Particolato: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua||Particolato (disambigua)}}
[[File:Atmospheric Aerosol Eddies and Flows - NASA GSFC S.ogv|thumb|upright=1.7|Questa animazione mostra lo spessore ottico degli aerosol troposferici emessi e trasportati dal 17 agosto 2006 al 10 aprile 2007, con una risoluzione GEOS-5 di 10 &nbsp;km "''nature run''" utilizzando il modello GOCART.<ref>{{Cita web|url=http://gmao.gsfc.nasa.gov/research/aerosol/modeling/nr1_movie/|sito=gmao.gsfc.nasa.gov|editore=Global Modeling and Assimilation Office, [[Goddard Space Flight Center]], [[NASA]]|titolo=Simulating the Transport of Aerosols with GEOS-5|nome1=William|cognome1=Putman|nome2=Arlindo|cognome2=Silva|data=febbraio 2013}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://gmao.gsfc.nasa.gov/research/aerosol/ |sito=gmao.gsfc.nasa.gov|editore=Global Modeling and Assimilation Office, [[Goddard Space Flight Center]], [[NASA]]|titolo=Aerosol transport and assimilation}}</ref> (''clicca per maggiori dettagli'')<br/>
• verde: carbonio nero e organico<br/>
• rosso / arancione: polvere<br/>
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== Altre definizioni e terminologie ==
Comunemente, il termine "particolato" è invece utilizzato con un significato più restrittivo, riferendosi al particolato costituito dalle solide particelle solide e di origine antropica.<ref>{{en}} [https://dictionary.cambridge.org/it/dizionario/inglese/particulate Cambridge Dictionary, particulate]</ref>
 
Lo stesso termine è utilizzato anche con un significato più ampio, per riferirsi non solo al cosiddetto '''particolato atmosferico''', ovvero presente nell'atmosfera terrestre, ma anche al particolato presente all'interno di un gas qualsiasi.<ref>[http://treccani.it/enciclopedia/particolato/ Enciclopedia Treccani, particolato]</ref>
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* PM<sub>2,5</sub> – particolato fine con diametro inferiore a 2,5&nbsp;µm.<ref name=epabas/><ref name=whoaq/>
 
Viene inoltre talvolta definita la frazione del particolato compreso tra 2,5&nbsp;µm e 10&nbsp;µm, indicata dalla sigla PM<sub>10-2,5</sub><ref>{{en}} [https://www3.epa.gov/ttnamti1/pm10pilot.html United States Environmental Protection Agency - PM10-2.5 (Coarse) Chemical Speciation Pilot] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20201024091201/https://www3.epa.gov/ttnamti1/pm10pilot.html |datedata=24 ottobre 2020 }}</ref> e che corrisponde alla frazione del particolato PM<sub>10</sub> senza considerare la frazione del particolato PM<sub>2,5</sub>.
 
Per dimensioni ancora inferiori si parla di particolato ultrafine (UFP o UP o PUF);<ref name=issal/> tale frazione è in grado di penetrare profondamente nei [[polmoni]] fino agli [[alveolo polmonare|alveoli]]; vi sono discordanze tra le fonti per quanto riguarda la loro definizione, per quanto sia più comune e accettata la definizione di UFP come PM<sub>0,1</sub> piuttosto che come PM<sub>1</sub>:
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* particolato formato dall'aggregazione delle particelle più piccole, compreso tra 0,1 e 2,5&nbsp;µm in diametro (PM<sub>2,5</sub>);
* particolato formato da particelle più grossolane (> 2,5&nbsp;µm) generate mediante processi meccanici da particelle più grandi.
La distinzione non è così netta per ragioni sperimentali. Dato che non è possibile campionare esattamente tutte le particelle con diametro inferiore a 10 &nbsp;µm e scartare le altre, la [http://www.epa.gov Environmental Protection Agency] (EPA) ha definito dei parametri geometrici relativi agli strumenti di misura e dei parametri relativi ai flussi di prelievo; poi, in base a questi parametri, tutto il particolato raccolto viene denominato PM<sub>10</sub> anche se una parte delle particelle campionate avrà dimensioni maggiori. Analogamente per il PM<sub>2,5</sub>.
 
