Arthur Dietzsch: differenze tra le versioni
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Pausa/Vogtl.
|GiornoMeseNascita = 2 ottobre
|AnnoNascita = 1901
|NoteNascita = <ref name="bio">{{Cita web |url=https://nuremberg.law.harvard.edu/documents/authors/400-arthur-dietzsch |titolo=Arthur Dietzsch}}</ref>
|LuogoMorte = Burgdorf
|LuogoMorteLink = Burgdorf (Hannover)
|GiornoMeseMorte = 26 agosto
|AnnoMorte = 1974
|NoteMorte = <ref name="bio"/>
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|Attività = militare
|Nazionalità = tedesco
|PostNazionalità = , funzionario del campo (''Funktionshäftling'') e
}}<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.tenhumbergreinhard.de/1933-1945-taeter-und-mitlaeufer/1933-1945-biografien-d/dietzsch-arthur.html|titolo=Dietzsch Arthur|sito=www.tenhumbergreinhard.de|accesso=2025-04-22}}</ref>
== Biografia ==
Dietzsch frequentò la scuola secondaria (''Realgymnasium'') a Plauen<ref name=":2" /> e si offrì volontario
=== Detenuto nei campi di concentramento ===
Dopo l'ascesa al potere di Hitler, Dietzsch stava ancora scontando la sua condanna, fu etichettato come comunista e trasferito al [[campo di concentramento di Sonnenburg|KZ Sonnenburg]] nel marzo 1933,<ref name=":0" /> nel 1934 al [[campo di concentramento di Esterwegen|KZ Esterwegen]]<ref name=":0" /> e quindi al [[Campo di concentramento di Lichtenburg|KZ Lichtenburg]].<ref
Nel gennaio 1942, dopo quasi 20 anni di prigionia, fu nominato funzionario e infermiere dei detenuti nella neonata ''KZ Buchenwald Experimentierstation'',<ref name=":2" /> una struttura di quarantena nel Blocco 46 per esperimenti medici contro il tifo epidemico altamente infettivo,<ref name=":2" /><ref name=":1">{{Cita web|url=https://nuremberg.law.harvard.edu/transcripts/1-transcript-for-nmt-1-medical-case?seq=1359|titolo=Nuremberg - Transcript Viewer - Transcript for NMT 1: Medical Case|sito=nuremberg.law.harvard.edu|accesso=2025-04-22}}</ref> meglio conosciuto come febbre maculata. Qui lavorò come impiegato e ricevette una formazione infermieristica sul posto di lavoro sotto la guida dei medici SS (''KZ Lagerärzte'') [[Erwin Ding-Schuler]] e del suo vice temporaneo [[Waldemar Hoven]].<ref name=":2" /><ref name=":0" /><ref name=":1" /> Dietzsch fu responsabile dell'assistenza ai pazienti affetti da febbre maculata, infettati sperimentalmente o per cause naturali. Oltre che per le SS, lavorò a stretto contatto con il comitato clandestino dei detenuti, la ''Lagerleitung'', meglio conosciuta come [[resistenza di Buchenwald]], rischiando costantemente la propria vita per nascondere i prigionieri condannati a morte dalle SS nella struttura di quarantena.<ref name=":2" />
Fu capo infermiere dei detenuti nel Blocco 46 fino all'inizio di aprile del 1945. Quando il suo superiore delle SS, Erwin Ding-Schuler, con il quale Dietzsch aveva instaurato più di un rapporto di lavoro, lo informò di essere su una lista di 46 detenuti da giustiziare prima che le SS lasciassero il campo, si nascose, prima nelle fondamenta di un edificio, poi facendosi scavare nel terreno e ricoprire di terra e foglie da due amici detenuti. Dietzsch fu liberato con gli altri detenuti del campo l'11 aprile 1945.▼
▲Fu
== Nel dopoguerra ==
Uomo libero per la prima volta dopo 22 anni, Dietzsch fu arrestato dalle autorità tedesche nel dicembre 1946 e dovette testimoniare per la difesa nel [[Processo ai dottori]] contro i medici delle SS, tra cui [[Gerhard Rose]] e Waldemar Hoven del
Nonostante le dichiarazioni in sua difesa, Dietzsch fu condannato a 15 anni di carcere<ref name=":0" /> per complicità in omicidio<ref name=":1" /> e iniziò a scontare la pena nella prigione di Landsberg, un carcere per criminali di guerra tedeschi:<ref name=":2" /> in effetti, fu incarcerato con le persone responsabili della sua detenzione nei campi per più di un decennio della sua vita. Dopo una campagna mediatica degli ex detenuti di Buchenwald Werner Hilpert e Eugen Kogon, che resero noti i suoi legami con il comitato clandestino di Buchenwald, e dopo le pressioni dei giornalisti e dei membri della resistenza [[Marion Gräfin Dönhoff]] e [[Kurt Schumacher]], Dietzsch fu rilasciato nel 1950.<ref name=":2" /><ref name=":0" /> Fu ancora trattato come un nazista e solo con l'aiuto di Hilpert e Kogon riuscì a superare la [[denazificazione]] alleata nel 1951.<ref name=":2" />
La Germania non lo ha mai riconosciuto come prigioniero politico,<ref name=":0" /> non ha mai ricevuto un risarcimento per gli anni trascorsi nei campi di concentramento. Il fatto che abbia salvato delle vite umane rischiando la propria non è mai stato riconosciuto ufficialmente. Inoltre, gli fu rifiutato il lavoro a causa del suo congedo con disonore per tradimento e dei successivi precedenti penali. Con la salute cagionevole a causa dei lunghi e duri anni trascorsi nei campi di concentramento, sopravvisse solo grazie al sostegno degli ex detenuti di Buchenwald. Dopo aver trovato una tardiva felicità con la moglie Lilly, nata Endryat, ha trascorso il resto della sua vita in contatto con ex detenuti dei KZ e con organizzazioni di ex prigionieri politici e membri della resistenza. In seguito testimoniò in diversi altri processi legati al KZ di Buchenwald.▼
▲La Germania non lo ha mai riconosciuto come prigioniero politico,<ref name=":0" />
Dietzsch morì nell'agosto 1974 a Burgdorf (Germania).<ref name=":0" /> ▼
== Nella cultura di massa ==
La storia della sua vita è stata
== Note ==
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* Buchenwald-Hauptprozess: Deputy Judge Advocate's Office 7708 War Crimes Group European Command APO 407: (United States of America v. Josias Prince zu Waldeck et al. – Case 000-50-9), November 1947 [http://www.online.uni-marburg.de/icwc/dachau/000-050-0009.pdf Originaldokument in englischer Sprache (PDF-Datei; 9,1 MB)]
* [[Institut für Zeitgeschichte]] München – Berlin: ''Nachlaß Arthur Dietzsch (1901–1974). Archiv, Bestand ED 112 Band 1–18'' [https://web.archive.org/web/20151127205423/http://www.ifz-muenchen.de/archiv/ed_0112.pdf (pdf; 1,3 MB)]
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