Lavatrice: differenze tra le versioni
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[[File:Lavatrice in legno storica.jpg|thumb|Esemplare storico di lavatrice in [[legno]]]]
La '''macchina lavatrice''', più semplicemente '''lavatrice''', è
La lavatrice fa parte della categoria dei "grandi elettrodomestici", anche chiamati "elettrodomestici bianchi", a cui appartengono anche il [[frigorifero]], il [[congelatore]], la [[lavastoviglie]], la [[lavasciuga]] e il [[Condizionatore d'aria|condizionatore]].<ref name=Paoloni>{{treccani|i-bianchi-la-tecnologia-in-cucina_(Il-Contributo-italiano-alla-storia-del-Pensiero:-Tecnica)|I 'bianchi': la tecnologia in cucina|autore=Giovanni Paoloni|accesso=19 dicembre 2023}}</ref>
Si distingue fra lavatrici finalizzate all'utilizzo domestico, per il lavaggio degli indumenti (chiamate anche '''lavabiancheria'''<ref name=trecc>{{Treccani|lavatrice|Lavatrice|accesso=18 febbraio 2025}} </ref>) e quelle per uso industriale (non necessariamente destinate al lavaggio di indumenti<ref name=trecc/>).
== Storia ==
[[File:Illustration of Jacob Christian Schäffer's washing machine, 1766.jpg|thumb|Illustrazione della lavatrice di Jacob Christian Schäffer (1766)]]
I primi tipi di macchina per lavare furono sviluppati tra il 1765 e il 1767 rispettivamente dallo scrittore [[Lettonia|lettone]] [[Gothards Frīdrihs Stenders]] e da un [[Teologia|teologo]] [[Germania|tedesco]] di [[Ratisbona]], [[Jacob Christian Schäffer]].<ref>{{en}} Amit Naor, [https://blog.nli.org.il/en/washing-machine/ the Librarians - An 18th-Century Washing Machine]</ref>
Come è accaduto per moltissime invenzioni, ci si è inizialmente ispirati a meccanizzare il processo manuale: le prime lavatrici, infatti, furono concepite come macchine atte a "sfregare" i panni,<ref name=encyc>{{en}} [https://www.encyclopedia.com/science-and-technology/technology/technology-terms-and-concepts/washing-machine#2896500105 encyclopedia.com - Washing Machine]</ref> simulando così l'effetto manuale del modo più diffuso di lavare la biancheria. Le macchine così realizzate, il cui movimento fu inizialmente manuale, poi elettrico, presentavano però l'evidente svantaggio di provocare un'eccessiva usura dei panni, nonché risultati di lavaggio decisamente deludenti.
In Italia, già nel 1853 si ha notizia a [[Napoli]] di due macchine dotate di caldaia per il vapore, realizzate da Luigi Armingaud, che pulivano mediante utilizzo di [[liscivia|ranno]]
La prima lavatrice elettrica fu lanciata negli Stati Uniti nel 1907 da [[Alva Fisher]]. Nello stesso anno furono messe in commercio lavatrice elettriche dalla Automatic Electric Washer Company e dalla Hurley Machine Corporation.<ref name=encyc/>
La prima ed unica soluzione efficace fu l'adozione dell'agitatore: il principio è quello di "forzare" la soluzione detergente attraverso le fibre dei tessuti agitandoli e "sbattendoli" attraverso l'acqua. Sviluppata in America, questa tecnologia è sostanzialmente ancora oggi praticamente la più diffusa nel mondo nonché la più efficace. Negli [[anni 1920|anni venti]] ci fu qualche tentativo di adottare nuove tecnologie di lavaggio, con la comparsa delle lavatrici a cestello (ad asse orizzontale), che trovarono però impiego nel tempo specialmente per le applicazioni industriali, le quali curavano di meno l'aspetto della pulizia e smacchiatura nel lavaggio a macchina. Infatti la biancheria veniva e a tutt'oggi viene, in queste circostanze, solitamente controllata e smacchiata preventivamente a mano prima del lavaggio, e comunque poi scrupolosamente controllata anche dopo il lavaggio per verificare la completa rimozione dello sporco, ed eventualmente smacchiata manualmente anche dopo il lavaggio.
