Paraceratherium: differenze tra le versioni

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'''''Paraceratherium''''' (il cui nome significa "simile alla bestia senza corna", in riferimento ad ''[[Aceratherium]]'', il genere in cui la [[specie tipo]] ''P. bugtiense'' venne originariamente collocata) è un [[Genere (tassonomia)|genere]] estinto di [[rinoceronte]] privo di corna, considerato uno dei più grandi mammiferi terrestri mai esistiti. Visse dall'inizio alla fine dell'[[Oligocene]], circa 34-23 milioni di anni fa. I primi fossili di ''Paraceratherium'' furono scoperti in quello che oggi è il [[Pakistan]], ma resti aggiunti sono stati rinvenuti in tutta l'[[Eurasia]], dalla [[Cina]] ai [[Penisola balcanica|Balcani]]. Questo animale è classificato come membro della [[Famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Paraceratheriidae]], di cui rappresenta il [[genere tipo]].
 
Le effettive dimensioni di ''Paraceratherium'' sono sconosciute a causa dell'incompletezza dei [[Fossile|fossili]], ma si stima che potesse raggiungere un'altezza al garrese di circa 4,85 metri, una lunghezza di circa 7,4 metri e un peso compreso tra 15 e 20 tonnellate. Il suo lungo e muscoloso collo sosteneva un cranio di circa 1,3 metri di lunghezza. Presentava grandi [[Incisivo|incisivi]] simili a zanne e un'incisione nasale che suggerisce la presenza di un labbro superiore prensile o di una piccola [[proboscide]] in vita. Le sue zampe erano lunghe e robuste, simili a colonne. Lo stile di vita di ''Paraceratherium'' potrebbe essere stato simile a quello dei grandi mammiferi moderni, come [[elefanti]] e [[rinoceronti]]. Grazie alle sue dimensioni eccezionali, l'animale avrebbe avuto pochi [[predatori]] naturali e probabilmente un tasso di riproduzione lento. Era un [[Brucazione|brucatore]] che si nutriva principalmente di foglie, piante morbide e arbusti, vivendo in habitat che spaziavano dai deserti aridi con pochi alberi sparsi alle foreste subtropicali. Le cause della sua estinzione rimangono sconosciute, ma sono stati ipotizzati diversi fattori.
 
La [[tassonomia]] del genere e delle sue specie è complessa e oggetto di dibattito. Diversi generi di indricotheridi oligocenici, come ''Baluchitherium'', ''Indricotherium'' e ''Pristinotherium'', sono stati nominati, ma l'assenza di esemplari completi rende difficile il confronto e la classificazione. La maggior parte degli scienziati moderni considera questi generi [[Sinonimo (tassonomia)|sinonimi junior]] di ''Paraceratherium''. Le specie attualmente riconosciute includono ''P. bugtiense'', ''P. transouralicum'', ''P. huangheense'' e ''P. linxiaense''. La specie più conosciuta è ''P. transouralicum'', sulla quale si basano la maggior parte delle ricostruzioni. Le differenze tra ''P. bugtiense'' e ''P. transouralicum'' potrebbero rappresentare un caso di [[dimorfismo sessuale]], suggerendo che entrambi appartengano alla stessa specie.
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Una spedizione dell'[[Accademia russa delle scienze|Accademia delle Scienze russa]] scoprì successivamente fossili nella Formazione d'Aral, vicino al [[lago d'Aral]] in [[Kazakistan]]. Questi resti rappresentavano lo scheletro di indricoterio più completo conosciuto, sebbene mancasse il cranio. Nel 1916, basandosi su questi fossili, Aleksej Alekseevič Borisjak descrisse un nuovo genere, ''Indricotherium'', ispirandosi al mostro mitologico russo noto come "[[Indrik|bestia Indrik]]". Borisjak non assegnò un nome specifico alla specie fino al 1923, quando lo chiamò ''Indricotherium asiaticum''. Tuttavia, già nel 1922, la paleontologa russa Marija Pavlova aveva nominato la stessa specie ''Indricotherium transouralicum''. Questo ha portato a una discrepanza nella nomenclatura.<ref name="Prothero 2013 17 34"/><ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Pavlova | nome = M. | titolo = ''Indricotherium transouralicum'' n. sp. provenant du district de Tourgay | rivista = Bulletin de la Société des Naturalistes de Moscou, Section Géologique | volume = 31 | pp = 95-116 | lingua = fr | anno = 1922 }}</ref> Sempre nel 1923, Borisjak istituì la sottofamiglia Indricotheriinae per includere tutte le forme correlate di indricoteri allora conosciute, unificando così diverse scoperte sotto una classificazione comune.<ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Borissiak | nome = A. A. | titolo = Über die Unterfamilie Indricotheriinae Boriss. = Baluchitheriinae Osb | rivista = Zentralblatt für Mineralogie, Geologie und Paläontologie | volume = 18 | pp = 571-575 | lingua = de | anno = 1924 }}</ref>
[[File:Paraceratherium transouralicum skull.jpg|thumb|Il preparatore Otto Falkenbach con il cranio di ''P. transouralicum'' (AMNH 18650), già assegnato a ''B. grangeri'', all'[[American Museum of Natural History]]]]
Nel 1922, l'esploratore americano [[Roy Chapman Andrews]] guidò una celebre spedizione in [[Cina]] e [[Mongolia]], sponsorizzata dall'[[American Museum of Natural History]]. Durante questa spedizione, furono scoperti numerosi resti di indricotheri in varie formazioni del [[deserto del Gobi]] mongolo. Tra quesiquesti, spiccavano le zampe di un esemplare rinvenuto in posizione eretta, un'indicazione che l'animale fosse morto rimanendo intrappolato nelle [[sabbie mobili]]. Fu inoltre recuperato un cranio quasi completo, una scoperta di grande rilevanza. Questi fossili divennero la base per la descrizione di una nuova specie, ''Baluchitherium grangeri'', nominata da Henry Fairfield Osborn nel 1923.<ref name="Prothero 2013 1 16">Prothero, 2013. pp.&nbsp;1–16</ref><ref>{{Cita pubblicazione | cognome = Osborn | nome = H. F. | titolo = The extinct giant rhinoceros ''Baluchitherium'' of Western and Central Asia | rivista = Natural History | serie = 3 | volume = 23 | pp = 208-228 | anno = 1923 | url = https://archive.org/stream/naturalhistory23amer#page/n233/mode/2up | accesso = 8 settembre 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160309154340/https://archive.org/stream/naturalhistory23amer#page/n233/mode/2up | urlmorto = no }}</ref>
 
