Transizione IPv4/IPv6: differenze tra le versioni
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In [[telecomunicazioni]] e [[informatica]] la '''transizione IPv4/IPv6''' riguarda il passaggio nella rete globale [[Internet]] del [[protocollo di rete|protocollo]] di [[livello di rete]] [[Internet Protocol|IP]] dalla versione 4 alla versione 6. Il passaggio porta ad ingenti problemi di compatibilità poiché la versione 4 del protocollo IP è molto consolidata e rappresenta il protocollo più usato nelle reti per l'indirizzamento e il successivo [[instradamento]]. Il piano di transizione è riportato nella RFC 2893.
== Difficoltà della transizione ==
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[[Immagine:Ipv4 ipv6 dual stack.jpg|thumb|Dual stack per l'utilizzo contemporaneo dei protocolli IPv4 ed IPv6]]
La tecnica del '''dual stack''' prevede l'utilizzo del doppio stack IP nella pila protocollare. Questo doppio stack permette di interpretare entrambe le versioni del protocollo e quindi di smistare ai livelli superiori il contenuto del pacchetto senza che questi sappiano da quale
Il dual stack è senza dubbio una delle tecniche più semplici da implementare, ma presenta molte controindicazioni. Innanzitutto aumenta la complessità della rete: [[router]] e [[switch]] vengono dotati della proprietà del multiprotocollo. Il lavoro di questi viene ulteriormente aggravato poiché devono interpretare più istanze dello stesso protocollo. Inoltre non risolve il problema della diminuzione degli indirizzi IPv4 poiché secondo la tecnica del dual stack un'interfaccia dev'essere sempre e comunque dotata dei due indirizzi IPv4 e IPv6. Inoltre i due indirizzi devono essere entrambi annunciati in internet e ciò non semplifica la situazione del routing, anzi tendenzialmente la complica.
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=== Tunneling ===
{{vedi anche|Tunneling}}▼
[[Immagine:IPv6 tunneling.jpg|thumb|upright=1.8| Tecnica del tunneling per trasportare pacchetti IPv6 su IPv4]]
▲{{vedi anche|Tunneling}}
La tecnica del '''tunneling''' è quella più utilizzata per far fronte ai problemi di incompatibilità tra le reti [[IPv4]] ed [[IPv6]]. Con il [[tunneling]] si stabilisce un collegamento point to point tra due host; i pacchetti IPv6 vengono incapsulati dall'host sorgente in pacchetti IPv4, inviati nel tunnel e, una volta giunti a destinazione, l'host li decapsula e li tratta come se fossero comunissimi pacchetti IP.
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Il '''6 over 4''' permette a nodi IPv6 isolati di poter comunicare in una rete IPv4; questa tecnica è descritta nella RFC 2529.
Gli host IPv6 inseriti in reti IPv4 riescono a comunicare con il resto della rete utilizzando un tunneling su pacchetti IPv4 di tipo [[multicast]]. In questo modo i nodi IPv6 sono in grado di vedere tutto il resto della rete a cui sono connessi come un'unica rete LAN IPv6 virtuale.
==== 6to4 ====
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Il '''6to4''' è una tecnica di tunnel automatico, descritta dalla RFC 3056 successivamente ampliata dalla RFC 6343. Essa integra nell'[[Indirizzo IP|indirizzo]] [[IPv6]] l'indirizzo [[IPv4]] dell'host destinazione. Il modello parte dall'assunto che un dispositivo utilizza nativamente un indirizzo IPv6 ma opera in un ambiente, esempio Internet, in cui il fornitore di servizi non utilizza IPv6.
Col 6to4 viene generato un indirizzo IPv6 composto come segue (0 indica il [[bit più significativo]]):
*0-15: prefisso 6to4 al valore esadecimale fisso "2002"
*16-47: indirizzo IPv4 espresso in notazione esadecimale; ad esempio: "192.0.2.170" diventa "c000:02aa"
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{{Portale|Telematica}}
[[Categoria:Internet Protocol]]
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