I modelli ad agitatore sostanzialmente forniscono prestazioni migliori sui risultati di lavaggio e furono quindi
Dopo la [[Seconda guerra mondiale]], lo slancio industriale che caratterizzò soprattutto l'[[Europa occidentale]] vide nascere nuove esigenze e desiderio di benessere: a livello domestico (anche per il ruolo della donna che stava considerevolmente cambiando, soprattutto in [[Italia]]) le industrie elettromeccaniche iniziarono una fervida attività di ricerca e produzione di lavatrici. La [[Germania]], che già prima della guerra aveva iniziato la produzione di lavatrici, riprese continuando sulla scia della tecnologia inizialmente adottata, che vedeva una decisa scelta per i modelli a cestello ad asse orizzontale. Le lavatrici tedesche
In Italia
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File:Washing Machine SAAM-2011.37.17 4.jpg|Lavatrice del 1866, Smithsonian American Art Museum
File:Washing machine, Bluffton Mfg. Co., Indiana, c. 1875 - Old Colony History Museum - Taunton, Massachusetts - DSC03912.jpg|Lavatrice in legno del 1875 circa (Old Colony History Museum - Taunton, Massachusetts)
File:Die Gartenlaube (1886) b 804.jpg|Illustrazione di una lavatrice ad asse orizzontale e azionamento manuale sul giornale ''[[Die Gartenlaube]]'' (1886)
File:Metal washing machine from the 1920s or 1930s, manufactured by GEM.jpg|Lavatrice ad asse orizzontale degli anni 1920-1930
File:Pyykki-Maija crank-operated washing machine, 1940s.jpg|Lavatrice a manovella ad asse orizzontale, prodotta in Finlandia intorno al 1943-1949 da Toras Oy.
File:Musée Usines (lave linge) 20230917 140022.jpg|Lavatrice in legno con agitatore ad asse verticale (Musée des Usines Municipales di Colmar, Francia)
File:4. Sächsische Landesausstellung 07.jpg|Lavatrice "Turna Krauss" del 1936 con cestello di lavaggio perforato
File:Rosenlew Huvi pulsator washing machine (1).jpg|Una lavatrice ad asse verticale con carica dall'alto del 1956-1957.
File:Waschvollautomat Constructa 1950er.jpg|Una lavatrice degli anni 1950 a carica frontale della marca [[Constructa]]
File:Hoovermatic twin tub pulsator washing machine (1).jpg|Lavatrice di tipo ''twin tub''
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Escludendo i tipi di lavatrice più antichi o meno comuni, il funzionamento di una lavatrice è basato su una vasca a tenuta stagna che contiene il "cestello", ovvero una vasca più piccola forata,<ref name=trecc/> solitamente in [[acciaio]], dove si mettono gli indumenti da lavare, introducendoli attraverso uno sportello a tenuta stagna<ref name=trecc/> (chiamato "oblò" nelle lavatrici a carica frontale). La vasca e il cestello sono generalmente sospesi al telaio della lavatrice attraverso delle molle.<ref name=trecc/>
Il cestello viene riempito d'acqua all'interno della quale sono stati dosati detergenti, ammorbidenti e smacchianti<ref name=talento>Milena Talento, [https://www.guidaconsumatore.com/elettrodomestici/lavatrice.html Guida Consumatore - Lavatrice]</ref> (attraverso l'apposita vaschetta della lavatrice) e mantiene gli indumenti da lavare in ammollo; il tutto viene fatto ruotare grazie al motore<ref name=trecc/> a una certa velocità di rotazione (che può essere espressa in [[giri al minuto]] o RPM) in funzione del programma di lavaggio desiderato, con le rotazioni intervallate da fasi di quiete e periodicamente il rilascio dell'acqua presente all'interno e il caricamento di acqua pulita.
In alternativa alla tecnica dell'ammollo in acqua, la lavatrice può funzionare con la tecnica detta "lavaggio a ricircolo" o RWS (dall'inglese ''Recycle Water System''), che sfrutta la caduta a pioggia dell'acqua.<ref name=talento/>
L'acqua per il lavaggio può essere riscaldata mediante una [[Resistore|resistenza]] elettrica<ref name=talento/> oppure prelevata già calda da una fonte esterna. La temperatura dell'acqua viene regolata attraverso un termostato,<ref name=talento/> mantenendola al valore associato al programma di lavaggio selezionato dall'utente.<ref name=talento/>
L'utente deve selezionare, a mezzo di comandi analogici o digitali, un programma di lavaggio specifico; una volta che la macchina è avviata, un [[Temporizzatore|timer]] meccanico oppure una [[scheda elettronica]] si occupano di gestire automaticamente tutte le operazioni da compiere per il lavaggio.
