Historia Augusta: differenze tra le versioni

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{{NN|opere letterarie|giugno 2020}}
 
{{Libro
|titolo = Storia Augusta
|titoloorig = Historia Augusta
|titolialt =
|immagine = Historia Augusta, Vaticanus Palatinus lat. 899.jpg
|didascalia = Pagina del più antico manoscritto contenente l'opera (''Vaticanus Palatinus latinus'' 899, [[Biblioteca apostolica vaticana]])
|autore = sconosciuto
|annoorig = [[IV secolo;]]: [[età costantiniana]] oppureo [[età teodosiana]]
|forza_cat_anno = no
|editioprinceps = [[Milano]], Filippo Cavagni, 1475
|genere = raccolta biografica
|lingua = la
|immagine = Bust Hadrian Musei Capitolini MC817 cropped.jpg
|didascalia = [[Adriano]], il primo imperatore della raccolta delle vite
}}
La '''''Historia Augusta''''' ("Storia Augusta") è una raccolta di biografie di [[Imperatori romani|imperatori]] e [[Usurpatori dell'Impero romano|usurpatori]] romani comprendente l'arco di tempo che va da [[Publio Elio Traiano Adriano|Adriano]] a [[Numeriano]]. Sia pur con qualche considerevole lacuna, fra le quali si segnala per estensione quella relativa agli anni [[244]]-[[253]], essa è l'unica fonte letteraria continua per questo periodo, il cui contenuto coincide a volte con quello di epigrafi e di altro materiale documentario pervenutoci e quindi, pur con tutti i suoi limiti, è di interesse considerevole.
 
== Autori o autore, destinatari, ed epoca di composizione della ''Historia Augusta''datazione ==
Pur sembrando che la ''Historia Augusta'' sia un insieme di vite redatta da sei scrittori differenti - rispondenti ai nomi di "[[Elio Sparziano|Aelius Spartianus]]", "[[Giulio Capitolino|Iulius Capitolinus]]", "Vulcacius Gallicanus", "Aelius Lampridius", "Trebellius Pollio" e "[[Flavio Vopisco|Flavius Vopiscus]]" - indirizzata a cesari e imperatori dell'età dioclezianeo-costantiniana, come si evince dalle dediche, tuttavia una serie di incongruenze, anacronismi, falsificazione di dati, termini tecnico-amministrativi e nomi di personaggi riconducibili e in auge in epoche più tarde, dà adito a una serie di perplessità e forti dubbi non soltanto sulla paternità dell'opera stessa, ma anche sull'attendibilità del suo contenuto, sui destinatari dell'opera e conseguentemente sulla data di composizione.
 
A smontare le certezze su cui si reggeva il tradizionale impianto basato sulla convinzione che la ''H.A.Historia Augusta'' fosse opera di sei autori vissuti nel sopraddetto periodo fu uno studio del [[1889]] di [[Hermann Dessau]] nel quale, per la prima volta, fu avanzata l'ipotesi che i nomi dei sei ''Scriptores'' fossero tutti fittizi e che il lavoro fosse stato composto da un singolo autore, all'epoca di [[Teodosio I]]; a supporto di questa intuizione, H. Dessau addusse come prova il fatto che la vita di [[Settimio Severo]] è copiata da [[Sesto Aurelio Vittore|Aurelio Vittore]] e che quella di [[Marco Aurelio]] è intrisa di elementi che fanno pensare a [[Eutropio]]: fonti entrambe, com'è noto, riconducibili alla fine del [[IV secolo]]. La tesi del Dessau, che metteva a nudo le varie incongruenze sopra dette, fu condivisa, fra gli altri, da [[Otto Seeck]], ma trovò fieri oppositori in altri storici "conservatori" del calibro di [[Elemir Klebs]], [[Heinrich Wölfflin]] e [[H.Hermann Peter]] che collocavano, invece, la composizione della ''Historia Augusta'' all'epoca dioclezianea-costantiniana, attribuendola ai sei citati autori. Una posizione intermedia veniva assunta da [[Theodor Mommsen]] che faceva risalire le varie incongruenze presenti all'opera di interpolatori che avrebbero modificato, nel [[V secolo]], il contenuto della prima redazione dell'opera, risalente, a suo modo di vedere, al 330.
 
Una posizione intermedia veniva assunta da [[Theodor Mommsen]] che faceva risalire le varie incongruenze, presenti nella ''H.A.'', all'opera di interpolatori che avrebbero modificato, nel [[V secolo]], il contenuto della prima redazione dell'opera, risalente, a suo modo di vedere, al 330. Il [[XX secolo]] fu caratterizzato dalleda prese di posizioniposizione pro o contro le opposte tesi, e mentre per l'arco di tempo della composizione dell'opera le congetture oscillano tra il 392 il 423 (per quest'ultima datazione propende [[Johannes Straub]], per il 420 [[Santo Mazzarino]]). Per quanto riguarda l'autore o gli autori, si è sempre più diffusa fra gli studiosi la convinzione che a comporla fosse stato soltanto un biografo. RimetteNel tutto1960, incon discussioneun [[suo saggio,<ref>Arnaldo Momigliano]], con"La un''Historia invitoAugusta''", allain ''Secondo comunitàcontributo scientificaalla astoria riconsideraredegli lstudi classici'insieme', dellaRoma problematica1960.</ref> venutasi[[Arnaldo sempreMomigliano]] piùriapre ail dibattito, stratificarsiinvitando attornoi colleghi a ipotesiriconsiderare chel'intera questione, pernel quantotempo suggestive,appesantitasi privilegianodi piùipotesi spesso soluzioniaffascinanti dima fantasia discostandosifantasiose, lontane dai dati reali dei singoli problemiconcreti.
 
