Unis (faraone): differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{Monarca
|nome = Unis
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = [[XXIV secolo a.C.|2350 a.C.]]
|AttivitàEpoca = -2300
|Attività = faraone
|Nazionalità = egizio
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato un [[faraone]] appartenente alla [[V dinastia egizia]]
}}
Il suo regno durò tra i 15 e ini 30 anni, nella prima metà del XXIV secolo a.C. succedendo a re [[Djedkara Isesi]], che forse fu suo padre<ref name=":2">Altenmüller, Hartwig (2001). "Old Kingdom: Fifth Dynasty". In Redford, Donald B. The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt, Volume 2. Oxford University Press. pp. 597–601. ISBN 978-0-19-510234-5. p.600.</ref>. Le imprese del suo regno, che fu un periodo di [[crisi economica]], sono poco conosciute. Inoltre la sua epoca fu segnata da una progressiva dispersione del potere fra i governatori locali la quale, unita alla progressiva perdita d'influenza del faraone, contribuirà al collasso dell'[[Antico Regno (Egitto)|Antico Regno]], due secoli dopo di Unis. Il culto funerario funerario di Unis sopravvisse alla fine traumatica dell'Antico Regno e al caos del [[Primo periodo intermedio dell'Egitto|Primo periodo intermedio]]; era ancora praticato durante il [[Medio Regno (Egitto)|Medio Regno]] (ca. [[XXI secolo a.C.|2050 a.C.]] - [[XVII secolo a.C.|1650 a.C.]]), anche se ciò non impedì ad [[Amenemhat I]] e a [[Sesostri I]] di spogliare parzialmente il suo complesso funerario per riciclarne i materiali. In parallelo con il culto ufficiale, Unis ricevette una certa venerazione popolare, limitata a [[Saqqara]], fino alla fine del [[Periodo tardo dell'Egitto|Periodo tardo]] ([[664 a.C.]] - [[332 a.C.]]), circa 2000 anni dopo la sua morte.
 
Come ha osservato l'egittologo britannico Toby Wilkinson, considerando l'oscurità delle informazioni sul suo regno e i significati ambigui e talvolta impenetrabili delle [[Testi delle piramidi|iscrizioni]] nella sua piramide:
 
{{Citazione|Unis rimane un enigma e un paradosso.|Toby Wilkinson<ref name="Toby Wilkinson 2007. p.59">Toby Wilkinson, Lives of the Ancient Egyptians, Thames & Hudson, Londra 2007. ISBN 978-0-500-05148-1. p.59.</ref>}}
 
==Biografia==
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Sulla durata del suo regno le fonti sono abbastanza concordi nell'indicare 30-33 anni. Un monumento rinvenuto nell'isola di [[Elefantina]] potrebbe implicare un viaggio colà per ricevere l'omaggio dei capi [[nubia]]ni. La rappresentazione di una giraffa su un rilievo e la presenza a [[Biblo]] di frammenti di vasi recanti il nome Unis confermano che anche durante il regno di questo sovrano l'[[Egitto]] mantiene rapporti commerciali sia con le zone più interne dell'[[Africa]] che con i paesi dell'[[Mar Mediterraneo|area mediterranea]].
 
Il complesso funerario di Unis, che si trova nella [[necropoli egizia|necropoli]] di [[Saqqara]] presenta, per la prima volta, le lunghe colonne di iscrizioni in [[geroglifici egizi|geroglifico]], con i simboli riempiti di colore azzurro, che sono note come [[Testi delle piramidi]] e che diventeranno comuni durante la [[AnticoVI Regnodinastia egizia|VI dinastia]].
 