A seconda del programma di lavaggio impostato, la lavatrice può svolgere diverse fasi di lavaggio, tra cui:<ref name=talento/>
* prelavaggio con detersivo
* riscaldamento dell’acqua
* lavaggio
* risciacquo
* centrifuga
* asciugatura (solo per le lavasciuga)
La centrifuga consiste nella rotazione del cestello a velocità elevata (fino anche a 1.600 giri al minuto<ref name=trecc/>), allo scopo di allontanare dagli indumenti l'acqua di lavaggio sfruttando la forza centrifuga.<ref name=talento/><ref name=encyc/> Per minimizzare le vibrazioni durante questa fase, la vasca attorno al cestello è provvista di ammortizzatori.<ref name=trecc/> La fase di centrifuga non è svolta dai programmi per la lana, che altrimenti rischierebbero di infeltrirsi.<ref name=talento/>
Le lavatrici sono generalmente provviste di appositi sistemi di sicurezza per evitare che l'acqua della lavatrice possa sversarsi all'esterno oppure entrare in contatto con parti elettriche, tra cui:<ref name=talento/>
* antirabbocco: blocca l'afflusso di acqua nel cestello nel caso in cui superi il limite massimo<ref name=talento/>
* antiallagamento: blocca la lavatrice nel caso in cui il sistema antirabbocco fallisca<ref name=talento/>
* acqua-stop: blocca la lavatrice in caso di guasti ai tubi di carico e scarico.<ref name=talento/>
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File:Drum of a washing machine (Bosch Maxx WFO 2440).jpg|Cestello di una lavatrice [[Robert Bosch (azienda)|Bosch]]
File:Waschmaschine Programmwahl.jpg|Selettore del programma di lavaggio
File:Washing machine cell.jpg|Vaschetta per il dosaggio di detersivi, ammorbidenti e smacchianti
File:Washing machine- Heating elements.JPG|Elemento riscaldante in una lavatrice
File:Washing machine power module.jpg|Scheda elettronica per il controllo di una lavatrice Bosch
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== Tipi ==
=== Lavatrici domestiche ===
Tra tutti gli [[elettrodomestico|elettrodomestici]] moderni, la lavatrice è quello che ha maggiormente cambiato il modo di vita di tutti i giorni, dal momento che prima della sua diffusione il lavaggio degli indumenti assorbiva una grande quantità di tempo e di energia, soprattutto da parte delle donne. Per questo la lavatrice viene considerata un elemento importante nella storia dell'emancipazione femminile.<ref>{{Cita|Asquer (2007)}}.</ref>
Attualmente esistono due tipologie di lavatrici:
* a carica frontale, che hanno uno sportello sulla parte anteriore della macchina, il cosiddetto oblò. Questi modelli sono i più diffusi, permettono solitamente di osservare ciò che avviene all'interno del cestello durante il programma di lavaggio grazie al vetro posto nell'oblò e consentono la sovrapposizione di oggetti, per esempio di un'asciugatrice o di un cesto per la biancheria sporca.
*A carica dall'alto, nelle quali lo sportello è posto invece sulla parte superiore della macchina. Solitamente hanno capacità di carico e dimensioni minori rispetto alle lavatrici a carica frontale. Hanno come vantaggio la possibilità di essere posizionate anche in spazi angusti, grazie allo spessore ridotto, e la semplificazione delle operazioni di carico e scarico della macchina, consentendo di eseguirle senza chinarsi.
Altri tipi di lavatrice sono le lavatrici slim, di dimensioni più compatte (larghe circa 33-46 cm, contro i 60 cm di una normale lavatrice<ref name=altrocons>[https://www.altroconsumo.it/elettrodomestici/lavatrici/come-scegliere Altroconsumo - Come scegliere la lavatrice]</ref>) e, di dimensioni ancora più ridotte, le mini-lavatrici portatili da viaggio o da campeggio.<ref>[https://www.altroconsumo.it/elettrodomestici/lavatrici/consigli/lavatrici-portatili-o-da-campeggio Altroconsumo - Mini lavatrice portatile da viaggio o da campeggio: conviene davvero?]</ref>
L'introduzione del microprocessore in questo elettrodomestico ha permesso di facilitarne l'uso, di migliorare il lavaggio e al contempo di ridurne l'usura: il timer permette di posticipare con precisione l'ora di partenza del lavaggio; i sensori di posizione del cestello, collegati al processore, permettono l'avvio della centrifugazione solo quando la biancheria è stata distribuita uniformemente, in modo da non sollecitare eccessivamente i [[cuscinetto (meccanica)|cuscinetti]] di supporto del cestello e non causare eccessivi movimenti e vibrazioni della macchina; a fine lavaggio, se la macchina non viene svuotata subito, il cestello può ruotare a intervalli regolari per non far impaccare la biancheria già semiasciutta.