Per ciò che riguarda il problema della paternità dell'opera e l'epoca di composizione, studi recenti mostrano, uniformità di stile in buona parte dell'opera, orientando la quasi totalità degli eruditi contemporanei verso l'accettazione della teoria che a comporre l'opera sia stato un singolo autore, tardo e di identità sconosciuta, anche se l'analisi stilistica del lavoro, effettuata con l'ausiliomezzi del [[computer]]informatici ha dato risultati incerti: alcuni elementi di stile, infatti, sono abbastanza uniformi in tutta l'opera, rendendo legittima l'ipotesi di un unico biografo, mentre altri variano in una direzione che ne suggerisce la molteplicità. In merito alla individuazione degli obbiettiviobiettivi della ''Historia'' c'è da dire che le opinioni, fino al XX secolo, sono, settoriali nella loro non univocità, settoriali: per alcuni si tratta di un lavoro di pura evasione o di [[satira]], concepito al solo scopo di intrattenere, per altri, invece, esso è un attacco di parte [[Paganesimo|pagana]] contro il [[Cristianesimo]], il che induceindurrebbe l'autore a celare la sua identità per motivi di sicurezza personale. Una lettura più attenta ha indirizzato però gli studiosi su una tematica decisiva, in quanto presente e costantemente portata avanti in ogni biografia.
 
== Modelli ==
== I modelli ai quali si ispira ==
Che nell'opera si riscontrino queste caratteristiche è cosa abbastanza evidente. Costretta a subire, la classe senatoria trovò modo di sfogare il suo risentimento in opere pseudostoriche, quale quella di [[Lucio Mario Massimo Perpetuo Aureliano|Mario Massimo]] che, prendendo le mosse da Svetonio per ciò che riguardava l'aspetto della vita privata degli imperatori, ridicolizzava e colpevolizzava gli imperatori per i mali dai quali era affetto l'Impero, nell'approssimarsi del proprio declino.
Che nell'opera si riscontrino queste caratteristiche messe assieme è cosa abbastanza evidente, tanto più che essa, nel complesso, si presenta come cronaca della vita, soprattutto privata, degli imperatori, aderendo, ma in modo esagerato, dichiaratamente, al modello [[Svetonio|svetoniano]], a cui si era già ispirato [[Mario Massimo]], discostandosene, però, quest'ultimo alquanto, per aver messo in netta preminenza, rispetto al dato storico a cui invece si atteneva Svetonio, il lato privato e domestico, il pettegolezzo di corte, fine a sé stesso, sino alla calunnia: in merito vedasi il trattamento, per aver tolto ai senatori il comando delle legioni affidandolo al ceto equestre, riservato a [[Gallieno]], buon imperatore secondo altre fonti. Pertanto l'autore (o gli autori) della ''Historia Augusta'' pur prendendo le mosse da Svetonio, nello sviluppo delle argomentazioni fa riferimento, si basa e segue Mario Massimo, citato come fonte ben 18 volte e della cui opera non ci rimane altro. Di fondamentale importanza è la testimonianza dello storico [[Ammiano Marcellino]], fra altre, il quale sostiene che l'opera di Mario Massimo dilettasse parecchio i suoi lettori: altro che [[Sallustio]], [[Tito Livio|Livio]] e [[Tacito]], storici accurati e severi, all'epoca in cui fu scritta la ''Historia Augusta'', e ancor prima, a tenere banco, tra gli aristocratici era proprio l'opera storica, o per meglio dire, romanzesca di Mario Massimo, unitamente alle satire di Giovenale, autore quest'ultimo quasi dimenticato, prima di questo periodo, e ritornato di gran moda in seguito, probabilmente, ai commenti che ne fece il grammatico [[Servio Mario Onorato|Servio]].
 
E a Mario Massimo molto deve la ''Historia Augusta'' soprattutto per ciò che di infamante, di ridicolo, di falso e anche di tragicamente vero nei confronti di taluni imperatori si potesse dire. Essa, nel complesso, si presenta come cronaca della vita, soprattutto privata, degli imperatori, aderendo, ma in modo esagerato, dichiaratamente, al modello svetoniano, a cui si era già ispirato Mario Massimo, discostandosene, però, quest'ultimo , per aver dato netta preminenza, rispetto al dato storico a cui invece si atteneva Svetonio, al lato privato e domestico, il pettegolezzo di corte fine a sé stesso, sino alla calunnia: si veda, ad esempio, il trattamento, per aver tolto ai senatori il comando delle legioni affidandolo al ceto equestre, riservato a [[Gallieno]], buon imperatore secondo altre fonti.
== Contenuto della lista degli imperatori narrati ==
=== Dinastia degli Antonino Antonini ===
 
