Giochi della XIV Olimpiade: differenze tra le versioni

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Sedi di gara: I precedenti Giochi della IV Olimpiade del 1908 si erano svolti nel White City Stadium. Wembley era stato costruito nel 1923.
 
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== Assegnazione ==
Il [[Comitato Olimpico Internazionale]] (CIO), dopo i [[Giochi della XI Olimpiade|Giochi di Berlino 1936]] e il [[Seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]] che aveva costretto alla cancellazione delle Olimpiadi del 1940 e del 1944, era andata incontro ad alcuni cambiamenti: il {{Data|2|9|1937}} era deceduto il barone [[Pierre de Coubertin]], il fondatore dei [[Giochi olimpici]] moderni, mentre nelil 6 gennaio 1942 era morto di infarto il suo successore, il conte [[Henri de Baillet-Latour]]. Di conseguenza, [[Sigfrid Edström]], già vice presidente, venne nominato reggente del CIO fino al momento in cui sarebbe stato possibile organizzare nuove elezioni. Nonostante le devastazioni della guerra non avessero risparmiato stadi e palestre e la carneficina bellica fosse costata la vita a milioni di persone, il movimento olimpico si attivò sin dal giugno 1945, a ostilità terminate in [[Europa]], per valutare la possibilità di organizzare i Giochi olimpici estivi e invernali del 1948<ref name=treccani>{{Cita|Gian Paolo Ormezzano|Giochi della XIV Olimpiade, in Enciclopedia dello Sport.|Enciclopedia dello Sport}}</ref>.
 
Nell'agosto 1945, Edström, il suo vice [[Avery Brundage]] e [[Clarence Bruce, III barone Aberdare|lord Aberdare]] si incontrarono a Londra per discutere sulle possibili candidate a ospitare i Giochi del 1948<ref name=treccani/>.
Per i Giochi estivi furono proposte sette città: [[Atene]], [[Baltimora]], [[Losanna]], [[Filadelfia]], [[Los Angeles]], [[Minneapolis]] e [[Londra]],. e questaQuesta lista venne poi inviata a tutti i membri del CIO<ref name=treccani/>.
Visto che i [[Giochi della XIII Olimpiade|Giochi del 1944]], poi cancellati, erano stati assegnati a Londra, [[David Burghley|Lord Burghley]], direttore del [[British Olympic Association|comitato olimpico britannico]], si recò a [[Stoccolma]] da Edström a perorare la causa londinese<ref name=ass>{{Cita|Resoconto conclusivo dei Giochi della XIV Olimpiade|p. 17.}}</ref>. Venne così istituito un comitato che avrebbe valutato la possibilità che Londra potesse ospitare un tale evento, e dopo una serie di incontri venne formulato l'invito al [[Sindaco di Londra|sindaco della capitale britannica]] di presentare una candidatura ufficiale<ref name=ass/>. Nel corso della sessione del CIO tenutasi a Losanna nel marzo 1946, nella quale Edström venne eletto presidente, i Giochi della XIV Olimpiade vennero ufficialmente assegnati a Londra<ref name=ass/>.
 
La scelta della capitale britannica aveva anche un significato simbolico rispetto alle Olimpiadi di Berlino del 1936<ref name=treccani/>. Il [[Regno Unito]] era stato strenuo avversario della [[Germania nazista]] nel corso della guerra e Londra era stata pesantemente colpita dai bombardamenti tedeschi, quindi se nei Giochi berlinesi era stata ostentata la capacità organizzativa, economica e militare del regime nazista, i Giochi londinesi avrebbero segnato una discontinuità, esaltando i valori olimpici in un Paese democratico<ref name=treccani/>.
 
== OrganizzazioneSviluppo e preparazione ==
=== Organizzazione ===
[[File:1948 London Olympics stamps Tangier.jpg|thumb|Francobolli inglesi emessi durante l'Olimpiade del 1948.]]
Il comitato organizzatore dei Giochi olimpici venne costituito il {{Data|14|3|1946}} e Lord Burghley venne nominato direttore del comitato<ref>{{Cita|Resoconto conclusivo dei Giochi della XIV Olimpiade|p. 18.}}</ref>. Gli organizzatori dovettero affrontare non poche difficoltà nella preparazione dei Giochi, poiché il Regno Unito usciva dalla guerra da vincitore, ma in condizioni economiche molto difficili<ref name=treccani/>. Il governo laburista, presieduto dal [[Primi ministri del Regno Unito|primo ministro]] [[Clement Attlee]], aveva come priorità la ricostruzione del tessuto economico e sociale del Paese, quindi ben poche risorse vennero destinate all'organizzazione dei Giochi<ref name=treccani/>. Infatti, i Giochi vennero ribattezzati "i Giochi dell'austerità" (''The Austerity Games'', in [[Lingua inglese|inglese]])<ref name=org>{{Cita web|url=https://www.history.co.uk/history-of-london/1948-london-olympics|titolo=1948 London Olympics|lingua=en|accesso=8 agosto 2020}}</ref>.
 
