Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy: differenze tra le versioni

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Lo '''Stratospheric Observatory for Infrared Astronomy''' ('''SOFIA''') è stato un progetto nato da una collaborazione 80-20 tra [[NASA]] e [[Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt|DLR]]<ref>{{Cita web|titolo=SOFIA Science Center|url=https://www.sofia.usra.edu/|sito=Universities Space Research Association6|urlmorto=sì}}</ref> per costruire e mantenere un osservatorio aereo. La NASA ha aggiudicato l'appalto per lo sviluppo dell'aeromobile, il funzionamento dell'osservatorio e la gestione della parte americana del progetto alla Universities Space Research Association (USRA), mentre la DSI (Deutsches SOFIA Institut) ha gestito le parti tedesche del progetto che sono principalmente legati agli studi e al telescopio. Il telescopio SOFIA ha visto la prima luce il 26 maggio 2010. SOFIA è metodologicamente il successore del [[Kuiper Airborne Observatory]]. Nel 2021 la NASA nell'ambito del bilancio annuale richiesto al congresso ha chiesto la cessazione dei finanziamenti per la missione, essendo divenuta troppo costosa rispetto ai risultati conseguiti ed al fatto che la scienza prodotta da SOFIA potrebbe venire garantita da altri osservatori scientifici per i quali si libererebbero ulteriori fondi.<ref>{{Cita web|url=https://spacenews.com/nasa-requests-24-8-billion-in-2022-proposes-to-cancel-sofia-again/|titolo=NASA requests $24.8 billion in 2022, proposes to cancel SOFIA again|sito=spacenews.com|data=29 maggio 2021|lingua=en}}</ref> Le missioni scientifiche sono terminate a settembre 2022<ref>{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/feature/ames/nasa-s-legacy-of-science-engineering-in-retiring-airborne-observatory|titolo=NASA’s Legacy of Science, Engineering in Retiring Airborne Observatory|data=29 settembre 2022|lingua=en}}</ref>
 
==Progetto==
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[[File:SOFIA telescope (5531358814) (2).jpg|thumb|left|Il telescopio visto dall'interno]]
Una volta pronti per l'uso, i voli di osservazione dovevano essere volati 3 o 4 notti a settimana. Originariamente programmato per essere operativo per 20 anni, nel suo budget provvisorio per l'anno fiscale 2015<ref>{{Cita web|url= https://www.nasa.gov/sites/default/files/files/FY15_MD_Fact_Sheets.pdf|titolo= 8 - 1 NASA FY 2015 Budget Request for Science|formato= pdf|urlmorto= sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.universetoday.com/110007/budget-2015-flying-sofia-telescope-to-be-shelved-for-higher-priority-programs-like-cassini/|titolo=BUDGET 2015: Flying SOFIA Telescope To Be Shelved For ‘Higher-Priority’ Programs Like Cassini|autore=Elizabeth Howell|data=4 marzo 2014|opera=Universe Today}}</ref> la NASA annunciava che, a meno che il centro aerospaziale tedesco non contribuisse significativamente più di quanto concordato in precedenza, l'osservatorio sarebbe stato fondato entro il [[2015]].<ref>{{Cita web|url=http://www.spacenews.com/article/civil-space/39716nasa-budget-would-begin-work-on-new-science-missions-ground-sofia|titolo=NASA Budget Would Begin Work on New Science Missions, Ground SOFIA|accesso=4 marzo 2018|dataarchivio=4 marzo 2014|urlarchivio=https://archive.todayis/20140304234337/http://www.spacenews.com/article/civil-space/39716nasa-budget-would-begin-work-on-new-science-missions-ground-sofia}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://news.sciencemag.org/funding/2014/03/major-u.s.-science-agencies-face-flat-prospects |titolo= Major U.S. Science Agencies Face Flat Prospects |data= 4 marzo 2014 |autore= Malakoff, David |accesso= 5 marzo 2014 |opera=Science Magazine News}}</ref> L'Osservatorio SOFIA ha sede presso il [[Dryden Flight Research Center]] della NASA presso l'aeroporto regionale di Palmdale, in [[California]], mentre il SOFIA Science Center è situato al [[Ames Research Center]], a Mountain View, in California (quello di [[Christchurch International Airport|Christchurch]] è uno degli aeroporti che collaborano al progetto).
 
