Satellite tethered: differenze tra le versioni
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Un '''satellite
I primi studi sui sistemi ''tethered'' si devono a [[Mario Grossi]] (1972), con il contributo di ulteriori sviluppi da parte di [[Giuseppe Colombo (matematico)|Giuseppe Colombo]].
Dopo studi da parte della [[NASA]] venne creato un progetto a breve termine per sviluppare un satellite con un cavo di 100 km. I satelliti tethered sono composti da tre parti: il satellite di base, il cavo (o tether) e il satellite ausiliario. Prima del posizionamento, il satellite di base contiene quello ausiliario e il cavo, e può non essere un satellite vero e proprio, ma anche uno [[Space Shuttle|Shuttle]], una [[Stazione spaziale]] o la [[Luna]]. Il cavo collega i due satelliti ed è costituito da un complesso materiale formato da [[rame]] e [[kevlar]]. Il satellite ausiliario viene lanciato dal satellite di base verso un corpo che esercita attrazione.▼
==Descrizione e peculiarità==
Dopo studi da parte della [[NASA]], fu istituito un progetto a breve termine per lo sviluppo di un satellite con un cavo di 100 km.
I satelliti ''tethered'' sono composti da tre parti:
* il satellite di base
* il cavo (o ''tether'')
* il satellite ausiliario.
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Durante la fase di elongazione, il satellite ausiliario viene rilasciato verso un corpo attrattivo, come la Terra. Successivamente le fasi di messa in stazione e la fase di ritrazione richiedono una difficoltà molto maggiore, poiché la dinamica è governata da un insieme di [[equazioni differenziali]] ordinarie e parziali, non lineari. I problemi che emergono sono:
* Dinamica del [[corpo rigido]] tridimensionale della stazione e del satellite ausiliario
* Oscillazioni del cavo di massa finita
* Spostamento del punto di aggancio del cavo dal baricentro della stazione spaziale
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==Missione TSS-1==
Il Tethered Satellite System 1 (TSS-1) fu sviluppato dall'[[Agenzia Spaziale Italiana]] (ASI) e
Le tensioni e le correnti raggiunte furono troppo esigue per effettuare la maggior parte degli esperimenti, tuttavia
In questa missione Shuttle partecipò per la prima volta un astronauta italiano, [[Franco Malerba]]. Principal Investigator della missione (Theoretical and Experimental Investigation of TSS Dynamics) fu lo scienziato italiano [[Silvio Bergamaschi]], allievo ed erede culturale di [[Giuseppe Colombo (matematico)|Giuseppe Colombo]].
==Missione TSS-1R==
Fu il seguito della missione TSS-1 nel
Si è ipotizzato fosse stata una scarica elettrica a danneggiare e distruggere il cavo (prodotto dalla [[Lockheed Martin]]) che lo manteneva ancorato alla navicella Shuttle, perché le sollecitazioni meccaniche subite erano 10 volte minori di quelle per cui il cavo era stato progettato<ref name="corriere">[http://archiviostorico.corriere.it/1996/febbraio/27/rompe_filo_scompare_satellite_italiano_co_0_96022710561.shtml Corriere della Sera, 27 febbraio 1996]</ref>. La rottura avvenne vicino al rocchetto, quando la lunghezza era già di 19,7 [[Chilometro|km]], cioè a 1 km dalla conclusione dello srotolamento<ref name="corriere" />.
A questa missione Shuttle parteciparono gli astronauti italiani [[Maurizio Cheli]] e [[Umberto Guidoni]].▼
Una volta tranciato il cavo, il TSS-1R vagò nello spazio e se ne persero le tracce.
▲A questa missione Shuttle parteciparono gli astronauti italiani [[Maurizio Cheli]] e [[Umberto Guidoni]]<ref>{{en}} [https://www.nasa.gov/mission_pages/shuttle/shuttlemissions/archives/sts-75.html Missione STS-75]</ref>.
==TiPS==
Il Tether Physics and Survivability Experiment (TiPS)
== Note ==
<references />
==Voci correlate==
*[[Ascensore Spaziale]]
*[[STS-46]]
*[[STS-75]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
==Collegamenti esterni==
*{{Collegamenti esterni}}
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*{{
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|astronautica}}
[[Categoria:Satelliti artificiali]]
▲[[fr:Satellite captif]]
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