Lewis Addison Armistead: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Noto agli amici con l'abbreviativo di "Lo" (per Lotario),<ref name=W1p179>{{Cita|Wright 2001|p. 179}}.</ref> nacque nella casa del bisnonno John Wright Stanly, a New Bern, [[Carolina del Nord]], figlio di Keith Walker ed Elizabeth Armistead Stanly. La famiglia per parte paterna era originaria della [[Germania]], dove i suoi antenati si chiamavano originariamente Armstädt<ref>Provenivano da Hessen-Darmstadt.</ref> Il nome Armistead divenne ben presto molto conosciuto negli ambienti militari statunitensi,<ref>Armistead, Lewis Addison (1817-1863). ''Encyclopedia of the American Civil War: A Political, Social, and Military History''. 2000.</ref> perché la sua famiglia era in Virginia sin dall'inizio del periodo coloniale.<ref>{{cita testo|url=http://www.ancestry.com/facts/armistead-name-meaning.ashx|titolo=The Armistead surname, ancestry.com}}</ref><ref>{{cita testo|url=http://www.si.edu/encyclopedia_Si/nmah/starflag.htm|titolo=Encyclopedia Smithsonian: Star Spangled Banner and the War of 1812:}} Making the Star Spangled Banner</ref>
Il nonno di Armistead, [[John Wright Stanly]], era un membro del [[Congresso degli Stati Uniti|Congresso]] e lo zio, [[Edward Stanly]], aveva prestato servizio come governatore militare della parte orientale della [[Carolina del Nord]] durante la [[Guerra d'indipendenza americana|guerra civile]]. Suo zio era il maggiore [[George Armistead]], comandante di [[Fort McHenry]] a Baltimora, nel [[Maryland]]. Sotto il suo comando il forte resistette con successo ad un bombardamento navale inglese durante la [[Guerra anglo-americana|guerra del 1812]], ed il fatto aveva ispirato le parole per l'inno "Star Spangled Banner". Suo padre, Walker Armistead, e i suoi cinque fratelli avevano tutti prestato servizio militare durante la
=== L'inizio della carriera militare ===
Entrò giovanissimo presso l'[[United States Military Academy]] di [[West Point (New York)|West Point]], ma dovette dimettersi<ref>''Resignation of Cadet Lewis A. Armistead'', January 29, 1836, RG 77, E 18, National Archives.</ref> in seguito ad un fatto increscioso: ruppe un piatto in testa a un suo compagno,<ref name=E1p107>{{Cita|Eicher 2001|p. 107}}.</ref> il cadetto [[Jubal A. Early]]. Secondo alcuni storici le sue dimissioni<ref name=P9p144>{{Cita| Poindexter 1909|p. 144}}.</ref> vennero originate dalle difficoltà incontrate negli studi, in quanto il giovane Armistead andava male in [[Lingua francese|francese]] (materia che in quel periodo generava difficoltà in molti altri cadetti di West Point), e ciò fu la vera ragione per cui lasciò l'Accademia.<ref name=J0p78>{{Cita|Johnson 2000|p. 78}}.</ref> L'influenza di suo padre riuscì a fargli ottenere dall'apposita Commissione militare il grado di [[sottotenente]] del 6º [[Reggimento]] di [[fanteria]], il 10 luglio [[1839]]. In quel momento i suoi compagni di corso a West Point si stavano diplomando. Promosso [[tenente]] il 30 marzo [[1844]], nello stesso anno si sposò con Cecelia Lee Love,<ref name=K8p104>{{Cita| Krick 1998|p. 104}}.</ref> una lontana cugina del futuro generale [[Robert Edward Lee]],<ref name=K8p104/> e la coppia ebbe due figli, Keith Walker Armistead e Flora Lee Armistead.<ref name=K8p104/> La sua carriera militare proseguì prestando servizio a Fort Towson ([[Arkansas]]) e poi a Fort Washita vicino al confine con l'[[Oklahoma]]. Durante la [[Guerra messico-statunitense|guerra]] contro il [[Messico]] ottenne il brevetto di [[capitano]], distinguendosi negli scontri di [[Battaglia di Contreras|Contreras]] e [[Churubusco (Indiana)|Churubusco]], venendo ferito a [[Chapultepec]], ed ottenendo l'avanzamento al grado di [[maggiore]] per le azioni compiute a [[Molino del Rey]] e Chapultepec.