[[File:Grain size dependence of penetration of airborne particulate matter.jpg|thumb|upright=1.6|Differenze tra particolato inalabile, toracico e respirabile]]
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Le fonti del particolato atmosferico si possono classificare inoltre in "fonti primarie" e "fonti secondarie":
* Con le prime si indica una emissione diretta di materiale particolato in atmosfera e si tiene conto delle fonti naturali (costituite da sale marino, azione del vento, pollini, eruzioni vulcaniche, ecc.) e delle fonti antropiche (traffico veicolare, riscaldamento, processi industriali, inceneritori, inquinamento da centrali elettriche, ecc.<ref name=eeatsp/>);
* Le fonti secondarie riguardano, invece, da una parte la condensazione di molecole presenti in fase gassosa, la successiva [[nucleazione]] e infine la coagulazione, fino a formare [[aerosol]] con diametri compresi tra 0,1 &nbsp;µm e 1 &nbsp;µm.
 
===Rapporto tra naturali e antropiche===
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=== Cina ===
Il livello di particolato nella città di Pechino ha raggiunto il suo massimo storico, pari a 993 &nbsp;µg/m<sup>3</sup>, il 12 gennaio 2013.<ref>{{Cita web|titolo=Mongolia: Air Pollution in Ulaanbaatar – Initial Assessment of Current Situations and Effects of Abatement Measures|editore=The World Bank|anno=2010|url=http://documents.worldbank.org/curated/en/866561468274261208/pdf/529700REPLACEM1paper0FINAL002110110.pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160919230954/http://documents.worldbank.org/curated/en/866561468274261208/pdf/529700REPLACEM1paper0FINAL002110110.pdf|urlmorto=s|dataarchivio=19 settembre 2016}}</ref>
 
Per monitorare la [[qualità dell'aria]] della Cina meridionale, il consolato americano di [[Canton]] ha installato un monitor di PM<sub>2,5</sub> sull'isola di [[Shamian]], che mostra le letture sul suo sito web ufficiale e sui social network.<ref>{{Cita web|url=http://guangzhou.usembassy-china.org.cn/guangzhou-air-quality-monitor.html|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110701120727/http://guangzhou.usembassy-china.org.cn/guangzhou-air-quality-monitor.html|urlmorto=s|dataarchivio=1º luglio 2011|autore=Consulate General of the United States of America Guangzhou, China|titolo=U.S. Consulate Air Quality Monitor and StateAir|editore=U.S. Department of State|data=n.d.|accesso=24 dicembre 2014}}</ref>
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| 17 || {{GHA}} || 33.2 || <span style="color: red">'''3.0'''</span>
|-
| 18 || {{KIRKGZ}} || 33.1 || <span style="color: red">'''+2.0'''</span>
|-
| 19 || {{CHN}} || 32.5 || <span style="color: red">'''+1.9'''</span>
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Nell'ottobre 2013 l'[[Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro]] (IARC) ha inserito l'inquinamento ambientale e le polveri fini nel gruppo 1, cioè fra i cancerogeni per l'uomo.<ref>{{cita web |autore= |url=http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/luca-carra/iarc-linquinamento-dellaria-e-cancerogeno/ottobre-2013 |titolo=IARC: l'inquinamento dell'aria è cancerogeno |editore=scienzainrete.it |accesso=3 febbraio 2015 |urlmorto=no |urlarchivio=https://archive.is/20150203115310/http://www.scienzainrete.it/contenuto/articolo/luca-carra/iarc-linquinamento-dellaria-e-cancerogeno/ottobre-2013 |dataarchivio=3 febbraio 2015 }}</ref>
 
Secondo le linee guida dell'OMS del 2005 sulla [[qualità dell'aria]], riducendo i PM 10 da 70 a 20&nbsp;µg/m³, si potrebbe ridurre la mortalità nelle città inquinate del 15% all'anno.<ref name=oms-2005>{{cita web |autore= |url=http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs313/en/ |titolo=Ambient (outdoor) air quality and health |editore=WHO |accesso=3 febbraio 2015 |lingua=ingleseen |urlmorto=no |urlarchivio=https://archive.is/20150203120747/http://www.who.int/mediacentre/factsheets/fs313/en/ |dataarchivio=3 febbraio 2015 }}</ref>
 