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Le lavatrici attuali dispongono di una chiusura automatica di sicurezza dello sportello, riapribile solo dopo la fine del lavaggio stesso, per evitare pericolose fuoriuscite d'acqua a programma in corso con rischio di allagamenti.
Alcuni modelli di lavatrice hanno porte [[USB]] o dispositivi [[Wi-Fi]] per essere collegate a sistemi di [[domotica]].
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File:Washing Machine Beko.jpg|Lavatrice [[Beko]] a carica frontale
File:Waschmaschine-Toplader.jpg|Lavatrice a carica dall'alto con sportello aperto
File:Sock clips (round) 01.JPG|Strumento per appaiare preventivamente le calze già al momento dell'immissione nel cesto del bucato o nella lavatrice.
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=== Lavatrici a gettoni ===
{{vedi anche|Lavanderia self-service}}
[[File:Dexter C-Series T-600 coin-op washing machine.jpg|thumb|Lavatrice a gettoni Dexter C-Series T-600]]
{{...|tecnologia}}
=== Lavatrici industriali ===
Nell'uso industriale lo scopo delle lavatrici non è solo quello di lavare vestiti, ma di operare anche su [[fibre tessili]] non lavorate, [[Filato|filati]] e pezze di [[Tessuto (materiale)|tessuto]]. Il lavaggio può essere finalizzato alla rimozione di sporcizia, di residui di [[tintura]] o di filati d'appoggio utilizzati durante la lavorazione. Ad esempio, la [[lana]] appena tosata viene lavata per eliminare lo strato di grasso presente sulla fibra.<br />
La lavatrice trova impiego anche nell'industria meccanica, per il lavaggio di pezzi ottenuti durante varie lavorazioni,<ref name=trecc/> ad esempio come [[macchina a controllo numerico]], monostadio e multiporta, in azione fra la fine delle [[Lavorazione dei metalli#Macchine utensili|lavorazioni interne]] dei metalli e l'inizio dei montaggi finali<ref>{{cita web|url=http://tesi.cab.unipd.it/23535/1/Tesi_Zardini_Federico.pdf|titolo=La robotizzazione di celle di lavoro e la riduzione dei tempi i set-up per il miglioramento del processo produttivo industriale|editore=Università di Padova|data=27 aprile 2010|formato=pdf|accesso=18 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181102060303/http://tesi.cab.unipd.it/23535/1/Tesi_Zardini_Federico.pdf|dataarchivio=2 novembre 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.politesi.polimi.it/bitstream/10589/91765/1/2014_04_Bellora.pdf|titolo=Il caso transfluid: analisi dei processi, identificazione dei gap e introduzione di azioni correttive|editore=Politecnico di Milano|formato=pdf|pp=92-93|urlarchivio=|urlmorto=no}}</ref>.
In [[edilizia]] esistono macchine lavatrici utilizzate per il lavaggio di sabbia, [[ghiaia]] e [[pietra|pietrame]] destinati ad essere utilizzati come materiale inerte per la preparazione del calcestruzzo, allo scopo di eliminare da tali materiali l'argilla e la terra che altrimenti comprometterebbero la resistenza del calcestruzzo.<ref name=trecc/> Alcune di queste lavatrici, oltre al lavaggio, svolgono anche la funzione di vagliatura, per cui sono dette "vagliolavatrici".<ref name=trecc/>
Nell'industria [[olio|olearia]] si usano macchine lavatrici per il lavaggio delle [[oliva|olive]] preliminare alla [[molitura]]; in entrambi i casi il principio di funzionamento è sostanzialmente lo stesso delle lavabiancheria, si basa cioè su un cestello forato che viene riempito d'acqua e fatto ruotare. Macchine simili sono utilizzate per il lavaggio di frutta, tuberi e ortaggi.<ref name=trecc/>
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File:Lapauw Combi 2000.jpg|Lavatrice Lapauw Combi 2000 degli anni 1980, utilizzata nella lavanderia dell'hotel Hilton a Bruxelles
File:Continuous Washer.jpg|Macchina lavatrice di una lavanderia industriale
File:Machine H²mat'.jpg|Lavatrice industriale per materassi
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== Differenze e interazioni tra lavatrice, asciugatrice e lavasciuga ==
{{vedi anche|Asciugatrice|Lavasciuga}}
L'[[asciugatrice]] è una macchina che esegue l'asciugatura della biancheria.
