Vertemate con Minoprio: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Vertemate con Minoprio
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Vertemate con Minoprio-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Vertemate con Minoprio-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|Divisione amm grado 2 = Como
|Amministratore locale =
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione =
|Data rielezione =
|Data istituzione =
|Altitudine = 340
|Sottodivisioni = [[Minoprio]]▼
|Divisioni confinanti = [[Cadorago]], [[Cantù]], [[Cermenate]], [[Cucciago]], [[Fino Mornasco]]▼
|Zona sismica = 4▼
▲|Sottodivisioni=[[Minoprio]]
▲|Divisioni confinanti=[[Cadorago]], [[Cantù]], [[Cermenate]], [[Cucciago]], [[Fino Mornasco]]
▲|Zona sismica=4
|Gradi giorno = 2555
|Nome abitanti = minopriesi, vertematesi
|Patrono =
|Festivo =
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Vertemate con Minoprio (province of Como, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Vertemate con Minoprio nella provincia di Como
}}
'''Vertemate con Minoprio''' (''Vertemaa''<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=696 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/696 }}</ref> e ''Minòpri''<ref>{{Cita libro|cognome=Dante Olivieri|titolo=Dizionario di toponomastica lombarda|url=https://archive.org/details/toponomastica-lombarda/page/n172/mode/1up|accesso=2022-12-17|data=|anno=1961|editore=Casa Editrice Ceschina|p=346}}</ref> in [[dialetto comasco]]<ref group="N">Per il [[dialetto comasco]], si utilizza l'[[ortografia ticinese]], introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale ''Famiglia Comasca'' nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria''.''</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/verteˈmaː/|lmo}} e {{IPA|/miˈnɔpri/|lmo}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
== Geografia fisica ==
Vertemate con Minoprio sorge a nord-ovest di Milano nella Brughiera Briantea per buona parte nella Bassa Comasca. Dista 14 kilometri da Como, capoluogo di provincia.
Le strade comunali coprono 23 km, quelle provinciali 3,5 km (la frequentatissima ex [[Strada statale 35 dei Giovi]]: [[Genova]]-[[Milano]]-[[Chiasso]]).
Pur non avendo una propria stazione, il comune di Vertemate con Minoprio è attraversato per un breve tratto dalla ferrovia statale ([[
Il territorio comunale si trova a una media di circa 330 metri sul livello del mare, tra il piano delle morene glaciali, i paleoalvei di antiche lingue derivate dai ghiacciai principali, le ondulazioni dovute ai cumuli di detriti rocciosi, strati di loss di origine eolica e le prime colline della cintura alpina che hanno come cornice le Prealpi e le Alpi. Il comune è vicino al Lago di Como e ad altri piccoli laghi (Montorfano, Pusiano, Segrino, Alserio). Il territorio comunale risulta nel complesso molto ricco d'acqua, con alcune aree quasi paludose. Il corpo idrico di maggior interesse è il fiume [[Seveso]], che segue la linea di confine tra i comuni di [[Fino Mornasco]] e [[Cucciago]] scorrendo in una valle un tempo ricca di mulini e ancora oggi in gran parte boschiva, oltre al Seveso sono presenti altri piccoli corsi d'acqua e laghetti: la piccola roggia di Desio, il ruscello Rì, il minuscolo laghetto della Fondazione Minoprio, il laghetto della fornace e molti altri brevi corsi d'acqua. È da ricordare la sorgente perenne d'acqua potabile nei pressi dell'[[Abbazia di San Giovanni (Vertemate con Minoprio)|abbazia]], soggetto di antiche storie popolari.
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=== Fauna ===
Nel breve corso d'acqua Rì, che scorre nelle zone rurali vicino all'abitato di Minoprio prima di affluire nel fiume Seveso, è presente la rara specie di [[anuro]] [[Rana dalmatina]].