=== Morte di Unis: il dibattito sulla fine della V dinastia ===
[[File:Abydos KL 05-08 n33.jpg|miniatura|180x180px|[[Cartiglio]] di Unis nella [[Lista di Abido]]. Tempio di [[Seti I]] ad [[Abido (Egitto)|Abido]].]]
Nella sua storia dell'antico Egitto (''Aegyptiaka''), il sacerdote [[Egitto tolemaico|tolemaico]] [[Manetone]] fece coincidere la fine della V dinastia con la morte di Unis<ref name=":6">Grimal (1992), p. 80.</ref>, probabilmente perché Unis morì senza un erede maschio: il principe Unis-Ankh era premorto al padre<ref name=":5" />. Ciò potrebbe aver causato una crisi di successione<ref name=":1" />, sottolineata dal nome personale scelto dal faraone [[Teti (faraone)|Teti]] una volta succeduto a Unis: ''Seheteptawy'', che significa ''Colui Che riconcilia le Due Terre''<ref name=":6" /><ref name=":1" />. La pretesa di Teti sul trono potrebbe essere derivata dal suo matrimonio con [[Iput I]], possibile figlia di Unis<ref>Stevenson Smith, William (1971). "The Old Kingdom in Egypt". In Edwards, I. E. S.; Gadd, C. J.; Hammond, N. G. L. The Cambridge Ancient History, Vol. 2, Parte 2: Early History of the Middle East. Cambridge: Cambridge University Press. pp. 145–207. ISBN 978-0-521-07791-0. p.190.</ref>. Questa evenienza è molto dibattuta, dal momento che l'interpretazione di quei titoli che la renderebbero figlia di Unis è incerta<ref>Iput I ebbe il titolo di ''z3t nswt-bjtj'', che significa letteralmente ''Figlia del re dell'Alto e del Basso Egitto''. Questo titolo potrebbe essere una variante di ''z3t-ntjr'', indicante che fu madre di un re ([[Pepi I]]).</ref><ref>Baud (1999), p. 410-11.</ref>. Comunque, la possibilità che Teti abbia potuto legittimare la sua pretesa al trono sposando un membro della famiglia reale è rifiutata da molti egittologi, fra cui Munro, Dobrev, Baud, Mertz, Pirenne e Robin, i quali non ritengono che il trono dei faraoni fosse trasmissibile per linea femminile<ref>Baud, Michel; Dobrev, Vassil (1995). "De nouvelles annales de l'Ancien Empire Egyptien. Une "Pierre de Palerme" pour la VIe dynastie". Bulletin de l'Institut Francais d'Archeologie Orientale (BIFAO). 95: 23–92.</ref>.
 
A supporto della affermazione di Manetone, la [[Papiro dei Re|Lista regale di Torino]] pone una netta cesura tra Unis e il successore Teti. Benché il Papiro di [[Museo Egizio di Torino|Torino]] non suddivida i faraoni per dinastie, che furono un'invenzione di Manetone, l'egittologo [[Repubblica Ceca|ceco]] [[Jaromír Málek]] ha osservato:
{{Citazione|Il criterio per tale divisione nel Canone di Torino era lo spostamento della capitale e della residenza reale.|Jaromir Malek<ref>Malek, Jaromir (2000a). "The Old Kingdom (c.2160-2055 BC)". In Shaw, Ian. The Oxford History of Ancient Egypt. Oxford University Press. ISBN 978-0-19-815034-3. p.103.</ref>}}
Malek ha così concluso che la capitale dell'Egitto, nota allora con il nome di Inbu-Hedy (''Bianche Mura''), fu sicuramente soppiantata all'epoca da un insediamento più a sud rispetto al palazzo di Unis, situato nella parte meridionale di Saqqara. Nel [[II millennio a.C.]], questi insediamenti diedero infine vita alla grande città di [[Menfi (Egitto)|Menfi]]. A dispetto delle motivazioni che spinsero Manetone a far terminare la V dinastia con Unis, probabilmente gli abitanti dell'Egitto non percepirono un cambiamento particolare nel passaggio da una dinastia all'altra. L'amministrazione dello Stato non accusò segni di disturbo; le carriere dei vari funzionari continuarono normalmente dal regno di Unis a quello di Teti<ref name=":6" />. Siccome è probabile che gli antichi egizi non avessero il concetto di dinastia, la distinzione tra la V e la VI dinastia sarebbe illusoria.
 
