Concept store: differenze tra le versioni

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Quello aperto a [[New York]] nel [[1986]] da [[Ralph Lauren]] può considerarsi il primo concept store: l'idea che guidava la struttura architettonica dell'ambiente era quella del lusso patriottico, in base al quale l'[[America]] doveva essere vissuta come un fantasmagorico [[Set (cinema)|set]] hollywoodiano. Con questo gesto si annunciavano i parametri essenziali della formula: occorre un'idea forte per progettare un ambiente capace di trasformarsi in un mondo compiuto, in un viaggio di esplorazione, in un'avventura di atmosfere affascinanti.
 
Il termine "concept store" nacque però nel [[1991]], coniato dal [[sociologo]] italiano [[Francesco Morace]] per definire questo tipo di luogo<ref>Claire Baldewyns, ''Une avant-garde qui s'inspire de la jeunesse de la rue'', Gala, n. 1080, 19 febbraio 2014, p. 45 ([[ISSN]] 1243-6070)</ref>. [[Carla Sozzani]] ha recentemente aperto a [[Milano]] la ''Galleria Carla Sozzani'', un punto vendita a metà strada tra una libreria e uno spazio espositivo, poi ribattezzato ''10 Corso Como'', il suo indirizzo. Vi sono mescolate fotografie, creazioni uniche (come quelle di [[Azzedine Alaïa]]), mobili, libri e un caffè. Durante la sua visita al luogo, il sociologo sopra citato affermò: «Niente più negozi di immagini, ecco il concept shop»<ref>Mathilde Auvillain, ''Carla Sozzani: l'italienne qui a ouvert le premier concept store'', Capital, nº 8F, dicembre 2015 - gennaio-febbraio 2016, p. 96 ([[ISSN]] 1162-6704)</ref>.
 
Altri [[Stati dell'Europa|Paesi europei]] hanno i loro concept store di riferimento, come l'''Andreas Murkudis'' a [[Berlino]] che vende abbigliamento, cosmetici e accessori per l'illuminazione, o il ''Dover Street Market'' di [[Rei Kawakubo]] nel quartiere londinese [[Mayfair]]. <br>Recentemente il concetto di Carla Sozzani è stato sviluppato anche in alcuni [[Asia|Stati asiatici]].
 
== Obiettivi e mezzi ==
La capacità di accoglienza e il [[comfort]] stabiliscono i punti cardine della strategia del concept store: l'obiettivo infatti è quello di incrementare il numero dei visitatori e aumentare la loro permanenza all'interno del negozio. Quanto più si prolunga la durata della visita, tanto maggiore appare la probabilità di acquisto. Al contempo, la varietà dell'offerta permette anche di differenziare i target cui sono rivolte le proposte di esperienza. Lo stesso luogo che durante la giornata può proporre articoli di design per la casa, profumi, [[Moda (abbigliamento)|moda]] – la sera può trasformarsi in un luogo di attrazione per l'aperitivo, o in una libreria con [[sala da tè]]. Lo scopo è sempre quello di creare un universo completo di attese e di bisogni intorno ad un argomento, capace di connettere la molteplicità di oggetti e di servizi articolati nello spazio del concept store. Le proposte del concept store sono iper-specializzate: l'idea deve essere in grado di fondere prodotti e servizi di qualità apicale nei diversi settori secondo un progetto di esperienza coerente e armoniosa. L'architettura dell'ambiente deve estremizzare la percezione dei prodotti: la scelta delle luci, delle musiche, degli aromi, deve avvolgere tutti i sensi dei clienti come l'approdo in una città sconosciuta.
 
== Strategia di marketing ==
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==Voci correlate==
* [[Negozio]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
{{portale|economia}}