Andrea Pazienza: differenze tra le versioni
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[[File:AndreaPazienza.jpg|thumb|Andrea Pazienza nel 1974]]
{{Bio
|Nome = Andrea Michele Vincenzo Ciro<ref>{{Cita web|url=http://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2015/06/16/anni-senza-paz-giugno-moriva-andrea-pazienza_KMn5XtjIi32aY6SwidQoCM.html|titolo=27 anni senza Paz, il 16 giugno 1988 moriva Andrea Pazienza|sito=[[Adnkronos]]|data=16 giugno 2015|accesso=10 giugno 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200921202216/https://www.adnkronos.com/intrattenimento/spettacolo/2015/06/16/anni-senza-paz-giugno-moriva-andrea-pazienza_KMn5XtjIi32aY6SwidQoCM.html
|Cognome = Pazienza
|Sesso = M
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}}
Ritenuto uno degli artisti più rappresentativi e innovativi nel campo del fumetto italiano, la sua
== Biografia ==
{{citazione|Il mio primo disegnino riconoscibile l’ho fatto a 18 mesi, era un orso, questo testimonia quanto era forte in me il bisogno di disegnare|Andrea Pazienza, ''Il segno di una resa invincibile'', ''[[Corto Maltese (rivista)|Corto Maltese]]'', novembre 1983}}
▲{{citazione|Il mio primo disegnino riconoscibile l’ho fatto a 18 mesi, era un orso, questo testimonia quanto era forte in me il bisogno di disegnare|Andrea Pazienza, ''Il segno di una resa invincibile'', ''[[Corto Maltese (rivista)|Corto Maltese]]'', novembre 1983}}[[File:AndreaPazienza.jpg|thumb|Andrea Pazienza nel 1974]]Pazienza nacque a [[San Benedetto del Tronto]] ([[provincia di Ascoli Piceno|AP)]] il 23 maggio 1956<ref>{{cita web|url=http://andreapazienza.it/|editore=Centro fumetto Andrea Pazienza|accesso=23 maggio 2012}}</ref>, da Enrico Pazienza, docente di educazione artistica originario di [[San Severo]] ([[Provincia di Foggia|FG]]), e della sambenedettese Giuliana Di Cretico, insegnante di educazione tecnica. La famiglia risiedeva stabilmente a San Severo ma la madre volle dare alla luce Andrea nel proprio paese d'origine. All'età di dodici anni<ref>{{cita web|url=http://www.andreapazienza.it/index.php/paz-l-artista/biografia|titolo=Biografia sul sito ufficiale Andrea Pazienza|accesso=10 settembre 2016}}</ref>, Pazienza si trasferì per studi a [[Pescara]], tornando quasi ogni fine settimana a San Severo, dove continuò a frequentare gli amici di sempre e a lasciare tracce della sua genialità, tra l'altro realizzando le scenografie di alcuni spettacoli presso il [[Teatro Verdi (San Severo)|Teatro Verdi]]; nella città abruzzese frequentò il liceo artistico «Giuseppe Misticoni» e strinse amicizia con l'autore di fumetti [[Tanino Liberatore]].<ref>{{cita web|url=http://simoneangelini.blogspot.com/2018/06/andrea-pazienza-e-gli-anni-pescaresi.html|titolo=Pescara tra arte, musica e rivoluzioni.|autore=Simone Angelini|accesso=13 giugno 2020}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=Convergenze|opera=Tutto Pazienza|dataoriginale=2016|editore=LaRepubblica - L'Espresso|volume=13}}</ref>
In questi anni realizzò i suoi primi fumetti, in parte rimasti inediti, e una serie di dipinti; collaborò inoltre con il Laboratorio Comune d'Arte "Convergenze" che dal 1973 espose i suoi lavori in mostre sia collettive sia personali. Nel 1974 si iscrisse al corso di laurea in [[DAMS|Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo]] ([[DAMS]]) presso l'[[Università degli Studi di Bologna|Università di Bologna]], ma abbandonò gli studi a due esami dal conseguimento della laurea. Nel capoluogo emiliano visse appieno gli anni della contestazione legata al [[Movimento del '77]], che fanno anche da sfondo al suo primo lavoro edito: il fumetto ''Le straordinarie avventure di Pentothal'', (''Alter Alter'', 1977) e nello stesso periodo frequentò anche altri artisti e scrittori come [[Enrico Palandri (scrittore)|Enrico Palandri]], [[Pier Vittorio Tondelli]], Gian Ruggero Manzoni, [[Freak Antoni]] e [[Francesca Alinovi]].
