Hunaudières: differenze tra le versioni
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[[File:Mulsanne Le Mans.jpg|thumb|Un tratto dell'Hunaudières]] 
L{{'}}'''Hunaudières,''' in francese "''Ligne Droite des Hunaudières''"''',''' è nel panorama dell'[[ 
== Storia == 
L'asse della strada riprende molto probabilmente quello della [[strada romana|via romana]] che collegava Le Mans a Tours, il lungo rettilineo ricorda il caratteristico stile di costruzione delle strade proprio degli architetti Romani. 
Verso la fine dell'800 il rettilineo faceva parte di una pista ippica; nei primi anni del '900 fu utilizzata come pista di decollo da [[Wilbur Wright]], pioniere della aviazione che aveva proprio nei paraggi la sua fabbrica di biplani. 
Con la nascita del primo [[Gran Premi di automobilismo|Gran Premio dell' 
Nelle prime edizioni ospitava le tribune ed era usato come zona di partenza e arrivo. Dal dopoguerra è divenuto famoso per le elevate velocità, sempre  
== Descrizione == 
[[File:United-autosports-le-mans-test-087.jpg|thumb|Il tratto iniziale dell'Hunaudières]] 
Il rettilineo nella sua conformazione attuale ha inizio dopo la curva di ''Tertre Rouge'', dove un filare di [[platanus|platani]] all'esterno del bordo sinistro della pista segna l'ingresso in una delle porzioni più caratteristiche del circuito.  
Dopo circa 2,5 km si giunge alla prima ''chicane'' destrorsa, dove in staccata si raggiungono le velocità più elevate della pista, l'area è identificata come la "''zona del ristorante''" per la presenza poco prima della chicane di un locale dedito alla ristorazione, che si affaccia ad una manciata di metri dalla sede stradale, preventivamente protetto con il montaggio di guardrail e reti di protezione nei periodi di gare. [[File:Honda NSX and Dodge Viper RT10 pass the Hunadieres restaurant on the Mulsanne Straight at the 1994 Le Mans (31822275562).jpg|thumb|Vetture transitano nei pressi del ristorante]] 
Questa parte del percorso non si estende su una superficie perfettamente pianeggiante, e sono presenti saliscendi e dossi di modesta pendenza. Per ragioni di sicurezza alcune parti del rettifilo sono interdette alla normale circolazione stradale, altre sono inaccessibili al pubblico quando sono in corso le prove, il ''warm-up'' e la gara.▼ 
Dopo altri 2 km di rettilineo c'è una la seconda ''chicane'' sinistrorsa, passata la quale c'è una leggera piega a destra, definita in inglese "''Mulsanne kink''", attualmente semplice da percorrere per le vetture, ma fino al 1989, quando il rettilineo era ininterrotto, costituiva un punto insidioso, poiché mentre i piloti guidavano alle massime velocità dovevano correggere la traiettoria piegando a destra.  
Poco prima del termine dell'Hunaudières si passa il dosso di [[Mulsanne]], anch'esso un tempo molto insidioso alle alte velocità di punta, sul quale si sono verificati decolli e ribaltamenti di vetture, per ragioni di sicurezza nel 2001 sono stati effettuati lavori di scavo che hanno abbassato la sede stradale di circa 2,5 metri e quindi addolcito il profilo del dosso, superato il quale si arriva alla curva Mulsanne dove termina il rettilineo. 
▲Questa parte del percorso non si estende su una superficie perfettamente pianeggiante 
Trattandosi di una porzione di una strada nazionale, la strada è fornita della [[segnaletica stradale]] orizzontale che divide in due corsie la carreggiata; durante la settimana della 24 Ore le porzioni nei pressi delle due ''chicane'' vengono riverniciate, tracciando le curve per evitare che i piloti seguano il normale tratto rettilineo. 
Il fondo è realizzato con materiali di colori diversi: nel tratto centrale l'[[asfalto]] è scuro, mentre è rossastro ai bordi per delimitare la pista ciclabile. Oltre il bordo della superficie asfaltata ci sono fasce erbose delimitate da ''[[guard rail]]'' a tripla lama,  
Negli ultimi anni, due intersezioni con altre strade nazionali sono state spostate a fianco del rettilineo storico, tali intersezioni del tipo a rotatoria sono state però realizzate alcune decine di metri a fianco degli incroci originali. La "D338", è stata così deviata e le due strade laterali la "D92" e il ''chemin de César'' scavalcano lo storico rettilineo. 
