Loris Fortuna: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|nome = Loris Fortuna
|immagine = Loris Fortuna daticamera 1976.jpg
|carica = [[Ministri per gli affari europei della Repubblica Italiana|Ministro per il coordinamento delle politiche comunitarie]]
|mandatoinizio = 31 luglio [[1985]]
|mandatofine = 5 dicembre [[1985]]
|presidente primoministro = [[Bettino Craxi]]
|predecessore = [[Francesco Forte]]
|successore = [[Fabio Fabbri]]
|carica2 = [[Ministri per il coordinamento della protezione civile della Repubblica Italiana|Ministro per il coordinamento della protezione civile]]
|mandatoinizio2 = 1º dicembre [[1982]]
|mandatofine2 = 4 agosto [[1983]]
|presidente2 primoministro2 = [[Governo Fanfani V|Amintore Fanfani]]
|predecessore2 = [[Giuseppe Zamberletti]]
|successore2 = [[Vincenzo Scotti]]
|partito = [[Partito Comunista Italiano|PCI]] <small>(1946-1956)</small><br />[[Indipendente (politica)|Ind.]]<br />[[Partito Socialista Italiano|PSI]] <small>(19561957-1985)</small><br />[[Partito Radicale (Italia)|PR]] <small>(1974-1985)</small><!-- [[Partito Comunista Italiano]] (1946-1956)<br />[[Partito Socialista Italiano]] (1956-1966, poi dal 1968)<br />[[PSI-PSDI Unificati]] (1966-1968)<br />[[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]] (doppia tessera PSI-PR dal 1974) !-->
|titolo di studio = [[laureaLaurea]] in [[giurisprudenzaGiurisprudenza]]
 
|alma mater = [[Università di Bologna]]
|titolo di studio= [[laurea]] in [[giurisprudenza]]
|professione = [[avvocatoAvvocato]] [[penalista]]
 
|carica3 = [[Camera dei deputati (Italia)|Vicepresidente della Camera dei deputati]]
|professione= [[avvocato]] [[penalista]]
|mandatoinizio3 = 1620 maggiogiugno [[1963]]1979
 
|mandatofine3 = 5 dicembre [[1985]]1982
|carica3= [[Deputato della Repubblica Italiana]]
|presidente3 = [[Nilde Iotti]]
|mandatoinizio3= 16 maggio [[1963]]
|carica4 = [[Commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera dei deputati#Presidenti|Presidente della 12ª Commissione Industria della Camera dei deputati]]
|mandatofine3= 5 dicembre [[1985]]
|mandatoinizio4 = 27 luglio 1976
|legislatura3= [[IV legislatura della Repubblica Italiana|IV]], [[V legislatura della Repubblica Italiana|V]], [[VI legislatura della Repubblica Italiana|VI]], [[VII legislatura della Repubblica Italiana|VII]], [[VIII legislatura della Repubblica Italiana|VIII]], [[IX legislatura della Repubblica Italiana|IX]]
|mandatofine4 = 19 giugno 1979
|gruppo parlamentare3= [[Partito Socialista Italiano|PSI]]<br />[[Partito Socialista Italiano#La breve esperienza del PSI-PSDI Unificati|PSI-PSDI Unificati]] ([[IV legislatura della Repubblica Italiana|IV]] dal 17.11.1966, [[V legislatura della Repubblica Italiana|V]] fino al 23.10.1968)
|predecessore4 = [[Oscar Mammì]]
|coalizione3= [[Fronte Democratico Popolare]] (1948-1956), [[Partito Socialista Italiano#La breve esperienza del PSI-PSDI Unificati|PSI-PSDI Unificati]] (1966-1968), [[Pentapartito]] (dal 1980)
|successore4 = [[Giorgio La Malfa]]
|circoscrizione3= [[Udine]] - [[Belluno]] - [[Gorizia]] - [[Pordenone]]
|carica5 = [[Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati#Presidenti|Presidente della 10ª Commissione Trasporti della Camera dei deputati]]
|collegio3= Udine
|mandatoinizio5 = 17 luglio 1974
|tipo nomina3=
|mandatofine5 = 4 luglio 1976
|incarichi3= *Vicepresidente della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera]] ([[VIII legislatura della Repubblica Italiana|VIII]] fino al 1.12.1982)
|predecessore5 = [[Vittore Catella]]
*membro della IV, VI e IX commissione permanente ([[IV legislatura della Repubblica Italiana|IV]])
|successore5 = [[Lucio Libertini]]
*membro della II e IV commissione permanente ([[V legislatura della Repubblica Italiana|V]])
*membro|carica6 della= IV e X commissione permanente ([[VI legislaturaDeputato della Repubblica Italiana|VI]])
|mandatoinizio6 = 16 maggio 1963
*presidente della XII commissione permanente ([[VII legislatura della Repubblica Italiana|VII]])
|mandatofine6 = 5 dicembre 1985
*membro della I commissione permanente ([[VIII legislatura della Repubblica Italiana|VIII]], [[IX legislatura della Repubblica Italiana|IX]])
|legislatura6 = {{NumLegRepubblica|D|IV|V|VI|VII|VIII|IX}}
|sito3= http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=IX%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg09/framedeputato.asp?Deputato=d2630
|gruppo parlamentare6 = [[Partito Socialista Italiano|PSI]], [[PSI-PSDI Unificati]]
|circoscrizione3circoscrizione6 = [[Circoscrizione Udine]] - [[Belluno]] - [[Gorizia]] - [[Pordenone|Udine]]
|sito3sito6 = http://legislature.camera.it/chiosco.asp?cp=1&position=IX%20Legislatura%20/%20I%20Deputati&content=deputati/legislatureprecedenti/Leg09/framedeputato.asp?Deputato=d2630
}}
{{Bio
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|Nazionalità = italiano
}}
 
