Historia Augusta: differenze tra le versioni
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{{NN|opere letterarie|giugno 2020}}
{{Libro
|titolo = Storia Augusta
|titoloorig = Historia Augusta
|titolialt =
|immagine = Historia Augusta, Vaticanus Palatinus lat. 899.jpg
|didascalia = Pagina del più antico manoscritto contenente l'opera (''Vaticanus Palatinus latinus'' 899, [[Biblioteca apostolica vaticana]])
|autore = sconosciuto
|annoorig = [[IV secolo
|forza_cat_anno = no
|editioprinceps = [[Milano]], Filippo Cavagni, 1475
|genere = raccolta biografica
|lingua = la
}}
La '''''Historia Augusta''''' ("Storia Augusta") è una raccolta di biografie di [[Imperatori romani|imperatori]] e [[Usurpatori dell'Impero romano|usurpatori]] romani comprendente l'arco di tempo che va da [[
== Autori
Pur sembrando che la ''Historia Augusta'' sia un insieme di vite redatta da sei scrittori differenti - rispondenti ai nomi di "[[Elio Sparziano|Aelius Spartianus]]", "[[Giulio Capitolino|Iulius Capitolinus]]", "Vulcacius Gallicanus", "Aelius Lampridius", "Trebellius Pollio" e "[[Flavio Vopisco|Flavius Vopiscus]]" - indirizzata a cesari e imperatori dell'età dioclezianeo-costantiniana, come si evince dalle dediche, tuttavia una serie di incongruenze, anacronismi, falsificazione di dati, termini tecnico-amministrativi e nomi di personaggi riconducibili e in auge in epoche più tarde, dà adito a una serie di perplessità e forti dubbi non soltanto sulla paternità dell'opera stessa, ma anche sull'attendibilità del suo contenuto, sui destinatari dell'opera e conseguentemente sulla data di composizione.
A smontare le certezze su cui si reggeva il tradizionale impianto basato sulla convinzione che la ''
Per ciò che riguarda il problema della paternità dell'opera e l'epoca di composizione, studi recenti mostrano
== Modelli ==
Che nell'opera si riscontrino queste caratteristiche è cosa abbastanza evidente. Costretta a subire, la classe senatoria trovò modo di sfogare il suo risentimento in opere pseudostoriche, quale quella di [[Lucio Mario Massimo Perpetuo Aureliano|Mario Massimo]] che, prendendo le mosse da Svetonio per ciò che riguardava l'aspetto della vita privata degli imperatori, ridicolizzava e colpevolizzava gli imperatori per i mali dai quali era affetto l'Impero, nell'approssimarsi del proprio declino.
E a Mario Massimo molto deve la ''Historia Augusta'' soprattutto per ciò che di infamante, di ridicolo, di falso e anche di tragicamente vero nei confronti di taluni imperatori si potesse dire. Essa, nel complesso, si presenta come cronaca della vita, soprattutto privata, degli imperatori, aderendo, ma in modo esagerato, dichiaratamente, al modello svetoniano, a cui si era già ispirato Mario Massimo, discostandosene, però, quest'ultimo , per aver dato netta preminenza, rispetto al dato storico a cui invece si atteneva Svetonio, al lato privato e domestico, il pettegolezzo di corte fine a sé stesso, sino alla calunnia: si veda, ad esempio, il trattamento, per aver tolto ai senatori il comando delle legioni affidandolo al ceto equestre, riservato a [[Gallieno]], buon imperatore secondo altre fonti.
Pertanto l'autore (o gli autori) della ''Historia Augusta'', pur prendendo le mosse da Svetonio, nello sviluppo delle argomentazioni fa riferimento, si basa e segue Mario Massimo, citato come fonte ben 18 volte e della cui opera non ci rimane altro. Di fondamentale importanza è la testimonianza dello storico [[Ammiano Marcellino]], fra altre, che sostiene che l'opera di Mario Massimo dilettasse parecchio i suoi lettori: all'epoca in cui fu scritta la ''Historia Augusta'' e ancor prima, a tenere banco tra gli aristocratici era proprio l'opera storica o per meglio dire romanzesca di Massimo, unitamente alle [[Satire (Giovenale)|satire di Giovenale]], autore quasi dimenticato prima di questo periodo e ritornato di moda probabilmente in seguito ai commenti che ne fece il grammatico [[Servio Mario Onorato|Servio]].
