Idromele: differenze tra le versioni

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{{F|bevande alcoliche|febbraio 2010}}
[[File:Met Flasche und Glas.jpg|thumb|Idromele]]
L{{'}}'''idromele''' ({{IPA|/idroˈmɛle/}}<ref>{{dipi|idromele}}</ref> dal [[lingua greca antica|greco]] ὕδωρ, ''hýdor'' "[[acqua]]" e μέλι, ''méli'' "[[miele]]") è una [[bevanda alcolica]] prodotta dalla [[fermentazione]] del [[miele]].
 
È forse il fermentato più antico del mondo, ancor più della [[birra]], in quanto non era necessaria la coltivazione per poterlo produrre<ref>Maguelonne Toussaint-Samat (Anthea Bell, tr.) ''The History of Food'', 2nd ed. 2009:30.</ref> e nell'antichità era noto come "la bevanda degli dèi".
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[[File:Drinking scene on an image stone.jpg|thumb|Una scena di bevuta durante una [[sumbel|symbel]] vichinga, su una stele incisa a [[Gotland]].]]
Conosciamo un idromele dell'antico [[Egitto]], quello dell'antica Grecia, uno dell'[[Inghilterra]] [[celti]]ca, l'idromele della [[Scandinavia]] [[vichinghi|vichinga]], quello degli antichi [[slavi]] e probabilmente ne esistono e ne sono esistiti molti prodotti anche in altri luoghi.
I [[Taulanti]] e gli Abri sapevano preparare l'idromele (''Wilkes'', 1992, p. &nbsp;98).<ref>Food in the Ancient World (Food Through History) by Joan P. Alcock, {{ISBN|0-313-33003-4}}, 2005, page 91, "Aristotle described the process of making it by the Taulantii of Illyria, and Pliny commented on hydromeli made in Phrygia."</ref>
 
L'idromele aveva una grande importanza nella cultura norrena (scandinava) precristiana, dove prende il nome di mjöðr (o met) e proviene dalla capra [[Heidhrun]];<ref>Vedi sezione degli animali dell'[[Yggdrasill]].</ref> nella letteratura e nella [[mitologia norrena|mitologia]] viene rappresentata come la bevanda dei re, la preferita del [[dio]] [[Odino]] e di altre creature sovrumane, in particolare degli dei degli uomini ([[Aesir]]) e degli eroi che abitano [[Ásgarðr]] ([[Einherjar]]). La tradizione vuole che due nani uccidano il vate [[Kvasir]] e dal suo sangue ricavino l'idromele, capace di dare sapienza e poesia<ref>{{cita libro |autore=Delia Guasco |titolo=Miti del nord |capitolo=L'idromele nella poesia |url=http://books.google.com/books?id=GWqgTH5q458C&pg=PA25 |editore=Giunti Editore |isbn=978-88-440-1227-4 |p=25}}</ref>. Evidenze archeologiche riguardo all'importanza che l'idromele rivestiva nelle società nordiche e più specificamente nel popolo vichingo risiedono nella scoperta di sale dove anticamente si festeggiava e si banchettava per festeggiamenti religiosi o successi bellici. Strutture come questa erano dette [[sala dell'idromele|sale dell'idromele]].
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* Il cantautore romano [[Andrea Ra]] omaggia la bevanda nella canzone ''Idromele'' contenuta nell'album ''[[Scaccomatto]]'' del 2002.
* Nel romanzo di [[Fred Vargas]], ''Sulla pietra'' (2024), ambientato in Bretagna, i protagonisti consumano spesso idromele.
* Nel videogioco [[The Elder Scrolls V: Skyrim]] è un oggetto consumabile ed è spesso citato da vari personaggi e soprattutto nelle locande.
 
==Note==