Il suo nome -, assieme a quello didel [[Partito Liberale Italiano|liberale]] [[Antonio Baslini]] -, è legato alla [[legge]] [[italia]]na sul [[Divorzio (ordinamento italiano)|legge italiana sul divorzio]], denominata [[Divorzio (ordinamento italiano)#La legge Fortuna-Baslini|''legge Fortuna-Baslini'']].<ref name="fort">[http://www.treccani.it/enciclopedia/loris-fortuna_%28Dizionario-Biografico%29/ Dizionario biografico Treccani]</ref>
 
== Biografia ==
Nasce nel 1924 a [[Breno (Italia)|Breno]], nella [[Val Camonica]] della [[provincia di Brescia]], figlio di Luigina Dotti e Mario Fortuna, un [[cancelliere]] di [[Tribunale]], emigrò a [[Udine]] in [[Friuli-Venezia Giulia]] a seguito del trasferimento per lavoro del padre, dove consegue la maturità al [[liceo classico Jacopo Stellini]].
=== La resistenza e il PCI ===
Partigiano antifascista, inizialmente aderì al [[Partito Comunista Italiano]] per poi uscirne nel [[1956]], all'indomani dei [[Rivoluzione ungherese del 1956|fatti d'Ungheria]]. Si iscrisse così nel [[Partito Socialista Italiano]], con cui fu eletto deputato per la prima volta nel [[1963]].<ref name=fort/>
 
=== La resistenzaResistenza e il PCI ===
=== Il passaggio al PSI e l'attività politica socialista e radicale ===
Durante la [[seconda guerra mondiale]], dove il padre era rappresentante del [[Partito Comunista Italiano]] (PCI) in seno al [[Comitato di Liberazione Nazionale]] di Udine, Loris fu [[partigiano]] nella [[Brigate Osoppo|Brigate Osoppo-Friuli]]. Nel [[1944]] fu catturato dai nazisti e inviato nel penitenziario di Bernau in [[Germania nazista|Germania]], ove scontò una condanna ai lavori forzati di più di tre anni. Tornato in Italia al termine del conflitto, si iscrisse al [[Partito Comunista Italiano|PCI]] e nel [[1949]] si laureò in [[giurisprudenza]] all'[[Università di Bologna]] con una tesi sul [[diritto di sciopero]]. Fu legale della [[Federazione dei Lavoratori della Terra]] e delle [[Camere del Lavoro]] a Udine ed a [[Pordenone]]. Dal [[1946]] al [[1948]] diresse il [[settimanale]] "''Lotte e lavoro''", col quale condusse battaglie politiche e culturali anche a fianco di [[Pier Paolo Pasolini]].<ref>{{cita web|url=https://www.grandeoriente.it/cinquantanni-di-divorzio-avanti/|titolo=Il ricordo di Loris Fortuna a 50 anni dalla legge sul divorzio e a 35 dalla morte}}</ref>
Due anni dopo fu il primo firmatario di una proposta di legge intenta a legalizzare il [[divorzio]], ma su suggerimento di [[Pietro Nenni]] decise inizialmente di non sottoporre la sua proposta all'esame in [[parlamento]].<ref name=fort/>
 
