Susa (Italia): differenze tra le versioni

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Architetture militari: caserma Henry
 
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Susa
|Panorama = Susa 001dalcampanile1.jpg
|Didascalia = Panorama del centro storico dal campanile di San Giusto
|Bandiera = Susa_(Italia)-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Susa-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
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|Data istituzione =
|Altitudine = 503 (min 430 - max 705)
|Abitanti = 5910
|Note abitanti = {{Istat|001|270|2023}}
|Aggiornamento abitanti = 31-8-2023
|Sottodivisioni = Castelpietra, Coldimosso, San Giuliano, [[Traduerivi]]
|Divisioni confinanti = [[Bussoleno]], [[Giaglione]], [[Gravere]], [[Mattie]], [[Meana di Susa]], [[Mompantero]], [[Venaus]]
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}}
 
'''Susa''' (''Susa'' in [[lingua piemontese|piemontese]]; ''Souiza, Suèiza, Suza'' o ''Susa'' in [[lingua francoprovenzale|francoprovenzale]], ''Suse'' in [[lingua francese|francese]], ''Segusium'' in [[Lingua latina|latino]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:5910Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Torino]] in [[Piemonte]].
 
Da millenni crocevia dei diversi itinerari transalpini fra [[Italia]] e [[Francia]], è contraddistinta da considerevoli monumenti romani e medioevali.
Si trova al centro dell'[[Val di Susa|omonima valle di Susa]]. Nell'antichità fu capitale del [[Regno dei Cozii]], punto di partenza della [[Via Domizia]] e della [[Via Cozia]] e posto tappa dell{{'}}''[[Itinerarium burdigalense]]'' e della [[Via francigenaFrancigena]].
 
== Geografia fisica ==
[[File:Susa.jpg|thumb|left|Susa e il monte Rocciamelone]]
Distante circa 53&nbsp;chilometri ad ovest dal capoluogo [[Torino]], Susa è situata nel tratto terminale della pianeggiante Bassa Valle di Susa, alla [[confluenza]] del torrente [[Cenischia]] con la [[Dora Riparia]], dove la [[val di Susa]] si biforca: verso nord la profonda insenatura della [[val Cenischia]], verso ovest il salto di quota dell'Alta Val di Susa. Luogo strategico dal punto di vista viario in questo settore alpino, essendo all'incrocio tra gli itinerari, sfruttati anche dalla [[Via Francigena]], per i passi del [[Colle del Moncenisio|Moncenisio]] (tramite la [[Val Cenischia]]) e del [[Colle Clapier]] (tramite la Val Clarea) entrambi in direzione della Francia del Nord, del [[Colle del Monginevro|Monginevro]] tramite l'Alta Valle Susa, in direzione di Francia del Sud e Spagna, e il [[Colle delle Finestre]] verso la confinante [[Val Chisone]].<br />Dominano il centro storico a ovest la collina del [[Castello della Contessa Adelaide]], a nord lo sperone roccioso su cui sorgeva il [[Forte della Brunetta]]; a nord svetta panoramicamente sulla città il Monte [[Rocciamelone]], 3538 metri, che appartiene al territorio del vicino Comunecomune di [[Mompantero]]. Terminano alle spalle della città ''le "Gorge"'', profondo canyon in cui scorre la Dora Riparia nel tratto tra Exilles e Susa.
 
== Origini del nome ==
Chiamata ''Segusium'' in epoca romana, diventò poi ''Segusia'', ''Secusia'' e infine ''Susa''. Il toponimo è formato dal radicale gallico ''sego'' che significa ''forte''.<ref>''Comuni della provincia di Torino -'', Consiglio Regionale del Piemonte -, 2009.</ref>
 
