Basilio I il Macedone: differenze tra le versioni
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Basilio, divenuto amico e confidente del Basileus, se ne assicurò ancor di più i favori quando, nell'865, sposò [[Eudocia Ingerina]], amante favorita dell'imperatore, e prese come amante la sorella di lui, [[Tecla (figlia di Teofilo)|Tecla]], richiamata appositamente dal suo esilio in monastero; durante una spedizione contro gli arabi, Basilio riuscì a convincere Michele che lo zio, Bardas, fosse divenuto troppo potente e che mirava a spodestarlo; conseguentemente, con l'approvazione di Michele, il 21 aprile 866, Basilio assassinò Bardas e ne prese il posto come Cesare prima di essere incoronato, il 26 maggio del medesimo anno, come co-imperatore. In questi mesi nacque anche il primo figlio di Basilio da Eudocia, [[Leone VI il Saggio|Leone]], la cui nascita fu celebrata con corse dei carri per quanto, o forse proprio per questo, molti sospettavano che Leone fosse in realtà figlio dello stesso Michele, data la relazione di lunga data tra l'imperatore ed Eudocia Ingerina, stesso sospetto che circonderà anche il secondo figlio della donna, [[Stefano I di Costantinopoli|Stefano]]<ref>{{Cita|Treadgold|p. 453}}.</ref>.
[[File:ByzantineEmpire867AD3.PNG|thumb|upright=1.7|sinistra|L'[[Impero bizantino]] all'ascesa al trono di Basilio I il Macedone.<ref>La cartina è discutibile, perché [[Venezia]] e una parte dell'[[Istria]] potevano essere considerati appartenenti all'Impero.</ref>]]
L'anno seguente, Michele III cominciò a temere l'influenza di Basilio e pertanto iniziò a favorire un altro cortigiano, Basiliciano; Basilio, minacciato nella sua posizione e timoroso di fare la stessa fine che lui aveva orchestrato per Bardas, decise di prevenire l'imperatore: nella notte tra il 23 ed il 24 settembre 867, Basilio, approfittando del fatto che l'imperatore ed il suo nuovo favorito fossero incoscienti per gli alcolici bevuti, con il sostegno dei suoi famigliari e di altri cortigiani a lui vicini, sigillò le porte e fece assassinare Michele insieme al suo favorito per mano di [[Giovanni di Chaldia]] il quale tagliò le mani dell'imperatore e mise il pugnale sul suo petto<ref>{{Cita|Finlay|pp.
[[File:Assassination of Michael III.png|miniatura|Assassinio di Michele III, eseguito da Basilio, che fu incoronato come il nuovo Basileus.]]
=== Regno ===
[[File:Emperor Basil I sends a messenger to the two magistroi.jpg|miniatura|Basilio I manda un messagero ai ''[[Magistros|magistroi]].'']]
Basilio I inaugurò una nuova era di prosperità associata con la [[dinastia Macedone]] che lui stesso fondò, e che vide una fase di espansione territoriale e di crescita economica e commerciale. Il regno quasi ventennale di Basilio I, sebbene iniziato con l'eliminazione del suo predecessore, fu assolutamente stabile per una serie di fattori: in primo luogo Michele III non lasciò rimpianti legittimistici, essendosi alienato la burocrazia con la sua amministrazione arbitraria e la popolazione a causa della sua empietà, in secondo luogo, Basilio, ancorché privo di educazione formale, fu in grado di creare e di mantenere un sistema amministrativo efficiente ed anche dal punto di vista personale si dimostrò vicino agli interessi della popolazione molto più di quanto non avesse mai fatto Michele, anche e non solo dal punto di vista religioso<ref>{{Cita|Finlay|pp.
==== Politica Interna ====
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Appena ottenne il trono, Basilio I consolidò la propria dinastia nominando il suo primogenito Costantino e poi il secondogenito Leone alla posizione di co-imperatori (rispettivamente nell'869 e nell'870).
La sua amministrazione finanziaria, al contrario di quella del suo predecessore, fu estremamente prudente, il programma di lavori pubblici permise di ridurre la disoccupazione e fu coronato dalla costruzione della Cattedrale Nea Ekklesia; tuttavia, fu l'opera di codificazione legale a garantirgli il soprannome di "secondo [[Giustiniano I|Giustiniano]]": infatti, durante il suo regno, fece redigere i ''[[Basilika]]'', sessanta libri, con un compendio ''[[Epanagoge|Eisagoge]]'', concluso dal figlio e successore Leone, che racchiusero la dottrina giuridica e l'intero corpus di norme vigenti, ormai diventato di difficile consultazione a causa della stratificazione dei testi e del fatto che molti testi erano scritti in latino, lingua ormai non più parlata in oriente<ref>{{Cita|Finlay|pp.
