Simplified Aid for EVA Rescue: differenze tra le versioni

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Il '''Simplified Aid For EVA Rescue''' ('''SAFER''') è un piccolo [[jet pack]] autosufficiente da portare sulla schiena che viene indossato dagli astronauti durante le [[Attività extraveicolare|attività extraveicolari]] (EVA). Il SAFER è, di fatto, una versione semplificata della [[Manned Maneuvering Unit]] (MMU), usata per tre missioni dello [[Space Shuttle Challenger|Space Shuttle ''Challenger'']] nel 1984, ma, al contrario di questa, viene utilizzato solamente in caso di emergenza.<ref name="assembly">{{Cita web|url=http://images.jsc.nasa.gov/luceneweb/caption.jsp?searchpage=true&keywords=SAFER&textsearch=Go&hitsperpage=5&pageno=3&photoId=S93-50137|titolo=SAFER Assembly|accesso=15 gennaio 2018|editore=NASA|anno=1993|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110613224209/http://images.jsc.nasa.gov/luceneweb/caption.jsp?searchpage=true&keywords=SAFER&textsearch=Go&hitsperpage=5&pageno=3&photoId=S93-50137|dataarchivio=13 giugno 2011}}</ref>
 
Il SAFER è stato indossato durante attività esterne sia alla [[Stazione Spazialespaziale Internazionaleinternazionale]] che allo [[Space Shuttle]] e, qualora l'astronauta perdesse il contatto fisico con il velivolo, esso gli permetterebbe di raggiungerlo nuovamente in una condizione di volo libero.<ref name="sama">{{Cita web|url=httphttps://www.astronautinews.it/2013/10/l-421-no-non-svolazziamo-coicon-i-jetpack-nello-spazio/|titolo=L-421: No, non svolazziamo coi jetpack nello spazio|accesso=15 gennaio 2019|editore=AstronautiNEWS|data=6 ottobre 2013|nome=Samantha|cognome=Cristoforetti}}</ref> Al 20192020, però, una tale evenienza non si è ancora verificata e il SAFER è stato azionato solo in occasioni di test.<ref name="day8-92">{{Cita web|url=http://science.ksc.nasa.gov/shuttle/missions/sts-92/sts-92-day-08-highlights.html|titolo=STS-92 Day 8 Highlights|accesso=15 gennaio 2019|editore=NASA|anno=2000|dataarchivio=11 ottobre 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081011044027/http://science.ksc.nasa.gov/shuttle/missions/sts-92/sts-92-day-08-highlights.html|urlmorto=sì}}</ref><ref name="A Flying Astronaut Over Earth">{{Cita web|url=http://www.sai.msu.su/apod/ap011002.html|titolo=Astronomy Picture of the Day A Flying Astronaut Over Earth |accesso=15 gennaio 2019|editore=NASA|anno=2001|autore=APOD}}</ref>
 
== Storia ==
Il SAFER è stato progettato come dispositivo di auto-soccorso da utilizzare nel caso in cui, nonostante l'utilizzo di dispositivi di sicurezza quali i cavi e il braccio robotico, un [[astronauta]] partecipante ad una un'attività extravicolareextraveicolare si venga a trovare completamente isolato e nessun veicolo possa provvedere al suo recupero.<ref name="nyt">{{cita news|url=https://query.nytimes.com/gst/fullpage.html?res=9A05E5D61F38F933A2575AC0A962958260|titolo=Shuttle Soars Into Orbit to Test Device for Space Rescues |accesso=15 gennaio 2019|editore=[[The New York Times]]|cognome=Broad|nome= William J. | data=10 settembre 1994}}</ref> L'invenzione del dispositivo disi deve a [[Paul Cottingham]], [[Ted Christian]] e all'ex astronauta [[Joseph Kerwin]], i quali idearono il SAFER nell'ambito del progetto per la costruzione della [[Stazione spaziale Freedom|stazione spaziale ''Freedom'']], poi cancellato e sostituito da quello della [[Stazione Spazialespaziale Internazionaleinternazionale|ISS]]. NononstanteNonostante la cancellazione del progetto ''Freedom'', l'idea non si perse comunque e il dispositivo fu finanziato dal [[Programma Space Shuttle]] e sviluppato dalla [[Lockheed Martin]] e da personale della [[NASA]] presso il [[Johnson Space Center]]. In particolare, la gestione del progetto SAFER e dei suoi test fu affidata a Ralph Anderson, uno dei [[Project manager|responsabili di progetto]] del programma Space Shuttle.
 