Pertanto l'autore (o gli autori) della ''Historia Augusta'', pur prendendo le mosse da Svetonio, nello sviluppo delle argomentazioni fa riferimento, si basa e segue Mario Massimo, citato come fonte ben 18 volte e della cui opera non ci rimane altro. Di fondamentale importanza è la testimonianza dello storico [[Ammiano Marcellino]], fra altre, che sostiene che l'opera di Mario Massimo dilettasse parecchio i suoi lettori: all'epoca in cui fu scritta la ''Historia Augusta'' e ancor prima, a tenere banco tra gli aristocratici era proprio l'opera storica o per meglio dire romanzesca di Massimo, unitamente alle [[Satire (Giovenale)|satire di Giovenale]], autore quasi dimenticato prima di questo periodo e ritornato di moda probabilmente in seguito ai commenti che ne fece il grammatico [[Servio Mario Onorato|Servio]].
{| class="wikitable" style="text-align:center" width=100%
! rowspan=2 width=100px | Ritratto
! rowspan=2 width=20% | Nome
! rowspan=2 width=10% | Nascita
! colspan=2 | Regno
! rowspan=2 width=10% | Morte
! rowspan=2 | Note
|-
! width=10% | Inizio
! width=10% | Fine
|-
|
[[File:Bust Hadrian Musei Capitolini MC817 cropped.jpg|100px]]
| '''[[Adriano]]'''<br />Publio Elio Adriano<br />Publio Elio Traiano Adriano
| 24 gennaio [[76]]
| 11 agosto '''[[117]]'''
| 10 luglio '''[[138]]'''
| <small>morte naturale</small>
| Non è chiaro se fu mai adottato ufficialmente da Traiano (forse fu scelto dall'augusta [[Plotina]], vedova di Traiano)
|-
|
[[File:Antoninus Pius Glyptothek Munich 337 Detail.jpg|100px]]
| '''[[Antonino Pio]]'''<br />Tito Aurelio Fulvo Boionio Arrio Antonino<br />Tito Elio Adriano Antonino
| 19 settembre [[86]]
| 10 luglio '''[[138]]'''
| 7 marzo '''[[161]]'''
| <small>morte naturale</small>
| Figlio adottivo di Adriano; primo della [[Imperatori adottivi#Antonini (138-192)|dinastia degli Antonini]]
|-
| [[File:Buste de Marc-Aurèle, porfil.JPG|100px]]
| '''[[Marco Aurelio]]'''<br />Marco Annio Catilio Severo<br />Marco Annio Vero<br />Marco Aurelio Antonino
| 26 aprile [[121]]
| rowspan=2 | 7 marzo '''[[161]]'''
| 17 marzo '''[[180]]'''
| <small>malattia</small>
| Figlio adottivo di Antonino Pio, nonché suo genero e nipote;<br />regnò assieme a Lucio Vero sino al [[169]], e insieme a Commodo a partire dal [[177]]; secondo della dinastia degli antonini.<br />[[Gaio Avidio Cassio]] usurpatore in [[Siria (provincia romana)|Siria]] nel [[175]]
|-
| [[File:Lucius Verus Louvre Ma1170 cropped.jpg|100px]]
| '''[[Lucio Vero]]'''<br />Lucio Ceionio Commodo Vero
| 15 dicembre [[130]]
| gennaio '''[[169]]'''
| <small>ictus oppure peste</small>
| Figlio adottivo di Antonino Pio;<br />regnò assieme a Marco Aurelio
|-
| [[File:Busto di commodo come ercole, 179-192 ca. da horti lamiani 03.JPG|100px]]
| '''[[Commodo]]'''<br />Marco Aurelio Commodo Antonino
| 31 agosto [[161]]
| 17 marzo '''[[180]]'''
| 31 dicembre '''[[192]]'''
| <small>assassinato</small>
| Figlio di Marco Aurelio;<br />regnò insieme al padre dal 177 al 180. Terzo e ultimo degli antonini.
|}
 
== Struttura ==
==== [[Guerra civile romana (193-197)|Guerra civile romana]] (193) ====
{| class="wikitable" style="text-align:center" width="70%"
 
!Titolo
{| class="wikitable" style="text-align:center" width=100%
! rowspan=2 width=100px"50%" | RitrattoSovrano
! Autore
! rowspan=2 width=20% | Nome
! rowspan=2 width=10% | Nascita
! colspan=2 | Regno
! rowspan=2 width=10% | Morte
! rowspan=2 | Note
|-
|''Hadrianus''
! width=10% | Inizio
| [[Adriano]]
! width=10% | Fine
| rowspan="2" | Elio Sparziano
|-
|''Helius''
| [[File:Alba Iulia National Museum of the Union 2011 - Possible Statue of Roman Emperor Pertinax Close Up, Apulum (cropped).JPG|100px]]
|[[Lucio Elio Cesare|Lucio Elio]]
| '''[[Pertinace]]'''<br />Publio Elvio Pertinace
| 1º agosto [[126]]
| 1º gennaio '''[[193]]'''
| 28 marzo '''[[193]]'''
| <small>assassinato dai [[guardia pretoriana|pretoriani]]</small>
| Comandante militare, scelto dal Senato e dalle legioni.
|-
|''Antoninus Pius''
| [[File:Didius Julianus (cropped) - Residenz Museum - Munich.jpg|100px]]
| [[Antonino Pio]]
| '''[[Didio Giuliano]]'''<br />Marco Didio Severo Giuliano
| rowspan="3" | Giulio Capitolino
| 30 gennaio [[133]]
| 28 marzo '''[[193]]'''
| 1º giugno '''[[193]]'''
| <small>assassinato da un sicario del Senato</small>
| Acquistò il titolo dai [[guardia pretoriana|pretoriani]] e fu riconosciuto inizialmente anche dal [[Senato romano|Senato]], ma non dalle legioni
|}
 