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Ulteriori difficoltà erano legati agli alloggi per gli atleti e gli ufficiali di gara. Viste le difficoltà economiche e logistiche, venne deciso di non costruire un villaggio olimpico specificatamente progettato per ospitare le delegazioni di atleti<ref>{{Cita|Resoconto conclusivo dei Giochi della XIV Olimpiade|p. 143.}}</ref>. Grazie ad accordi raggiunti tra il comitato organizzatore e il governo britannico, vennero individuati tre centri dove sistemare la maggior parte degli alloggi di atleti e ufficiali di gara: i campi della [[Royal Air Force|RAF]] presso [[Uxbridge (Londra)|Uxbridge]] e West Drayton, e l'ex-campo militare presso il [[Richmond Park]]<ref name=alloggi>{{Cita|Resoconto conclusivo dei Giochi della XIV Olimpiade|p. 144.}}</ref>. Altri alloggi vennero assegnati ad [[Aldershot]], [[Torquay]], Bisley ed [[Henley-on-Thames|Henley]] a quegli atleti e ufficiali di gara impegnati in competizioni organizzate fuori Londra<ref name=alloggi/>. Ulteriori alloggi vennero distribuiti nell'area metropolitana londinese, soprattutto per le atlete<ref name=alloggi/>. Nei termini dell'accordo col governo era previsto che non venissero pagati affitti per questi alloggi, ma che qualsiasi lavoro a carattere provvisorio sugli alloggi fosse a carico del comitato organizzatore<ref name=alloggi/>.
 
I Giochi olimpici di Londra del 1948 furono, per la prima volta nella storia delle Olimpiadi, trasmessi in tutta l'Inghilterra dalla televisione<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2012/aprile/18/1948_ga_10_120418086.shtml|titolo=1948|autore=Marco Pastonesi|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|data=18 aprile 2012}}</ref>, diversamente dai Giochi di Berlino 1936, la trasmissione dei quali era limitata a determinati teatri<ref name=treccani/>.
 
=== Sedi di gara ===
[[File:Wembley Stadium Twin Towers.jpg|thumb|upright=1.4|Il vecchio [[Wembley Stadium (1923)|Wembley Stadium]], che è stato demolito nel 2002 e rimpiazzato da una nuova struttura.]]
Anche la scelta delle sedi di gara venne guidate dalle ridotte disponibilità economiche: le gare di canottaggio si svolsero nel [[Tamigi]], le gare su strada di ciclismo trovarono posto nell'ampio parco di Windsor<ref name=gare>{{Cita|Resoconto conclusivo dei Giochi della XIV Olimpiade|pp. 43-50.}}</ref>. Fu, inoltre, ricostruitacostruita launa pista di atletica nello [[Wembley Stadium (1923)|stadio di Wembley]], dove si erano svolti i precedenti [[Giochi della IV Olimpiade|Giochi del 1908]], spargendo circa 800 tonnellate di cenere lungo il tracciato di corsa<ref>{{Cita news|url=https://www.theguardian.com/sport/2012/mar/30/london-1948-olympics-austerity-games|titolo=London's 1948 Olympics: the real austerity Games|lingua=en|autore=Larry Elliott|data=30 marzo 2012|accesso=9 agosto 2020}}</ref>. Al di fuori dall'area metropolitana londinese si svolsero le gare di canoa, di canottaggio, di equitazione, di tiro, di vela e alcune partite di calcio<ref name=gare/>. Vennero introdotti per la prima volta nella storia dei Giochi moderni i blocchi di partenza per gli atleti nelle gare di velocità e per la prima volta le competizioni di nuoto vennero disputate al coperto, presso l'Empire Pool<ref>{{Cita web|url=https://www.swimmingworldmagazine.com/news/olympic-pools-where-are-they-now-part-two/|titolo=Olympic Pools: Where Are They Now? (Part Two)|lingua=en|accesso=16 agosto 2020}}</ref>.
 
