Agusta: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→L'EFIM: aggiunta immagine Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile avanzata |
m Annullata la modifica di 79.50.138.26 (discussione), riportata alla versione precedente di Egidio24 Etichette: Rollback SWViewer [1.6] |
||
(35 versioni intermedie di 14 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Nota disambigua}}
{{Azienda
|nome = Agusta
|logo = Agusta logo.svg
|
|data fondazione = 1908
|forza cat anno =
|
|fondatori =
|
|
|nazione = ITA
|sede = [[Cascina Costa]]
|gruppo =
|controllate =
|persone chiave =
|
|prodotti = [[elicottero|elicotteri]], [[convertiplano|convertiplani]]
|sito = https://helicopters.leonardo.com/it/home
}}
La '''Agusta S.p.A.''' (
==Storia==
=== Gli inizi ===
Il creatore della società fu [[Giovanni Agusta]] che nel [[1907]] aveva iniziato la costruzione di [[aliante|velivoli senza motore]] e per tale scopo fondò a [[Palermo]]<ref>{{Cita libro|nome=Maurizio|cognome=Vitale|nome2=Adele Robbiati|cognome2=Bianchi|nome3=Giovanni|cognome3=Orlandi|titolo=L'Istituto lombardo Accademia di scienze e lettere: Storia della classe di scienze matematiche e naturali|url=https://books.google.com/books?id=QLAjAQAAIAAJ&newbks=0&printsec=frontcover&dq=giovanni+agusta+palermo&q=giovanni+agusta+palermo&hl=it|accesso=5 dicembre 2022|data=2008|editore=Istituto lombardo Accademia di scienze e lettere|lingua=it|ISBN=978-88-7644-540-8}}</ref>, nel [[1908]], la ditta '''Agusta Giovanni'''.<ref>Carlo De Rysky, Gruppo Costruttori Aeronautici Italiani - Catalogo annuario, Milano, Edizioni Anima, 1937, a.v.</ref>
Trasferitosi nel [[nord Italia]], nel [[1919]] l'azienda prese il nome di '''Costruzioni Aeronautiche Giovanni Agusta S.A.''' con l'intento di svolgere attività di manutenzione e riparazione degli aerei militari [[Avio (azienda)|FIAT]], [[Alenia Aermacchi|Macchi]] e [[SIAI-Marchetti|Savoia Marchetti]]. Le prime officine furono aperte a [[Tripoli]], nel [[1920]], e a [[Bengasi]], nel [[1922]]. L'officina in Italia fu inaugurata nel [[1923]] a [[Samarate|Cascina Costa]], in adiacenza al [[Aeroporto di Milano-Malpensa|campo di volo di Cascina Malpensa]].<ref>Massimo Ceriani, ''Una fabbrica di elicotteri: l'Agusta di Cascina Costa'', Jaca Book, Milano, 2004.</ref>
=== La seconda generazione ===
Riga 38 ⟶ 35:
=== Il dopoguerra ===
{{vedi anche|MV Agusta}}
Proprio nel [[1945]], gli Agusta decisero di diversificare i prodotti e costruire motociclette, fondando la ''Meccanica [[Verghera]] Agusta'', più nota come [[MV Agusta tre cilindri|MV Agusta]]. L'adozione di tecnologie derivate dalle costruzioni aeronautiche e la passione di Domenico e Vincenzo Agusta per la meccanica consentirono di realizzare modelli di grande successo e moto da competizione che si affermarono nei campionati mondiali arrivando a vincere 63 campionati del mondo di motociclismo, di cui 17 campionati del mondo consecutivi della classe 500 cm³ negli [[anni 1960|anni sessanta]] fino agli inizi degli [[anni 1970|anni settanta]].
[[File:Agusta-Bell AB204 MM80325 Aeronautica.jpg|thumb|left|Un [[Bell UH-1 Iroquois|Agusta-Bell AB204B]] dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]] nel [[1966]].]]
