Dodecaneso: differenze tra le versioni
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|Nome ufficiale = Νομός Δωδεκανήσων
|Panorama = Rhodes harbour.jpg
|Didascalia = Il
|Bandiera =
|Stemma =
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|Sito =
}}
Il '''Dodecaneso''' o '''Dodecanneso''' (in [[Lingua greca|greco]] Δωδεκάνησα, pr. ''Dodekánisa'', dal significato letterale di "[[12 (numero)|dodici]] [[isole]]") è un [[arcipelago]] della [[Grecia]], compreso tra l'[[Asia Minore]] (odierna [[Turchia]]), l'isola di [[Creta (Grecia)|Creta]] a
Dal punto di vista amministrativo era una [[Prefetture della Grecia|prefettura]] appartenente alla regione dell'[[Egeo Meridionale]], abolita a partire dal 1º gennaio [[2011]] a seguito dell'entrata in vigore della riforma amministrativa detta ''[[programma Callicrate]]''<ref>{{cita web|url=http://www.ypes.gr/UserFiles/f0ff9297-f516-40ff-a70e-eca84e2ec9b9/N_KALLIKRATIS.pdf|titolo=programma Callicrate|accesso=1º marzo 2011}}</ref>. Il capoluogo era la [[Rodi (città)|città di Rodi]].
== Geografia fisica ==
[[File:Aegean Sea with island groups labeled.gif|thumb|Gli arcipelaghi
Dal punto di vista [[Geografia|geografico]] il Dodecaneso è un [[arcipelago]] di oltre 163 isole ed isolotti, di cui soltanto 26 sono abitate.
Localizzate in una regione di passaggio tra [[Asia|
Le principali isole sono qui elencate con il nome tradizionale italiano, risalente in genere all'epoca genovese (tra parentesi il nome greco):
* [[Rodi]] è l'isola maggiore, con
* [[Coo]] (''Kos''), con
* [[Calimno]] (''Kàlymnos''),
* [[Lero]] (''Léros''),
* [[Scarpanto]] (''Kàrpathos''), 6.
* [[Patmo]] (''Pàtmos''), 3.
* [[Simi]] (''Symi''), 2.
* [[Stampalia]] (''Astypálea''), 1.
* [[
* [[
* [[Lisso (Grecia)|Lisso]],
* [[
* [[Castelrosso (Grecia)|Castelrosso]] (''Kastellòrizo''),
* [[Calchi]] o Carchi (''Chàlki''),
* [[
* [[
* [[
* [[
* [[Arkoi|
* [[
* [[
* [[
* Marathi, 5 abitanti, a sud di Archì;
* [[Syrna|Sirna]], 2 abitanti (2021), piccola isola di {{M|4
* [[
* [[Kinaros]], un abitante (2021), a ovest di Calino e Lero;
* [[Ro (isola)|Ro]], piccola isola ad ovest di Castelrosso abitata solo da un contingente militare;
* [[
▲* [[Strongili (Megisti)|Strongili]], piccola isola a est di Castelrosso, disabitata, estremo lembo ad est della Grecia, dominata da un faro;
▲* [[Alimnia|Alinnia]] o Limonia è un isolotto desertico, nei pressi di Calchi di particolare interesse naturalistico;
▲* [[Syrna|Sirna]], piccola isola di 4 km² a sudest di Scarpanto, importante rotta migratoria, teatro nel 1946 del naufragio della Athina Rafiah.
== Toponimo ==
Originariamente la parola Dodecaneso (o anche Dodecanneso, secondo la pronuncia greca) indicava il gruppo di isole del dominio
L'inadeguatezza della denominazione determinò nelle autorità italiane il mutamento della denominazione ufficiale in [[Isole italiane dell'Egeo]], fin dal 1929. Tuttavia il toponimo era già entrato nella denominazione corrente e corrisponde ancora oggi a tutte le isole facenti parti delle Isole italiane dell'Egeo.
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=== Medioevo: i Cavalieri di Rodi e l'occupazione turca ===
La quasi totalità delle isole appannaggio dell'[[Impero
Tra il [[1306]] e il [[1309]] l'arcipelago divenne anche la sede per secoli dei [[Cavalieri di Rodi]], che assieme ai suoi governatori genovesi tra cui i componenti dei clan dei Vignolo de'Vignoli , i Moresco ed i Giustiniani, fortificarono le isole rendendo Rodi inespugnabile ai turchi, che tentarono numerose volte la sua conquista, riuscendoci nel [[1522]]. Ancora oggi possono essere ammirate le fortificazioni del capoluogo ed i castelli sulle altre isole, come [[castello di Neratzia|Neratzia]] e [[castello di Antimachia|Antimachia]] a Coo. La presenza dei Cavalieri durò sino al [[XVI secolo]], quando dopo la dipartita della flotta genovese della [[Maona di Chio e di Focea|maona dei Giustiniani]] non potendo più difendersi dopo l'ennesimo attacco gli stessi negoziarono la loro uscita dalle isole e dopo un breve periodo anche i genovesi furono costretti alla cessione del governatorato al sultano in cambio di concessioni commerciali per mantenere l'accesso ai propri empori, e così l'arcipelago divenne parte dell'[[Impero ottomano]].