== Struttura ==
{| class="wikitable" style="text-align:center" width="70%"
!Titolo
!
! Autore
|-
|''Hadrianus''
| [[Adriano]]
| rowspan="2" | Elio Sparziano
|-
|''Helius''
|[[Lucio Elio Cesare|Lucio Elio]]
|-
|''Antoninus Pius''
| [[Antonino Pio]]
| rowspan="3" | Giulio Capitolino
|-
|''Marcus Antoninus Philosophus''
| [[Marco Aurelio]]
|-
|''Verus''
| [[Lucio Vero]]
|-
|''Avidus Cassius''
|[[Gaio Avidio Cassio|Avidio Cassio]]
|Vulcacio Gallicano
|-
|''Commodus Antoninus''
| [[Commodo]]
| Elio Lampridio
|-
|''Helvius Pertinax''
| [[Pertinace]]
| rowspan="2" | Giulio Capitolino
|-
|''Didius Iulianus''
| [[Didio Giuliano]]
|-
|''Severus''
| [[Settimio Severo]]
| rowspan="2" | Elio Sparziano
|-
|''Pescennius Niger''
|[[Pescennio Nigro]]
|-
|''Clodius Albinus''
|[[Clodio Albino]]
|Giulio Capitolino
|-
|''Antoninus Caracalla''
| [[Caracalla]]
| rowspan="2" | Elio Sparziano
|-
|''Antoninus Geta''
| [[Geta]]
|-
|''Opilius Macrinus''
| [[Macrino]]
| Giulio Capitolino
|-
|''Diadumenus Antoninus''
| [[Diadumeniano]]
| rowspan="3" | Elio Lampridio
|-
|''Antoninus Heliogabalus''
| [[Eliogabalo]]
|-
|''Alexander Severus''
| [[Alessandro Severo]]
|-
|''Maximini Duo''
| [[Massimino il Trace]], [[Gaio Giulio Vero Massimo|Massimo]]
| rowspan="3" | Giulio Capitolino
|-
|''Gordiani Tres''
|
|-
|''Maximus et Balbinus''
| [[Marco Clodio Pupieno Massimo|Pupieno]] e [[Decimo Celio Calvino Balbino|Balbino]]
|-
| colspan="3" |''lacuna'' (conteneva probabilmente le vite di [[Filippo l'Arabo]], [[Decio]], [[Treboniano Gallo]], [[Emiliano (imperatore)|Emiliano]] e l'inizio della vita di Valeriano)
|-
|''Valeriani Duo''
| [[Valeriano]] e [[Publio Licinio Valeriano (console 265)|Valeriano il giovane]]
| rowspan="4" | Trebellio Pollione
|-
|''Gallieni Duo''
| [[Gallieno]] e [[Cornelio Salonino|Salonino Gallieno]]
|-
|''Tyranni Triginta''
| "[[Trenta tiranni (Historia Augusta)|Trenta tiranni]]": [[Ciriade]], [[Postumo]], [[Postumo iunior]], [[Ulpio Cornelio Leliano|Lolliano]], [[Marco Piavonio Vittorino|Vittorino]], [[Vittorino iunior]], [[Marco Aurelio Mario|Mario]], [[Ingenuo]], [[Regaliano]], [[Aureolo]], [[Macriano Maggiore|Macriano]], [[Macriano Minore|Macriano Iunior]], [[Quieto]], [[Odenato]], Erode, [[Meonio]], [[Ballista]], [[Giulio Valente Liciniano|Valente]], [[Valente Tessalonico|Valente Superior]], [[Lucio Calpurnio Pisone Frugi|Pisone]], [[Lucio Mussio Emiliano|Emiliano]], [[Saturnino (usurpatore romano)|Saturnino]], [[Tetrico|Tetrico Senior]], [[Tetrico iunior]], [[Trebelliano]], Erenniano, Timolao, [[Celso (usurpatore)|Celso]], [[Zenobia]], [[Vittoria (usurpatrice)|Vittoria]], [[Tito Giulio Prisco|Tito]], [[Censorino (usurpatore)|Censorino]].