===Telescopio===
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|data=July 2002 |città=Seattle, USA
| arxiv=astro-ph/0207417
|bibcode = 2002astro.ph..7417K }}</ref> Il telescopio di SOFIA è di gran lunga il più grande mai installato su un aereo. Inoltre, uno studioso può anche progettare e costruire uno strumento per scopi speciali. Il 17 aprile [[2012]], la NASA ha selezionato due aggiornamenti per aumentare il campo visivo con i nuovi array di rivelatori di bolometri con sensore del bordo di transizione e per aggiungere la capacità di misurare la polarizzazione dell'emissione di polveri da fonti celesti<ref>{{Cita web|url=https://www.nasa.gov/home/hqnews/2012/apr/HQ12-114_SOFIA_Instrument_Upgrade.html|titolo=NASA - NASA Selects Science Instrument Upgrade for Flying Observatory|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Le osservazioni sono rese difficili dalle vibrazioni dell'aereo e dalla turbolenza che entra dall'apertura. Quindi, a compensare ci sono un sistema di giroscopi, telecamere e motori a coppia magnetica.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Keller|nome=Luke|autore2=Jurgen Wolf |titolo=NASA's New Airborne Observatory|rivista=Sky and Telescope|data=October 2010|pp=22–2822-28}}</ref> La cabina del telescopio deve essere raffreddata prima del decollo del velivolo, in modo che abbia una temperatura corrispondente alla temperatura esterna per evitare deformazioni di forma indotte termicamente, e, prima di atterrare, lo scompartimento è riempito di azoto per prevenire la condensazione di umidità sull'ottica e sugli strumenti.<ref>{{Cita conferenza|nome=Alfred |cognome=Krabbe |articolo=SOFIA telescope|titolo=Proceedings of SPIE: Astronomical Telescopes and Instrumentation
|pp=276–281276-281 |data=March 2007 |editore=SPIE — The International Society for Optical Engineering
|città=Munich, Germany
| arxiv=astro-ph/0004253
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==Risultati scientifici di rilievo==
Il 29 giugno 2015, il pianeta nano [[Plutone (astronomia)|Plutone]] è passato davanti ad una stella lontana producendo un'ombra sulla [[Terra]] vicino alla [[Nuova Zelanda]] che ha permesso a SOFIA di studiare l'[[atmosfera di Plutone]].<ref>{{Cita web |cognome1=Veronico |nome1=Nicholas A. |cognome2=Squires |nome2=Kate K. |titolo=SOFIA in the Right Place at the Right Time for Pluto Observations |url=https://www.nasa.gov/feature/sofia-in-the-right-place-at-the-right-time-for-pluto-observations |data=29 giugno 2015 |opera=[[NASA]] |accesso=1º luglio 2015 |dataarchivio=17 giugno 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190617084603/https://www.nasa.gov/feature/sofia-in-the-right-place-at-the-right-time-for-pluto-observations/ |urlmorto=sì }}</ref> All'inizio del [[2016]], SOFIA ha rilevato l'ossigeno atomico nell'atmosfera di Marte per la prima volta in 40 anni<ref>{{cita web|https://www.nasa.gov/feature/ames/sofia/flying-observatory-detects-atomic-oxygen-in-martian-atmosphere|titolo=Flying Observatory Detects Atomic Oxygen in Martian Atmosphere|curatore=[[NASA]]|data=6 maggio 2016|lingua=en|accesso=}}</ref>. Nel maggio dello stesso anno sono stati compiuti dei voli che hanno portato alla scoperta di [[idruro di elio]] (fino a quel momento creato solo in laboratorio) anche nel cosmo, nella nebulosa planetaria [[NGC 7027]]. Questa molecola è considerata la prima ad essersi formata in seguito al [[Big Bang]], a cui sono seguite tutte le altre.<ref>{{cita web|url=https://www.astronomiamo.it/DivulgazioneAstronomica/Notizia-Astronomica/8501/Idruro%20di%20elio,%20la%20prima%20molecola%20dal%20Big%20Bang%20osservata%20per%20la%20prima%20volta|titolo=Idruro di elio, la prima molecola dal Big Bang osservata per la prima volta|data=18 aprile 2019|accesso=19 aprile 2019|dataarchivio=3 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190503102337/https://www.astronomiamo.it/DivulgazioneAstronomica/Notizia-Astronomica/8501/Idruro%20di%20elio,%20la%20prima%20molecola%20dal%20Big%20Bang%20osservata%20per%20la%20prima%20volta|urlmorto=sì}}</ref> All'inizio del [[2017]], le sue osservazioni di [[Cerere (astronomia)|Cerere]] nel medio infrarosso hanno aiutato a determinare che il [[pianeta nano]] è ricoperto da uno strato di polvere di roccia proveniente da altri corpi<ref>{{cita web|1=https://www.nasa.gov/feature/don-t-judge-an-asteroid-by-its-cover-mid-infrared-data-from-sofia-shows-ceres-true|titolo=C-141 Tail Number: NASA 714|data=19 gennaio 2017|accesso=4 marzo 2018|dataarchivio=25 gennaio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190125101918/https://www.nasa.gov/feature/don-t-judge-an-asteroid-by-its-cover-mid-infrared-data-from-sofia-shows-ceres-true|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Il 26 ottobre 2020 la [[NASA]] ha annunciato per la prima volta il rilevamento di acqua molecolare sulla superficie del lato visibile della [[Luna]], più precisamente nel [[cratere Clavius]]. È il risultato di una ricerca dell'[[Università del Colorado a Boulder]] basata sulle immagini della Luna scattate per la prima volta da SOFIA, combinate con le misurazioni della temperatura prese dal [[Lunar Reconnaissance Orbiter]]. Questo ritrovamento permette di ampliare i siti di ricerca, in precedenza ritenuti strettamente ai poli.<ref>{{Cita web|url=https://www.focus.it/scienza/spazio/acqua-sulla-luna-non-solo-ai-poli?notification_id=268810&hash=33bc9fd85da26cfb285a0c7f0845efbc|titolo=C'è acqua sulla Luna, e non solo ai poli|data=26 ottobre 2020}}</ref>
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==Collegamenti esterni==
*{{Collegamento interrotto|1=https://www.sofia.usra.edu/ }}
*https://www.nasa.gov/mission_pages/SOFIA/index.html
*http://www.dlr.de/dlr/desktopdefault.aspx/tabid-10419/