Dopo la fine della guerra, nel [[1849]] fu assegnato al servizio di reclutamento nel [[Kentucky]], ma si ammalò gravemente di [[erisipela]] rimanendo fuori servizio per un certo periodo. Nell'aprile del [[1850]] sua figlia Flora si ammalò e morì a [[Jefferson Barracks]] (Missouri). Inviato a Fort Dodge, durante l'inverno dovette portare sua moglie Cecilia a [[Mobile (Alabama)|Mobile]], [[Alabama]], dove morì il 12 dicembre [[1850]] per cause sconosciute. Angustiato dalla perdita della figlia e della moglie ritornò a Fort Dodge, ma nel [[1852]] la casa di famiglia in Virginia si incendiò, con la perdita di quasi tutto ciò che vi era contenuto. Dopo questo fatto nel mese di ottobre si prese un periodo di congedo per andare ad aiutare la sua famiglia a ricostruire la casa, e mentre usufruiva di tale congedo si sposò nuovamente con la vedova Cornelia Taliaferro Jamison<ref name="F8p57">{{Cita|Foote 1958|p. 57}}.</ref> ad [[Alexandria (Virginia)|Alexandria]], Virginia, il 17 marzo [[1853]]. Al suo ritorno in servizio entrambi partirono verso l'[[ovest]]. La nuova famiglia si spostò di guarnigione in guarnigione, tra il [[Nebraska]], il [[Missouri]] e il [[Kansas]]. In quel periodo la coppia ebbe un figlio, Lewis B. Armistead, che però decedette il 6 dicembre [[1854]], venendo sepolto a Jefferson Barracks accanto alla sorella Flora Lee. Il 3 marzo [[1853]] fu promosso [[capitano]],<ref name="E1p107" /> ma la seconda moglie si spense il 3 agosto [[1855]] a [[Fort Riley]], Kansas, nel corso di un'epidemia di [[colera]].<ref name="K8p105">{{Cita| Krick 1998|p. 105}}.</ref>
=== La guerra contro i Mojave del 1858-1859 ===
Tra il [[1855]] e il [[1858]] Armistead prestò servizio sullo Smokey Hill River, nell'allora Territorio del Kansas, a [[Forte Bent|Bent's Fort]], Pole Creek, sul [[fiume Laramie]], e presso il Republican Fork of the Kansas River nel Territorio del Nebraska. Nel 1858 il suo 6º Reggimento di fanteria fu inviato come rinforzo nello [[Utah]], nel periodo immediatamente successivo alla [[Guerra dello Utah|guerra dei Mormoni]]. Non essendo più richiesto la sua presenza fu inviato in [[California]] con l'intenzione di trasferirlo successivamente nell'allora [[Washington (
Il tenente colonnello [[William Hoffman]], alla testa di una colonna di sei compagnie di fanteria, due di [[dragone|dragoni]], e qualche pezzo di artiglieria, risalì il fiume Colorado da Fort Yuma. Il 23 aprile [[1859]] il colonnello Hoffman dettò le condizioni per un trattato di pace che di fatto assoggettava i capi Mohave, e se essi non avessero cessato le ostilità, desistendo dalla loro opposizione alla creazione di stazioni di posta e strade attraverso il loro paese, e dall'ostacolare il libero transito delle persone, minacciava l'annientamento totale della tribù. Per essere più persuasivo prese in ostaggio alcuni dei capi tribù e membri delle loro famiglie, partendo poi per [[San Bernardino (
Il capitano Armistead venne lasciato di guarnigione, con due compagnie di fanteria e una colonna di artiglieria, presso l'accampamento stabilito sul crocevia di Beale, nella riva orientale del fiume Colorado, denominato Camp Colorado. Armistead di sua iniziativa rinominò la posizione Fort Mojave, ma alla fine del giugno 1859 gli ostaggi Mohave fuggirono da [[Yuma (Colorado)|Fort Yuma]]. Qualche settimana dopo alcuni membri della tribù rubarono in un magazzino di una stazione di posta, posizionata due miglia a sud di Fort Mojave, e attaccarono i civili. Alcuni di essi distrussero delle piante di [[Melone|meloni]], coltivati dai soldati vicino al forte. Per rappresaglia questi ultimi spararono a un Mohave che stava lavorando in un giardino. Alla fine, dopo alcune settimane di aggressivo pattugliamento che portò a numerose schermaglie, al comando di una forza di 50 soldati accettò il combattimento contro 200 indiani, riportando solamente tre feriti tra i suoi uomini. Tra i [[nativi americani]] si contarono invece ventitré tra morti e feriti, ma le loro perdite furono più pesanti perché molti dei corpi furono rimossi dai membri della tribù prima dell'arrivo dei soldati. In seguito a questa sconfitta<ref name=K8p110>{{Cita| Krick 1998|p. 110}}.</ref> i Mohave, da allora in poi, si attennero al trattato di pace firmato in precedenza.<ref>{{cita testo|url=http://www.nps.gov/history/history/online_books/jotr/history7.htm|titolo="The Native Americans of Joshua Tree National Park: An Ethnographic Overview and Assessment Study/"}} Cultural Systems Research, Inc., August 22, 2002, VII. Mojave.</ref>
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