|-
|''Divus Claudius''
| [[Claudio il Gotico]]
|-
|''Divus Aurelianus''
| [[Aureliano]]
| rowspan="5" | Flavio Vopisco
|-
|''Tacitus''
| [[Marco Claudio Tacito|Tacito]]
|-
|''Probus''
| [[Marco Aurelio Probo|Probo]]
|-
|''Firmus, Saturninus, Proculus et Bonosus''
| [[Firmo (usurpatore III secolo)|Firmo]], [[Saturnino (usurpatore romano)|Saturnino]], [[Proculo]] e [[Gaio Quinto Bonoso|Bonoso]]
|-
|''Carus et Carinus et Numerianus''
| [[Marco Aurelio Caro|Caro]], [[Marco Aurelio Carino|Carino]], [[Numeriano]]
|}
== Analisi ==
Dall'incertezza generale, che tuttavia caratterizza l'intera opera, emerge un unico dato sicuro: essa è, senz'ombra di dubbio, espressione dell'opposizione senatoria all'istituto imperiale del quale si dà una rappresentazione ora banalizzata, con l'indugiare su particolari a volte esageratamente falsi e in ogni caso tendenziosi, che riguardano la vita privata dei singoli imperatori, ora un resoconto a fosche tinte con descrizioni aventi per oggetto la ''crudelitas'', l'''ebrietas'' e tutta la sequela delle umane aberrazioni: e ogni qual volta qualche notizia era estremamente esagerata fino all'inverosimile, se ne attribuiva la paternità a un certo Cordus, storico non altrimenti noto, sicuramente inventato ''ad hoc'' .
La controprova che il filo conduttore dell'opera sia da ricercare nell'avversione all'istituto imperiale sta nel fatto che pochi imperatori, come [[Settimio Severo]] e [[Marco Aurelio Probo]] sono oggetto di lodi, lodi che danno agli autori (o all'autore) occasione di parlare di un ritorno dei vecchi tempi, sotto forma di ''laudatio temporis acti'' (rimpianto del tempo passato), di quella ''res publica romana'' dei tempi d'oro, quando a decidere delle sorti dello stato era la prestigiosa classe senatoria e non il capriccio o l'estrosità, come spesso è dato leggere in quest'opera, degli odiati imperatori: persino i rigidi appartenenti alla gens Catoniana, dice l'autore della ''Historia Augusta'', sarebbero stati lieti di vivere sotto i suddetti imperatori, lodati per il loro comportamento deferente nei confronti del senato.
E, a ben considerare, l'atteggiamento ostile della classe senatoria nei confronti dell'istituto imperiale trovava una sua motivazione precisa, dovuta al fatto che in epoca repubblicana il ruolo di guida dello stato era esclusivamente nelle mani dell'aristocrazia senatoriale, e con esso tutta una serie di interessi che vedeva cointeressati alcuni clan di una ristretta oligarchia nella spartizione di incarichi, altamente remunerativi, sia in patria che soprattutto in territorio provinciale.
== Note ==
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== Bibliografia ==
* ''Historia Augusta – Römische Herrschergestalten'', übersetzt von Ernst Hohl, 2 Bde., Zürich-München 1976.
* ''Scrittori della storia augusta'', a cura di Paolo Soverini, voll.2, Torino, Utet, 1983.
* Holger Sonnabend, ''Geschichte der antiken Biographie'', Stuttgart 2002.
== Voci correlate ==
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* [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/home.html Historia Augusta (latino e traduzione inglese)] su [[LacusCurtius]]
* {{cita web|http://www.thelatinlibrary.com/sha.html|Historia Augusta (latino) nella Latin Library}}
* [
{{Controllo di autorità}}
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