== Storia ==
[[File:Augustan Arch, Susa.JPG|thumb|left|L'[[Arco di Augusto (Susa)|Arco di Augusto]] costruito dai [[Marco Giulio Cozio|Cozi]]]]
Difficile stabilire l'epoca in cui la città fu abitata per la prima volta e le popolazioni che l'abitarono. Certamente tra esse ci furono i [[Liguri]] e in seguito arrivarono i [[Celti]] (500 circa a. C.) che si fusero con le prime popolazioni. Poi giunsero i Romani guidati da [[Giulio Cesare]] che combatterono con le popolazioni locali e stabilirono con [[Donno]], il loro re, un patto di alleanza, in modo da garantire un transito sicuro verso la Gallia a truppe e merci dai valichi del vicinissimo [[Colle Clapier]]<ref>[https://web.archive.org/web/20070518153012/http://traumwerk.stanford.edu/archaeolog/2006/04/hannibal_in_the_alps_stanford_1.html ''Hannibal in the Alps: Stanford Alpine Archaeology Project 1994-2006''].</ref> e del più lontano [[Colle del Monginevro]]. I buoni rapporti continuarono per un lungo periodo, sanciti dalla costruzione dell'[[Arco di Augusto (Susa)|arco di Augusto]]. La città allora si chiamava ''Segusium'' e fu la capitale del [[Regno dei Cozii]], nella provincia detta delle [[Alpi Cozie (provincia romana)|Alpi Cozie]].
 
Nel III secolo la città si dotò di una [[Mura romane di Susa|cinta muraria]]. Ciò nonostante fu assediata e incendiata dalle truppe di [[Costantino I|Costantino]] nel 312. Con la [[caduta dell'Impero romano d'Occidente]] (476) iniziò per Susa un periodo di decadenza. Dopo la morte di [[Odoacre]], Susa divenne parte del [[Regno ostrogoto]] di [[Teoderico]]. Con la fine [[Guerra gotica (535-553)|guerra gotica]], Susa divenne parte della [[Prefettura del pretorio d'Italia]] sino alla conquista da parte delle truppe di [[Alboino]], che l'annessero al [[Regno longobardo]].
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Piazza Savoia, la piazza principale, fu costruita sopra l'antica città, tanto che vi si ritrovano reperti archeologici dell'[[epoca romana]] e la [[Porta Savoia]] del IV secolo. Approfittando del [[Periodo dei Duchi|periodo d'anarchia]] seguito alla morte di [[Clefi]], il [[merovingi]]o [[Gontrano]], [[Sovrani franchi|re dei Franchi d'Orléans]], sconfisse i longobardi, annettendosi [[Aosta]] e Susa nel [[575]]. Essendo importanti punti di accesso per l'Italia, Aosta e Susa costituirono sempre una spina nel fianco per i [[Longobardi]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Paolo de Vingo|anno=XVIII-2009|titolo=Aristocrazia e poteri locali nella necropoli longobarde nel Regnum Longobardorum centro-occidentale|rivista=Gausac - Grup d'Estudis Locals de Sant Cugat del Vallès|numero=34-35}}</ref> A seguito della conquista del regno longobardo da parte di [[Carlo Magno]] nel [[774]], Aosta e Susa seguirono le sorti del [[Regno d'Italia (Sacro Romano Impero)|regno d'Italia]].
 
Del [[Medioevo]] rimangono diversi complessi monumentali, come il Castello[[castello della Contessa Adelaide]], la Pievepieve battesimale di Santa Maria Maggiore con gli edifici annessi, l'Abbaziaabbazia di San Giusto, il Conventoconvento di S. Francesco e i suoi chiostri, le case medioevali porticate, la [[casa De Bartolomei]], due torri nel centro della cittadina. Fu [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] a conferirle il titolo di [[città]]. Nel 1854 Susa venne raggiunta dalla ferrovia, con la linea Torino-Susa, inaugurata il 22 maggio e di cui rimane quasi intatta la stazione di testa. Fra il 1868 e il 1871 Susa fu interscambio con la [[Ferrovia del Moncenisio]] a [[Sistema Fell]], che valicava il Colle a 2000 metri circa e faceva parte della cosiddetta [[Valigia delle Indie]]; il tutto mentre erano in costruzione la nuova linea Bussoleno-Modane e il [[Traforo ferroviario del Frejus|Traforo del Frejus]], che favorirono la costruzione del Deposito Ferroviario a Bussoleno anziché a Susa.<br/> Nel centro storico della città risiede una comunità immigrata da [[Paola (Italia)|Paola]], in [[Calabria]], con cui è [[#Città gemellate|gemellata]].
 