Nel [[1950]] cessarono i divieti relativi alle costruzioni aeronautiche imposti dal trattato di pace e l'Agusta riprese la produzione nel settore, sia realizzando piccoli quantitativi di [[biplano|biplani]], sia effettuando manutenzioni sugli aerei di produzione degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] in dotazione all'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]].
Riga 44 ⟶ 41:
Nel [[1952]] l'Agusta entrò nel settore pionieristico degli elicotteri, acquisendo tramite il giornalista [[Leone Concato]] la licenza di costruzione, prima in Europa, del [[Bell 47]]. Quasi contemporaneamente, iniziarono le sperimentazioni di modelli di propria ideazione, quali l'[[Agusta A103]] del [[1953]],<ref name = "helis">{{Cita web|url=http://www.helis.com/timeline/agusta.php|titolo=Agusta Spa|accesso=20 luglio 2007|lingua=en|editore=helis.com}}</ref> l'[[Agusta A102]] del [[1959]] o l'[[Agusta A104]] del [[1960]], derivati dal [[Bell 47]] e [[Bell 48|48]] e rimasti allo stato di prototipi.<ref name="helis"/>
Vincenzo Agusta morì nel [[1958]] e Domenico Agusta assunse ancora di più il ruolo di guida della ditta che portò a sempre maggiori risultati. Nel [[1961]], l'Agusta ricevette anche la licenza di costruzione per l'[[Bell UH-1 Iroquois|Agusta-Bell AB204]], ma, traguardo più qualificante, il 19 ottobre [[1964]].<ref name="helis"/> volò l'[[Agusta A101]], elicottero di classe detta "pesante", di concezione e progettazione tutta italiana. Questo successo tecnologico convinse l'altra società americana allora al vertice del settore, la [[Sikorsky]], a stringere un accordo commerciale nel [[1967]].<ref name="helis"/> per la costruzione su licenza dell'[[Sikorsky S-61|Agusta-Sikorsky SH-3D]]. Nel 1969 fu acquisita la [[SIAI-Marchetti]].
=== L'EFIM ===
[[File:A 109 AII.jpg|sinistra|miniatura|Agusta A109A II della Guardia di Finanza esposto al [[Volandia|Parco e Museo di Volandia]].]]
Domenico morì nel [[1971]] lasciando l'azienda al fratello Corrado.<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/06/15/morto-il-conte-corrado-agusta-il-signore.html|titolo=Repubblica}}</ref> Con la morte dello storico capo azienda, l'Agusta si trovò a fronteggiare nuovamente un periodo di crisi, dovuto agli investimenti per l'A109, che portò la famiglia Agusta a vendere il 51% delle quote della società nel [[1973]] all'[[EFIM]] (Ente Partecipazioni e Finanziamento Industria Manifatturiera).<ref>{{Cita web|autore=PierMario Crenna|url=http://www2.varesenews.it/articoli/2002/dicembre/economia/6-12storia_agusta.htm|titolo=Agusta: una storia lunga un secolo|accesso=20 luglio 2007|editore=varesenews.it|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060828232859/http://www2.varesenews.it/articoli/2002/dicembre/economia/6-12storia_agusta.htm|dataarchivio=28 agosto 2006}}</ref> L'ente di Stato
Nel [[1975]] venne avviata la produzione di serie dell'[[Agusta A109]] che si è rivelato essere uno dei maggiori successi della azienda. L'A109 è un elicottero [[Motore turboalbero|biturbina]] civile e militare, tuttora in produzione con il nome di [[AgustaWestland AW109]], dopo la commercializzazione di oltre 500 esemplari nelle differenti varianti. Corrado Agusta restò presidente fino al [[1982]], con la cessione completa delle quote all'Efim.
Riga 58 ⟶ 54:
Gli [[anni 1980|anni ottanta]] videro l'avvio di altre collaborazioni da parte dell'Agusta:
[[File:Agusta A119 Koala.jpg|thumb|Un Agusta A119 Koala]]
* Nel [[1981]] Agusta e la britannica [[Westland Aircraft|Westland]] avviarono lo sviluppo dell'[[AgustaWestland EH101]], un elicottero di classe pesante nato per rispondere ai requisiti della [[Royal Navy]] e della [[Marina Militare (Italia)|Marina Militare]], intenzionate a rinnovare la flotta di elicotteri.