;Londra
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* The Straight Course, [[Henley-on-Thames]] - canoa, canottaggio
* Tweseldown Racecourse, [[Aldershot]] - equitazione (dressage), pentathlon moderno (equitazione, scherma, nuoto)
* [[RoyalReale Militaryaccademia Academymilitare di Sandhurst]], [[Sandhurst]] - pentathlon moderno (corsa)
* Ranges National Rifle Association, Bisley - pentathlon moderno (tiro), tiro
* area portuale di [[Torquay]]/[[Torbay]] - vela
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* {{NazOlimp|b=s|PER 1825-1950|1948|E}} (41)
* {{NazOlimp|b=s|POL 1944-1980|1948|E}} (37)
* {{simbolo|National sportSporting flag of Puerto Rico.svg}} [[Porto Rico ai Giochi della XIV Olimpiade|Porto Rico]] (9)
* {{NazOlimp|b=s|PRT|1948|E}} (48)
* {{NazOlimp|b=s|CHN 1928-1949|1948|E}} (31)
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=== CerimoniaCalendario didegli aperturaeventi ===
[[File:The XIV Olympic Games opens in London, 1948.jpg|thumb|Cerimonia di apertura dei Giochi olimpici allo stadio di Wembley.]]
[[File:Opening of the Olympic Games in London, 29 July, 1948. (7649948798).jpg|thumb|right|Braciere olimpico e atleti schierati nel corso della cerimonia di apertura.]]
La cerimonia di apertura dei Giochi della XIV Olimpiade si è svolta il {{Data|29|7|1948}} presso lo [[Wembley Stadium (1923)|stadio di Wembley]]. Alle 14 la banda dell'esercito iniziò a suonare allo stadio davanti agli {{formatnum:80000}} spettatori<ref name=aper>{{Cita|Resoconto conclusivo dei Giochi della XIV Olimpiade|pp. 199-208.}}</ref>. Alle 14:35 iniziarono a prendere posto sul campo davanti al palco reale i membri del CIO e del comitato organizzatore, mentre alle 14:45 arrivarono il re [[Giorgio VI del Regno Unito|Giorgio VI]] e la regina [[Elizabeth Bowes-Lyon|Elisabetta]] con altri membri della [[Famiglia reale britannica|famiglia reale]]<ref name=aper/>. Alle 15 ebbe inizio la sfilata degli atleti: come da tradizione, la sfilata è stata aperta dalla rappresentativa [[Grecia|greca]], in omaggio al Paese in cui si svolsero le Olimpiadi antiche, ed è stata conclusa dalla delegazione del [[Regno Unito]], in qualità di Paese ospitante, mentre le altre delegazioni hanno sfilato in ordine alfabetico secondo le rispettive denominazioni in [[lingua inglese]]<ref name=aper/>. Le delegazioni si disposero sul campo da gioco in modo tale che la delegazione greca fosse al fianco destro del palco reale e la delegazione britannica fosse alla sinistra del palco reale<ref name=aper/>.
 
Alle 4 del pomeriggio re Giorgio VI dichiarò ufficialmente aperti i Giochi della XIV Olimpiade: {{formatnum:2500}} [[Columba livia|piccioni]] furono liberati nell'aria, la bandiera olimpica fu innalzata e la ''Royal Horse Artillery'' sparò 21 colpi di cannone<ref name=aper/>. Nel frattempo, [[John Mark]], ultimo tedoforo, salì i gradini del braciere olimpico, salutò la folla e accese la fiamma olimpica<ref name=aper/>. Successivamente, [[Don Finlay]], ostacolista della delegazione britannica, nonché pilota della [[Royal Air Force|RAF]] durante la [[seconda guerra mondiale]], pronunciò il [[giuramento olimpico]] a nome di tutti gli atleti partecipanti.
 
La cerimonia di apertura venne trasmessa in diretta televisiva della [[BBC]], così come vari eventi sportivi della manifestazione<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.com/historyofthebbc/research/1948-olympic-games|titolo=Broadcasting the 1948 Olympic Games|lingua=en|accesso=13 agosto 2020}}</ref>. La BBC pagò circa {{formatnum:1000}} [[Sterlina britannica|sterline]] per i diritti di trasmissione<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/programmes/articles/59sRfYqH8KZnN1XRSHk0SvM/1948-olympic-games|titolo=1948 Olympic Games|lingua=en|accesso=13 agosto 2020}}</ref>.
 
=== Cerimonia di chiusura ===
La cerimonia di chiusura si è svolta il {{Data|14|8|1948}} sempre allo stadio di Wembley. Seguendo il precedente dei Giochi di [[Giochi della X Olimpiade|Los Angeles 1932]], venne deciso di usare dei portatori per le bandiere e per i nomi dei Paesi, invece dei rappresentanti delle singole delegazioni, perché molti degli atleti sarebbero già ripartiti prima della cerimonia di chiusura<ref name=chius>{{Cita|Resoconto conclusivo dei Giochi della XIV Olimpiade|pp. 538-540.}}</ref>. La cerimonia prese il via verso le 18, dopo la conclusione delle gare di equitazione che si erano tenute sul campo da gioco dello stadio<ref name=chius/>. Il presidente del CIO, [[Sigfrid Edström]], tenne il discorso di chiusura, seguito dallo spegnimento del fuoco olimpico<ref name=chius/>. La bandiera olimpica venne ammainata e consegnata al [[Lord sindaco di Londra]], affinché la conservasse fino ai successivi Giochi di [[Giochi della XV Olimpiade|Helsinki 1952]]<ref name=chius/>.
 