== Velocità == 
Un rettilineo così lungo ha spinto i progettisti a sviluppare soluzioni aerodinamiche sempre più evolute, perché a Le Mans le elevate velocità di punta, vista la predominanza dei rettifili, sono più determinanti di quelle che si possono raggiungere in curva. 
Con il progredire della tecnica, carrozzerie sempre più rastremate e affusolate e motori più spinti hanno consentito alle vetture di raggiungere velocità sempre più alte: già negli anni '50 si toccavano punte di 280 km/h 
Con gli anni '80 si giunse al culmine delle prestazioni, i prototipi [[Gruppo C]] provvisti di aerodinamiche molto raffinate e motori molto potenti infransero anno dopo anno i record di velocità sino a quasi 400 km/h, per poi superarli, come nel caso della [[Welter-Meunier|WM-P88]] con 405 km/h durante la corsa del [[24 Ore di Le Mans 1988|1988]]. 
Dopo queste prestazioni la [[Federazione Internazionale dell'Automobile|FIA]], per motivi di sicurezza, impose all'[[Automobile Club de l'Ouest|ACO]] di modificare questo tratto di percorso, pena l'esclusione dal [[Campionato  
Nel 1990 l'Hunaudières venne spezzato in tre tronconi con l'inserimento di due ''chicane''; da allora i prototipi più veloci non sono in grado di raggiungere i picchi di velocità degli anni '80, poiché i tre rettilinei ora presenti sono troppo brevi, e inoltre i regolamenti hanno ridotto di molto le potenze massime dei motori. 
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{| class="wikitable" style="font-size=95%, border=1px" 
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! Anno 
! Velocità massima in prova 
! Note 
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| 391 km/h - [[Porsche 962]]C 
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| ''' 
| Record in gara 
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|} 
Con l'attuale conformazione del rettilineo delle Hunaudières dotato di 2 chicane, la velocità più alta è stata raggiunta dalla potente [[Nissan R90]] toccando i 366 km/h nelle qualifiche della 24 Ore di Le Mans del 1990, in gara invece la [[Jaguar XJR-12]] raggiunse i 353 km/h nella medesima edizione della maratona francese. Nel 2025, durante la gara, la Ferrari 499P pilotata da James Calado ha raggiunto una velocità massima di 364,2 km/h, picco velocistico in corsa da quando ci sono le 2 chicane. 
== Bibliografia == 
* ''La notte più veloce della luce'', articolo di Mario Donnini, Autosprint, #21, maggio 2000. 
== Voci correlate ==▼ 
* [[24 Ore di Le Mans]]▼ 
== Altri progetti == 
{{interprogetto}} 
== Collegamenti esterni == 
* {{cita web|1=http://www.mulsannescorner.com/maxspeed.htm|2=Tabella delle velocità massime su mulsannescorner.com|lingua=en|accesso=2 novembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151103004506/http://www.mulsannescorner.com/maxspeed.htm|dataarchivio=3 novembre 2015|urlmorto=sì}} 
* {{cita web|http://www.les24heures.fr/index.php/statistiques/149-les-plus-grandes-vitesses-de-pointe|Tabella delle velocità massime su les24heures.fr (anche dopo il 1990)|lingua=fr}} 
* {{cita web|url=http://www.speedhunters.com/2008/06/temples_of_speed_gt_gt_the_mulsanne_straight/|titolo=Temple Of Speed>> The Mulsanne Straight|lingua=en|data=13 giugno 2008|accesso=6 gennaio 2016}} 
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* {{cita web|http://www.86400.fr/historique/65|Hunaudières, 20 ans déjà : Avis de pilotes...|lingua=fr}} 
▲== Voci correlate == 
▲* [[24 Ore di Le Mans]] 
▲{{Portale|sport}} 
[[Categoria:Circuiti motoristici della Francia|Sarthe]] 
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