[[File:Andrea Pazienza San Menaio.jpg|
▲[[File:Andrea Pazienza San Menaio.jpg|sinistra|miniatura|Pazienza a [[San Menaio]] nel 1981.]]
Nel 1977 entrò a far parte assieme a [[Filippo Scozzari]] del gruppo che realizzava una rivista sperimentale di fumetti per adulti di genere umoristico e satirico: ''[[Cannibale (rivista)|Cannibale]]'', fondata da [[Stefano Tamburini]] e [[Massimo Mattioli]], cui si unì in seguito anche il suo amico Tanino Liberatore.▼
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Dal 1979 al 1981 collaborò col settimanale di satira ''[[Il Male]]''. Nel frattempo, con il gruppo di ''Cannibale'' più [[Vincenzo Sparagna]] fondò nel 1980 il mensile ''[[Frigidaire (rivista)|Frigidaire]]'' sulle cui pagine fece il suo debutto il suo personaggio di [[Massimo Zanardi|Zanardi]]. La collaborazione con ''Frigidaire'' rivelò un Pazienza prolifico, benché insofferente verso scadenze e pressioni editoriali. Nei soli primi mesi di vita della rivista, realizzò soggetti e disegni per decine di storie in bianco e nero, a colori e con tecniche miste; tra i personaggi: Francesco Stella, l'Investigatore senza nome, [[Sandro Pertini|Pertini]] (per un albo speciale «disegnato in tre giorni» disse Pazienza). Nello stesso periodo realizzò anche copertine di dischi, un calendario, alcuni poster e spot grafici. Inoltre omaggiò Tamburini e Scòzzari di collaborazioni, e illustrò articoli e racconti su richiesta del direttore Sparagna.
[[File:Redazione frigidaire 1982.jpg|thumb|La redazione di ''[[Frigidaire (rivista)|Frigidaire]]'' al completo, nel febbraio 1982. In piedi da sinistra: [[Tanino Liberatore]], [[Vincenzo Sparagna]], [[Filippo Scozzari]] e [[Massimo Mattioli]]; sotto: [[Stefano Tamburini]] e Andrea Pazienza.|sinistra]]
[[File:Redazione frigidaire 1982.jpg|thumb|La redazione di ''[[Frigidaire (rivista)|Frigidaire]]'' al completo nel febbraio 1982. In piedi da sinistra: [[Tanino Liberatore]], [[Vincenzo Sparagna]], [[Filippo Scozzari]] e [[Massimo Mattioli]]; sotto: [[Stefano Tamburini]] e Andrea Pazienza.]]Pazienza si dedicò anche all'insegnamento dapprima presso la ''Libera Università di Alcatraz'' di [[Dario Fo]] a [[Gubbio]] (coordinata dal figlio [[Jacopo Fo|Jacopo]]), quindi nel 1983 partecipò a [[Bologna]] alla ''Scuola di Fumetto e Arti Grafiche [[Zio Feininger]]'', fondata da Brolli e Igort in collaborazione con l'Arci locale, e insegnò a fianco di [[Magnus (fumettista)|Magnus]], [[Lorenzo Mattotti]], [[Silvio Cadelo]] e altri. Qui tenne un corso fino al giugno del 1984 (tra gli allievi [[Francesca Ghermandi]], [[Alberto Rapisarda]], [[Enrico Fornaroli]] e [[Sauro Turroni]]), raccontando quell'esperienza di insegnante qualche anno più tardi nel [[romanzo a fumetti]] [[Pompeo (fumetto)|''Pompeo'']].▼
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Senza limitarsi al fumetto, Pazienza firmò in questi anni manifesti cinematografici (tra i quali quello della ''[[La città delle donne|Città delle donne]]'' di [[Federico Fellini|Fellini]] nel 1980, e quello per ''[[Lontano da dove]]'', regia di [[Stefania Casini]] e [[Francesca Marciano]], nel 1983), videoclip (''[[Milano e Vincenzo]]'' di [[Alberto Fortis]] e ''[[Michelle]]'' dei [[The Beatles|Beatles]] per il programma ''[[Mister Fantasy]] di'' [[Rai 1]]), copertine di dischi (come ''[[Robinson, come salvarsi la vita|Robinson]]'' di [[Roberto Vecchioni]], ''S.o.S brothers'' di [[Enzo Avitabile]] e ''[[Passpartù]]'' della [[Premiata Forneria Marconi]]) e campagne pubblicitarie. Lavorò anche per il mondo del [[teatro]], realizzando [[scenografia|scenografie]] e ideando locandine, come nel caso dello spettacolo di [[teatro-danza]] ''Dai Colli'' (coreografia di [[Giorgio Rossi (coreografo)|Giorgio Rossi]]) della compagnia [[Sosta Palmizi]]. Si cimentò anche nella pittura, esponendo nuove opere sia nel 1982, in occasione della rassegna ''Registrazione di Frequenza'' presso la [[Galleria d'arte moderna di Bologna|Galleria Comunale d'Arte Moderna di Bologna]], sia nel 1983, presso la galleria milanese Nuages e alla mostra ''Nuvole a go-go'' presso il [[
