlo Carlevaris]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=10132346 Archivio - LASTAMPA.it<!-- Titolo generato automaticamente -->] |
Oltre a Torino, altri
A [[Lucca]], Beppe Giordano decise di essere sepolto con indosso una tuta da lavoro perché, scrisse nelle sue volontà, «è nella storia dei preti operai che io mi riconosco»<ref>Roberto Fiorini, Figlio del Concilio. Una vita con i preti operai, Milano, Edizioni Paoline, 2015</ref>. Negli anni '70 i preti operai italiani sono in tutto circa trecento<ref>{{Cita web |url=http://www.mosaicodipace.it/mosaico/a/8072.html |titolo=Copia archiviata |accesso=12 febbraio 2016 |dataarchivio=16 febbraio 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160216142335/http://www.mosaicodipace.it/mosaico/a/8072.html |urlmorto=sì }}</ref>.
I preti operai elaborarono il loro impegno in numerosi incontri nazionali, il primo dei quali si tenne a Chiavari il 6-7 luglio 1969, tema del convegno: «Vivere il nostro sacerdozio nel lavoro». Nel 1970 si tennero ben due incontri nazionali: nel primo, a Bologna il 25 e 26 aprile, una cinquantina di preti-operai si ritrovarono a discutere sul tema: «Che significato ha per te la preghiera e come preghi in concreto nella tua attuale situazione». Nel secondo, a Firenze il 7 e 8 novembre, il tema dell'incontro fu: «La nostra fede in Cristo vivente oggi». Ma fu nel novembre 1973 a Reggio Emilia col loro quarto convegno nazionale, dal tema: «Fedeltà alla classe operaia, fedeltà a Cristo e al Vangelo nella comunità dei credenti», che per la prima volta e in modo organico i preti-operai si presentarono all'opinione pubblica<ref name="dehoniane.it_9080" />.▼
▲I preti operai elaborarono il loro impegno in numerosi incontri nazionali, il primo dei quali si tenne a [[Chiavari]] il 6-7 luglio 1969, tema del convegno: «Vivere il nostro sacerdozio nel lavoro». Nel 1970 si tennero ben due incontri nazionali: nel primo, a [[Bologna]] il 25 e 26 aprile, una cinquantina di preti-operai si ritrovarono a discutere sul tema: «Che significato ha per te la preghiera e come preghi in concreto nella tua attuale situazione». Nel secondo, a [[Firenze]] il 7 e 8 novembre, il tema dell'incontro fu: «La nostra fede in Cristo vivente oggi». Ma fu nel novembre 1973 a [[Reggio Emilia]] col loro quarto convegno nazionale, dal tema: «Fedeltà alla classe operaia, fedeltà a Cristo e al Vangelo nella comunità dei credenti», che per la prima volta e in modo organico i preti-operai si presentarono all'opinione pubblica<ref name="dehoniane.it_9080" />.
Tra la gerarchia cattolica italiana ci fu un generale atteggiamento di diffidenza verso i preti operai con le eccezioni dei vescovi Michele Pellegrino a Torino, Enrico Bartoletti a Lucca, Alfredo Battisti a Udine.▼
▲Tra la gerarchia cattolica italiana ci fu un generale atteggiamento di diffidenza verso i preti operai con le eccezioni
Anche in Italia, negli ultimi anni, l'esperienza si è molto ridotta dal punto di vista numerico. Nel 1993 sono circa 110: ogni anno tengono un convegno, spesso a Viareggio, ed hanno una rivista, ''Pretioperai''<ref>http://www.pretioperai.it</ref>, nata nel 1986 e diretta da don [[Roberto Fiorini]].▼
▲Anche in Italia, negli ultimi anni, l'esperienza si è molto ridotta dal punto di vista numerico. Nel 1993 sono circa 110, attorno al 2010 non più di 20, la maggior parte dei quali ormai in pensione: ogni anno tengono un convegno,
== Note ==
<references />
== Bibliografia ==
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* Alberto Belletti
▲* Autori vari - ''Uomini di frontiera. "Scelta di classe" e trasformazioni della coscienza cristiana a Torino dal Concilio ad oggi'' - Edizioni Cooperativa di cultura Lorenzo Milani, Torino 1984.
* Luisito Bianchi, ''Salariati'', Roma, Edizioni Ora Sesta, 1968
▲* Alberto Belletti - Indifferenti mai. l'ARCA di Viareggio da don Sirio Politi a don Beppe Socci - Pezzini Editore, Viareggio 2013
* Luisito Bianchi
* Claudio Cesa
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▲* Claudio Cesa - ''Apostolato cattolico e condizione operaia'', Torino-Firenze, Edizioni De Silva - La Nuova Italia, 1955
*
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* Marta Margotti
* Marta Margotti
* Sirio Politi, ''Uno di loro. Pensieri ed esperienze di un prete operaio'', Milano, Edizioni Gribaudi, 1989
* Sirio Politi
* Filippo Raimondi, ''Joseph Cardijn: un prete tra i giovani operai'', Torino, Editrice LDC, 1997
▲* [[Émile Poulat]] - ''I preti operai (1943-1947)'' - Edizioni Morcelliana, Brescia 1967
* Vito Vita
▲* Filippo Raimondi - ''Joseph Cardijn: un prete tra i giovani operai'' - Editrice LDC, Torino 1997
*Giuseppina Vitale
▲* Vito Vita - ''Chiesa e mondo operaio a Torino 1943-1948'' - Edizioni Effatà, Cantalupa 2003
▲*Giuseppina Vitale - ''L'anima in fabbrica. Storia, percorsi e riflessioni dei preti operai emiliani e lombardi (1950-1980) -'' Edizioni Studium, Roma 2017
*Paola Sani, ''Renzo Fanfani prete operaio'' con antologia degli scritti (1969-2011), Gabrielli editori, 2021
▲* Marco Sambruna - ''I preti operai in Italia'' - Intermedia Edizioni, Orvieto 2014
== Voci correlate ==
* [[Dottrina sociale della Chiesa cattolica]]
* [[Gioventù Operaia Cristiana]]
* [[Movimento dei lavoratori cattolici]]
* [[Comunità ecclesiale di base]]
* [[Preti di strada]]
* [[Chiesina dei Pescatori]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.pretioperai.it/index.php|Sito ufficiale dei preti operai italiani}}
* {{cita web | 1 = http://www.gioc.org/ | 2 = Sito ufficiale della GiOC italiana | accesso = 28 aprile 2010 | dataarchivio = 22 settembre 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100922114349/http://www.gioc.org/ | urlmorto = sì }}
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