Nel 2017, il paleontologo cinese Yong-Xiang Li e colleghi descrissero una nuova specie, ''Paraceratherium huangheense'', basandosi su elementi mascellari rinvenuti nella Formazione Hanjiajing, situata nella [[provincia del Gansu|provincia cinese del Gansu]]. Il nome della specie si riferisce al vicino [[Fiume Giallo]].<ref name="huangheense">{{cita pubblicazione |autore1=Yong-Xiang, L. |autore2=Yun-Xiang, Z. |autore3=Ji, L. |autore4=Zhi-Chao, L. |autore5=Kun, X. |anno=2017 |titolo=New fossils of paraceratheres (Perissodactyla, Mammalia) from the Early Oligocene of the Lanzhou Basin, Gansu Province, China |rivista=Vertebrata PalAsiatica |volume=55 |numero=4 |pp=367-381 |url=http://www.ivpp.cas.cn/cbw/gjzdwxb/xbwzxz/201709/t20170922_4863426.html |doi=10.19615/j.cnki.1000-3118.170922 |accesso=11 ottobre 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171012044239/http://www.ivpp.cas.cn/cbw/gjzdwxb/xbwzxz/201709/t20170922_4863426.html |urlmorto=no }}</ref> Nel 2021, un'altra nuova specie, ''Paraceratherium linxiaense'', fu descritta dal paleontologo cinese Tao Deng e da un collega. Questa specie si basa basata su un cranio completo con mandibola associata e un [[Atlante (anatomia)|osso atlante]] rinvenuti nella Formazione Jiaozigou, situata nel Bacino di Linxia, nel nord-ovest della Cina, a cui il nome fa riferimento.<ref name="Nature">{{cita pubblicazione|cognome1=Deng |nome1=T. |cognome2=Lu |nome2=X. |cognome3=Wang |nome3=S. |cognome4=Flynn |nome4=L. J. |cognome5=Sun |nome5=D. |cognome6=He |nome6=W. |cognome7=Chen |nome7=S. |titolo=An Oligocene giant rhino provides insights into ''Paraceratherium'' evolution |rivista=Communications Biology |data=2021 |volume=4 |numero=1 |p=639 |doi=10.1038/s42003-021-02170-6|pmid=34140631 |pmc=8211792 }}</ref>