Se in questi anni conobbe una grande popolarità grazie al suo lavoro, contemporaneamente come tanti della sua generazione si avvicinò alle [[Droga|droghe]] pesanti e in particolare all’[[eroina]], alternando astinenza e dipendenza. Ben presto si guadagnò la fama di "tossico", {{Sf|sulla quale egli stesso
Trasferitosi a [[Montepulciano]] nel 1984 e apparentemente uscito dalla dipendenza, nel giugno 1985 conobbe la fumettista Marina Comandini, che sposò l'anno seguente. Nel frattempo continuò a collaborare con le più importanti riviste italiane del fumetto tra cui [[Linus (periodico)|''Linus'']] e partecipò alla creazione del mensile ''Frizzer'' (affiancato a ''Frigidaire'') e collaborò alla rivista ''Tempi Supplementari''.
Dal 1986 collaborò anche con ''Avaj'', supplemento del mensile ''[[Linus (periodico)|Linus]]'', con ''[[Tango (rivista)|Tango]]'', settimanale del quotidiano ''[[L'Unità]]'', con ''Zut'', rivista satirica diretta da [[Vincino]], e con ''Comic Art''. Nel 1987 firmò la scenografia dello spettacolo di danza ''Dai colli'' del coreografo [[Giorgio Rossi (coreografo)|Giorgio Rossi]] e collaborò alla sceneggiatura de ''[[Il piccolo diavolo]]''<ref>{{Cita libro|titolo=Passione|url=https://books.google.it/books?id=QfynSBHlEgYC&pg=PA40&dq=andrea+pazienza+piccolo+diavolo+benigni&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwie2Y-GmIfZAhVFaxQKHbxoDN4Q6AEIJzAA#v=onepage&q=andrea%20pazienza%20piccolo%20diavolo%20benigni&f=false|accesso=2 febbraio 2018
▲Dal 1986 collaborò anche con ''Avaj'', supplemento del mensile ''[[Linus (periodico)|Linus]]'', con ''[[Tango (rivista)|Tango]]'', settimanale del quotidiano ''[[L'Unità]]'', con ''Zut'', rivista satirica diretta da [[Vincino]], e con ''Comic Art''. Nel 1987 firmò la scenografia dello spettacolo di danza ''Dai colli'' del coreografo [[Giorgio Rossi]] e collaborò alla sceneggiatura de ''[[Il piccolo diavolo]]''<ref>{{Cita libro|titolo=Passione|url=https://books.google.it/books?id=QfynSBHlEgYC&pg=PA40&dq=andrea+pazienza+piccolo+diavolo+benigni&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwie2Y-GmIfZAhVFaxQKHbxoDN4Q6AEIJzAA#v=onepage&q=andrea%20pazienza%20piccolo%20diavolo%20benigni&f=false|accesso=2018-02-02|data=2008|editore=Tunué|lingua=it|p=40|ISBN=9788889613528}}</ref> di [[Roberto Benigni]] il quale non accreditò il suo contributo, ma gli dedicò l'intero film, uscito nelle sale dopo la sua morte. In quegli anni nacquero opere legate alla sua crescente passione per la poesia e la storia: ''Pompeo'', ''Campofame'' (da un poema di [[Robinson Jeffers]]) e ''Astarte''.
Nella notte del 16 giugno 1988 Pazienza morì improvvisamente nella sua abitazione a
Pazienza fu sepolto nel cimitero di [[San Severo]]. Al padre aveva detto: "Se mi dovesse succedere qualcosa, voglio solo un po' di terra a San Severo, e un albero sopra".<ref>Enrico Fraccacreta. ''Il giovane Pazienza. Il disincanto degli anni inediti''. Viterbo, Stampa alternativa, 2001.</ref> Il desiderio, più volte espresso, fu ricordato anche dalla madre del disegnatore durante l'orazione funebre.<ref name="ansa" /> Pochi giorni dopo, si aprì a [[Peschici]] la prima mostra che Andrea avrebbe dovuto tenere insieme al padre.