=== Declino del [[Principato (storia romana)|Principato]] (193-284) ===
 
==== [[Dinastia dei Severi]] (193-235) ====
 
{| class="wikitable" style="text-align:center" width=100%
! rowspan=2 width=100px | Ritratto
! rowspan=2 width=20% | Nome
! rowspan=2 width=10% | Nascita
! colspan=2 | Regno
! rowspan=2 width=10% | Morte
! rowspan=2 | Note
|-
|''Marcus Antoninus Philosophus''
! width=10% | Inizio
| [[Marco Aurelio]]
! width=10% | Fine
|-
|''Verus''
| [[File:0205 Altes Museum Septimius Severus anagoria.JPG|100px]]
| [[Lucio Vero]]
| '''[[Settimio Severo]]'''<br />Lucio Settimio Severo
| 11 aprile [[146]]
| 9 aprile '''[[193]]'''
| 4 febbraio '''[[211]]'''
| <small>morte naturale</small>
| Conquistò il potere in lotta con [[Pescennio Nigro]] (193-194) e con [[Clodio Albino]] (193-197), quest'ultimo inizialmente associato al potere come ''Cesare''
|-
|''Avidus Cassius''
| [[File:Caracalla Musei Capitolini MC2310.jpg|100px]]
|[[Gaio Avidio Cassio|Avidio Cassio]]
| '''[[Caracalla]]'''<br />Lucio Settimio Bassiano<br />Marco Aurelio Severo Antonino
|Vulcacio Gallicano
| 4 aprile [[188]]
| rowspan=2 | 4 febbraio '''[[211]]'''
| 8 aprile '''[[217]]'''
| <small>assassinato durante una spedizione in [[Impero partico|Partia]]</small>
| Figlio di Settimio Severo;<br />fu associato al trono dal padre nel [[209]]
|-
|''Commodus Antoninus''
| [[File:Publius Septimius Geta Louvre Ma1076 n2.jpg|100px]]
| [[Commodo]]
| '''[[Geta]]'''<br />Publio Settimio Geta
| Elio Lampridio
| 7 marzo [[189]]
| 19 dicembre '''[[211]]'''
| <small>assassinato dal fratello Caracalla</small>
| Figlio di Settimio Severo;<br />fu associato al trono dal padre nel [[209]]
|-
|''Helvius Pertinax''
! colspan=8 |
| [[Pertinace]]
| rowspan="2" | Giulio Capitolino
|-
|''Didius Iulianus''
| [[File:Bust of Macrinus - Palazzo Nuovo - Musei Capitolini - Rome 2016.jpg|100px]]
| [[Didio Giuliano]]
| '''[[Macrino]]'''<br />Marco Opellio Macrino
| [[164]] circa
| 8 aprile '''[[217]]'''
| giugno '''[[218]]'''
| <small>assassinato</small>
| Non dinastico, era [[prefetto del pretorio]]
|-
|''Severus''
| [[File:Aureus Diadumenianus (obverse).jpg|100px]]
| [[Settimio Severo]]
| ''Associato al trono''<br />'''[[Diadumeniano]]'''<br />Marco Opellio Antonino Diadumeniano
| rowspan="2" | Elio Sparziano
| [[200]] circa
| ''[[218]]''
| ''giugno [[218]]''
| <small>assassinato</small>
| Figlio e co-augusto di Macrino
|-
|''Pescennius Niger''
! colspan=8 |
|[[Pescennio Nigro]]
|-
|''Clodius Albinus''
| [[File:Bust of Elagabalus - Palazzo Nuovo - Musei Capitolini - Rome 2016 (2).jpg|100px]]
|[[Clodio Albino]]
| '''[[Eliogabalo]]'''<br />Sesto Vario Avito Bassiano<br />Marco Aurelio Antonino
|Giulio Capitolino
| 20 marzo [[204]]
| 16 maggio '''[[218]]'''
| 11 marzo '''[[222]]'''
| <small>assassinato a [[Roma]] insieme alla madre [[Giulia Soemia]]</small>
| Regnò sotto la tutela della nonna [[Giulia Mesa]] e della madre Giulia Soemia
|-
|''Antoninus Caracalla''
| [[File:Bust Alexander Severus Louvre Ma1051 n1.jpg|100px]]
| [[Caracalla]]
| '''[[Alessandro Severo]]'''<br />Marco Bassiano Alessiano<br />Marco Aurelio Severo Alessandro
| rowspan="2" | Elio Sparziano
| 1º ottobre [[208]]
| 13 marzo '''[[222]]'''
| 18/19 marzo '''[[235]]'''
| <small>assassinato a [[Magonza]] insieme alla madre [[Giulia Mamea]]</small>
| Cugino di Eliogabalo, da questi adottato. Regnò con la madre Giulia Mamea
|}
 
==== [[Anarchia militare]] fino a [[Gallieno]] (235-268) ====
{{Vedi anche|Crisi del III secolo}}
 
