Gravitone: differenze tra le versioni
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{{Infobox particella
|nome = Gravitone
|famiglia = [[Bosone (fisica)|Bosone]]
|status = Ipotetica
|interazione=[[Gravitazione]]
|simbolo=G<ref>
|antiparticella=Se stessa
|teorizzata=Anni trenta<ref>
Il nome è attribuito a Dmitrii Blokhintsev e F. M. Gal'perin nel 1934<ref name=Neutrino_hypothesis>
< 6×10−32 eV/c2<ref>
}}
Il '''gravitone''', o [[quanto]] di [[Interazione gravitazionale|gravità]], è un'ipotetica [[particella elementare]]
Se il gravitone esiste, si prevede sia privo di massa per via del
Si può mostrare come vi sia una corrispondenza biunivoca tra qualsiasi particella elementare priva di massa con [[spin]] pari a 2 e una forza perfettamente uguale alla gravitazione; da ciò consegue che, se venisse scoperta una particella con tali caratteristiche, sarebbe un gravitone.<ref>{{Cita libro|autore=Charles W. Misner|autore2=Kip S. Thorne|autore3=John Archibald Wheeler|titolo=Gravitation|dataoriginale=1 Gennaio 1973|anno=1973|lingua=
== Storia ==
Il termine gravitone è stato originariamente coniato nel 1934 dal fisico sovietico [[Dmitrii Blokhintsev]] e da [[F.M. Gal'perin]].<ref>{{Cita libro|autore=Dmitrii Blokhintsev|autore2=F.M. Gal'perin|titolo=Гипотеза нейтрино и закон сохранения энергии [Neutrino hypothesis and conservation of energy]|url=https://books.google.it/books?id=V2ktDAAAQBAJ&pg=PA664&redir_esc=y#v=onepage&q&f=false|annooriginale=1934|lingua=
== Teoria ==
Dato il grande successo dei [[Quanto|quanti]] nel descrivere le [[Interazioni fondamentali|forze fondamentali]], è sembrato naturale che lo stesso metodo potesse funzionare bene anche per la gravità. Secondo alcune teorie il movimento di un corpo produrrebbe un segnale di informazione che impiega un tempo rapidissimo, ma comunque non nullo, per arrivare all'altra massa interagente (secondo la [[relatività ristretta]] sarebbe uguale alla velocità della luce) e adeguare la forza di gravità alla nuova distanza fra i due corpi. Secondo altri punti di vista, come il [[Teorema di Bell|Teorema di non-località]] di [[John Stewart Bell|Bell]], fra due masse e relativi gravitoni esisterebbe un legame permanente fuori dal [[spaziotempo|continuo spaziotemporale]].
Nelle varie teorie i gravitoni devono esercitare sempre una forza attrattiva e agire a qualsiasi distanza in accordo con le caratteristiche della gravità. Dal punto di vista quantistico queste caratteristiche definiscono un [[Bosone (fisica)|bosone]] con spin 2 e [[massa a riposo]] zero che definisce un [[campo tensoriale]]. Nella gravità quantistica i gravitoni svolgerebbero lo stesso ruolo dei fotoni, i quanti del [[campo elettromagnetico]], nell'ambito dell'[[elettrodinamica quantistica]], dove vengono continuamente creati e distrutti da tutte le particelle cariche e interagendo con esse producono la familiare [[Interazione elettromagnetica|forza elettromagnetica]].
Sono stati fatti molti tentativi di introdurre il gravitone, anche se la formalizzazione matematica non è priva di ostacoli. Una teoria di questo tipo richiederebbe al gravitone di operare in maniera simile al fotone, ma contrariamente all'elettrodinamica, dove i fotoni agiscono direttamente solo sulle particelle cariche, i gravitoni dovrebbero interagire anche fra di loro oltre che con tutte le altre particelle. Ad oggi tutti i tentativi di creare una teoria quantistica coerente per la gravitazione si sono dimostrati problematici. Si deve anche notare che una teoria della gravità quantistica non richiede necessariamente un gravitone; ad esempio la teoria LQG, (loop quantum gravity, [[gravitazione quantistica a loop]]) non ha una particella analoga bensì i gravitoni appaiono come modificazioni topologiche del tessuto spaziotemporale.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Carlo Rovelli|autore2=Junichi Iwasak|anno=1992|titolo=Gravitons as Embroidery on the Weave|rivista=International Journal of Modern Physics D|volume=Vol. 01|numero=03n04|pp=533-557|lingua=
La rilevazione di un gravitone, qualora esistesse, si dimostrerebbe abbastanza problematica in quanto tali particelle interagirebbero molto debolmente.
== Gravitoni e rinormalizzazione ==
Nel descrivere le interazioni tra i gravitoni, la [[Teoria classica dei campi|teoria classica]] dei [[Diagramma di Feynman|diagrammi di Feynman]] e le correzioni [[Teoria semiclassica|semiclassiche]] come i diagrammi
== Energia e lunghezza d'onda ==
Sebbene si presuma che i gravitoni siano privi di massa, trasporterebbero comunque [[energia]], come qualsiasi altro [[quanto]]. L'energia dei [[Fotone|fotoni]] e l'energia dei [[Gluone|gluoni]] sono sempre trasportate da particelle prive di massa. Non è chiaro quale variabile potrebbe determinare l'energia del gravitone, cioè l'energia trasportata da un singolo gravitone.
Alternativamente, se i [[Gravità massiva|gravitoni hanno massa]], l'analisi delle [[Onda gravitazionale|onde gravitazionali]] ha prodotto un nuovo limite superiore per la [[Massa (fisica)|massa]] dei gravitoni. La [[lunghezza d'onda Compton]] del gravitone è di almeno <math>1,6 \times10^{16}m</math>, o di circa 1,6 [[Anno luce|anni luce]], corrispondente ad un gravitone di massa non superiore a <math>7,7 \times10^{-23} eV/c^2</math>.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Abbott B. P.|autore2=Abott R.|autore3=Abbot T. D.|coautori=e altri|titolo="GW170104: Observation of a 50-Solar-Mass Binary Black Hole Coalescence at Redshift 0.2"|rivista=Physical Review Letters|volume=118|numero=22|doi=10.1103/PhysRevLett.118.221101|bibcode=2017PhRvL.118v1101A}}</ref> Questa relazione tra [[lunghezza d'onda]] e massa/energia è calcolata utilizzando la [[legge di Planck]], la stessa legge che mette in relazione la [[lunghezza d'onda]] delle [[Radiazione elettromagnetica|onde elettromagnetiche]] e l'energia del [[fotone]].
== Note ==
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