La città, dalla presenza valdese, ha una Chiesa Cristiana Evangelica Valdese.<ref>{{cita libro|cognome=Davite|nome=Carlo|titolo=I Valdesi nella Valle di Susa|url=https://www.studivaldesi.org/filemanager/pdf/00002_17-02-1955rid.pdf|data=1955}}</ref>
 
Nel centro storico della città risiede una comunità immigrata da [[Paola (Italia)|Paola]], in [[Calabria]], con cui è [[#Città gemellate|gemellata]].
 
===Simboli===
Lo stemma è così descritto nello statuto comunale:
{{Citazione|due torri, rossa l'una in campo d'argento, d'argento l'altra in campo rosso, le due torri fiancheggiano una porta sormontata da un piano con due finestre; le torri, che sono merlate, hanno tre finestre cadauna, lo scudo è sormontato da corona marchionale a cui è unita in basso la croce di Savoia, due rami di quercia adornano ai fianchi lo stemma, sotto al quale sopra un nastro sta scritta la legenda "{{maiuscoletto|in flammis probatus amor}}".|Art. 5 dello statuto comunale<ref>{{cita testo |autore= Comune di Susa |titolo= Statuto |posizione = art. 5, ''Stemma e gonfalone'' |url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-to-susa.pdf}}</ref>}}
Lo stemma è molto antico e presumibilmente risale al periodo di [[Adelaide di Susa|Adelaide]] e [[Oddone di Savoia]]. Nei secoli fu oggetto di piccole modifiche ma rimase costante il simbolo delle due torri che ricordano Porta Savoia, accompagnate dall'[[Armoriale di Casa Savoia|emblema sabaudo]] e sormontate dalla corona marchionale. Il motto latino fa probabilmente riferimento all'incendio causato dal Barbarossa o ad altre devastazioni patite dalla città di Susa.<ref>{{cita web|url= https://www.comune.susa.to.it/it-it/vivere-il-comune/cosa-vedere/stemma-della-citta-di-susa-40662-1-9943a4d0e125cdb071123622cf23e40f |titolo= Stemma della Città di Susa |sito= Città di Susa|accesso= 29 maggio 2024 }}</ref>
 
Il gonfalone è un drappo di rosso scuro con al centro lo stemma comunale.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
 
[[File:Susa aerea (1) nuova.jpg|thumb|La città di Susa vista dall’alto. Sono riconoscibili l’arenal'arena romana (in basso a sinistra) con accanto il complesso del [[Convento di San Francesco (Susa)|Conventoconvento di San Francesco]], il [[Castellocastello della Contessa Adelaide]] con le [[Mura romane di Susa|mura romane]], la [[Pievepieve battesimale di Santa Maria Maggiore]] (al centro dell’immagine) e la [[Cattedrale di San Giusto (Susa)|Cattedralecattedrale di San Giusto]] (fra le due chiese si scorge anche [[Porta Savoia]]). Sulla collina di destra si nota il Forte Santa Maria, detta “Colombaia”, che era parte del complesso del [[Forteforte della Brunetta]]]]
[[File:Susa aerea (2) nuova.jpg|thumb|Altra veduta aerea di Susa. Sono ben visibili la [[Cattedrale di San Giusto (Susa)|Cattedralecattedrale di San Giusto]] e il suo campanile affiancata dal vecchio seminario a sinistra e da [[Porta Savoia]] sulla destra, i quali si affacciano su Piazzapiazza Savoia, (dove sono anche collocati gli scavi archeologici), e la [[Pievepieve battesimale di Santa Maria Maggiore]] che si affaccia sul cortile dell’oratorio della parrocchia. Accanto al ponte sulla [[Dora Riparia]] si nota la Chiesachiesa della Madonna del pontePonte, sede del [[Museo diocesano d'arte sacra (Susa)|Museo diocesano d’arted'arte sacra]]. Si scorge in lontananza (sulla sinistra) anche il campanile color giallo della Chiesachiesa di Sant’EvasioSant'Evasio e dietro di questa l’edificio che ospitava la sede segusina del [[Cotonificio Vallesusa]]. In basso a destra si può notare il tetto del [[Castellocastello della Contessa Adelaide]]]]
[[File:Susa PortaSavoia.jpg|thumb|left|La Cattedralecattedrale a fianco della romana [[Porta Savoia]], simbolo della città]]
 
