Rhinoderma darwinii: differenze tra le versioni

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|specie='''R. darwinii'''
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE -->
|biautore=[[AugusteAndré Marie Constant Duméril|Duméril]] & [[Gabriel Bibron|Bibron]]
|binome=Rhinoderma darwinii
|bidata=[[1841]]
<!-- ALTRO -->
|nomicomuni=
}}
 
La '''rana di Darwin''' (''Rhinoderma darwinii'' {{zoo|[[AugusteAndré Marie Constant Duméril|Duméril]] & [[Gabriel Bibron|Bibron]]|1841}}) è una [[Anura|rana]] originaria del [[Cile]] e dell'[[Argentina]].<ref name = ASW>{{ASW | titolo = Rhinoderma darwinii Duméril and Bibron, 1841 | url = http://research.amnh.org/vz/herpetology/amphibia/Amphibia/Anura/Rhinodermatidae/Rhinoderma/Rhinoderma-darwinii | accesso = 4 ottobre 2014}}</ref>
 
L'epiteto specifico è un omaggio a [[Charles Darwin]].
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== Biologia ==
Si nutre di [[insecta|insetti]] e altri [[arthropoda|artropodi]]. <br />
 
Gli esemplari femmina depositano le loro [[Uovo (biologia)|uova]] nel sottobosco, e quando le [[larva|larve]] all'interno delle uova cominciano a muoversi, i maschi adulti le ingeriscono nella loro sacca vocale per [[incubazione (uova)|incubarle]], nutrendole con succhi che essi stessi secernono, fino alla loro completa [[metamorfosi (zoologia)|metamorfosi]]. Tra le 10 e le 22 larve a diversi stadi di maturazione e crescita si possono trovare in ogni maschio: dopo l'espulsione, continuano il loro normale sviluppo, fino alla sua conclusione in circa 2 mesi.
 
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È inserita nella lista delle [[Specie a rischio|specie in pericolo]] d'[[estinzione]], anche in quanto poco tollerante alle modifiche dell'habitat: nel [[1994]] era considerata una specie vulnerabile in quanto s'era osservata una diminuzione della popolazione superiore al 30% nei 10 anni precedenti, diminuzione causata da una riduzione dell'area d'occupazione, dalla degradazione e distruzione dell'habitat e altri problemi non meglio identificati. Lo studio successivo avrebbe dovuto essere nel [[1996]], ma i dati non sono stati sufficienti per poter definire il pericolo della specie.
 
Recenti studi di M. Crump e A. Veloso<ref>{{IUCN|autore=Úbeda ''et al''|summ=19513}}</ref> sulla popolazione cilena hanno potuto rivelare che una parte d'essa (tra cui gli esemplari nei parchi e anche nelle aree protette) sembra essere completamente scomparsa, mentre in altre aree la densità è comunque minore rispetto a 10 o 20 anni fa. Un'analisi molto diffusa ci ha mostrato che la [[deforestazione]] ha distrutto ampie aree settentrionali abitate da questi [[anfibio|anfibi]], mentre nel [[2003]] era ancora molto diffusa almeno in alcune zone del Cile meridionale.
 
== Note ==
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[[Categoria:Fauna endemica del Cile]]
[[Categoria:Fauna endemica dell'Argentina]]
[[Categoria:Taxa classificati da André Marie Constant Duméril]]
[[Categoria:Taxa classificati da Gabriel Bibron]]