{| class="wikitable" style="text-align:center" width=100%
! rowspan=2 width=100px | Ritratto
! rowspan=2 width=20% | Nome
! rowspan=2 width=10% | Nascita
! colspan=2 | Regno
! rowspan=2 width=10% | Morte
! rowspan=2 | Note
|-
|''Antoninus Geta''
! width=10% | Inizio
| [[Geta]]
! width=10% | Fine
|-
|''Opilius Macrinus''
| [[File:Maximinus Thrax Musei Capitolini MC473.jpg|100px]]
| [[Macrino]]
| '''[[Massimino Trace]]'''<br />Gaio Giulio Vero Massimino
| Giulio Capitolino
| [[173]] circa
| 20 marzo '''[[235]]'''
| 10 maggio '''[[238]]'''
| <small>assassinato</small>
| Primo imperatore di origine barbarica e che non venne mai a Roma, essendo impegnato in guerra. Nel 238 fu dichiarato dal [[Senato romano|Senato]] "nemico pubblico"
|-
|''Diadumenus Antoninus''
| [[File:Gordian I Musei Capitolini MC475.jpg|100px]]
| [[Diadumeniano]]
| '''[[Gordiano I]]'''<br />Marco Antonio Gordiano Semproniano Romano Africano
| rowspan="3" | Elio Lampridio
| [[159]] circa
| rowspan=2 | 22 marzo '''[[238]]'''
| fine aprile '''[[238]]'''
| <small>suicida</small>
| Regnò insieme al figlio, Gordiano II
|-
|''Antoninus Heliogabalus''
| [[File:Gordiano II - ritratto da sesterzio.jpg|100px]]
| [[Eliogabalo]]
| '''[[Gordiano II]]'''<br />Marco Antonio Gordiano Semproniano Romano Africano
| [[192]] circa
| 12 aprile '''[[238]]'''
| <small>caduto in battaglia</small>
| Regnò insieme al padre, Gordiano I
|-
|''Alexander Severus''
| [[File:Bust of Pupienus - Palazzo Nuovo - Musei Capitolini - Rome 2016.jpg|100px]]
| [[Alessandro Severo]]
| '''[[Marco Clodio Pupieno Massimo|Pupieno]]'''<br />Marco Clodio Pupieno Massimo
| [[170]] circa
| rowspan=2 | 1º febbraio '''[[238]]'''
| rowspan=2 | 11 maggio '''[[238]]'''
| rowspan=2 | <small>assassinati dai [[guardia pretoriana|pretoriani]]</small>
| rowspan=2 | Pupieno e Balbino furono eletti dal [[Senato romano|Senato]] e regnarono insieme
|-
|''Maximini Duo''
| [[File:Balbinus Hermitage.jpg|100px]]
| [[Massimino il Trace]], [[Gaio Giulio Vero Massimo|Massimo]]
| '''[[Decimo Celio Calvino Balbino|Balbino]]'''<br />Decimo Celio Calvino Balbino
| rowspan="3" | Giulio Capitolino
| [[178]] circa
|-
|''Gordiani Tres''
| [[File:Bust Gordianus III Louvre Ma1063.jpg|100px]]
| '''[[Gordiano IIII]]'''<br, />Marco[[Gordiano AntonioII]], [[Gordiano PioIII]]
| 20 gennaio [[225]]
| 29 luglio '''[[238]]'''
| 11 febbraio '''[[244]]'''
| <small>caduto in battaglia oppure assassinato dal [[prefetto del pretorio]] Filippo</small>
| Figlio di Antonia Gordiana, figlia di Gordiano I
|-
|''Maximus et Balbinus''
| [[File:Bust of emperor Philippus Arabus - Hermitage Museum.jpg|100px]]
| [[Marco Clodio Pupieno Massimo|Pupieno]] e [[Decimo Celio Calvino Balbino|Balbino]]
| '''[[Filippo l'Arabo]]'''<br />Marco Giulio Filippo
| [[204]] circa
| febbraio '''[[244]]'''
| primavera '''[[249]]'''
| <small>caduto in battaglia</small>
| [[Silbannaco|Marco Silbannaco]] usurpatore in [[Germania (provincia romana)|Germania]] nel 248;<br />[[Pacaziano|Tiberio Claudio Marino Pacaziano]] usurpatore in [[Mesia]] e [[Pannonia]] nel 248-249;<br />[[Iotapiano|Marco Fulvio Rufo Iotapiano]] usurpatore in [[Siria (provincia romana)|Siria]] nel 249
|-
| colspan="3" |''lacuna'' (conteneva probabilmente le vite di [[Filippo l'Arabo]], [[Decio]], [[Treboniano Gallo]], [[Emiliano (imperatore)|Emiliano]] e l'inizio della vita di Valeriano)
| [[File:Busto di filippo junior (figlio di filippo l'arabo), 249 dc ca.jpg|100px]]
| ''Associato al trono''<br />'''[[Marco Giulio Severo Filippo|Filippo II]]'''<br />Marco Giulio Severo Filippo
| [[238]] circa
| ''[[247]]''
| ''primavera [[249]]''
| <small>assassinato dai [[guardia pretoriana|pretoriani]]</small>
| Figlio e co-augusto di Filippo l'Arabo
|-
|''Valeriani Duo''
| [[File:Ritratto di Decio.jpg|100px]]
| [[Valeriano]] e [[Publio Licinio Valeriano (console 265)|Valeriano il giovane]]
| '''[[Decio]]'''<br />Gaio Messio Quinto Traiano Decio
| rowspan="4" | Trebellio Pollione
| [[201]] circa
| primavera '''[[249]]'''
| 1º luglio '''[[251]]'''
| <small>caduto in battaglia</small>
| [[Tito Giulio Prisco]] usurpatore in [[Macedonia (provincia romana)|Macedonia]] nel [[250]];<br />[[Giulio Valente Liciniano]] usurpatore a Roma nel 250
|-
|''Gallieni Duo''
| [[File:Icones imperatorvm romanorvm, ex priscis numismatibus ad viuum delineatae, and breui narratione historicâ (1645) (14743499451).jpg|100px]]
| [[Gallieno]] e [[Cornelio Salonino|Salonino Gallieno]]
| ''Associato al trono''<br />'''[[Erennio Etrusco]]'''<br />Quinto Erennio Etrusco Messio Decio