Susa presenta un numero notevole di edifici e luoghi di interesse storico, molti dei quali sono monumento nazionale<ref>pag. 90 di https://www.monumentinazionali.it/edifizi_monumentali/Elenchi_1902_monumenti_015_107.pdf</ref>, soprattutto se visticonsiderati in rapporto alle dimensioni relativamente contenute dell'abitato. eLa città vanta inoltre due musei di riferimento per il territorio di valle, il Museo Civicocivico e il Museo Diocesanodiocesano di Artearte Sacrasacra.
 
La cittadina alpina presenta una notevole stratificazione di epoche, con manufatti di epoca romana ancora ottimamente conservati (Porta Savoia, Arco di Augusto, Arena romana, Mura romane), case urbane medioevali, tre complessi religiosi dalla differente identità (la Cattedralecattedrale di San Giusto - anticamente Abbaziaabbazia benedettina, il complesso di Santa Maria Maggiore - canonicato agostiniano capofila della Bassa Valle, San Francesco, primo convento francescano in Piemonte), il Castellocastello e i resti di un poderoso Forteforte, la "Brunetta". La città è stata oggetto di molteplici studi da parte delle Soprintendenze, ricomprendenti anche gli antichi passaggi sotterranei presenti in abitazioni private, spesso citati pure nella tradizione orale dagli abitanti di Susa<ref>Sara Inzerra, ''La «verifica e la dichiarazione culturale» dei beni architettonici: l'esperienza campione in Valle di Susa'', paggpp. 26-27, in Vaudetti, Minucciani, Canepa (a cura di), ''Mostrare l'archeologia. Per un manuale-atlante degli interventi di valorizzazione'', Torino 2013, link ebook Allemandi: [http://www.allemandi.com/libripdf/Mostrare_archeologia.pdf] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140225215712/http://www.allemandi.com/libripdf/Mostrare_archeologia.pdf |data=25 febbraio 2014 }}</ref>.
Susa presenta un numero notevole di edifici e luoghi di interesse storico, soprattutto se visti in rapporto alle dimensioni relativamente contenute dell'abitato e due musei di riferimento per il territorio di valle, il Museo Civico e il Museo Diocesano di Arte Sacra.
 