== Cambiamenti nella religione e nella regalità ==
I regni di Djedkara Isesi e Unis coincisero con un periodo di profondi mutamenti della antica [[religione egizia]] e della ideologia regale<ref>Goedicke, Hans (1971). Re-Used Blocks from the Pyramid of Amenemhet I at Lisht. New York: Metropolitan Museum of Art, Egyptian Expedition. ISBN 978-0-87099-107-3. p.155.</ref>. Un'analisi statistica condotta sui sigilli d'[[argilla]] recanti il [[Titolatura reale dell'antico Egitto|''nome d'Horus'']] dei faraoni della V dinastia ha suggerito un declino del culto del faraone durante il regno di Unis, che continuò durante il regno del successore Teti, di cui esistono solamente due sigilli<ref>Verner, Miroslav (2001a). "Archaeological Remarks on the 4th and 5th Dynasty Chronology". Archiv Orientální. 69 (3): pp.363-418.</ref>. Questa progressiva carenza di sigilli reali riflette, verosimilmente, un calo dell'influenza del sovrano e della sua presenza nell'amministrazione, a favore del clero e dei governatori locali<ref name=":1">Verner, Miroslav (2001b). "Old Kingdom: An Overview". In Redford, Donald B. The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt, Volume 2. Oxford University Press. ISBN 978-0-19-510234-5. pp. 585–591.</ref>.
 
Nel frattempo, il culto di [[Osiride]] cominciava ad assumere una notevole importanza, fino a sostituire il faraone nel ruolo di garante della vita dei sudditi dopo la loro morte (funzione attribuita, fino a quel momento, al re)<ref name="Altenmüller 2001, p.601">Altenmüller (2001), p.601.</ref>. Come ha osservato l'[[Egittologia|egittologo]] [[Germania|tedesco]] Hartwig Altenmüller:
{{Citazione|L'aldilà non dipendeva più dal rapporto fra l'individuo mortale e il re [...], era invece collegato al suo atteggiamento etico direttamente nei confronti di Osiride. |Hartwig Altenmüller<ref> name="Altenmüller (2001), p.601.<" /ref>}}
Viceversa, il culto di [[Ra]] - intimamente connesso al culto del faraone, che era considerato ''Figlio di Ra'' (''Sa-Ra'') - subì un apparente declino<ref name=":1" />, pur rimanendo il dio supremo del pantheon egizio. Djedkara Isesi e Unis non edificarono alcun tempio per il culto solare, interrompendo una tradizione che aveva impegnato tutti gli altri sovrani della V dinastia, particolarmente devoti a Ra<ref>Verner, Miroslav (2003). Abusir: The Realm of Osiris. The American University in Cairo Press. ISBN 978-977-424-723-1. p.84.</ref>. Inoltre, il nome di Unis e già quello del nonno [[Menkauhor]] non contengono alcun riferimento a Ra, altro fatto assai insolito rispetto alla tradizione stabilita un secolo prima da [[Userkaf]], il quale chiamò il proprio figlio [[Sahura]].
 
== Piramide ==
{{vedi anche|Piramide di Unis}}
[[File:Unas-Pyramide (Sakkara) 13.jpg|miniatura|Rovine della [[piramide di Unas|piramide di Unis]] a [[Saqqara]]. |240x240px]]
Unis si fece edificare una [[Piramide di Unis|piramide]] a nord di [[Saqqara]], fra la piramide di [[Sekhemkhet]] (ca. [[XXVII secolo a.C.|2640 a.C.]]) e il lato sud-occidentale del [[Piramide di Djoser|complesso piramidale di Djoser]] (ca. 2670 a.C.), in simmetria con la più recente piramide di [[Userkaf]] (ca. 2490 a.C.)<ref name=":3">Lehner, Mark (1997). The Complete Pyramids. New York: Thames & Hudson. ISBN 978-0-500-05084-2. p.154.</ref>. Durante l'edificazione, gli operai livellarono la zona coprendo tombe più antiche<ref name=":2" />, fra cui quella del faraone [[Hotepsekhemwy]], fondatore della [[II dinastia egizia|II dinastia]] (ca. 2890 a.C.)<ref name=":3" />. Il nome della piramide era ''Nefer Isut Unis'', che significa ''Belli sono i luoghi di Unis''<ref>Grimal (1992), p.118.</ref>. È la più piccola fra le quelle completate durante l'Antico Regno, con una base di 57.7 metri × 57.7 metri, per un'altezza di 43 metri<ref name=":3" />.
 