| [[220]] circa
| ''[[251]]''
| ''1º luglio [[251]]''
| <small>caduto in battaglia</small>
| Figlio e co-augusto di Decio
|-
|''Tyranni Triginta''
| [[File:Ritratto di treboniano gallo da coll. mattei, 251-53 dc 01.JPG|100px]]
| "[[Trenta tiranni (Historia Augusta)|Trenta tiranni]]": [[Ciriade]], [[Postumo]], [[Postumo iunior]], [[Ulpio Cornelio Leliano|Lolliano]], [[Marco Piavonio Vittorino|Vittorino]], [[Vittorino iunior]], [[Marco Aurelio Mario|Mario]], [[Ingenuo]], [[Regaliano]], [[Aureolo]], [[Macriano Maggiore|Macriano]], [[Macriano Minore|Macriano Iunior]], [[Quieto]], [[Odenato]], Erode, [[Meonio]], [[Ballista]], [[Giulio Valente Liciniano|Valente]], [[Valente Tessalonico|Valente Superior]], [[Lucio Calpurnio Pisone Frugi|Pisone]], [[Lucio Mussio Emiliano|Emiliano]], [[Saturnino (usurpatore romano)|Saturnino]], [[Tetrico|Tetrico Senior]], [[Tetrico iunior]], [[Trebelliano]], Erenniano, Timolao, [[Celso (usurpatore)|Celso]], [[Zenobia]], [[Vittoria (usurpatrice)|Vittoria]], [[Tito Giulio Prisco|Tito]], [[Censorino (usurpatore)|Censorino]].
| '''[[Gaio Vibio Treboniano Gallo|Treboniano Gallo]]'''<br />Gaio Vibio Treboniano Gallo
| [[206]] circa
| 1º luglio '''[[251]]'''
| agosto '''[[253]]'''
| <small>assassinato dai [[guardia pretoriana|pretoriani]]</small>
| [[Uranio Antonino|Lucio Giulio Sulpicio Uranio Antonino]] usurpatore in Siria nel [[253]]-[[254]]
|-
|''Divus Claudius''
| [[File:Ostiliano, 253, 01.JPG|100px]]
| [[Claudio il Gotico]]
| ''Associato al trono''<br />'''[[Ostiliano]]'''<br />Gaio Valente Ostiliano Messio Quinto
| [[230]] circa
| ''1º luglio [[251]]''
| ''novembre [[251]]''
| <small>peste</small>
| Figlio di Decio e co-augusto di Treboniano
|-
|''Divus Aurelianus''
| [[File:ImagesVolusiano.jpg|100px]]
| [[Aureliano]]
| ''Associato al trono''<br />'''[[Volusiano]]'''<br />Gaio Vibio Afinio Gallo Veldumniano Volusiano
| rowspan="5" | Flavio Vopisco
| ?
| ''novembre [[251]]''
| ''agosto [[253]]''
| <small>assassinato dai [[guardia pretoriana|pretoriani]]</small>
| Figlio e co-augusto di Treboniano
|-
|''Tacitus''
| [[File:Aemilian1.jpg|100px]]
| [[Marco Claudio Tacito|Tacito]]
| '''[[Emiliano (imperatore romano)|Emiliano]]'''<br />Marco Emilio Emiliano
| [[207]] circa
| luglio '''[[253]]'''
| settembre '''[[253]]'''
| <small>assassinato dai suoi soldati</small>
|
|-
|''Probus''
| [[File:ValarianusIsest.jpg|100px]]
| [[Marco Aurelio Probo|Probo]]
| '''[[Valeriano]]'''<br />Publio Licinio Valeriano
| [[200]] circa
| settembre '''[[253]]'''
| aprile o maggio '''[[260]]'''
| <small>morto in circostanze mai verificate, prigioniero dal re [[Sasanidi|sasanide]] [[Sapore I]]</small>
| <small>Usurpatori:<br />In [[Pannonia]]: [[Ingenuo]] (258-260) e [[Regaliano]] (263)<br />In [[Egitto (provincia romana)|Egitto]]: [[Lucio Mussio Emiliano|Mussio Emiliano]] (258-259)<br />In [[Siria (provincia romana)|Siria]]: [[Macriano Maggiore]], [[Macriano Minore]] e [[Quieto]] (260-261)<br />In [[Rezia]]: [[Aureolo]] (268)<br />Nelle [[Impero delle Gallie|Gallie]]: [[Postumo]] (259-268), [[Ulpio Cornelio Leliano|Leliano]] (268), [[Marco Aurelio Mario|Aurelio Mario]] (268) e [[Marco Piavonio Vittorino|Vittorino]] (268-271)</small>
|-
|''Firmus, Saturninus, Proculus et Bonosus''
| [[File:Bust of Gallienus (loan from Antikensammlung Berlin) - Glyptothek - Munich - Germany 2017.jpg|100px]]
| [[Firmo (usurpatore III secolo)|Firmo]], [[Saturnino (usurpatore romano)|Saturnino]], [[Proculo]] e [[Gaio Quinto Bonoso|Bonoso]]
| '''[[Gallieno]]'''<br />Publio Licinio Egnazio Gallieno
| [[218]]
| fine '''[[253]]'''
| '''[[268]]'''
| <small>ucciso a tradimento</small>
| Figlio di Valeriano, regnò insieme al padre fino alla sua cattura;<br />nominò ''correctior totius Orientis'' [[Settimio Odenato]] di [[Palmira]] (260-267)
|-
|''Carus et Carinus et Numerianus''
| [[File:ValerianusIIae.jpg|100px]]
| [[Marco Aurelio Caro|Caro]], [[Marco Aurelio Carino|Carino]], [[Numeriano]]
| ''Associato al trono''<br />'''[[Cornelio Valeriano]]'''<br />Publio Licinio Cornelio Valeriano
| ?
| colspan=2 | ''[[258]] circa''
| <small>ucciso a tradimento</small>
| Figlio di Gallieno, non è chiaro se sia stato o meno co-augusto di suo padre e di suo nonno
|-
| [[File:Aureus Saloninus Caesar (obverse).jpg|100px]]
| ''Associato al trono''<br />'''[[Cornelio Salonino]]'''<br />Publio Licinio Cornelio Valeriano Salonino
| [[243]] circa
| colspan=2 | ''[[260]] circa''
| <small>assassinato</small>
| Figlio di Gallieno e co-augusto di suo padre e di suo nonno
|}
 
