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|image_text = Il Monte Tifata visto da Caserta-Est
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Il '''monte Tifata''' è un [[montagna|rilievo montuoso]] alto 602603 m appartenente all'[[antiappennino campano]] sul confine nord della pianura [[Campania|pianura campana]] in [[provincia di Caserta]] nella regione [[Campania]].
 
==Origini del nome==
Secondo i grammatici antichi ''Tifata'' indicava la presenza di boschi di leccio (''[[Quercus ilex|Quercus ilex)]]'') sul monte (''tifata'' = ''iliceta''); i linguisti moderni suppongono che derivi da un termine sannitico "''*tifa"'', che significherebbe "monte". Nell'antichità il nome ''Tifata'' designava anche l'attuale [[Monte delle Fate]] (m 1090) nella catena dei [[Monti Ausoni]] presso [[Fondi]].
 
È noto, inoltre, che nell'[[Antichità]] il nome [[Tifata (città del Latium Vetus)|''Tifata'']] designava una città del Lazio Antico (''[[Latium vetus]]'') situata a breve distanza da [[Roma]] e già scomparsa da lungo tempo quando [[Plinio il Vecchio]] ne parlò.
 
Si chiamava ''Tifata'' anche l'attuale [[Monte delle Fate]] (m 1090) nella catena dei [[Monti Ausoni]] presso [[Fondi]] (l'antica ''Fundi'' nel [[Latium adiectum|''Latium'' ''adiectum'']]).
 
== Storia ==
In epoca romana il monte presso [[Capua]] era sede di un tempio dedicato a [[Diana]] Tifatina, protettrice dei cacciatori che frequentavano la zona, fondato da [[Lucio Cornelio Sulla]] dopo la vittoria riportata [[Caio Carbone]]. Sul sito dell'antico santuario sorse nel medioevo l'[[abbazia di Sant'Angelo in Formis]].
Nel [[1860]], durante la [[Battaglia del Volturno]] (26 settembre-2 ottobre), per la sua importanza strategica il monte fu teatro di durissimi scontri tra le [[esercito borbonico|truppe borboniche]] ed i [[garibaldini]].
 
== Geografia ==
Il monte Tifata (parte dei monti Tifatini) è delimitato a nord dal fiume [[Volturno]] che lo separa dall'[[appenninoAppennino sannita]]; si presenta parzialmente brullo (con una copertura boschiva limitata al versante settentrionale), privo di sorgenti o corsi d'acqua e devastato da numerose cave per l'estrazione di pietra calcarea, ed è e situato fra i comuni di [[Caserta]], [[Capua]], [[San Prisco (Italia)|San Prisco]].
 
È possibile effettuare trekking ed enduro di varia durata e di varia difficoltà.
 
== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione|autore=Giovanni Pesiri, ''|titolo=L'odierno Monte delle Fate e il '' Tifata mons '' della tradizione latina'', in ''|rivista=L'Italia dialettale'', |numero=39 (|data=1976), |pp. =83-91|url=https://www.academia.edu/31705291/L_odierno_Monte_delle_Fate_e_il_Tifata_mons_della_tradizione_latina_in_L_Italia_dialettale_39_1976_pp_83_91|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210505164421/https://www.academia.edu/31705291/L_odierno_Monte_delle_Fate_e_il_Tifata_mons_della_tradizione_latina_in_L_Italia_dialettale_39_1976_pp_83_91}}
 
==Voci correlate==
* [[Appennino campano]]
* [[Caserta]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{Portale|Caserta|montagna}}