È una macchina indipendente dalla lavatrice. Esistono asciugatrici meccaniche a centrifuga, dette estrattori, ed essiccatrici che asciugano con flusso di aria riscaldata.
Il numero di giri di centrifuga è un parametro importante per abbinare la lavatrice a un'opportuna asciugatrice. Le lavatrici che hanno una velocità di almeno 1000/1200 giri sono adatte a una asciugatrice, infatti più è veloce la centrifuga minore è l'acqua da far evaporare che è ancora presente nelle fibre e quindi il tempo di asciugatura. In paesi
Per lavatrici con velocità di centrifugazione inferiore è consigliabile usare un estrattore, che lascia la biancheria molto più asciutta in pochissimo tempo. Alcune lavatrici multifunzione vengono chiamate
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File:Samsung WD90N740NOA, IFA 2018.jpg|Lavasciuga [[Samsung]] (2018)
File:Washer and dryer.jpg|Lavatrice e asciugatrice
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== Produzione ==
[[File:Robots empaquetado automatico.jpg|thumb|Imballaggio automatico di lavatrici con l'ausilio di robot]]
{{...|tecnologia|economia}}
== Impatto sull'ambiente ==
=== Etichetta energetica ===
[[File:EU washing machines label.jpg|thumb|Modello di etichetta energetica per le lavatrici]]
Dal 1º aprile 1996<ref>{{Cita web|url =https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A01995L0012-20070101&qid=1615049817198|titolo = DIRETTIVA 95/12/CE DELLA COMMISSIONE}}</ref> le lavatrici per uso domestico devono essere dotate dell'[[Classi di efficienza energetica|etichetta di efficienza energetica]], che suddivide le apparecchiature in 7 classi di efficienza energetica, da "A" (più efficiente) a "G" (meno efficiente), a seconda di una serie di parametri verificati con un ciclo di lavaggio di cotone a 60 °C.
In seguito al raggiungimento della classe "A" dalla quasi totalità delle apparecchiature, dal 20 dicembre 2011<ref>{{Cita web|url =https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?uri=CELEX%3A32010R1061|titolo = REGOLAMENTO DELEGATO (UE) N. 1061/2010 DELLA COMMISSIONE}}</ref> è entrata in vigore una nuova etichetta energetica, che include classi di efficienza superiori alla classe "A": "A+", "A++" e "A+++", con ciascun "+" a indicare una riduzione del 10% del consumo rispetto alla classe energetica "A".
Dal 1º marzo 2021, con l'introduzione del regolamento [[Unione europea|UE]] 2019/2014,<ref>{{Cita web|url =https://eur-lex.europa.eu/legal-content/EN/TXT/?qid=1575536811417&uri=CELEX:32019R2014|titolo = REGOLAMENTO DELEGATO (UE) 2019/2014 DELLA COMMISSIONE}}</ref> l'etichetta energetica è stata riscalata, abbandonando i "+" e ritornando a una classificazione più intuitiva dalla classe "A" (più efficiente) a "G" (meno efficiente). A esempio, una lavatrice che con la precedente regolamentazione avrebbe fatto parte della classe "A+++" ora si ritrova in classe D, pur non avendo variato i suoi consumi (le nuove classi A, B e C, infatti, essendo di recentissima generazione, non erano state ancora valutate nella scala delle A+)<ref>https://www.trovaprezzi.it/magazine/lifestyle/nuove-classi-energetiche-a-cosa-corrispondono</ref>. Questa scelta è stata presa per rendere più facilmente distinguibili i prodotti più efficienti, dato che ormai quasi tutti i prodotti facevano parte delle più alte classi di efficienza energetica. L'etichetta energetica fornisce inoltre altre informazioni sul prodotto, come il consumo idrico in litri, l'emissione di rumore aereo, la capacità di carico in kg e altre informazioni che variano a seconda del modello.
Un'importante innovazione è stata attuata dalla svizzera "V zug", con la creazione di una lavatrice dotata di pompa di calore e quindi capace, a parità di temperatura di lavaggio, di dimezzare il consumo effettivo di elettricità. La via dell'impiego di pompe di calore nelle lavatrici non è attualmente seguita da altri produttori, poiché l'[[Classi di efficienza energetica|etichetta energetica]] europea non richiede che la temperatura dichiarata per i cicli di lavaggio esaminati venga effettivamente raggiunta: risulta quindi più conveniente, per consumare meno energia, scaldare meno l'acqua allungando al contempo la durata del lavaggio.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita libro | nome= Enrica | cognome= Asquer
== Voci correlate ==
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