== Analisi ==
==== [[Imperatori illirici]] (268-284) ====
Dall'incertezza generale, che tuttavia caratterizza l'intera opera, emerge un unico dato sicuro: essa è, senz'ombra di dubbio, espressione dell'opposizione senatoria all'istituto imperiale del quale si dà una rappresentazione ora banalizzata, con l'indugiare su particolari a volte esageratamente falsi e in ogni caso tendenziosi, che riguardano la vita privata dei singoli imperatori, ora un resoconto a fosche tinte con descrizioni aventi per oggetto la ''crudelitas'', l'''ebrietas'' e tutta la sequela delle umane aberrazioni: e ogni qual volta qualche notizia era estremamente esagerata fino all'inverosimile, se ne attribuiva la paternità a un certo Cordus, storico non altrimenti noto, sicuramente inventato ''ad hoc'' .
 
La controprova che il filo conduttore dell'opera sia da ricercare nell'avversione all'istituto imperiale sta nel fatto che pochi imperatori, come [[Settimio Severo]] e [[Marco Aurelio Probo]] sono oggetto di lodi, lodi che danno agli autori (o all'autore) occasione di parlare di un ritorno dei vecchi tempi, sotto forma di ''laudatio temporis acti'' (rimpianto del tempo passato), di quella ''res publica romana'' dei tempi d'oro, quando a decidere delle sorti dello stato era la prestigiosa classe senatoria e non il capriccio o l'estrosità, come spesso è dato leggere in quest'opera, degli odiati imperatori: persino i rigidi appartenenti alla gens Catoniana, dice l'autore della ''Historia Augusta'', sarebbero stati lieti di vivere sotto i suddetti imperatori, lodati per il loro comportamento deferente nei confronti del senato.
{| class="wikitable" style="text-align:center" width=100%
! rowspan=2 width=100px | Ritratto
! rowspan=2 width=20% | Nome
! rowspan=2 width=10% | Nascita
! colspan=2 | Regno
! rowspan=2 width=10% | Morte
! rowspan=2 | Note
|-
! width=10% | Inizio
! width=10% | Fine
|-
| [[File:5313-Brescia-SGiulia-Ritratto Claudio II il Gotico-scontornata-PNG.png|100px]]
| '''[[Claudio il Gotico]]'''<br />Marco Aurelio Claudio
| 10 maggio [[213]] o [[214]]
| settembre o ottobre '''[[268]]'''
| luglio '''[[270]]'''
| <small>peste</small>
| [[Marco Piavonio Vittorino]] usurpatore nelle [[Impero delle Gallie|Gallie]] (268-271)
|-
| [[File:Quintillus-270-Antoninianus-2,51g-(CNG).jpg|100px]]
| '''[[Quintillo]]'''<br />Marco Aurelio Claudio Quintillo
| [[220]] circa
| colspan=2 | '''[[270]]'''
| <small>forse suicida</small>
| Fratello di Claudio;<br />fu deposto
|-
| [[File:5305-Brescia-SGiulia-Ritratto di Claudio II Gotico o Aureliano-scontornata png.png|100px]]
| '''[[Aureliano]]'''<br />Lucio Domizio Aureliano
| 9 settembre [[214]]
| '''[[270]]'''
| 25 settembre '''[[275]]'''
| <small>assassinato</small>
| Dopo la morte, vi fu un interregno di due mesi in cui l'impero venne probabilmente governato dalla vedova, l'[[augusta (titolo)|augusta]] [[Ulpia Severina]]<ref>Watson, Alaric (1999). Aurelian and the Third Century. London: Routledge. ISBN 0-415-07248-4.</ref><br /><small>Usurpatori:<br />Nelle [[Impero delle Gallie|Gallie]]: Vittorino (268-271), [[Domiziano II]] (271 ?), [[Tetrico|Tetrico I]] (271-274), [[Tetrico iunior|Tetrico II]] (271-274) e [[Faustino (Imperatore delle Gallie)|Faustino]] (273-274)<br />In [[Dalmazia]]: [[Settimio]] (271-272)<br />In Siria e in Oriente: [[Vaballato]], figlio di [[Zenobia]] di [[Palmira]] (271-274)</small>
|-
| [[File:EmpereurTacite.jpg|100px]]
| '''[[Marco Claudio Tacito|Tacito]]'''<br />Marco Claudio Tacito
| [[200]] circa
| novembre '''[[275]]'''
| giugno '''[[276]]'''
| <small>forse avvelenato o soffocato</small>
|
|-
| [[File:Florianus-Antoninianus(3.6g)-Lugdunum-276(CNG).jpg|100px]]
| '''[[Marco Annio Floriano|Floriano]]'''<br />Marco Annio Floriano
| ?
| giugno '''[[276]]'''
| agosto '''[[276]]'''
| <small>assassinato dai suoi soldati</small>
| Probabilmente fratellastro di Tacito
|-
| [[File:Probus Musei Capitolini MC493.jpg|100px]]
| '''[[Marco Aurelio Probo|Probo]]'''<br />Marco Aurelio Probo
| 9 agosto [[232]]
| agosto '''[[276]]'''
| settembre o ottobre '''[[282]]'''
| <small>ucciso in una rivolta militare</small>
| Usurpatori in Gallia: [[Proculo|Tito Ilio Proculo]] (280) e [[Gaio Quinto Bonoso]] (280);<br />usurpatore in Asia: Gaio Giulio Saturnino (280)
|-
| [[File:Caro - dritto aureo.jpg|100px]]
| '''[[Marco Aurelio Caro|Caro]]'''<br />Marco Aurelio Caro
| [[230]] circa
| settembre o ottobre '''[[282]]'''
| luglio o agosto '''[[283]]'''
| <small>malattia oppure incidente</small>
|
|-
| [[File:Montemartini - Carino cropped.JPG|100px]]
| '''[[Marco Aurelio Carino|Carino]]'''<br />Marco Aurelio Carino
| [[250]] circa
| rowspan=2 | luglio o agosto '''[[283]]'''
| luglio '''[[285]]'''
| <small>caduto in battaglia</small>
| Figlio di Caro;<br />regnò in Occidente;<br />[[Giuliano (usurpatore)|Giuliano]] usurpatore in Pannonia (284/285)
|-
| [[File:Numeriano - dritto aureo.jpg|100px]]
| '''[[Numeriano]]'''<br />Marco Aurelio Numerio Numeriano
| [[254]] circa
| novembre '''[[284]]'''
| <small>assassinato da [[Arrio Apro]]</small>
| Figlio di Caro;<br />regnò in Oriente
|}
 