== Origini del nome ==
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{{vedi anche|Abbazia di San Giovanni (Vertemate con Minoprio)}}
Nel territorio comunale sorge l'abbazia di San Giovanni<ref name=":9">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO190-00154/?view=luoghi&offset=0&hid=2.502&sort=sort_int|titolo=Abbazia di S. Giovanni - complesso, Via Abbazia - Vertemate con Minoprio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-23}}</ref> Battista, fondata nel [[1084]]<ref>{{Cita|AA.VV.|p. 25|chiesa|titolo=Una chiesa tra lago e montagne}}.</ref>
All'interno della chiesa di San Giovanni si conservano resti di affreschi del XIV secolo
==== Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ====
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{{D|Villa Raimondi (Vertemate)}}Le prime notizie riguardanti la costruzione della Villa Raimondi di Minoprio risalgono alla seconda metà del [[Settecento]], quando la sua edificazione fu affidata dalla famiglia [[Odescalchi]]<ref name=":122225" /> a [[Simone Cantoni]].'''''<ref name=":05222222422">{{cita|Belloni et al.|p. 249}}.</ref>''''' Gli interventi sono attestati nel [[1793]].<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO190-00149/?view=luoghi&hid=2.502&sort=sort_int&offset=4|titolo=Villa Raimondi, Viale Raimondi, 54 - Vertemate con Minoprio (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-23}}</ref> Come buona parte delle dimore degli Odescalchi, anche la villa di Minoprio passò successivamente alla famiglia Raimondi,<ref name=":122225" /> ricca e potente casata di [[Como]], che destinò la proprietà a residenza di campagna e di caccia. Oltre a questa villa i Raimondi avevano ville a [[Fino Mornasco]], [[Gironico]], [[Beregazzo con Figliaro|Beregazzo]], [[Villa Guardia|Mosino]] e Urago. Ma la più famosa di tutte fu [[Villa Olmo]] così chiamata per un possente e maestoso [[Ulmus|olmo]] posto davanti alla fontana, ereditata dai Raimondi dai Coniugi [[Odescalchi]] con cui si erano imparentati.
Notizie più remote ci portano a un Raimondi giunto a Minoprio con i [[Franchi]] di [[Carlo Magno]] e più recentemente, nel periodo di massimo splendore, a
Nel [[1849]] mentre [[Carlo Alberto]] riprendeva la guerra contro l'[[Austria]], Giorgio Raimondi con Pietro Nessi costituiva a Como un Governo provvisorio. Il 20 aprile [[1849]] dopo l'ordine di arresto degli Austriaci si rifugiò in [[Svizzera]] in [[
Al Caffè della Sincerità di Milano conobbe e frequentò Luigi Cairoli, figlio di una ricca famiglia che aveva fatto fortuna con l'allevamento del [[baco da seta]] e le filande. La "Marchesina Raimondi", come viene chiamata, ha un carattere forte e temerario tanto che si offre volontaria il 1º giugno [[1859]] per correre con il calesse incontro a [[Garibaldi]] (che ha 52 anni e [[Anita Garibaldi|Anita]] è già morta da quasi 10 anni) a [[Robanello]] in un'antica osteria, accompagnata da Don Luigi Giudici. Appena Garibaldi la incontra ne rimane abbagliato e riconosce in lei, ardimentosa e coraggiosa, il carattere e il temperamento della sua Anita. Nei successivi mesi di giugno e luglio, dopo la [[battaglia di San Fermo]] che sbaraglia gli Austriaci, Garibaldi s'innamora perdutamente della Marchesina. Vengono programmate le nozze per il 15 dicembre, rimandate al 24 gennaio per un improvviso attacco di tifo di Giuseppina. Tutto è pronto: i duecento invitati, la crema della aristocrazia risorgimentale comasca e milanese, attende la cerimonia che viene celebrata dal sacerdote Filippo Gatti nella chiesa immersa nel verde del parco secolare di Villa Raimondi a [[Fino Mornasco]]. Mentre gli sposi escono gioiosi e festanti dalla chiesa un messaggero si avvicina a Garibaldi e gli consegna una lettera. Garibaldi sorride, chiede scusa e si apparta. Man mano che legge il testo si rabbuia e diventa rosso per la rabbia. Si avvicina alla moglie, la afferra vigorosamente per un braccio e la trascina sul belvedere. La Marchesina, febbricitante e infreddolita, gli conferma il contenuto della lettera e per tutta risposta riceve uno sferzante insulto dal marito. Poi la sposa fugge dalla villa e Garibaldi, uscendo da un cancelletto secondario, parte immediatamente a cavallo, lasciando tutti gli invitati di stucco, in mezzo allo stupore, alla incredulità, allo sgomento e alla vergogna. Giuseppina aveva un amante: un giovane militare, ufficiale del piccolo esercito garibaldino di cui si era invaghita pazzamente.
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*{{Cita libro|autore=AA.VV.|titolo=Una chiesa tra lago e montagne - A Giovanni Paolo II|annooriginale=1996|editore=La Provincia S.p.A. Editoriale|città=Como-Lecco|cid=chiesa}}
*{{Cita libro|curatore=Touring Club Italiano|titolo=Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano)|url=|annooriginale=1999|editore=Touring Editore|città=Milano|cid=TCI99|ISBN=88-365-1325-5}}
*{{cita libro|Giorgio|Castiglioni|autore2=Ivo Mancini|Colverde da tre comuni a una sola storia|2024|Edizioni Salin|Olgiate Comasco|cid=Castiglioni}}
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