La cittadina alpina presenta una notevole stratificazione di epoche, con manufatti di epoca romana ancora ottimamente conservati (Porta Savoia, Arco di Augusto, Arena romana, Mura romane), case urbane medioevali, tre complessi religiosi dalla differente identità (la Cattedrale di San Giusto - anticamente Abbazia benedettina, il complesso di Santa Maria Maggiore - canonicato agostiniano capofila della Bassa Valle, San Francesco, primo convento francescano in Piemonte), il Castello e i resti di un poderoso Forte, la "Brunetta". La città è stata oggetto di molteplici studi da parte delle Soprintendenze, ricomprendenti anche gli antichi passaggi sotterranei presenti in abitazioni private, spesso citati pure nella tradizione orale dagli abitanti di Susa<ref>Sara Inzerra, ''La «verifica e la dichiarazione culturale» dei beni architettonici: l'esperienza campione in Valle di Susa'', pagg. 26-27 in Vaudetti, Minucciani, Canepa (a cura di), ''Mostrare l'archeologia. Per un manuale-atlante degli interventi di valorizzazione'', Torino 2013, link ebook Allemandi: [http://www.allemandi.com/libripdf/Mostrare_archeologia.pdf] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20140225215712/http://www.allemandi.com/libripdf/Mostrare_archeologia.pdf |data=25 febbraio 2014 }}</ref>.
=== Resti archeologici ===
* [[Anfiteatro romano di Susa|Anfiteatro romano]] (''Arena romana''), riscoperta negli anni '60.
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File:Roman Aqueduct, Susa.JPG|Rimanente parte di acquedotto romano, dal 375 dC
File:Susa, acquedotto romano, particolare.jpg|Susa, acquedotto romano detto "Terme graziane", particolare
File:Statue of Augustus, Susa.jpg|La statua di Augusto (Replicareplica)
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* [[Castello della Contessa Adelaide]], sorto sui resti del ''Praetorium''
* [[Forte della Brunetta]], fortezza scavata nella roccia nel XVIII secolo, inviolata dagli eserciti
* '''Caserma Clemente Henry''', attualmente sede della Guardia di Finanza
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File:Susa, resti della porta romana orientale.jpg|Susa, resti della [[Porte romane di Susa|porta romana orientale]]
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=== Architetture religiose ===
* Complesso della [[Cattedrale di San Giusto (Susa)|Cattedrale di San Giusto]], fondata come Abbazia benedettina all'inizio dell'XI secolo dalla dinastia arduinica
* Complesso della [[Pieve battesimale di Santa Maria Maggiore]], canonicato agostiniano, la più antica e importante chiesa battesimale di Susa e della Valle (precedente alla Cattedralecattedrale di San Giusto) da cui dipendevano numerose chiese di altri paesi
* Complesso del [[Convento di San Francesco (Susa)|Conventoconvento di San Francesco]], fondazione francescana nel primo quarto del XIII secolo
* [[Chiesa di San Saturnino (Susa)|Chiesa di San Saturnino]], fondata su un antico tempio romano
* [[Chiesa di Sant'Evasio (Susa)|Chiesa di Sant'Evasio]], seconda parrocchia della città
* [[Chiesa della Madonna del ponte]], sede del [[Museo diocesano d'arte sacra (Susa)|Museo diocesano d'arte sacra]], conserva le collezioni diocesano e il Tesoro della Cattedralecattedrale
* Chiesa di Santa Maria delle Grazie, opera di [[Carlo Andrea Rana]].
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File:Susa, campanile di San Giusto visto da ovest.jpg|Susa, campanile di [[Cattedrale di San Giusto (Susa)|San Giusto]] visto da ovest
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===Musei===
* [[Castello della Contessa Adelaide|Museo civico]], ove dall'anno 2017 è in corso di riapertura l'allestimento delle collezioni e di un centro di interpretazione del territorio della Valle di Susa<ref>Maria Pia Dal Bianco, ''La valorizzazione e l'allestimento del Parco Archeologico della Rocca e del Museo al Castello della Contessa Adelaide a Susa'', paggpp. 268-271 in Vaudetti, Minucciani, Canepa (a cura di), ''The archaeological musealization'', Torino 2012, link ebook Allemandi: [https://web.archive.org/web/20120529153836/http://www.allemandi.com/university/Archeologia_museale.pdf] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120529153836/http://www.allemandi.com/university/Archeologia_museale.pdf |data=29 maggio 2012 }}</ref>
