Kyokushinkai: differenze tra le versioni

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Lo stile Kyokushin si basa su una severa disciplina e un allenamento particolarmente rigoroso anche perché in gara si prevede il contatto pieno e nessuna protezione, sebbene siano vietati i pugni al volto<ref>{{Cita libro|autore=Margherita Tassinari |titolo=Arti marziali: come orientarsi nella scelta |editore=Demetra |anno=2002 |isbn=88-440-2510-8 |p=66 |url=http://books.google.com/books?id=xZN_8Oj0PQQC&pg=PA66}}</ref>. I gradi di abilità sono distinti con vari colori delle cinture che gli allievi indossando su una divisa, rigorosamente bianca, e sono nell'ordine: bianca, arancione, blu, gialla, verde, marrone e nera.
 
Alla morte di Oyama, la sua associazione IKO "International Karate Organization" Kyokushinkaikan subì numerose divisioni da parte dei suoi allievi. Pur divisa dal punto di vista burocratico, i vari rami dell'organizzazione continuano a praticare la disciplina con sottilissime differenze, mantenendo pressocché inalterato lo spirito della stessa.
 
== Storia ==
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Lo scopo era quello di sviluppare una forma di Karate che sapesse contrapporsi al [[Kung Fu]] e al [[Taekwondo]] al fine di ridare dignità allo spirito nipponico, già pesantemente provato dal dopoguerra. Ispirato al Confucianesimo e alla filosofia Zen, il Kyokushin era dunque, nella mente e nelle intenzioni del suo fondatore, un laboratorio dove dovevano confluire le tecniche più efficaci prodotte dalle varie arti marziali e sport da combattimento da lui studiate: dal Karate al Pugilato, dal Kung Fu al Taekwondo, dal Judo all'Aikido.
 
Negli anni immediatamente successivi all'esordio la durezza degli allenamenti promossa sotto Oyama divenne proverbiale e non era infrequente assistere quotidianamente a incidenti come naso e denti rotti, svenimenti eccetera: se da un lato questo alimentava il mito del "karate più forte al mondo", dall'altro ne impediva una reale diffusione di massa. Serviva quindi una soluzione, che Oyama trovò nel bandire i pugni al viso nel regolamento di gara; così facendo si evitarono gli incidenti più diffusi, ma si ebbe anche un effetto collaterale: quella che infatti doveva essere nelle intenzioni di Oyama un intelligente strumento di diffusione si trasformò negli anni a venire in un enorme limite, soprattutto nelle occasioni di confronto con altre artearti marziali e sport da combattimento che iniziarono a spopolare negli [[Anni 1990|anni novanta]].
 
Con l'intenzione di ripristinare l'onore perduto del Kyokushin il maestro Hatsuo Royama, uno dei più illuminati allievi di Oyama, fondò la Kyokushin-kai International, unica organizzazione di Kyokushin giapponese a promuovere la pratica di combattimento con pugni al viso, lotta in piedi e a terra. Bandendo l'eccessiva commercializzazione, Royama intendeva ripristinare lo spirito antico del Kyokushin tradizionale preservando l'incolumità fisica del praticante e coltivandone al tempo stesso la formazione spirituale.
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== Tecniche e addestramento ==
L'addestramento del Kyokushin consiste di tre elementi principali: le tecniche di base, le forme e il combattimento. Questi sono individuati come "le tre K": il ''[[Kihon]]'' (tecniche di base), il ''[[Kata del karate#Kyokushin|Kata]]'' (forme o combattimento immaginario contro uno o più avversari) e il ''[[Kumite]]'' (combattimento).
 