Partigiano [[Antifascismo|antifascista]], inizialmente aderìaderente al [[Partito Comunista Italiano]], col quale venne eletto [[consigliere comunale]], per poi uscirne nel [[1956]], all'indomani deidella [[Rivoluzione ungherese del 1956|fattirivoluzione d'Ungheriaungherese]]. SiL'[[1957|anno successivo]] s'iscrisse così nelal [[Partito Socialista Italiano]] (PSI) di [[Pietro Nenni]], con cui, oltre a divenire segretario provinciale, alle [[Elezioni politiche in Italia del 1963|elezioni politiche del 1963]] fu eletto deputato per la prima volta nel [[1963]]deputato.<ref name="fort" />
Sempre rieletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], nel [[1970]] egli ruppe gli indugi e propose la possibilità di divorziare per gli italiani insieme al collega [[Partito Liberale Italiano|liberale]] [[Antonio Baslini]]. Nonostante l'opposizione della [[Democrazia Cristiana]], Fortuna incassò l'appoggio del PCI, del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], del [[Partito Liberale Italiano|PLI]] e della sinistra: il 1º dicembre dello stesso anno la proposta di legge "Fortuna-Baslini" fu approvata con 325 sì (e 283 no) alla Camera e 164 sì (e 150 no) al [[Senato della Repubblica]]. Sempre nel corso della Quinta legislatura ([[1968]]-[[1972]]) si occupò della revisione del diritto di famiglia e chiese l'abolizione degli annullamenti automatici dei matrimoni ad opera del [[Tribunale della Rota Romana]].<ref name=fort/>
 
=== Il passaggioPassaggio al PSI e l'attività politica socialista e radicale ===
Successivamente la DC, nel tentativo di abolire l'istituto del divorzio, promosse un'iniziativa referendaria volta ad abrogare la legge Fortuna: il [[referendum abrogativo in Italia del 1974|referendum abrogativo]] si tenne l'11 maggio [[1974]] e vide prevalere i no col 59,3% dei voti, a fronte di un'affluenza alle urne pari all'87,7%. Durante la campagna elettorale Fortuna si legò umanamente e politicamente al leader radicale [[Marco Pannella]]: da qui la sua scelta di avere la "doppia tessera" del PSI e del PR.<ref name=fort/>
Due anni dopo fu il primo firmatario di una proposta di legge intenta a legalizzare il [[divorzio]], ma su suggerimento di [[Pietro Nenni|Nenni]] decise inizialmente di non sottoporre la sua proposta all'esame in [[parlamento]].<ref name=fort/>
 
Sempre rieletto alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]], nel [[1970]] egli ruppe gli indugi e propose la possibilità di divorziare per gli italiani insieme al collega [[Partito Liberale Italiano|liberale]] [[Antonio Baslini]]. Nonostante l'opposizione della [[Democrazia Cristiana]], Fortuna incassò l'appoggio del PCI, del [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], del [[Partito Liberale Italiano|PLI]] e della sinistra: il 1º dicembre dello stesso anno la proposta di legge "''Fortuna-Baslini''" fu approvata con 325 sì (e 283 no) alla Camera e 164 sì (e 150 no) al [[Senato della Repubblica]]. Sempre nel corso della Quinta[[V legislatura della Repubblica Italiana|V legislatura]] ([[1968]]-[[1972]]) si occupò della revisione del diritto di famiglia e chiese l'abolizione degli annullamenti automatici dei matrimoni ad opera del [[Tribunale della Rota Romana]].<ref name=fort/>
 
Successivamente la DC, nel tentativo di abolire l'istituto del divorzio, promosse un'iniziativa referendaria volta ad abrogare la legge Fortuna: il [[referendum abrogativo in Italia del 1974|referendum abrogativo]] si tenne l'11il 12 e il 13 maggio [[1974]] e vide prevalere i no col 59,3% dei voti, a fronte di un'affluenza alle urne pari all'87,7%. Durante la campagna elettorale Fortuna si legò umanamente e politicamente al leader radicale [[Marco Pannella]]: da qui la sua scelta di avere la "doppia tessera" del PSI e del PR.<ref name=fort/>
 
Nella successiva legislatura ([[1972]]-[[1976]]) il deputato socialista fu autore della prima proposta sulla depenalizzazione dell'[[aborto]]: anche su questa proposta la DC propose un [[Referendum abrogativi in Italia del 1981|referendum]] da svolgere il 17 maggio [[1981]], dove le tesi di Fortuna ottennero l'appoggio del 67,9% della popolazione. Un anno prima egli aveva suggerito una serie di modifiche alla legge sul divorzio, con una separazione necessaria ridotta a due anni (senza opposizione di uno dei due), rispetto ai cinque previsti.<ref name=fort/>
 