== Filmografia ==
Nel 2001 [[Stefano Mordini]] realizza il [[documentario|film documentario]] ''[[Paz'77]]'', dove ci presenta un Pazienza alle prese con Pentothal, la sua prima opera. Il documentario, presentato al [[Torino Film Festival]], è andato in concorso alla [[Triennale di Milano]]. Nel febbraio 2002 è uscito il film ''[[Paz!]]'', diretto da [[Renato De Maria]], che ha per protagonisti alcuni dei personaggi più importanti di Andrea Pazienza, tra i quali [[Pentothal (personaggio)|Pentothal]], [[Fiabeschi]] e [[Massimo Zanardi|Zanardi]], un'operazione legittimata dal fatto che già lo stesso Pazienza aveva sceneggiato un film su Zanardi (esiste una registrazione audio con l'artista che recita stralci della sceneggiatura). {{senza fonte|Fra i fumetti che ispirarono il film vi è ''Giorno''.}} Nel 2013 esce ''[[Fiabeschi torna a casa]]'' diretto dallo stesso Max Mazzotta che torna ad interpretare l'omonimo personaggio già visto in ''Paz!''.
== Omaggi ==
Molti luoghi dove l'artista abitò o che frequento, lo hanno omaggiato in vari modi: a [[Bologna]] una targa sull'edificio in via Emilia Ponente nº223 ricorda gli anni vissuti nella città, a [[San Severo]] sono stati intitolati all'artista il centro di documentazione permanente SPLASH! Archivio "Andrea Pazienza" presso il MAT Museo dell'Alto Tavoliere, a [[San Menaio]], frazione di [[Vico del Gargano]] (FG) gli è stato intitolato il lungomare. Oltre a ciò, molti sono gli omaggi che vari artisti gli hanno voluto tributare:
*[[Roberto Benigni]], legato da amicizia nei confronti dell'artista, dedica a Pazienza e a Donato Sannini il film ''[[Il piccolo diavolo]]'' (1988)▼
[[File:Targa Andrea Pazienza San Menaio.jpg|thumb| La targa sul Lungomare di [[San Menaio]] (FG) intitolato all'artista
*Nel libro di poesie ''[[Ballate (Stefano Benni)|Ballate]]'' del 1991 di [[Stefano Benni]] compare la poesia ''Zanardi (per Andrea Pazienza)''▼
* la [[Bandabardò]] gli dedica la canzone ''Quello che parlava alla luna'' contenuta nell'album ''[[Iniziali bì-bì]]''. "Sorrideva, aveva uno strano viso pieno di graffi e lotte da raccontare. Piaceva alle donne e si faceva amare";
*Il nome di Andrea Pazienza compare in due libri di grande tiratura come ''[[Jack Frusciante è uscito dal gruppo]]'' di [[Enrico Brizzi]], ''[[Tre metri sopra il cielo (romanzo)|Tre metri sopra il cielo]]'' di [[Federico Moccia]] e nel brano ''[[Presente (Piero Pelù)|Presente]]'' di [[Piero Pelù]]. Nel primo si fanno espliciti riferimenti alla collaborazione di Pazienza alla rivista ''Frigidaire'' e il nome di Pazienza è citato nella dedica del libro, benché solo con le iniziali, assieme a quello di [[Pier Vittorio Tondelli]]. Nel secondo, il protagonista Step racconta di essersi introdotto nottetempo in una casa editrice per rubare alcune tavole originali di Paz. Inoltre, un fumetto-ritratto di Zanardi appare sulla copertina di ''[[Bastogne (romanzo)|Bastogne]]'', il secondo romanzo di [[Enrico Brizzi]]▼
▲*[[Roberto Benigni]], legato da amicizia nei confronti dell'artista, dedica a Pazienza e a Donato Sannini il film ''[[Il piccolo diavolo]]'' (1988);
*Nell'albo di [[Dylan Dog]] ''Il numero duecento'' fa la sua apparizione un personaggio fino a quel punto mai comparso nella ''[[continuity]]'' di [[Dylan Dog]]: Virgil, il figlio dell'ispettore Bloch, che non è altro che la trasposizione [[Tiziano Sclavi|sclaviana]] dello Zanardi di Pazienza. Alla pagina 68 dello stesso albo un personaggio secondario ha le sembianze dello stesso Pazienza: un "cammeo a fumetti" con il quale gli autori della collana hanno voluto rendere ulteriore omaggio all'artista. Rimanendo nell'universo di Dylan Dog, nel videogioco [[Simulmondo|''Gli uccisori'']] fra i quadri presenti all'interno della villa compare un ritratto di Zanardi.<ref>[https://www.mobygames.com/game/dos/dylan-dog-gli-uccisori/screenshots/gameShotId,282404/ Dylan Dog: Gli Uccisori Screenshots for DOS - MobyGames<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>▼
