Francia libera: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Janik98 ha spostato la pagina Francia libera a France libre tramite redirect: Spostamento non discusso, di nuovo
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(26 versioni intermedie di 12 utenti non mostrate)
Riga 17:
|altre capitali =
|dipendente da = [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]
|dipendenze = [[Impero coloniale francese]]
|forma di stato = [[Governo in esilio]]
|governo = [[Giunta militare]]
Riga 32:
|evento finale = creazione del [[Governo provvisorio della Repubblica francese|Governo provvisorio]]
|area geografica = [[Africa]], [[Asia]], [[America]], [[Europa occidentale]]
|superficie massima = 11.000.000{{formatnum:11000000}} km² (compreso l'[[Impero coloniale francese]])
|periodo massima espansione = 1944
|popolazione = 90.000.000{{formatnum:90000000}} (compreso l'[[Impero coloniale francese]])
|periodo popolazione = 1944
|moneta = [[Franco francese]]
Riga 40:
|religione di stato = nessuna
|altre religioni = animismo
|stato precedente = {{Bandiera|FRA 1870-1940}} [[Terza Repubblica francese(Francia)|Terza Repubblica]]
|stato successivo = {{Bandiera|FRA 1870-1940}} [[Governo provvisorio della Repubblica francese|Governo Provvisorio della Francia]]
|stato attuale = {{FRA}}
|portale = Francia
}}
Il movimento della '''''France libre''''' ('''Francia Libera'''<ref>{{Cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/charles-andre-joseph-marie-de-gaulle_(Dizionario-di-Storia)|titolo=De Gaulle, Charles-André-Joseph-Marie in "Dizionario di Storia"|sito=www.treccani.it|lingua=it-IT|citazione=Da allora e fino al 1944 diventò il simbolo dell’intera Resistenza francese: fondatore del movimento della ''Francia libera'', a capo del Comitato francese di liberazione nazionale (Algeri, 1943)|accesso=2023-05-08}}</ref>) fu un'organizzazione politico-militare attiva durante la [[seconda guerra mondiale]] nel [[Francia|Paese transalpino]] e nelle [[Impero coloniale francese|sue colonie]], che divenne anche forma di regime di governo esecutivo delle zone liberategià amministrate dalla [[Terza Repubblica (Francia)|Terza Repubblica francese]] prima del conflitto, e non controllate dal [[governo di Vichy]].
 
Dopo l'occupazione tedesca e l'instaurazione del [[governo di Vichy]], il generale francese [[Charles de Gaulle]] chiamò alle armi i combattenti fedeli alla causa [[nazismo|anti-nazista]] che si organizzarono sotto la sigla di ''Francia Libera'' per combattere contro gli invasori utilizzando le proprie forze armate che portavano la denominazione di ''Forces françaises libres'' (in italiano: ''Forze francesi libere.'')
 
Il movimento, organizzato dal generale de Gaulle, da alcuni militari e politici francesi decisi a rifiutare una pace separata con il [[Terzo Reich]] e a continuare a combattere accanto al [[Regno Unito]], si formò a Londra il 18 giugno 1940, quattro giorni prima del [[secondo armistizio di Compiègne]].
Riga 105:
Nel novembre 1943 le forze francesi ricevettero numerose consegne di equipaggiamento da parte degli americani come aiuti per il [[Lend-Lease|patto Lend-Lease]], e furono in grado di rimettere in campo 8 divisioni e di restituire l'equipaggiamento obsoleto ottenuto in prestito dai britannici; le forze della Francia Libera e gli ex-regolari di Vichy vennero ufficialmente uniti.
 
=== Le forze della Francia libera ===
I primi reparti delle ''Forces françaises libres'' a costituirsi, in Inghilterra, furono le [[Forces aériennes françaises libres]]. Presto si formò una marina, le [[Forces navales françaises libres]] e si costituirono le prime unità dell'esercito: il Corps expéditionnaire français libre, che poi divenne la ''1re brigede française libre'', costituita con reparti della [[Legione straniera francese|Legione straniera]] e truppe indigene, che nell'ottobre 1942 combatté contro la [[185ª Divisione paracadutisti "Folgore"|divisione Folgore]] a El Alamein e infine trasformata nella ''1re division française libre'', con truppe di stanza nelle colonie. Fu quindi costituita nel 1943 una seconda divisione, la [[2e division blindée]].
 