E, a ben considerare, l'atteggiamento ostile della classe senatoria nei confronti dell'istituto imperiale trovava una sua motivazione precisa, dovuta al fatto che in epoca repubblicana il ruolo di guida dello stato era esclusivamente nelle mani dell'aristocrazia senatoriale, e con esso tutta una serie di interessi che vedeva cointeressati alcuni clan di una ristretta oligarchia nella spartizione di incarichi, altamente remunerativi, sia in patria che soprattutto in territorio provinciale.
== Il vero filo conduttore ==
Dall'incertezza generale, che tuttavia caratterizza l'intera opera, emerge un unico dato sicuro: essa è, senz'ombra di dubbio, espressione dell'opposizione senatoria all'istituto imperiale del quale si dà una rappresentazione ora banalizzata, con l'indugiare su particolari a volte esageratamente falsi e in ogni caso tendenziosi, che riguardano la vita privata dei singoli imperatori, ora un resoconto a fosche tinte con descrizioni aventi per oggetto la ''crudelitas'', l'''ebrietas'' e tutta la sequela delle umane aberrazioni: e ogni qual volta qualche notizia era estremamente esagerata fino all'inverosimile, se ne attribuiva la paternità a un certo Cordus, storico, si fa per dire, non altrimenti noto, sicuramente ''ad hoc'' inventato. La controprova che il filo conduttore dell'opera sia da ricercare nell'avversione all'istituto imperiale sta nel fatto che pochi imperatori, come [[Settimio Severo]] e [[Marco Aurelio Probo]] sono oggetto di lodi, lodi che danno agli autori (o all'autore) occasione di parlare di un ritorno dei vecchi tempi, sotto forma di ''laudatio temporis acti'' (rimpianto del tempo passato), di quella ''res publica romana'' dei tempi d'oro, quando a decidere delle sorti dello stato era la prestigiosa classe senatoria e non il capriccio o l'estrosità, come spesso è dato leggere in quest'opera, degli odiati imperatori: persino i rigidi appartenenti alla gens Catoniana, dice l'autore della ''Historia Augusta'', sarebbero stati lieti di vivere sotto i suddetti imperatori, lodati per il loro comportamento deferente nei confronti del senato.
 
E, a ben considerare, l'atteggiamento ostile della classe senatoria nei confronti dell'istituto imperiale trovava una sua motivazione precisa, dovuta al fatto che in epoca repubblicana il ruolo di guida dello stato era esclusivamente nelle mani dell'aristocrazia senatoriale, e con esso tutta una serie di interessi che vedeva cointeressati alcuni clan di una ristretta oligarchia nella spartizione di incarichi, altamente remunerativi, sia in patria che soprattutto in territorio provinciale; iI sudditi, paragonati a pecore da tosare a zero, erano spesso sottoposti a gravami e soprusi di ogni genere tali da generare malcontenti e da alimentare movimenti di ribellione: nella migliore delle ipotesi i provinciali avevano la possibilità di denunciare i governatori di province corrotti che, appartenendo alla classe aristocratica, venivano sistematicamente assolti da tribunali le cui giurie, se si eccettua qualche decennio, erano rigorosamente di estrazione aristocratica. Ma questo era solo uno degli aspetti: l'oligarchia senatoria dei tempi d'oro della repubblica aveva un potere illimitato e distribuiva cariche onori e incarichi avendo il delicato compito di condurre la direzione della politica sia interna che estera.
 
== La svolta augustea, il declino e il risentimento dell'ordine senatorio ==
 
Con l'avvento dell'impero vennero meno al senato quasi tutte queste prerogative, pur se formalmente continuava a svolgere il proprio ruolo. Ma da Augusto in poi, il suo prestigio e soprattutto il suo potere decisionale subì un improvviso drastico ridimensionamento. Una serie di provvedimenti presi da Augusto in materia di governatorato delle province che gli garantivano il controllo degli eserciti, rese inoffensivo il consesso senatorio, ridotto a mite e mero strumento di approvazione della volontà del sovrano in ogni campo della vita pubblica. Stretto nella dura morsa tra l'imperatore da una parte e l'esercito, a questi fedelissimo, dall'altra, il senato perdette progressivamente il suo ruolo e dovette accontentarsi di svolgere compiti subordinati al volere e spesso al capriccio di imperatori non sempre illuminati. Costretta a subire, la classe senatoria trovò modo di sfogare tutto il suo risentimento in opere pseudo storiche quale quella, come detto di Mario Massimo che, prendendo le mosse da Svetonio, ma solo per ciò che riguardava l'aspetto della vita privata degli imperatori, ridicolizzava e colpevolizzava gli imperatori per i mali dai quali era affetto l'Impero, nell'approssimarsi del proprio declino.
 
E a Mario Massimo, come già detto, molto deve la ''Historia Augusta'' soprattutto per ciò che di infamante, di ridicolo, di falso e anche di tragicamente vero nei confronti di taluni imperatori si potesse dire. Rimarrebbe da parlare della presenza di parecchie ed evidenti contraddizioni interne nella ''Historia Augusta,'' di cui qui non è il caso nemmeno di far cenno, e per il cui approfondimento si rimanda il lettore all'introduzione al lavoro di Paolo Soverini citato, qui appresso, in bibliografia. La ''H. A.'' continua ad essere ancora al centro di importanti convegni che annualmente si tengono su tematiche che ne riguardano esclusivamente i molteplici aspetti.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
=== Fonti primarie ===
* ''Historia Augusta – Römische Herrschergestalten'', übersetzt von Ernst Hohl, 2 Bde., Zürich-München 1976.
* ''Augustan History'' - Una traduzione in inglese completa è disponibile presso la [[Loeb Classical Library]],
* ''Lives of the Later Caesars''. Traduzione della prima metà pubblicata da [[Penguin Books]]
* ''Scrittori della storia augusta'', a cura di Paolo Soverini, voll.2, Torino, Utet, 1983.
* Holger Sonnabend, ''Geschichte der antiken Biographie'', Stuttgart 2002.
 
=== Fonti secondarie ===
* Holger Sonnabend: ''Geschichte der antiken Biographie'', Stuttgart 2002.
 
== Voci correlate ==
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* [http://penelope.uchicago.edu/Thayer/E/Roman/Texts/Historia_Augusta/home.html Historia Augusta (latino e traduzione inglese)] su [[LacusCurtius]]
* {{cita web|http://www.thelatinlibrary.com/sha.html|Historia Augusta (latino) nella Latin Library}}
* [httphttps://www.livius.org/hi-hnsources/hacontent/historia-augusta/hist_aug.html Introduzione] su Livius.Org
 
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