* [[Museo diocesano d'arte sacra (Susa)]] che conserva il Tesoro della Cattedralecattedrale di San Giusto e le opere d'arte più preziose della Diocesidiocesi di Susa
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File:Susa, Castello vista della corte interna.jpg|[[Castello della Contessa Adelaide|Museo Civicocivico presso il Castellocastello della Contessa Adelaide]]
File:Susa Museo Diocesano.jpg|Susa, [[Museo diocesano d'arte sacra (Susa)|Museo Diocesano d'arte sacra]]
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Immagine:Gabinio.Susa. Valle Di Susa, Susa, Edificio Con Loggiato A Bifore Tamponate, Via Palazzo Di Citta' 10A30.jpg|[[Mario Gabinio]], Valle Di Susa, Susa, Edificio con loggiato a bifore tamponate, Via Palazzo di Città, 1901
Immagine:Gabinio.Susa. Valle Di Susa, Susa, Prospetto Di Edificio Barocco Con Figure Affrescate 10A26.jpg|[[Mario Gabinio]], Valle di Susa, Susa, Prospetto di edificio barocco con figure affrescate, 1901
Immagine:Gabinio.Susa Via Dei Nobili. Valle Di Susa, Susa, Via Fratelli Vallero 10A27.jpg|[[Mario Gabinio]], Valle Di Susa, Susa, ViaBorgo dei Nobili, -l'attuale Via Fratelli Vallero, 1901
Immagine:Gabinio.Susa -Un Vicolo. Valle Di Susa, Susa, Veduta Di Un Vicolo Con La Citta' Sullo Sfondo 10A31.jpg|[[Mario Gabinio]], Valle di Susa, Susa, veduta di un vicolo con la città sullo sfondo, 1901
Immagine:Gabinio.Susa -Interni Di San Giusto,valle Di Susa, Susa, Cattedrale Di San Giusto, Interno, Navata Centrale, Vista Verso L'altare 10A37.jpg|[[Mario Gabinio]], Valle Di Susa, Susa, Cattedrale di San Giusto, interno, navata centrale, vista verso l'altare, 1901
Immagine:Gabinio.Susa -Interni Di S.Giusto. Valle Di Susa, Susa, Cattedrale Di San Giusto, Coro, Il Badalone 10A41.jpg|[[Mario Gabinio]], Valle di Susa, Susa, Cattedrale di San Giusto, Coro, il Badalone, 1901
Immagine:Gabinio.Susa -Museo Civico. Valle Di Susa, Susa, Una Delle Sale Del Museo Civico 10A33.jpg|[[Mario Gabinio]], Valle di Susa, Susa, una delle sale del Museo Civico, 1901
Immagine:Gabinio.Susa -Veduta Del Castello. Valle Di Susa, Susa, Panorama Della Citta' Da Ovest Coi Campanili Di Santa Maria Maggiore E 4A17.jpg|[[Mario Gabinio]], Valle di Susa, Susa, Panoramapanorama della Cittàcittà da Ovestovest coi Campanilicampanili di Santa Maria Maggiore e San Giusto
Immagine:Gabinio.Susa, Dal Castello. Valle Di Susa, Panorama Della Citta' Da Ovest Coi Campanili Di Santa Maria Maggiore E Di San Giusto 42A20.jpg|[[Mario Gabinio]], Valle di Susa, Susa, dal Castello. Valle Di Susa, Panoramapanorama della Cittàcittà da Ovestovest coi Campanilicampanili di Santa Maria Maggiore e di San Giusto
Immagine:Gabinio.Susa -Veduta Ad Ovest. Valle Di Susa, Susa, Veduta Della Citta' Dal Ponte Della Chiesa Del Ponte, Verso Ovest 4A19.jpg|[[Mario Gabinio]], Valle di Susa, Susa, Vedutaveduta della Cittàcittà dal Ponteponte della Chiesa del Ponte, verso Ovestovest
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Inoltre la riqualificazione e pedonalizzazione del centro storico cittadino, la riscoperta del tempio romano, la ristrutturazione del castello medioevale, prima residenza sabauda in Italia, porteranno sempre più Susa verso un'offerta culturale turistica d'eccellenza.
 
Per la qualità della sua offerta turistica e ambientale, Susa è stata insignita della [[Bandiera arancione|Bandiera Arancione]] del [[Touring Club Italiano]]<ref>{{Cita web|url=https://www.touringclub.it/destinazioni/susa|titolo=Susa: cosa vedere, dove dormire, dove mangiare {{!}} Touring Club|sito=Touring Club Italiano|lingua=it|accesso=2024-06-04}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.lastampa.it/torino/2024/02/05/news/turismo_bandiere_arancioni_susa_aglie_avigliana_usseglio_usseaux_touring_club-14046154/|titolo=Turismo: Susa, Agliè e Avigliana bandiere arancioni del Touring club|sito=La Stampa|data=2024-02-05|lingua=it|accesso=2024-06-04}}</ref>.
 
== Amministrazione ==