=== Le gare e i protagonisti ===
[[File:Dutch Olympic 4x100 m sprint team women 1948.jpg|thumb|[[Fanny Blankers-Koen]] (sulla destra) assieme alle compagne della staffetta 4x100 m.]]
[[File:Emil Zátopek, Erik Ahldén, London 1948c.jpg|thumb|[[Emil Zátopek]], seguito da [[Erik Ahldén]].]]
Nonostante le difficoltà nell'organizzazione e nella preparazione ai Giochi, i risultati tecnici furono tutt'altro che modesti, visto vennero migliorati nove primati olimpici nell'[[atletica leggera]] e otto nel [[nuoto]], sia in campo maschile sia in quello femminile.
 
La protagonista dei Giochi fu [[Fanny Blankers-Koen]], velocista [[Paesi Bassi|olandese]], soprannominata ''la mammina volante''<ref>Il suo soprannome deriva dal fatto che, [[Campionati europei di atletica leggera 1946|campionati europei di Oslo 1946]], tra una gara e l'altra aveva allattato la figlia neonata.</ref>, che vinse 4 medaglie d'oro in altrettante gare di [[Atletica leggera femminile ai Giochi della XIV Olimpiade|atletica leggera]]: [[100 metri piani|100 metri]], [[200 metri piani|200 metri]], [[80 metri ostacoli]] e [[staffetta 4×100 metri]]<ref name=treccani/>. Nonostante detenesse anche i record mondiali nel [[salto in lungo]] e nel [[salto in alto]], non poté partecipare anche a queste gare perché il regolamento non consentiva la partecipazione a più di tre gare individuali<ref name=fanny>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/fanny-blankers-koen-athletics|titolo=The incredible dominance of Fanny Blankers-Koen|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. Dopo aver vinto l'oro nei 100 metri, vinse l'oro e segnò il record mondiale negli 80 metri ostacoli al [[fotofinish]] e nei 200 metri, per poi portare alla vittoria nell'ultima frazione la staffetta 4x100 con un decimo di vantaggio sulle [[Australia ai Giochi della XIV Olimpiade|australiane]]<ref name=fanny/>. Al suo ritorno nei [[Paesi Bassi]] venne accolta trionfalmente e le venne regalata una bicicletta dalla gente di [[Amsterdam]]<ref name=fanny/>.
 
[[Audrey Patterson]] divenne la prima atleta [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Afroamericano|afroamericana]] a vincere una medaglia ai Giochi olimpici, il bronzo nei 200 metri, mentre il giorno dopo [[Alice Coachman]] divenne la prima atleta statunitense afroamericana a vincere una medaglia d'oro, nonché unica atleta donna statunitense a vincere una medaglia d'oro a Londra<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/alice-coachman-athletics|titolo=Alice Coachman - athletics|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>.
Anche nelle gare maschili l'[[Atletica leggera maschile ai Giochi della XIV Olimpiade|atletica leggera]] regalò gare emozionanti. Nei [[400 metri piani]] la vittoria andò al [[giamaica]]no [[Arthur Wint]], che superò il connazionale [[Herb McKenley]], da tutti considerato il principale favorito, e divenendo il primo atleta giamaicano a vincere una medaglia d'oro<ref name=wint>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/arthur-wint-athletics|titolo=Arthur Wint - athletics|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. Lo stesso Wint conquistò la medaglia d'argento negli 800 metri, vinti dallo statunitense [[Mal Whitfield]]<ref name=wint/>. Il [[Mezzofondo|mezzofondista]] [[Cecoslovacchia|cecoslovacco]] [[Emil Zátopek]] conquistò la medaglia d'oro nei [[10000 metri piani]] e la medaglia d'argento nei [[5000 metri piani]], conquistando la folla sia per la sua personalità sia per il continuo ansimare nel corso delle gare, e costringendo al ritiro dalla gara il primatista mondiale della specialità, il finlandese [[Viljo Heino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/emil-zatopek-athletics|titolo=Emil Zátopek - athletics|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. La medaglia d'oro nel decathlon venne vinta dallo statunitense [[Bob Mathias]], un diciassettenne che aveva cominciato a praticare la disciplina solo 4 mesi prima dei Giochi e che divenne il più giovane campione olimpico nella storia dell'atletica leggera<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/bob-mathias-athletics|titolo=Bob Mathias - athletics|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. Nella gara del lancio del disco i primi due posti sul podio vennero occupati dagli [[italia]]ni [[Adolfo Consolini]] e [[Giuseppe Tosi]]. Nella maratona il [[Belgio|belga]] [[Étienne Gailly]], che aveva affrontato dure esperienze nel corso della guerra, condusse la gara per larga parte, prima di essere ripreso; riuscì, in seguito, a riprendere la testa, entrando per primo nello stadio di Wembley, per poi crollare fisicamente e procedere al passo e barcollando, venendo superato prima dall'argentino [[Delfo Cabrera]] e poi dal britannico [[Tom Richards]], ma riuscendo a conquistare la medaglia di bronzo<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/etienne-gailly-athletics|titolo=Étienne Gailly - athletics|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>.
 