=== La presenza italiana (1912-1943) ===
{{Vedi anche|Guerra italo-turca|
Durante la [[guerra italo-turca]] culminata nell'occupazione della [[Libia]], l'Italia
Il 5 maggio 1912 si insediò il comandante delle isole occupate dell'[[Mar Egeo|Egeo]] [[Giovanni Ameglio]], dal 1914 costituite in ''Colonia del Dodecaneso''; il primo [[Governatori delle colonie italiane|governatore]], il [[Savona|savonese]] [[Mario Lago]], si insediò il 16 novembre 1922. Dal 1926 le isole vennero trasformate in "''Governo delle Isole Italiane dell'Egeo''", denominazione che divenne ufficiale nel [[1930]]. Tra i governatori del Dodecaneso figurano importanti esponenti del [[fascismo]] come [[Cesare Maria De Vecchi]] (1884-1959) di [[Casale Monferrato]], membro del [[Gran
Fu organizzata l'amministrazione civile delle isole con libere elezioni svoltesi nel 1928, 1930, 1932 e 1934. Nel 1937 i sindaci vennero sostituiti da podestà di nomina governativa.
Tra il 19 e il 24 maggio 1929 alcune isole furono visitate da [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]], re d'Italia. Le tracce della presenza italiana rimangono visibili in molti edifici, tra i quali ad esempio:
* l'ex ''Grande Albergo delle Rose'' (oggi ''Grande albergo delle Rose Casinò Rodos'') costruito da [[Florestano Di Fausto]] e [[Michele Platania]] tra il 1925 e il 1927, che unisce elementi dell'architettura tipica coloniale dell'oriente e elementi [[Art
* l'ex ''Casa del Fascio'' di [[Rodi (città)|Rodi]] realizzata tra il 1936 e il 1939, ora sede del municipio
* l'ex [[chiesa (architettura)|chiesa]] cattolica di ''S.Giovanni'' costruita tra il 1924 e il 1925 da [[Rodolfo Petracco]], che ricostruisce la chiesa di San Giovanni di Collachio dei [[Sovrano Militare Ordine di Malta|Cavalieri di San Giovanni]] distrutta da un'esplosione nel 1856
* le ''Terme di Kallithea'' vicine a [[Rodi (città)|Rodi]], inaugurate nel luglio 1929, complesso restaurato nel 2006
* l'ex ''Teatro Puccini'' oggi ''Teatro Nazionale'' inaugurato il 1º agosto [[1937]], che conteneva 1200 spettatori
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* il centro di [[Portolago]] (oggi ''Lakkì'') nell'isola di Lero, sullo stile [[Razionalismo italiano|razionalista]] italiano anni trenta costruita tra il 1934 e il 1938 ed oggi in cattivo stato di conservazione.
Al [[Censimento generale della popolazione e delle abitazioni|censimento]] del 21 aprile [[1936]], l'ultimo prima della perdita dell'arcipelago da parte dell'Italia ([[1947]]), la popolazione totale residente nel Dodecaneso risultava composta da
Dopo l'[[8 settembre 1943]] il Dodecaneso venne attaccato dai tedeschi che non volevano fornire agli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]] una base operativa per l'attacco alla Grecia. La [[Divisione (unità militare)|divisione]] d'assalto ''Rhodos'', comandata dal generale [[Ulrich Kleemann]] riuscì a conquistare le isole grazie ad una mescolanza di azioni di forza e tattiche dilatorie, tra il 9 settembre e il 17 novembre 1943<ref>http://www.dodecaneso.org Sito storico sul Dodecaneso</ref>. Ciò fu possibile anche grazie alla scarsa iniziativa del comando italiano, data l'ambiguità del proclama armistiziale. Gli scontri del 9/10 settembre 1943 fra le truppe italiane e quelle germaniche furono a tratti aspri, ma la resa imposta dal Governatore Campioni e la sua cattura resero vano ogni sforzo delle truppe italiane nel capoluogo del Possedimento.
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Sorte diversa toccò a [[Castelrosso (Grecia)|Castelrosso]]. Quando l'Italia capitolò, il 10 settembre 1943, l'isola fu occupata dalle forze britanniche, che ne conservarono il possesso per il resto del conflitto. I soldati italiani lasciarono l'isola il 28 settembre 1943.
Il governatore, [[ammiraglio]] [[Inigo Campioni]] rimase in carica fino al 18 settembre 1943 in qualità di governatore civile, dopo aver ordinato la resa della guarnigione italiana di Rodi, per poi essere deportato. Venne sostituito dal vicegovernatore [[
Nel luglio del 1944 vennero arrestati gli [[ebrei]] [[sefarditi]] (circa {{formatnum:1815}}). Quasi tutti provenivano da Rodi, tranne un piccolo gruppo di Coo. Scamparono alla deportazione circa 50 ebrei di nazionalità turca, che furono trasportati nell'allora neutrale Turchia. I restanti furono inviati nei campi in Germania, con tre navi da Rodi ed una da Coo. Di questi solo 178 tornarono dai campi di sterminio. I sopravvissuti, formalmente di nazionalità italiana dopo il 1948, non trovarono né a Rodi né in Italia una accoglienza adeguata. Le proprietà ebraiche erano state requisite dal governo italiano e ridistribuite alla cittadinanza italiana nel 1944: la popolazione greca di Rodi prese possesso delle proprietà abbandonate in seguito al rientro degli italiani.