* Nel [[1985]] venne avviato il programma congiunto con le industrie elicotteristiche di [[Francia]], [[Germania]] e [[Paesi Bassi]] per lo sviluppo e la produzione dell'NHI NH90, un elicottero della classe medio-pesante richiesto dalle rispettive [[forze armate]].
Nel [[1988]], venne alla luce uno scandalo per corruzione, durante la fornitura di A109 per le [[forze armate del
Negli [[anni 1990|anni novanta]] venne avviata la produzione o l'attività prototipica relativa ai seguenti modelli:
Riga 76 ⟶ 71:
=== L'acquisizione della Westland ===
{{vedi anche|AgustaWestland}}
Nel [[1998]], l'Agusta realizzò una ''[[joint venture]]'' con la [[Bell Helicopter Textron|Bell]] denominata ''Bell/Agusta Aerospace Company'' per lo sviluppo dell'elicottero allora denominato [[Agusta Bell AB139|Bell/Agusta AB-139]] e del convertiplano [[Bell-Agusta BA609]]. La Bell in seguito si ritirò dal progetto AB139, che dunque fu rinominato [[AgustaWestland AW139]].
Nel luglio del [[2000]] la [[Finmeccanica SpA]] e la [[GKN (azienda)|GKN plc]] firmarono l'accordo per la fusione delle rispettive controllate del settore elicotteristico (la Agusta e la [[Westland Aircraft|GKN-Westland Helicopters]]), creando la [[AgustaWestland]]. Il 26 maggio [[2004]] la GKN vendette interamente la sua quota azionaria e AgustaWestland passò totalmente nelle mani di [[Leonardo-Finmeccanica|Finmeccanica]]; dal [[2016]] è confluita nel gruppo [[Leonardo (azienda)|Leonardo]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2016/04/28/finmeccanica-ok-a-nuovo-nome-leonardo_a08f831b-0b09-44ba-b76c-af4def81375a.html|titolo=Finmeccanica: ok a nuovo nome 'Leonardo'|autore=Ansa|data=28 aprile 2016|accesso=}}</ref>.
=== La nascita del marchio "Agusta"===
Dall'ottobre 2021 “Agusta” è diventato un marchio di Leonardo; il nuovo marchio, presentato in occasione di Expo Dubai 2020 durante l’inaugurazione del terminal elicotteristico “Casa Agusta”, è nato per consolidare il settore dell’ala rotante nel mercato VIP.<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=https://www.ansa.it/sito/notizie/economia/2021/10/02/leonardo-ad-expo-dubai-rilancia-brand-agusta_240bd313-f4df-4c1c-88fe-e1f0eeb49e39.html|titolo=Leonardo: ad Expo Dubai rilancia brand Agusta - Economia|sito=Agenzia ANSA|data=2 ottobre 2021|lingua=it|accesso=29 novembre 2021}}</ref>
== Note ==
Riga 86 ⟶ 83:
* Alberto Grampa - ''"AGUSTA - Un secolo di aeronautica"'', Varese 2002, Macchione Editore. ISBN 88-8340-124-7.
* Massimo Ceriani - ''"UNA FABBRICA DI ELICOTTERI - L'Agusta di Cascina Costa"'', Milano 2004, Jaca Book. ISBN 88-16-40662-3.
== Voci correlate ==
* [[Leonardo (azienda)|Leonardo]]
* [[Westland Aircraft]]
== Altri progetti ==
Riga 91 ⟶ 92:
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|
* {{cita web | 1 = https://www.focus.it/tecnologia/innovazione/agusta-a109-storia-mito | 2 = Agusta A109: storia di un mito | accesso = 5 novembre 2022 | urlmorto = no }}
{{AgustaWestland}}
|