Anche la [[Scherma ai Giochi della XIV Olimpiade|scherma]] ebbe molto seguito a Londra e le gare vennero caratterizzate dalle sfide tra francesi, italiani e ungheresi. La gara di fioretto a squadre vide la squadra francese superare all'ultimo assalto la squadra italiana, guidata da [[Edoardo Mangiarotti]]<ref name=treccani/>. Il [[Calcio ai Giochi della XIV Olimpiade|torneo di calcio]] venne vinto dalla {{NazNB|CA|SWE}}, che poteva schierare calciatori quali [[Gunnar Gren]], [[Nils Liedholm]] e i fratelli [[Bertil Nordahl|Bertil]], [[Gunnar Nordahl|Gunnar]] e [[Knut Nordahl]]<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/football-tournament|titolo=Football tournament|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. Nell'[[Hockey su prato ai Giochi della XIV Olimpiade|hockey su prato]] il titolo di campione olimpico andò all'{{NazNB|HP|IND}}, che conquistò così la sua prima medaglia d'oro come stato indipendente, superando in finale i padroni di casa e precedenti colonizzatori della {{NazNB|HP|GBR sport}}<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/hockey-india-team|titolo=Hockey - India team|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>.
Le gare di [[Nuoto ai Giochi della XIV Olimpiade|nuoto]] vennero dominati dagli atleti statunitensi, ma la vera sorpresa arrivò nei [[Nuoto ai Giochi della XIV Olimpiade - 100 metri stile libero femminili|100 metri stile libero femminili]], dove la vittoria andò alla [[Danimarca|danese]] [[Greta Andersen]], che negli anni successivi divenne professionista e attraversò il canale del[[la Manica]] per sei volte, stabilendo vari record<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/greta-andersen-swimming|titolo=Greta Andersen - swimming|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. Nella [[Pallanuoto ai Giochi della XIV Olimpiade|pallanuoto]] la medaglia d'oro andò all'{{NazNB|PN|ITA|M}}, che nel girone finale superò i rivali dell'{{NazNB|PN|HUN|M}}, sconfitti per 4-3 in uno dei mini-gironi nei quali era stato organizzato il torneo<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/water-polo-italy-team|titolo=Water Polo - Italy team|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>.
Nel [[Tiro ai Giochi della XIV Olimpiade|tiro]] la competizione di pistola da 25 metri venne vinta dall'[[Ungheria|ungherese]] [[Károly Takács]], il quale aveva sofferto un grave incidente prima della guerra, quando in un'esercitazione l'esplosione di una granata gli dilaniò la mano destra, costringendolo ad allenare la mano sinistra per poter riprendere le competizioni<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/karoly-takacs-shooting|titolo=Károly Takács - shooting|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>.
 
Inoltre, la francese [[Micheline Ostermeyer]], che vinse due medaglie d'oro nell'atletica leggera, divenne in seguito una nota pianista; mentre l'italiano [[Ottavio Missoni]], sesto nella gara dei 400 metri ostacoli, divenne poi famoso nel mondo per la casa di moda fondata assieme alla moglie<ref name=treccani/>. Nella [[Vela ai Giochi della XIV Olimpiade|vela]] la competizione della classe Star vide le medaglie d'oro e d'argento vinte da due coppie di padre e figlio, mentre nell'[[Equitazione ai Giochi della XIV Olimpiade|equitazione]] la squadra svedese dovette restituire l'oro nel dressage perché un suo cavaliere, Genhall Persson era un sottufficiale, grado insufficiente per partecipare alle competizioni<ref name=treccani/>. Si registrò anche la prima defezione a scopo politico: la cecoslovacca Maria Provanziková, allenatrice della squadra di ginnastica, si rifiutò di tornare in patria, denunciando la mancanza di libertà<ref>{{Cita news | url = https://www.independent.co.uk/sport/general/athletics/london-1948-to-london-2012-rags-to-riches-for-the-high-class-del-boy-who-dreamt-of-gold-not-money-783305.html | titolo = London 1948 to London 2012: Rags to riches for the 'high-class Del Boy' who dreamt of gold, not money | lingua = en | data = 2008-02-17 | accesso = 2020-08-14 | pubblicazione = [[The Independent]] | autore1= Alan Hubbard}}</ref>.
 