Gli ebrei di Rodi erano per la maggior parte sudditi italiani, non avendo optato per la cittadinanza turca o greca in seguito al [[Trattato di Losanna (1923)|Trattato di Losanna]], ma una ristretta minoranza si avvalse della possibilità di diventare cittadini italiani a pieno titolo prima negli anni '30. Questo status non valse loro alcuna protezione in occasione della deportazione né al loro ritorno a Rodi o in Italia.
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=== Varie architetture ===
Nel periodo di amministrazione italiana, ed in particolare durante il [[regime fascista]], furono realizzate sulle isole numerose opere pubbliche, (strade, edifici e altro), alcune di notevole rilievo come la ricostruzione del [[Palazzo dei Gran Maestri dei cavalieri di Rodi]] a Rodi.
Da citare anche la realizzazione della cittadina di [[Portolago]], oggi Lakki nell'isola di [[
Viaggiando in queste isole si ritrovano oltre ai resti archeologici classici di grande valore come l'Acropoli di Lindos (Rodi), ed alle eccezionali vestigia medioevali, (centro storico di Rodi ed altri castelli e fortezze), ed ai villaggi tradizionali, anche le architetture e le costruzioni tipiche del [[ventennio fascista]] che acquistano oggi, come rilevato da alcuni osservatori, una [[atmosfera]] quasi [[Federico Fellini|felliniana]] come il Grand Hotel di Rodi, "Albergo delle rose", o il [[cinema]] di Portolago, ecc. o sempre [[particolare architettonico|particolari]] come i lungomare, i lampioni, le balaustre.
In diversi luoghi di queste isole si può ancora osservare uno [[spazio architettonico]] ''[[Art
=== Abitanti del Dodecaneso ===
Il Dodecaneso è un luogo di grandi intrecci di popolazione, come tutto il Levante. I gruppi di popolazione più rilevanti sono stati:
* Greci di religione [[Chiesa ortodossa|ortodossa]], storicamente la maggioranza della popolazione.
* [[ebraismo|Ebrei]] di origine [[Spagna|spagnola]] ([[
* [[Turchi (gruppo etnico)|Turchi]] di religione [[
== Geografia antropica ==
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| [[Afando]] || 1205 || Afando || 851 03 || 22410-dal 50 al 53, 56, 57
|-
| [[Arcangelo (
|-
| [[Stampalia]] || 1203 || Stampalia || 859 00 || 22430-4
|-
| [[Attavyros]] || 1204 || [[Empona]]
|-
| [[Calimno (città)|Calimno]] || 1210 || [[Calimno]] || 852 00 || 22430-2, 50, 59
|-
| [[Chalchi]]
|-
| [[Dikaio]]
|-
| [[Ialiso]] || 1208 || [[Ialysos]] || 851 01 || 22410-dal 90 al 98
|-
| [[Iraklidis]]
|-
| [[Kallithea (Dodecaneso)|Kallithea]] || 1209 || [[Faliraki]]
|-
| [[Kameiros]] || 1211 || [[Soroni]]
|-
| [[Scarpanto (città)|Scarpanto]] || 1212 || Scarpanto || 858 00 || 22-2
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| [[Patmo (città)|Patmo]]|| 1222 || Patmo ||855 00 || 22470-
|-
| [[Petaloudes]]|| 1223 || [[Kremasti]]
|-
| '''[[Rodi]]''' || 1224 || [[Rodi (
|-
| [[Simi]] || 1225 || Simi || 856 00 || 22460-dal 70 al 72
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! Comunità !! Codice YPES !! Sede !! CAP !! Prefisso tel.
|-
| [[Agathonisi]] || 1201 || [[Agathonissi]]
|-
| [[Olympos (Egeo Meridionale)|Olympos]]
|}
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* [[Luigi Vittorio Bertarelli]], ''Guida d'Italia: Possedimenti e colonie'', [[Touring Club Italiano]], Milano, 1929
* Ercole Tuccimei, ''La Banca d'Italia in Africa'', Presentazione di Arnaldo Mauri, Laterza, Bari, 1999.
* Francesca Calace
* Nicholas Doumanis, ''Una faccia, una razza. Le colonie italiane nell'Egeo'', Bologna, Il Mulino, 2003.
* Antonello Battaglia, ''Il Dodecaneso italiano. Una storia da rivisitare (1912-1943)'', in "Eurostudium" 15 (2010)
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== Voci correlate ==
* [[Isole italiane dell'Egeo]]
== Altri progetti ==
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