==Liste reali==
=== ''Testi delle piramidi'' nella piramide di Unis ===
{{vedi anche|Liste reali egizie}}
[[File:Unas Pyramidentexte.jpg|miniatura|360x360px|La camera sepolcrale di Unis, con il sarcofago di [[basalto]], vista dall'anticamera attraverso la porta danneggiata che le collega. Entrambe la stanze sono ricoperte di [[Testi delle piramidi]].]]
[[File:Ounas-chambre.jpg|sinistra|miniatura|Disegno della camera sepolcrale di Unis con l'[[Archeologia|archeologo]] [[Gaston Maspero]].]]
La grande innovazione della piramide di Unis è la prima apparizione dei ''[[Testi delle piramidi]]'', fra i più antichi testi religiosi egizi giunti sino a oggi - anche considerando che il linguaggio arcaico di alcune sezioni ne suggerisce l'appartenenza a un'epoca di molto precedente allo stesso Unis<ref>Lehner (1997), pp. 154-5.</ref>. Facendo incidere tali numerose colonne di testo sulle pareti delle sue camere sepolcrali, Unis diede inizio a una tradizione che fu seguita dai re (e da alcune regine) della [[VI dinastia egizia|VI dinastia]], nelle loro piramidi, fino alla fine dell'Antico Regno, due secoli dopo<ref>Allen, James (2001). "Pyramid Texts". In Redford, Donald B. The Oxford Encyclopedia of Ancient Egypt, Volume 3. Oxford University Press. ISBN 978-0-19-510234-5. pp. 95-8.</ref>. Furono incise 283 formule, in [[Geroglifici egizi|geroglifici]] dipinti di blu, sulle pareti del corridoio, dell'anticamera e della camera sepolcrale di Unis; questo insieme costituisce la raccolta più completa di ''Testi delle piramidi'' attualmente conosciuta<ref name=":4">Lehner (1997), p. 33.</ref>. Le formule avevano lo scopo di garantire la protezione dei resti del sovrano, infondere nuovamente lo [[Anima (religione dell'antico Egitto)|spirito]] nella sua [[mummia]] e assicurarne l'ascesa tra gli [[Divinità egizia|dei]] dopo aver sconfitto le forze maligne del mondo dei morti, ricongiungendosi infine con il [[Divinità solari|dio-sole]] [[Ra]], reputato il suo padre divino. Facendo scolpire queste formule nelle camere interne della piramide, Unis si assicurava che avrebbe potuto beneficiare del loro magico effetto anche quando il suo culto funerario sarebbe cessato<ref name=":2" />. L'ottimo stato di conservazione delle iscrizioni dimostra che furono scolpite in modo da essere lette dal [[Anima (religione dell'antico Egitto)|''ba'']] di Unis, che si credeva sarebbe sorto dal sarcofago, circondato da frasi magiche e offerte rituali, grazie alle formule di resurrezione<ref name=":4" />. Il ''ba'' sarebbe successivamente uscito dalla camera sepolcrale, che include testi che identificano il faraone con Osiride nel ''[[Duat]]'', l'aldilà egizio, e si sarebbe recato nell'anticamera simboleggiante l'A''khet'', il luogo dove il sole sorge e tramonta (traducibile come ''orizzonte'' oppure ''montagna di luce''). A questo punto, il ''ba'' si sarebbe rivolto a oriente, dove il sole sorge, e oltre le pareti stesse della piramide, verso la falsa porta del tempio funerario dove si svolgevano i riti per Unis defunto. Infine, il ba avrebbe raggiunto Ra, in cielo, passando ancora attraverso il corridoio della piramide<ref name=":4" />.[[File:Unas Pyramidentexte det1.jpg|sinistra|miniatura|Esempio di ''[[Testi delle piramidi]]'' su una parete della camera sepolcrale di Unis.]]
 