== Calendario ==
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=== Cerimonia di apertura ===
[[File:The XIV Olympic Games opens in London, 1948.jpg|thumb|CerimoniaLa cerimonia di apertura dei Giochi olimpici allo stadio di Wembley.]]
[[File:Opening of the Olympic Games in London, 29 July, 1948. (7649948798).jpg|thumb|right|BraciereIl braciere olimpico e gli atleti schierati nel corso della cerimonia di apertura.]]
La cerimonia di apertura dei Giochi della XIV Olimpiade si è svoltasvolse il {{Data|29|7|1948}} presso lo [[Wembley Stadium (1923)|stadio di Wembley]]. Alle 14 la banda dell'esercito iniziò a suonare allo stadio davanti agli {{formatnum:80000}} spettatori<ref name=aper>{{Cita|Resoconto conclusivo dei Giochi della XIV Olimpiade|pp. 199-208.}}</ref>. Alle 14:35 iniziarono a prendere posto sul campo davanti al palco reale i membri del CIO e del comitato organizzatore, mentre alle 14:45 arrivarono il re [[Giorgio VI del Regno Unito|Giorgio VI]] e la regina [[Elizabeth Bowes-Lyon|Elisabetta]] con altri membri della [[Famiglia reale britannica|famiglia reale]]<ref name=aper/>. Alle 15 ebbe inizio la sfilata degli atleti: come da tradizione, la sfilata è statavenne aperta dalla rappresentativa [[Grecia|greca]], in omaggio al Paese in cui si svolserosvolgevano le Olimpiadi antiche, ed èe statafu conclusa dalla delegazione del [[Regno Unito]], in qualità di Paese ospitante, mentre le altre delegazioni hanno sfilatosfilarono in ordine alfabetico secondo le rispettive denominazioni in [[lingua inglese]]<ref name=aper/>. Le delegazioni si disposero sul campo da gioco in modo tale che la delegazione greca fosse al fianco destro del palco reale e la delegazione britannica fosse alla sinistra del palco reale<ref name=aper/>.
 
Alle 4 del pomeriggio re Giorgio VI dichiarò ufficialmente aperti i Giochi della XIV Olimpiade: {{formatnum:2500}} [[Columba livia|piccioni]] furono liberati nell'aria, la bandiera olimpica fu innalzata e la ''Royal Horse Artillery'' sparò 21 colpi di cannone<ref name=aper/>. Nel frattempo, [[John Mark]], ultimo tedoforo, salì i gradini del braciere olimpico, salutò la folla e accese la fiamma olimpica<ref name=aper/>. Successivamente, [[Don Finlay]], ostacolista della delegazione britannica, nonché pilota della [[Royal Air Force|RAF]] durante la [[seconda guerra mondiale]], pronunciò il [[giuramento olimpico]] a nome di tutti gli atleti partecipanti.
 
La cerimonia di apertura venne trasmessa in diretta televisiva della [[BBC]], così come vari eventi sportivi della manifestazione<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.com/historyofthebbc/research/1948-olympic-games|titolo=Broadcasting the 1948 Olympic Games|lingua=en|accesso=13 agosto 2020}}</ref>. La BBC pagò circa {{formatnum:1000}} [[Sterlina britannica|sterline]] per i diritti di trasmissione<ref>{{Cita web|url=https://www.bbc.co.uk/programmes/articles/59sRfYqH8KZnN1XRSHk0SvM/1948-olympic-games|titolo=1948 Olympic Games|lingua=en|accesso=13 agosto 2020}}</ref>.
 
=== Avvenimenti principali ===
[[File:Dutch Olympic 4x100 m sprint team women 1948.jpg|thumb|[[Fanny Blankers-Koen]] (sulla destra) assieme alle compagne della staffetta 4x100 m.]]
[[File:Emil Zátopek, Erik Ahldén, London 1948c.jpg|thumb|[[Emil Zátopek]], seguito da [[Erik Ahldén]].]]
Nonostante le difficoltà nell'organizzazione e nella preparazione ai Giochi, i risultati tecnici furono tutt'altro che modesti, visto vennero migliorati nove primati olimpici nell'[[atletica leggera]] e otto nel [[nuoto]], sia in campo maschile sia in quello femminile.
 