=== Tecniche di base (''Kihon geiko'') ===
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|width="145" align="center"|Bianca MUKYU || width="200" style="background:white;" | &nbsp;
|-
|align="center"|ArancioneGialla 10 & 9 KYU|| style="background:Orangeyellow;" | &nbsp;
|-
|align="center"|BluArancione 8 & 7 KYU|| style="background:blueorange;" | &nbsp;
|-
|align="center"|GiallaBlu 6 & 5 KYU|| style="background:yellowblue;" | &nbsp;
|-
|align="center"|Verde 4 & 3 KYU|| style="background:green;" | &nbsp;
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Il colore delle cinture trae origine dal Judo così come l'addestramento in 'gi' o più correttamente, in giapponese, 'dōgi'. Nel Kyokushin l'ordine delle cinture è il seguente:
 
10º kyu ArancioneGialla Jokkyu
 
9º kyu ArancioneGialla + Kyuku
 
8º kyu BluArancione Hachikyu
 
7º kyu BluArancione + Nanakyu
 
6º kyu GiallaBlu Rokukyu
 
5º kyu GiallaBlu + Gokyu
 
4º kyu Verde Yonkyu
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Esistono molte idee su come si codificarono i colori delle cinture, qualcuna più romantica di altre. Una storia afferma che agli studenti di una scuola di Karate veniva data una cintura bianca e, a seguito dell'uso, le cinture degli allievi si sarebbero gradualmente macchiate di scuro, così che una persona che era di un livello elevato e che si era addestrata per molto tempo ne avrebbe quindi avuta una nera/marrone/sporca. Questo è un modo per incoraggiare gli studenti ad addestrarsi più duramente e avrebbe la sua base, in verità, nel fatto che chi pratica arti marziali, come regola generale, non lavi la cintura dopo essersi allenato.
Un'altra versione associa i vari colori delle cinture alle fasi di crescita di una pianta, rappresentata dal ''kōhai'', dall'allievo:
Anche se non esiste prova assoluta di questo, così come non c'è alcuna regola rigida secondo i giapponesi, l'idea che la cintura contenga lo spirito di addestramento e la fatica di anni è intrisa sicuramente di un'aria romantica in Oriente così come in Occidente ma ha molto più che una base di verità, e chiare origini, soprattutto in Oriente. La tradizione di lavare solo lievemente le cinture è basata più probabilmente sulla motivazione pratica che perdono il loro colore se lavate spesso (invece che con l'allenamento, come previsto) e comunque per ovvie motivazioni di natura igienica.
 
* Cintura bianca: la pianta è appena nata, spoglia, indifesa, ma dall'infinito potenziale;
* Cintura gialla: la pianta si pone in direzione del sole per iniziare a crescere;
* Cintura arancione: i raggi del sole riscaldano la pianta, che inizia a svilupparsi;
* Cintura blu: la pianta è in piena fase di crescita e punta verso il cielo;
* Cintura verde: la pianta è ormai completamente sviluppata, piena di rami e foglie;
* Cintura marrone: le foglie sono cadute, e la pianta adesso inizia a puntare alla terra da cui ha avuto origine;
* Cintura nera: la pianta è ormai morta, ma i suoi semi sono sparsi attorno a lei, pronti a dare il via a un nuovo inizio.<ref>https://www.karatebyjesse.com/karate-belt-colors-meaning/</ref>
 
Anche se non esiste prova assoluta di questo, così come non c'è alcuna regola rigida secondo i giapponesi, lL'idea che la cintura contenga lo spirito di addestramento e la fatica di anni è intrisa sicuramente di un'aria romantica in Oriente così come in Occidente ma ha molto più che una base di verità, e chiare origini, soprattutto in Oriente. La tradizione di lavare solo lievemente le cinture è basata più probabilmente sulla motivazione pratica che perdono il loro colore se lavate spesso (invece che con l'allenamento, come previsto) e comunque per ovvie motivazioni di natura igienica.
 
== Influenza sugli altri stili con contatto pieno ==
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=== Stili di karate originati dal Kyokushin ===
* [[Ashihara Karate|AhiharaAshihara]]
* Budokai
* [[Daido Juku|Daido-Juku]]
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* [[Seidō-Juku]]
* [[Seidokaikan]]
* [[Shidokan|Shidōkan]]
* [[Zendokai]]
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<references/>
 
== CollegamentiAltri esterniprogetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* (NL) Zenkyokushin is a trademarked style of Kyokushin under IKF Netherlands patented in the USA.