Erminio Blotta: differenze tra le versioni

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Nacque a [[Morano Calabro]] ([[Provincia di Cosenza|CS]]). Il certificato di nascita riporta il suo nome come ''Erminio Antonio Blotta Mainieri'', ma sui suoi documenti d'identità [[Argentina|argentini]] è chiamato ''Carmen Erminio Blotta''.
 
La famiglia di Blotta si trasferì in Argentina all'inizio del 1894, quando Erminio era solo un bambino, neldurante corsola di una massicciagrande ondata migratoria daitaliana parte diverso cittadinile italianiAmeriche. Essi si stabilirono a [[Rosario (Argentina)|Rosario]], [[Provinciaprovincia di Santa Fe]], circa 280 km a nord-est di [[Buenos Aires]]. Due dei fratelli di suo padre vivevano già in Argentina, nella città che sarebbe poi stata chiamata [[Lucio V. López]], 40 km a nord-est di Rosario. Blotta fu il primo di nove fratelli.
 
Divenne apprendista alla compagnia ferroviaria [[Ferrocarril Central Argentino]], dove iniziò a sviluppare la sua abilità scultorea (modellando statuette in [[argilla]]). Lavorò in seguito in una fabbrica di medaglie (assieme a [[Marcos Vanzo]]) dove creò dei ritratti funebri e delle placche.
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==Cecità==
Nel novembre [[1917]], mentre egli dava gli ultimi ritocchi al suo monumento a [[Juan Bautista Alberdi]], un suo assistente fece staccare una scheggia di marmo che gli ruppe gli occhiali. I frammenti di vetro generati gli ferirono gli occhi, tanto che per diversi mesi rimase totalmente privo della vista. InOperato seguitodal ad un'operazione (per mano del Dr.dottor Pedro Lagleyze), Blotta riacquistò le facoltà visive, madell'occhio solosinistro. perLagleyze quantolo riguardaindirizzò ilinoltre a casa di un suo occhioconoscente sinistroaffinché trascorresse la convalescenza in maniera tranquilla a Villeta, città a 30 km da [[Asunción]]. In [[Paraguay]]
NellaBlotta cittàconobbe diil Villetapadre del pittore Modesto Delgado Rodas, inoltreche gli offrì ospitalità, Blottama incontròsoprattutto Carmen de Jesús Prieto Ruiz, una giovane maestra di scuola che qualche mese dopo (il 4 settembre [[1918]]) divenne sua moglie.
Blotta, in seguito, ringraziò Lagleyze con una scultura.
InDurante seguitòla sua permanenza, collezionò opere d'arte dei [[Tupi (gruppo etnico)|Tupi]] e dei [[Guaraní]], e scolpì delle opere tuttora esposte in diverse città del Paraguay. Per i suoi meriti artistici, Blotta sarà anche nominato cittadino onorario di quella nazione, tanto che nel [[1970]], sei anni prima di morire, affermò su un giornale come il suo desiderio più ardentegrande fosse morire da paraguayano.
Il Dr. Lagleyze lo indirizzò a casa di un suo amico (il conoscente del chirurgo abitava a Villeta, città a 30 km da [[Asunción]], [[Paraguay]]) perché trascorresse la convalescenza in maniera tranquilla.
Blotta non riuscì a trovare la persona di cui il dottore gli parlava, tuttavia conobbe il padre dell'artista peruviano (Modesto Delgado Rodas), che gli offrì ospitalità.
Nella città di Villeta, inoltre, Blotta incontrò Carmen de Jesús Prieto Ruiz, una giovane maestra di scuola che qualche mese dopo (il 4 settembre [[1918]]) divenne sua moglie.
Durante la sua permanenza, collezionò opere d'arte dei [[Tupi (gruppo etnico)|Tupi]] e dei [[Guaraní]], e scolpì dei lavori che possono ancora essere trovati in molte città del Paraguay.
In seguitò sarà anche nominato cittadino onorario di quella nazione, tanto che nel [[1970]], sei anni prima di morire, affermò su un giornale come il suo desiderio più ardente fosse morire da paraguayano.
 
==Famiglia==
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In gioventù Blotta operò su marmo e pietra, oltre all'argilla; ma a partire dalla metà degli [[anni 1920|anni venti]] scolpì sempre meno busti marmorei, a favore dei lavori in argilla (che poi venivano usati come stampi per le sculture bronzee).
Abbiamo notizia di più di 200 lavori di questo tipo (grazie, soprattutto, al giornale ''[[La Capital]]'').
Blotta lavorò anche come [[Massaggio|massaggiatore]] nel [[porto di Rosario]], e collaborò come modellista al plastico in scala raffigurante la valle del [[Paraná (fiume)|Paraná]].
Inoltre, si guadagnò da vivere grazie all'arte funeraria, creando (ad esempio) diverse centinaia di oggetti bronzei per le lapidi, spesso in collaborazione con il collega Pedro Cresta (1912-1970).
 
Per i suoi meriti artistici, il comune di Rosario gli concedette una pensione speciale.
Erminio Blotta morì a Rosario nel [[1976]], (a 83 anni) circondato dall'affetto dei suoi familiari.
 
==Eredità==
Suoi lavori possono essere trovati nelle province argentine di [[Provincia di Santa Fe |Santa Fe]], [[Provincia di Buenos Aires|Buenos Aires]], [[Provincia di Mendoza|Mendoza]], [[Provincia di Córdoba (Argentina)|Córdoba]], [[Provincia di Tucumán|Tucumán]], [[Provincia di Entre Ríos|Entre Ríos]] (in particolare a [[Concepción del Uruguay]]), [[Provincia di Chaco|Chaco]] (nella capitale [[Resistencia, Chaco|Resistencia]]), così come a [[Santiago dedi Compostela]], [[Spagna]], e nel [[kibbutz]] Melfasim in [[Israele]].
 
Nel [[1978]], una strada minore a Rosario fu rinominata ''Escultor Blotta'' ([[lingua spagnola|spagnolo]]: '' scultore Blotta'') .
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