Il SAFER fu testato per la prima volta nello spazio il 9 settembre 1994, durante la missione [[STS-64]], quando prima [[Mark Lee (astronauta)|Mark Lee]] e poi [[Carl Meade]] effettuarono due voli liberi di prova attorno al braccio robotico [[Canadarm]] effettuando anche un test del sistema automatico di [[Controllo di assetto|controllo d'assetto]] del SAFER. Quest'ultimo sistema è in grado di arrestare la rotazione incontrollata che un astronauta isolato potrebbe sperimentare nel caso di una separazione accidentale dai sistemi di sicurezza. Un altro test fu effettuato nell'ottobre 2000, nel corso della missione [[STS-92]], dagli astronauti [[Peter Wisoff]] e [[Michael López-Alegría]], i quali si allontanarono fino a 15&nbsp;m dallo Space Shuttle pur rimanendovi legati con i cavi di sicurezza.<ref>{{cita news |url=http://science.ksc.nasa.gov/shuttle/missions/sts-92/news/sts-92-mcc-15.txt |titolo=STS-92 NASA Mission Report #15 |accesso=15 gennaio 2019 |editore=NASA | data=18 ottobre 2018 |dataarchivio=25 novembre 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201125061013/http://science.ksc.nasa.gov/shuttle/missions/sts-92/news/sts-92-mcc-15.txt |urlmorto=sì }}</ref>
 
== Struttura e utilizzo ==
Come detto, il SAFER è in pratica una [[Manned Maneuvering Unit|MMU]] in miniatura ma, anziché essere manovrato attraverso due controller posizionati su due bracci estraibili posti a fianco dell'astronauta, esso si controlla grazie a una scatola comandi agganciata sulla parte anteriore della [[tuta spaziale]]. Come l'MMU anche il SAFER è dotato di 24 ugelli posti in diverse posizioni dai quali viene fatto uscire [[azoto]] ma il suo contenuto di gas è molto inferiore rispetto a quello della MMU, cosa che ha consentito di limitarne le dimensioni.<ref>{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/missions/shuttle/f_saferspacewalk.html|editore=NASA|accesso=15 gennaio 2019|titolo=A SAFER Way to Space Walk|data=27 febbraio 2004|dataarchivio=17 giugno 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190617085843/https://www.nasa.gov/missions/shuttle/f_saferspacewalk.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Oggi il SAFER, che ha un peso di circa 38&nbsp;kg e può fornire una variazione impulsiva di velocità, [[Delta-v (astrodinamica)|Delta-v]], di almeno 3&nbsp;m/s,<ref name="nyt"/> è indossato da tutti i membri dell'equipaggio della ISS che portano una tuta [[Extravehicular Mobility Unit|EMU]], mentre non è indossabile con le tute [[Orlan (tuta spaziale)|Orlan]].<ref name="sama"/>
 
== Incidenti ==
Nel corso di EVA effettuata da [[Piers Sellers]] nell'ambito della missione [[STS-121]], nel luglio 2006, la chiusura sul lato sinistro del SAFER indossato dall'astronauta si aprì mentre Sellers stava testando tecniche di riparazione sulla navetta.<ref name="msnbc">{{Cita web|url=http://www.msnbc.msn.com/id/13815044/|titolo=Duct tape suggested for spacewalk repair|accesso=15 gennaio 2019|editore=[[MSNBC]]|anno=2006|nome=Mike|cognome= Schneider}}</ref><ref name="drama">{{Cita web|url=https://www.newscientist.com/article/dn9524-high-drama-spacewalk-ends-in-success.html|titolo=High drama spacewalk ends in success|accesso=15 gennaio 2019|editore=New Scientist|anno=2006|nome=Kelly |cognome=Young}}</ref> Il meccanismo di chiusura era stato inavvertitamente urtato e spostato in posizione di apertura, così, per precauzione, [[Mike Fossum]], anch'egli impegnato nell'EVA, agganciò a sé il compagno con un cavo, permettendo così la prosecuzione dell'attiviàattività esterna.<ref name="spacecom">{{Cita web|url=http://www.space.com/missionlaunches/060712_sts121_eva3.html|titolo=Spacewalkers Test Shuttle Heat Shield Repair Technique |accesso=15 gennaio 2019|editore=Space.com|anno=2006|cognome=Tariq|nome= Malik}}</ref> Onde evitare nuove aperture accidentali nel corso della stessa missione, una volta ripristinata la chiusura a bordo dello Shuttle, i due meccanismi furono assicurati con del nastro adesivo [[Kapton]], mentre per le missioni successive fu sviluppata una copertura rigida di sicurezza.
 
== Note ==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Simplified Aid For EVA Rescue}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{YouTube|autore=NASA|id=32MRnh9dsv0 |titolo=Shuttle Endeavour Crew's "Best of Flight Day 10"}}
 
{{Navigazione tute spaziali}}