Régis Debray: differenze tra le versioni

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{{S|filosofia|data=novembre 2024}}
{{da unire|Che Guevara}}
{{Bio
Regis Debray. intellettuale francese prese parte insieme ad una cinquantina di guerriglieri al fallito tentativo di rivoluzione in Bolivia di Ernesto Guevara. da circa 40 anni viene sospettato insieme all'artista e rivoluzionario Ciro Bustos di essere uno dei "traditori" del Che. arrestati dall’esercito boliviano qualche mese prima della cattura e della morte di Guevara avrebbero collaborato rivelando la presenza di Guevara in Bolivia.
|Nome = Jules Régis
Molte biografie sul Che scagionano da questa accusa infamante Debray ed indicano in Bustos il delatore che permise la cattura e la morte del rivoluzionario Argentino, tracciando con precisione i lineamenti di ciascuno dei membri della guerriglia.
|Cognome = Debray
In questi ultimi anni nuove rivelazioni e nuove indiscrezioni sembrerebbero rivalutare la figura dell’artista argentino e avvolgerebbero, come spesso accade in questi casi, di fitto mistero l’episodio della cattura del Mito; mistero che sicuramente alimenterà nuove biografie su Ernesto Guevara.
|Sesso = M
|LuogoNascita = Parigi
|GiornoMeseNascita = 2 settembre
|AnnoNascita = 1940
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = filosofo
|Attività3 = funzionario
|Nazionalità = francese
|Immagine = Debray-2016.jpg
}}
 
== Biografia ==
[[File:Regis Debray.jpg|thumb|Debray negli anni '60]]
Attivo politicamente negli anni 1960 al fianco di [[Che Guevara]], fu imprigionato e torturato più volte in [[Sud America]], anche durante l'[[Guerriglia del Ñancahuazú|ultima avventura boliviana]] del guerrigliero argentino<ref>Il manifesto appello per la liberazione di Debray fu firmato da decine di intellettuali europei, tra cui gli italiani [[Vasco Pratolini]], [[Giuseppe Ungaretti]], [[Alberto Moravia]], [[Federico Fellini]], [[Pier Paolo Pasolini]] e [[Ignazio Silone]]: "World figures plead for Regis Debray." Times [London, England] 11 Dec. 1969: 8.</ref>. Successivamente è diventato un autore prolifico, distinguendosi nel campo delle scienze dell'informazione come fondatore della mediologia e della rivista ''MédiuM''. Nel 2002 ha fondato l'Institut d'étude des religions et de la laïcité, un istituto universitario pubblico per l'insegnamento dei fenomeni religiosi nella scuola laica. È stato membro dell'[[Académie Goncourt]] dal 2011 al 2015. Ha abbandonato l'ideologia [[comunista]] dopo gli anni '80, diventando un [[Conservatorismo|conservatore]] [[Gollismo|gollista]].
 
== Opere (parziale) ==
* ''La gringa'', (''La neige brûle'', Grasset 1977), traduzione di Tilde Riva, Milano: Bompiani, 1978.
* ''[[Lo Stato seduttore]]'', 1993.
* ''Vita e morte dell'immagine. Una storia dello sguardo in Occidente'' (''Vie et mort de l'image: une histoire du regard en occident'', Gallimard, 1992), traduzione di Andrea Pinotti, Milano: Il castoro, 1998.
 
== Premi ==
Nel 1977 ha vinto il [[Prix Femina]] con ''La neige brûle''<ref>{{Cita web|url=https://booknode.com/liste/laureats-du-prix-femina|titolo=Lauréats du Prix Femina|lingua=fr|accesso=22 settembre 2023}}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Gran premio di letteratura dell'Accademia francese}}
{{da unire|Che Guevara}}
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