Tra i disturbi attribuiti al particolato fine e ultrafine (PM<sub>10</sub> e soprattutto PM<sub>2,5</sub>) vi sono patologie acute e croniche a carico dell'apparato respiratorio ([[asma]], [[bronchite|bronchiti]], [[enfisema]], [[allergie|allergia]], [[tumore|tumori]]) e cardio-circolatorio (aggravamento dei sintomi cardiaci nei soggetti predisposti).<ref>{{en}} Donaldson K, MacNee W. Potential mechanisms of adverse pulmonary and cardiovascular effects of particulate air pollution (PM10). Int J Hyg Environ Health. 2001 Jul;203(5-6):411-5. [https://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=pubmed&cmd=Retrieve&dopt=AbstractPlus&list_uids=11556145&query_hl=19&itool=pubmed_DocSum Sunto]</ref><ref>{{en}} Francesca Dominici, PhD; Roger D. Peng, PhD; Michelle L. Bell, PhD; Luu Pham, MS; Aidan McDermott, PhD; Scott L. Zeger, PhD; Jonathan M. Samet, Fine Particulate Air Pollution and Hospital Admission for Cardiovascular and Respiratory Diseases, MD – JAMA. 2006;295:1127-1134. [http://jama.ama-assn.org/cgi/content/abstract/295/10/1127?maxtoshow=&HITS=10&hits=10&RESULTFORMAT=&fulltext=particulate&searchid=1&FIRSTINDEX=0&resourcetype=HWCIT Sunto]</ref>
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! [https://www.eea.europa.eu/themes/air/air-quality-index European Air Quality Index] (indice della qualità dell'aria europea) !! Good (buona) !! Fair (discreta) !! Moderate (moderata) !! Poor (cattiva) !! Very poor (molto cattiva) !! Extremely poor (pessima)
|-
| Particles less than (particelle quando inferiori a) 2.5&nbsp;µm (PM<sub>2,5</sub>) || 0-10&nbsp;μg/m<sup>3</sup> || 10-20&nbsp;μg/m<sup>3</sup> || 20-25&nbsp;μg/m<sup>3</sup> || 25-50&nbsp;μg/m<sup>3</sup> || 50-75&nbsp;μg/m<sup>3</sup> || 75-800&nbsp;μg/m<sup>3</sup>
|-
| Particles less than (particelle quando inferiori a) 10&nbsp;µm (PM<sub>10</sub>) || 0-20&nbsp;μg/m<sup>3</sup> || 20-40&nbsp;μg/m<sup>3</sup> || 40-50&nbsp;μg/m<sup>3</sup> || 50-100&nbsp;μg/m<sup>3</sup> || 100-150&nbsp;μg/m<sup>3</sup> || 150-1200&nbsp;μg/m<sup>3</sup>
|}
 
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In assenza di inquinanti atmosferici particolari, il pulviscolo contenuto nell'aria raggiunge concentrazioni diverse (mg/m³) nei diversi ambienti, generalmente è minimo in zone di alta montagna, e aumenta spostandosi dalla campagna alla città, alle aree industriali.
 
Le tecniche gravimetriche (basate quindi sul peso delle polveri) non riescono a misurare con la precisione e sensibilità sufficiente i quantitativi di particolato ancora più fine. Sono state però messe a punto tecniche [[ottica|ottiche]] basate sull'uso del [[laser]] e in grado di "contare" il numero di particelle presenti per unità di superficie di caduta.<ref>Diego Barsotti, [http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=6807 Misurate le nanopolveri dell'inceneritore di Bolzano. Presentati in un convegno i dati comparati sulle emissioni delle nanopolveri rilevate con tecnologia tedesca] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071216204801/http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=6807 |data=16 dicembre 2007 }}</ref>
 
L'EPA ha inoltre messo a disposizione una guida su come costruire, per fini didattici, un semplice rilevatore per misurare la concentrazione di particolato.<ref>{{en}} [https://www3.epa.gov/airnow/teachers/gh_pmsensorkit_handoutandinstructions.pdf Build Your Own Particle Sensor] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20180729015620/https://www3.epa.gov/airnow/teachers/gh_pmsensorkit_handoutandinstructions.pdf |datedata=29 luglio 2018 }}</ref>
 
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