La protagonista dei Giochi fu [[Fanny Blankers-Koen]], velocista [[Paesi Bassi|olandese]], soprannominata ''la mammina volante''<ref>Il suo soprannome deriva dal fatto che, [[Campionati europei di atletica leggera 1946|campionati europei di Oslo 1946]], tra una gara e l'altra aveva allattato la figlia neonata.</ref>, che vinse 4 medaglie d'oro in altrettante gare di [[Atletica leggera femminile ai Giochi della XIV Olimpiade|atletica leggera]]: [[100 metri piani|100 metri]], [[200 metri piani|200 metri]], [[80 metri ostacoli]] e [[staffetta 4×100 metri]]<ref name=treccani/>. Nonostante detenesse anche i record mondiali nel [[salto in lungo]] e nel [[salto in alto]], non poté partecipare anche a queste gare perché il regolamento non consentiva la partecipazione a più di tre gare individuali<ref name=fanny>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/fanny-blankers-koen-athletics|titolo=The incredible dominance of Fanny Blankers-Koen|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. Dopo aver vinto l'oro nei 100 metri, vinse l'oro e segnò il record mondiale negli 80 metri ostacoli al [[fotofinish]] e nei 200 metri, per poi portare alla vittoria nell'ultima frazione la staffetta 4x100 con un decimo di vantaggio sulle [[Australia ai Giochi della XIV Olimpiade|australiane]]<ref name=fanny/>. Al suo ritorno nei [[Paesi Bassi]] venne accolta trionfalmente e le venne regalata una bicicletta dalla gente di [[Amsterdam]]<ref name=fanny/>.
 
[[Audrey Patterson]] divenne la prima atleta [[Stati Uniti d'America|statunitense]] [[Afroamericano|afroamericana]] a vincere una medaglia ai Giochi olimpici, il bronzo nei 200 metri, mentre il giorno dopo [[Alice Coachman]] divenne la prima atleta statunitense afroamericana a vincere una medaglia d'oro, nonché unica atleta donna statunitense a vincere una medaglia d'oro a Londra<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/alice-coachman-athletics|titolo=Alice Coachman - athletics|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>.
Anche nelle gare maschili l'[[Atletica leggera maschile ai Giochi della XIV Olimpiade|atletica leggera]] regalò gare emozionanti. Nei [[400 metri piani]] la vittoria andò al [[giamaica]]no [[Arthur Wint]], che superò il connazionale [[Herb McKenley]], da tutti considerato il principale favorito, e divenendo il primo atleta giamaicano a vincere una medaglia d'oro<ref name=wint>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/arthur-wint-athletics|titolo=Arthur Wint - athletics|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. Lo stesso Wint conquistò la medaglia d'argento negli 800 metri, vinti dallo statunitense [[Mal Whitfield]]<ref name=wint/>. Il [[Mezzofondo|mezzofondista]] [[Cecoslovacchia|cecoslovacco]] [[Emil Zátopek]] conquistò la medaglia d'oro nei [[10000 metri piani]] e la medaglia d'argento nei [[5000 metri piani]], conquistando la folla sia per la sua personalità sia per il continuo ansimare nel corso delle gare, e costringendo al ritiro dalla gara il primatista mondiale della specialità, il finlandese [[Viljo Heino]]<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/emil-zatopek-athletics|titolo=Emil Zátopek - athletics|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. La medaglia d'oro nel decathlon venne vinta dallo statunitense [[Bob Mathias]], un diciassettenne che aveva cominciato a praticare la disciplina solo 4 mesi prima dei Giochi e che divenne il più giovane campione olimpico nella storia dell'atletica leggera<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/bob-mathias-athletics|titolo=Bob Mathias - athletics|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. Nella gara del lancio del disco i primi due posti sul podio vennero occupati dagli [[italia]]ni [[Adolfo Consolini]] e [[Giuseppe Tosi]]. Nella maratona il [[Belgio|belga]] [[Étienne Gailly]], che aveva affrontato dure esperienze nel corso della guerra, condusse la gara per larga parte, prima di essere ripreso; riuscì, in seguito, a riprendere la testa, entrando per primo nello stadio di Wembley, per poi crollare fisicamente e procedere al passo e barcollando, venendo superato prima dall'argentino [[Delfo Cabrera]] e poi dal britannico [[Tom Richards]], ma riuscendo a conquistare la medaglia di bronzo<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/etienne-gailly-athletics|titolo=Étienne Gailly - athletics|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>.
 