==== Dibattito sull'''Inno Cannibale'' ====
Fra le formule inscritte nell'anticamera si trovano le due, piuttosto estese e ricche di metafore e allusioni oscure, che compongono il cosiddetto ''Inno Cannibale'', il passo più famoso e, forse, più enigmatico dei ''Testi'', dove il faraone è descritto mentre vola in cielo attraversando una tempesta e macellando, cuocendo e mangiando sia uomini che dei per nutrirsi della loro energia e magia (cfr. il passo dalla formula n°274 fra gli esempi che seguono)<ref name=":4" />. Mentre la maggior parte degli egittologi ritiene molto improbabile che Unis abbia potuto praticare realmente il [[cannibalismo]], [[Ernest Alfred Wallis Budge]] riteneva che l'''Inno Cannibale'' si rifacesse a pratiche di un'epoca molto più antica, quando il cannibalismo sarebbe stato praticato in Egitto. Come osserva l'egittologo [[Toby Wilkinson]], è probabile che tale inno suonasse primitivo già alle orecchie dei contemporanei di Unis, al punto da essere utilizzato solamente un'altra volta, nella [[Piramide di Teti|piramide]] del faraone [[Teti (faraone)|Teti]], per poi uscire dal canone dei ''Testi delle piramidi''<ref name=":7">cur.Toby Wilkinson, Writings from Ancient Egypt, Penguin Books, 2016. ISBN 978-0-141-39595-1. p.93.</ref>. In una versione modificata, divenne la formula n°573 dei ''[[Testi dei sarcofagi]]''<ref name=":7" />.
 
==== Esempi ====
{{Citazione|O unguento, o unguento, sali, presto! [Tu] che sei sulla fronte di [[Horus]], sali! Olio di [[cedro]] di prima qualità. Presto! Tu sei stato posto sulla fronte di questo Unis, cosicché Egli possa sentire dolcezza sotto di te. Tu gli permetti di avere potere sul Suo corpo, tu fai sì che il Suo terrore sia negli occhi di tutti gli spiriti quando Egli li guarda - e di chi chiunque sente il Suo nome.|Testi delle piramidi, n°77<ref>[http://www.pyramidtextsonline.com/sarcnorth.html]</ref>}}
{{Citazione|Solleva il Tuo volto, Osiride, solleva il Tuo volto, o Unis, Colui il Cui spirito parte. Solleva il Tuo volto, Unis, onorato e d'ingegno acuto, che Tu veda cosa esce da Te! Loda e prendi parte a ciò! PulisciTi, Unis, apri la Tua bocca mediante l'[[Occhio di Horus]]! Chiama il tuo ''[[Anima (religione dell'antico Egitto)|ka]]'', come Osiride, che possa difenderTi contro ogni genere d'ira dei morti! Unis, ricevi questo Tuo pane che è l'Occhio di Horus!|Testi delle piramidi, n°93<ref>[http://www.pyramidtextsonline.com/sarcnorth.html]</ref>}}
{{Citazione|O Osiride re Unis, prendi l'Occhio di Horus che essi hanno leccato.|Testi delle piramidi, n°131 (166)<ref>[http://www.pyramidtextsonline.com/sarcnorth.html]</ref>}}{{Citazione|[[Atum]]-Ra, questo Unis giunge a Te; [come] spirito indistruttibile, Tuo figlio giunge a Te, questo Unis giunge a Te. Possa Tu attraversare il cielo, unito alla tenebra. Possa Tu sorgere nel luogo della luce, il luogo dove Tu splendi!|Testi delle piramidi, n°217<ref>Oakes, Lorna; Gahlin, Lucia (2002). Ancient Egypt: An Illustrated reference to the myths, religions, pyramids and temples of the Land of the Pharaohs. New York: Hermes House. ISBN 978-1-84309-429-6. p.94.</ref>}}{{Citazione|Unis è Colui Che mangia gli uomini, Si nutre degli dei [...] Unis mangia la loro magia, inghiotte i loro spiriti: i loro grandi per il pasto mattutino, i loro mezzani per il pasto serale, i loro piccoli per il pasto mattutino, e gli uomini e le donne più vecchi per avere energia.[...] Perché Unis è sorto ancora nel cielo, Egli è incoronato Signore dell'orizzonte. Egli ha fracassato [[vertebre]] e [[Colonna vertebrale|spine dorsali]]. Egli ha strappato i [[cuori]] degli dei. Egli ha mangiato la [[Corona (Egitto)|Corona Rossa]] e inghiottito la Verde. Unis si nutre dei [[polmoni]] del saggio, Si soddisfa vivendo del suo cuore e della sua magia.|Testi delle piramidi, n°274 - dall'''Inno Cannibale''<ref>Toby Wilkinson, Lives of the Ancient Egyptians, Thames & Hudson, Londra 2007. ISBN 978-0-500-05148-1. p.59.</ref><ref>cur.Toby Wilkinson, Writings from Ancient Egypt, Penguin Books, 2016. ISBN 978-0-141-39595-1. pp.90-2.</ref>}}
{{Citazione|Se Unis è stregato, Atum sarà stregato. Se Unis è contrario, Atum sarà contrario. Se Unis è colpito, Atum sarà colpito. Se Unis è ostacolato, Atum sarà ostacolato. Unis è Horus, Unis è venuto dopo Suo padre, Unis è venuto dopo Osiride. O Tu, Viso-davanti-e-dietro, conduci [ciò] a Unis! ''Che traghetto Ti devo condurre?'' Conduci Unis da quello che vola, da uno che attera.|Testi delle piramidi, n°310<ref>Werner Forman, Stephen Quirke, Hieroglyphs & the Afterlife in Ancient Egypt, British Museum Press, London 1996. ISBN 0-7141-0995-9. p.58.</ref>}}
 
