Melchior de Polignac: differenze tra le versioni
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|Attività = cardinale
|Attività2 = arcivescovo cattolico
|Attività3 = diplomatico
|Nazionalità = francese
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== Biografia ==
Nacque a [[Lavoûte-Sur-Loire]] l'11 ottobre [[1661]], figlio del visconte Louis-Armand III de Polignac (1608–1692) e di Jacqueline Grimoard de Beauvoir du Roure (1641–1721).
Fu ambasciatore francese in [[Polonia]] (dal [[1693]]) ed a [[Roma]] (da [[1724]] al [[1732]]). Ambasciatore francese a Roma promosse e finanziò (non senza un rendiconto personale) importanti scavi sull'Appia e in altre zone di Roma precedendo di poco i ritrovamenti di Pompei ed Ercolano, contribuendo alla riscoperta del mondo classico che sarà poi tema centrale della seconda parte del '700 con il [[neoclassicismo]].
Durante il suo incarico come ambasciatore curò anche la costruzione della celebre "[[Piazza di Spagna#La scalinata|scalinata di Francia]]" in [[Piazza di Spagna]] (oggi conosciuta come scalinata di [[Trinità dei Monti]] dal nome della chiesa sovrastante che appunto appartiene da secoli alla comunità francese) e infatti il suo nome viene ricordato nella grande lapide a metà di essa.
Fu eletto nel 1704 membro dell'[[Accademia di Francia]], al seggio che era stato di [[Bossuet]].
[[Papa Clemente XI]] lo elevò al rango di [[cardinale]] nel [[concistoro]] del 30 gennaio [[1713]]. Autore di un trattato teologico in latino chiamato "Anti Lucrezio. ovvero: di Dio e della Natura", pubblicato postumo e tradotto in lingua italiana nel 1767 dall'abate benedettino don Francesco Maria Ricci.
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