Anche la [[Scherma ai Giochi della XIV Olimpiade|scherma]] ebbe molto seguito a Londra e le gare vennero caratterizzate dalle sfide tra francesi, italiani e ungheresi. La gara di fioretto a squadre vide la squadra francese superare all'ultimo assalto la squadra italiana, guidata da [[Edoardo Mangiarotti]]<ref name=treccani/>. Il [[Calcio ai Giochi della XIV Olimpiade|torneo di calcio]] venne vinto dalla {{NazNB|CA|SWE}}, che poteva schierare calciatori quali [[Gunnar Gren]], [[Nils Liedholm]] e i fratelli [[Bertil Nordahl|Bertil]], [[Gunnar Nordahl|Gunnar]] e [[Knut Nordahl]]<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/football-tournament|titolo=Football tournament|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. Nell'[[Hockey su prato ai Giochi della XIV Olimpiade|hockey su prato]] il titolo di campione olimpico andò all'{{NazNB|HP|IND}}, che conquistò così la sua prima medaglia d'oro come stato indipendente, superando in finale i padroni di casa e precedenti colonizzatori della {{NazNB|HP|GBR sport}}<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/hockey-india-team|titolo=Hockey - India team|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>.
Le gare di [[Nuoto ai Giochi della XIV Olimpiade|nuoto]] vennero dominati dagli atleti statunitensi, ma la vera sorpresa arrivò nei [[Nuoto ai Giochi della XIV Olimpiade - 100 metri stile libero femminili|100 metri stile libero femminili]], dove la vittoria andò alla [[Danimarca|danese]] [[Greta Andersen]], che negli anni successivi divenne professionista e attraversò il canale del[[la Manica]] per sei volte, stabilendo vari record<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/greta-andersen-swimming|titolo=Greta Andersen - swimming|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>. Nella [[Pallanuoto ai Giochi della XIV Olimpiade|pallanuoto]] la medaglia d'oro andò all'{{NazNB|PN|ITA|M}}, che nel girone finale superò i rivali dell'{{NazNB|PN|HUN|M}}, sconfitti per 4-3 in uno dei mini-gironi nei quali era stato organizzato il torneo<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/water-polo-italy-team|titolo=Water Polo - Italy team|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>.
Nel [[Tiro ai Giochi della XIV Olimpiade|tiro]] la competizione di pistola da 25 metri venne vinta dall'[[Ungheria|ungherese]] [[Károly Takács]], il quale aveva sofferto un grave incidente prima della guerra, quando in un'esercitazione l'esplosione di una granata gli dilaniò la mano destra, costringendolo ad allenare la mano sinistra per poter riprendere le competizioni<ref>{{Cita web|url=https://www.olympic.org/news/karoly-takacs-shooting|titolo=Károly Takács - shooting|lingua=en|accesso=14 agosto 2020}}</ref>.
 
Inoltre, la francese [[Micheline Ostermeyer]], che vinse due medaglie d'oro nell'atletica leggera, divenne in seguito una nota pianista; mentre l'italiano [[Ottavio Missoni]], sesto nella gara dei 400 metri ostacoli, divenne poi famoso nel mondo per la casa di moda fondata assieme alla moglie<ref name=treccani/>. Nella [[Vela ai Giochi della XIV Olimpiade|vela]] la competizione della classe Star vide le medaglie d'oro e d'argento vinte da due coppie di padre e figlio, mentre nell'[[Equitazione ai Giochi della XIV Olimpiade|equitazione]] la squadra svedese dovette restituire l'oro nel dressage perché un suo cavaliere, Genhall Persson era un sottufficiale, grado insufficiente per partecipare alle competizioni<ref name=treccani/>. Si registrò anche la prima defezione a scopo politico: la cecoslovacca Maria Provanziková, allenatrice della squadra di ginnastica, si rifiutò di tornare in patria, denunciando la mancanza di libertà<ref>{{Cita news | url = https://www.independent.co.uk/sport/general/athletics/london-1948-to-london-2012-rags-to-riches-for-the-high-class-del-boy-who-dreamt-of-gold-not-money-783305.html | titolo = London 1948 to London 2012: Rags to riches for the 'high-class Del Boy' who dreamt of gold, not money | lingua = en | data = 2008-02-17 | accesso = 2020-08-14 | pubblicazione = [[The Independent]] | autore1= Alan Hubbard}}</ref>.
 
=== Cerimonia di chiusura ===
La cerimonia di chiusura si è svoltasvolse il {{Data|14|8|1948}}, sempre allo stadio di Wembley. Seguendo il precedente dei Giochi di [[Giochi della X Olimpiade|Los Angeles 1932]], venne deciso di usare dei portatori per le bandiere e per i nomi dei Paesi, invece dei rappresentanti delle singole delegazioni, perché molti degli atleti sarebberoerano già ripartiti prima della cerimonia di chiusura<ref name=chius>{{Cita|Resoconto conclusivo dei Giochi della XIV Olimpiade|pp. 538-540.}}</ref>. La cerimonia prese il via verso le 18, dopo la conclusione delle gare di equitazione, che si erano tenute sul campo da gioco dello stadio<ref name=chius/>. Il presidente del CIO, [[Sigfrid Edström]], tenne il discorso di chiusura, seguito dallo spegnimento del fuoco olimpico<ref name=chius/>. La bandiera olimpica venne ammainata e consegnata al [[Lord sindaco di Londra]], affinché la conservasse fino ai successivi Giochi di [[Giochi della XV Olimpiade|Helsinki 1952]]<ref name=chius/>.
 
== Medagliere ==
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