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*In una storia a fumetti di [[Cattivik]] titolato "Danceteria" (Silver-Lusso-Sommacal), appaiono Zanardi e i suoi compagni. La storia è dedicata alla memoria di Andrea Pazienza.▼
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*Ancora tra i fumetti della [[Sergio Bonelli Editore]], [[Gea (fumetto)|Gea]], protagonista della serie omonima di [[Luca Enoch]], frequenta il Liceo "Paz".▼
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*Il 5 agosto 2008 il cantautore italiano [[Vinicio Capossela]] si è esibito al [[Carpino Folk Festival]] in un concerto omaggio ad Andrea Pazienza a coronamento della rassegna ''Vite im Pazienti (organizzata dal Comune di Vico del Gargano con mostra di tavole al Palazzo Della Bella), '' rassegna dedicata al fumettista▼
*il musicista, compositore e produttore [[Sergio Cossu]] gli dedica il brano ''Apaz'';
*Viene citato il nome di Pazienza nel film ''[[Ovosodo]]'' di [[Paolo Virzì]], dove è anche ripresa una scena tratta da un suo fumetto▼
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*Sulla copertina del libro ''Se trovo il coraggio'', di [[Dario Buzzolan]], del 2013, è presente un disegno di Andrea Pazienza, che viene citato anche nei ringraziamenti dell'autore▼
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▲[[File:Targa Andrea Pazienza San Menaio.jpg|thumb| La targa sul Lungomare di [[San Menaio]] (FG) intitolato all'artista il 20 luglio 2008]]
== Opere ==
La più completa edizione delle opere di Pazienza è ''Tutto Pazienza'' pubblicata in venti volumi, tra il 18 giugno e il 1º ottobre 2016,<ref>{{cita web|url=http://temi.repubblica.it/iniziative-biblioteca/2016/05/11/tutto-pazienza/|titolo=Scheda dell'opera sul sito de La Repubblica|accesso=1º ottobre 2016}}</ref> nella collana ''Biblioteca di [[La Repubblica (quotidiano)|Repubblica]]-[[l'Espresso]]''. Prodotta da [[Fandango (azienda)|Fandango libri]] a cura di Giovanni Ferrara e Oscar Glioti, con la consulenza editoriale e le introduzioni di [[Luca Raffaelli]], la collana ripropone tutte le opere pubblicate dall'autore e una vasta selezione delle opere postume tra cui alcuni inediti.<ref>{{cita web|url=http://www.fumettologica.it/2016/06/andrea-pazienza-fumetti-inediti/|titolo=I nuovi inediti di Paz in arrivo per ‘Tutto Pazienza’ - Fumettologica<!-- titolo generato automaticamente -->}}</ref>
=== Fumetti ===
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* ''Zuttango'' - 1991 Editori del Grifo - La nuova mongolfiera - Montepulciano (SI) - brossurato - col.- b/n
* ''Bestiario'' - 1992 Editori del Grifo - Montepulciano (SI) - cartonato - b/n; 2002 cartonato - b/n
* "
* ''Il Male sconosciuto di Andrea Pazienza'' - 1993 Edizione pirata fuori commercio senza un editore - spillato - b/n
* ''La Leggenda di Italianino Liberatore'' - 1994 Editori del Grifo - Moltepulciano (SI) - brossurato - b/n
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=== Copertine di dischi ===
Pazienza ha lavorato come illustratore a tutto campo realizzando anche manifesti per il cinema e per il teatro (ad esempio l'immagine della locandina del film ''[[La città delle donne]]'' di [[Federico Fellini]]) e numerose copertine di dischi, sia album che singoli.<ref>{{cita web |
==== Singoli ====
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*1982 - [[Roberto Vecchioni]] - ''Dentro gli occhi/Hollywood Hollywood''
*1983 - [[Roberto Vecchioni]] - ''Hotel degli assassini/Morgana (luce di giorni passati)''