==[[Liste reali egizie|Liste Reali]]==
{{Egitto1
|Nome=Waditawy
Riga 122 ⟶ 110:
}}
 
== [[Titolatura reale dell'antico Egitto|Titolatura]] ==
{{vedi anche|Titolatura reale dell'antico Egitto}}
{{Titolaturaegizia
|nomeH= <hiero> wAD-tA:iwtA </hiero>
|traslH=w3d t3 wj
|letturaH=Wadit3wy
|significatoH= Colui che rende fiorenti le Due Terre<br />
|nomeN= <hiero>wAD - m </hiero>
|traslN= w3d m
|letturaN=Wadj em (nebti)
|significatoN=Colui che rende fiorenti Le Due Signore<br />
|nomeG= <hiero>wAD*G5:nbw </hiero>
|traslG= w 3d bik nbw
|letturaG=Wadj bik nebu
|significatoG= Il falco d'oro è fiorente<br />
|nomeGA= <hiero>E34:n-i-s </hiero>
|traslGA=w n i s
Riga 141 ⟶ 130:
|significatoGA=
|nomeR= <hiero> wn - n -i - s </hiero>
|traslR= w n i s
|letturaR=Unis
|significatoR=
Riga 162 ⟶ 151:
{{Box successione
|tipologia = regnante
|carica = [[Faraone|<span style="color:black">Signore dell'Alto e del Basso Egitto</span>]]
|immagine = Double crown.svg
|periodo = [[Antico Regno dell'Egitto|Antico Regno]]
Riga 168 ⟶ 157:
|successivo = [[Teti (faraone)|Teti]]
}}
 
== Curiosità ==
* Il gruppo [[brutal death metal]] statunitense [[Nile (gruppo musicale)|Nile]] ha composto una canzone dedicata ad Unis, ''Unas Slayer Of The Gods'' (lunga quasi 12 minuti e presente nell'album ''[[In Their Darkened Shrines]]),'' dove viene raccontato del presunto cannibalismo del faraone egizio. Tra lunghe parti strumentali e voci gutturali molto profonde, i Nile creano un'opprimente atmosfera catacombale, grazie anche all'utilizzo di strumenti antichi tipici degli Antichi Egizi.
 
==Note==
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Unas}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}}http://www.digitalegypt.ucl.ac.uk//Welcome.html
* {{en}}http://www.ancient-egypt.org/index.html
* {{de}}http://www.eglyphica.de
 
{{Faraoni dell'Antico Regno}}
{{Portale|antico Egitto|biografie}}