[[File:Enzo Tortora 85.jpg|upright=1.8|center|thumb|[[Roma]], [[1985]], Marcia della Pace: [[Enzo Tortora]], [[Maria Adelaide Aglietta]] (dietro), [[Giovanni Negri]], Loris Fortuna, [[Flaminio Piccoli]], [[Giuseppe Zamberletti]]|sinistra]]
 
Più tardi, nel [[1984]], chiese alcune modifiche e integrazioni alla legge sulla cooperazione dell'[[Italia]] con i paesi in via di sviluppo e sugli interventi contro la fame nel mondo. Sempre nel 1984 Loris Fortuna si batteva nel chiedere norme sulla tutela della dignità del malato e la disciplina dell'eutanasia passiva. Poco prima di morire il politico friulano chiese a [[Bettino Craxi]], che lo aveva appena nominato Ministro delle politiche comunitarie, di raggiungere un'intesa elettorale coi radicali.<ref name=fort/>
 
Loris Fortuna fu membro della [[Massoneria in Italia|Massoneria]].
Fortuna è sepolto nel [[Famedio]] del Cimitero di San Vito a [[Udine]].<ref>[http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2009/12/07/NZ_07_UDA1.html Il ricordo di Loris Fortuna, nel nome di diritti e libertà di MAURIZIO CESCON]</ref>
 
Fortuna èmuore a [[Roma]] il 5 dicembre [[1985]], venendo sepolto nel [[Famediofamedio]] del Cimitero[[cimitero monumentale]] di [[San Vito]] a [[Udine]].<ref>[http://ricerca.gelocal.it/messaggeroveneto/archivio/messaggeroveneto/2009/12/07/NZ_07_UDA1.html Il ricordo di Loris Fortuna, nel nome di diritti e libertà di MAURIZIO CESCON]</ref>
 
==Omaggi e commemorazioni==
Il suo nome tornò a circolare nell'ambiente politico nel [[2005]] allorché, a seguito dell'alleanza tra radicali e [[Socialisti Democratici Italiani|SDI]] ([[Rosa nel Pugno]]) il vecchio amico Pannella lo accostò a [[Tony Blair]] e [[José Luis Rodríguez Zapatero]] come esempio da seguire all'interno della tradizione laico-socialista.<ref>[http://www.radicalifriulani.it/node/3101 Fortuna, Blair e Zapatero ispirano la Rosa nel pugno]</ref>
 
[[File:Enzo Tortora 85.jpg|upright=1.8|center|thumb|[[Roma]], [[1985]], Marcia della Pace: [[Enzo Tortora]], [[Maria Adelaide Aglietta]] (dietro), [[Giovanni Negri]], Loris Fortuna, [[Flaminio Piccoli]], [[Giuseppe Zamberletti]]]]
 
==Note==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [https://www.grandeoriente.it/il-12-e-13-maggio-1974-litalia-voto-a-favore-della-legge-sul-divorzio-che-porta-i-nomi-dei-massoni-loris-fortuna-e-antonio-baslini/ Il 12 e 13 maggio 1974 l’Italia votó a favore della legge sul divorzio che porta i nomi dei massoni Loris Fortuna e Antonio Baslini], su www.grandeoriente.it/, 13 maggio 2024.
 
{{Box successione
|tipologia = incarico governativo
|carica = [[Ministri per il coordinamento della protezione civile della Repubblica Italiana|Ministro per il coordinamento della protezione civile]]
|immagine = Italy-Emblem.svg
|periodo = 1º dicembre [[1982]] - 4 agosto [[1983]]
|precedente = [[Giuseppe Zamberletti]]
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[[Categoria:Politici del Partito Comunista Italiano]]
[[Categoria:Ministri per il Coordinamento della Protezione Civile della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Partigiani italiani]]
[[Categoria:Antifascisti italiani|Fortuna]]
[[Categoria:Deputati della IV legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della V legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della VI legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della VII legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati dell'VIII legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Deputati della IX legislatura della Repubblica Italiana]]
[[Categoria:Governo Fanfani V]]
[[Categoria:Governo Craxi I]]
[[Categoria:Studenti dell'Università di Bologna]]
[[Categoria:Vicepresidenti della Camera dei deputati]]
[[Categoria:Partigiani italianiMassoni]]