In materia ecclesiastica, Basilio I decise di mantenere relazioni amichevoli con [[Roma]]. Suo primo atto fu quello di esiliare il [[Patriarcato ecumenico di Costantinopoli|patriarca]] [[Fozio di Costantinopoli|Fozio]] e di restaurare al soglio [[Ignazio I]] ottenendo in cambio dal Papa, [[Adriano II]], non senza scaltre ed oblique manovre diplomatiche, l'estensione della giurisdizione religiosa di Costantinopoli anche sulla Bulgaria<ref name="Treadgold, p. 455"/>; in ogni caso tale politica ebbe dei limiti giacché, specialmente dopo il ritorno in carica di Fozio, l'imperatore fece ben poco per ridurre il divario che ormai si era creato tra Roma e Costantinopoli e che avrebbe in seguito condotto allo [[Grande Scisma|Scisma]].
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Sotto il profilo militare la sua opera fu coronata da successo: nell'872 sconfisse definitivamente nella [[Battaglia di Bathys Ryax]] gli eretici [[Pauliciani]] che negli anni precedenti si erano ribellati e si erano alleati con gli Arabi, ottenendo, tra i vari successi, anche la presa ed il saccheggio di Efeso e fu in grado di riconquistare, sia pure per soli sette anni, l'isola di [[Cipro]].<ref>{{Cita|Jenkins|p. 191}}.</ref>
[[File:MadridSkylitzesFol100vDetail.jpg|miniatura|La caduta di Siracusa
Altrettanto rilevanti furono i suoi successi in occidente. Alleatosi, infatti, con l'imperatore [[Ludovico II il Giovane]] inviò una flotta di 139 vascelli che prima ripulì l'Adriatico dalla pirateria musulmana ed in seguito, nell'876, riuscì a conquistare l'emirato di Bari<ref>https://emeroteca.provincia.brindisi.it/Archivio%20Storico%20Pugliese/1961/Archivio%20Storico%20Pugliese%20A.XIV%20Fasc.%20I-II%20Marzo-Giugno%201961%20articoli%20PDF/L'Iscrizione%20Inedita%20Bizantina%20Barese%20del%20Secolo%20IX%20e%20le%20Costruzioni%20dell'Imperatore%20Basilio%20I.pdf</ref>; negli anni seguenti inviò una spedizione militare nell'Italia meridionale che, sotto la guida di [[Niceforo Foca il vecchio|Niceforo Foca]], si concluse nell'[[886]] con la conquista della [[Calabria]] e della [[Puglia]]; in Sicilia, tuttavia, il dominio bizantino, già precario, si indebolì irreversibilmente quando gli arabi conquistarono la città di [[Siracusa]]<ref>{{Cita|Jenkins|pp.
=== Ultimi anni e successione ===
[[File:Prince Leo offers a knife to his father, Emperor Basil I.jpg|sinistra|miniatura|Basilio I e suo figlio [[Leone VI il Saggio|Leone VI]]. Leone è scoperto mentre porta un coltello al cospetto del padre. La miniatura si riferisce all'accusa secondo cui Leone abbia congiurato contro la vita di Basilio I.]]
Nell'879 il figlio primogenito e preferito, Costantino, morì e Basilio, distrutto dal dolore, decise di crescere il suo figlio più giovane, [[Alessandro (imperatore)|Alessandro]], al rango di co-imperatore.
Gli ultimi anni di vita di Basilio furono segnati dal contrasto con il suo erede, Leone, che temeva essere figlio di Michele III e di cui disapprovava la condotta. I rapporti tra padre e figlio degenerarono quando Leone fu accusato di congiurare contro il padre e fu imprigionato; Basilio, disgustato dal comportamento del figlio, decise di accecarlo e di rimuoverlo definitivamente dalla successione ma fu dissuaso dal patriarca Fozio che convinse l'imperatore a relegare il figlio agli arresti; solo dopo tre anni Leone fu rilasciato<ref>{{Cita|Jenkins|pp.
Basilio morì il 29 agosto 886 a seguito di una febbre contratta durante una battuta di caccia al cervo: in tale occasione, infatti, la sua cintura rimase impigliata all'animale e fu soccorso solo quando un attendente prese un coltello per tagliare i vestiti impigliati; l'imperatore, temendo un tentativo di omicidio, ordinò di condannare a morte l'uomo ma cadde in preda alla febbre e spirò poco dopo<ref>{{Cita|Treadgold|p. 461}}.</ref>.
[[File:The relics of Michael III are transferred to the Holy Apostles.jpg|miniatura|Le spoglie di Michele III vengono riesumate al mausoleo della Chiesa dei Santi Apostoli.]]
Alla sua morte, gli successe Leone il cui primo atto fu la riesumazione delle spoglie di [[Michele III]] e la loro traslazione al mausoleo della [[Chiesa dei Santi Apostoli (Costantinopoli)|Chiesa dei Santi Apostoli a Costantinopoli]], atto che confermò la diceria pubblica secondo la quale Leone stesso fosse e si considerasse figlio di Michele<ref>{{cita|Finlay, 1853|p
== Matrimoni e discendenza ==
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