Esedra: differenze tra le versioni
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[[File:Hexedra near Propylaea, Delos, 143369.jpg|miniatura|286x286px|Esedra di età ellenistica sull'[[agorà]] di [[Delo]]]]
{{S|architettura}}▼
In [[architettura]], un''''esedra''' (dal [[greco antico]] ἐξέδρα, "sedile esteriore") è un incavo semicircolare, sovrastato da una [[semi-cupola]], inserito sulla [[facciata]] di un edificio o come struttura indipendente. Era dotata di un podio absidato che sosteneva la panchina in pietra, spesso accompagnato da una scultura bronzea e collocato lungo le vie sacre o in luoghi aperti nei santuari, come quelli a [[Delo]] o [[Epidauro]].
==Storia==
Il significato greco originale (un sedile all'esterno della porta)
L'esedra fu poi adottata dai [[Architettura romana|Romani]], diventando molto popolare nell'architettura. Nel [[I secolo|I secolo d.C.]] gli architetti di [[Nerone]] ne incorporarono diverse nel progetto della [[Domus Aurea]], arricchendo lo sfarzo delle sale dell'edificio.
▲Il significato greco originale (un sedile all'esterno della porta) è stato applicato ad una stanza che si apre su un portico, circondata tutt'intorno da banchi di pietra alti e ricurvi: un ambiente aperto destinato a luogo di ritrovo e conversazione filosofica. Un'esedra può anche risaltare da uno spazio vuoto ricurvo in un colonnato, magari con una sede semicircolare.
[[File:Musei vaticani - cortile della pigna 01161.JPG|sinistra|miniatura|Esedra del [[cortile della Pigna]], presso il [[Palazzo Apostolico|Palazzo Vaticano]] a [[Roma]]]]
Dopo la caduta dell'impero romano continuò a prosperare nell'[[architettura romanica]] e [[architettura bizantina|bizantina]], diventando parte integrante di molte chiese. L'esedra è presente anche nell'architettura musulmana, trasformandosi in un [[Miḥrāb|mihrab]] dedicato alla preghiera.
Nell'architettura nuragica è lo spazio antistante le [[Tomba dei giganti|tombe dei giganti]], delimitato da due ali di muro generalmente costituite da lastroni di pietra, più o meno lavorati, di altezza decrescente dal centro verso l'esterno, conficcati a coltello nel terreno e con, nel mezzo, una [[stele]] centinata monolitica o più sovente bilitica con altezza maggiore rispetto alle ali. L'area era presumibilmente adibita allo svolgimento di riti funerari.
Sia l'[[architettura barocca]] che quella [[Architettura neoclassica|neoclassica]] utilizzarono le esedre per enfatizzare giochi di luci e ombre, per dare forza ai volumi o per articolare l'andamento ritmico di un prospetto murario. Nel corso del XVIII secolo, infine, l'esedra divenne una decorazione da giardino molto popolare, spesso utilizzata come muro di protezione curvo e ornamentale per nascondere un'altra parte.<ref>{{Cita web|url=https://www.sapere.it/enciclopedia/es%C3%A8dra.html|titolo=Esèdra su Enciclopedia Sapere}}</ref>
[[Categoria:Parti di edifici]]▼
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* [[Nikolaus Pevsner]], [[John Fleming]], [[Hugh Honour]], ''Dizionario di architettura'', Torino, [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]], 1992. ISBN 88-06-13069-2
== Voci correlate ==
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
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▲[[Categoria:Parti di edifici]]
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