*1986 - [[Enzo Avitabile]] - ''Black Out/Soul Express''<ref>{{cita web|url=https://www.discogs.com/Enzo-Avitabile-Black-Out/release/667937|titolo=Il disco ''Black Out''|editore=discogs.com|23-12-2009}}</ref>
==== Album in studio ====
*1978 - [[Premiata Forneria Marconi]] - ''[[Passpartù]]''<ref>{{cita web|url=https://www.discogs.com/Premiata-Forneria-Marconi-Passpart%C3%B9/master/1533|titolo=''Passpartù''|23-12-2009}}</ref>
*1979 - [[Roberto Vecchioni]] - ''[[Robinson, come salvarsi la vita]]''<ref>{{cita web|url=http://www.vecchioni.it/discografia/robinson/|titolo=''Robinson, come salvarsi la vita''|23-12-2009}}</ref>
*1980 - [[Roberto Vecchioni]] - ''[[Montecristo (album)|Montecristo]]''<ref>{{cita web|url=http://www.vecchioni.it/discografia/montecristo/|titolo=''Montecristo''|23-12-2009}}</ref>
*1982 - [[Roberto Vecchioni]] - ''[[Hollywood Hollywood]]''<ref>{{cita web|url=http://www.vecchioni.it/discografia/hollywood/|titolo=''Hollywood Hollywood''|23-12-2009}}</ref>
*1983 - [[Claudio Lolli]] - ''Antipatici Antipodi''
*1984 - [[Roberto Vecchioni]] - ''Il grande sogno'' (contenente un volume con poesie di Vecchioni, disegni e storie di Andrea Pazienza, [[Hugo Pratt]], [[Milo Manara]] e [[Jean Giraud|Moebius]])<ref>{{cita web|url=http://www.vecchioni.it/discografia/sogno/|titolo=''Il grande sogno''|23-12-2009}}</ref>
*1986 - [[Enzo Avitabile]] - ''S.O.S. Brothers'' (contenente un albo a fumetti<ref>{{cita web |
*1986 - [[Amedeo Minghi]] - ''Cuori di pace''<ref>{{cita web|url=http://www.amedeominghi.com/node/88|titolo=''Cuori di pace''|23-12-2009}}</ref>
*1991 - [[David Riondino]] - ''[[Non svegliate l'amore]]'' <small>(copertina di Pazienza e retro di copertina di [[Milo Manara]])</small>.<ref>{{cita web |
===Manifesti cinematografici===
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*''Lontano da dove'' (1983) regia di Francesca Marciano e Stefania Casini - locandina 33x70 e manifesto 100x140
==== Altro ====
*1988 - ''Le Canzoni di Totò'' (antologia di due cofanetti, a cura di Vincenzo Mollica; picture disc realizzati da Pazienza e [[Hugo Pratt]])<ref>{{cita web|url=http://www.antoniodecurtis.com/mollica.htm|titolo=''Le canzoni di Totò''|accesso=23-12-2009}}</ref>
=== Su riviste ===
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*Anno 1981, n. 7
*Anno 1982, n. 12
*Anno 1983, n. 8/9
*Anno 1984, numeri 4, 5, 11
*Anno 1985, numeri 1, 2, 4-7, 10-12
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*Anno 1986, numeri 5-8
;[[Corto Maltese (rivista)|Corto
*Anno 1983, numeri 1-3
*Anno 1984, numeri 1-3, 5, 7
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*
*
*Pagina Facebook del centro di documentazione
* {{cita web |
* {{cita web|url=http://www.radioradicale.it/scheda/190157/andrea-pazienza-interviste-dagli-archivi-di-radio-radicale-e-teleroma-56|titolo=Intervista radio ad Andrea Pazienza, 1987}}
*
* {{cita web|url=http://www.sanseveresi.com/personaggi/1-andrea-pazienza|titolo=Omaggio ad Andrea Pazienza sul sito www.sanseveresi.com}}
*
* {{cita web|url=https://conversazionisulfumetto.wordpress.com/2010/06/05/intervista-ad-andrea-pazienza-1981/|titolo=Intervista a Andrea Pazienza del 1981}}
* Fumettology - Andrea Pazienza - Prima parte http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-ad3ee6ad-0be2-4b3e-ae66-a0d069fcf6bb.html#p=
* Fumettology - Andrea Pazienza - Seconda parte http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c976fbbe-bc4c-409b-9125-69764fcd4d8f.html#p=
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[[Categoria:Morti per overdose]]
[[Categoria:Studenti dell'Università di Bologna]]
[[Categoria:Micronazionalisti]]
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