Riga 132:
'''1940'''
* [[Insediamenti Francesi in India]] ([[Chandernagor]], [[Pondichéry]], [[Karaikal|Karikal]], [[Mahé]], [[Yanam|Yanaon]]). Malgrado in un primo momento avesse riconosciuto l'armistizio e il governo Pétain, il governatore [[Louis Bonvin]] (sotto pressione e minaccia britannica<ref>Jacques Weber, ''Pondichéry et les comptoirs de l'Inde après Dupleix'', 1996, Éditions Denoël, p. 334-335.</ref>) cambiò presto idea e il 27 giugno dichiarò che avrebbe continuato la lotta contro l'Asse a fianco degli alleati inglesi<ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/books?id=cjAweaCPLD0C&pg=PA43 |p=43 |titolo=Chandernagore: From Bondage to Freedom, 1900-1955 |autore=Sailendra Nath Sen |editore=Primus Books|anno=2012 |isbn=978-9380607238|via=Google Books}}</ref>; il 12 luglio assicurò a de Gaulle la sua cooperazione e il 9 settembre aderì formalmente alla France Libre.
* [[Condominio delle Nuove Ebridi]]. Il Commissario Residente [[Henri Sautot]] si schierò per la France Libre il 20 luglio, rendendo il Condominio il primo territorio a farlo<ref>Former Governor Of New Caledonia Dies In Noumea  Pacific Islands Monthly, April 1963, p.141.</ref>; nel settembre fu nominato da de Gaulle governatore della Nuova Caledonia.
* [[Nuova Caledonia]]. Dopo che il Consiglio generale dell'isola si fu espresso a favore della continuazione della guerra, il governatore pro-Vichy Pelicier fu costretto a fuggire in Indocina (4 settembre)<ref>David Stanley (1989).  South Pacific Handbook. David Stanley. p.  549.</ref>. Il governo passò poco dopo a Sautot (19 settembre).<ref>Jean-Marc  Regnault, « La France Libre, Vichy et les Américains : Des relations difficiles dans le Pacifique en guerre. L'exemple des îles Wallis et Futuna (1940-1942)  »,  Outre-mers,  vol.  91,  no  344,‎  2004,  p.  181–200</ref>
* [[Polinesia Francese]]. Nel giugno 1940 il governatore [[Frédéric Chastenet de Géry]] aveva riconosciuto il governo di Vichy; nelle isole aveva tuttavia cominciato a formarsi un gruppo clandestino affiliato alla France Libre, dichiarato in agosto illegale e sovversivo dal governatore. Il 1 settembre il Comitato condusse un referendum illegale sulle isole di Tahiti e Moorea, da cui risultò che la maggioranza dei votanti era favorevole alla France Libre. Il giorno seguente il Comitato costrinse de Géry a dare le dimissioni e formò un "Consiglio Provvisorio d'Oceania", presto riconosciuto da de Gaulle. Il 12 settembre fu installato come governatore per conto della France Libre [[Edmond Mansard]].
* [[Africa Equatoriale Francese]] e [[Camerun francese|Mandato del Camerun]]. Il 26 agosto 1940 il governatore del Ciad [[Félix Éboué]] dichiarò la propria adesione alla France Libre<ref>{{cita web |cognome1=ÉBOUÉ |nome1=Félix |titolo=La nouvelle politique indigène pour l'Afrique équatoriale française |url=https://www.cvce.eu/s/ow. |sito=cvce.eu by uni.lu |editore=Toulon: Office Français d'Édition. 08-11-1941 |accesso=9 luglio 2020 |urlmorto=sì }}</ref>; il giorno seguente il generale gollista [[Philippe Leclerc]] giunse a Douala, assumendo il controllo del Camerun a danno del governatore pro-Vichy [[Richard Brunot]]<ref name="Mokake-2006">{{Cita libro|cognome=Mokake |nome=John N. |titolo=Basic Facts on Cameroon History Since 1884 |url=https://books.google.com/books?id=jW1GAQAAIAAJ&pg=PA76 |anno=2006 |editore=Cure Series |città=Limbe, Cameroon |isbn=978-9956-402-67-0 |pp=76–7776-77 |oclc=742316797}}</ref>; il 28 agosto in Congo un ufficiale gollista riuscì ad assumere il controllo della colonia e il 29 anche il governatore dell'[[Ubangi-Sciari]] si dichiarò per la France Libre. La situazione apparve invece molto più complicata nel Gabon: qui il governatore [[Georges Masson]] aveva in un primo momento deciso di seguire l'esempio dei suoi colleghi nelle altre colonie equatoriali ma, di fronte all'ostilità dei francesi residenti nella colonia e del vescovo di Libreville, aveva in seguito rinunciato, arrestando i sovversivi presenti sul territorio<ref>{{Cita libro|cognome=Ntoma Mengome|nome=Barthélémy |titolo=La bataille de Libreville: De Gaulle contre Pétain: 50 morts |città=Paris |editore= L'Harmattan |anno=2013}}</ref>. Per avere anche quel territorio fu perciò necessario condurre una breve campagna militare ([[Campagna del Gabon]], 12 ottobre-12 novembre 1940), guidata da Leclerc e [[Marie-Pierre Kœnig|Koenig]] col sostegno britannico<ref>{{Cita libro|cognome= Jennings|nome=Eric T|titolo=French Africa in World War II| editore = Cambridge University Press|data=2015| url = https://books.google.com/books?id=PUzzCQAAQBAJ| isbn = 978-1107048485}}</ref>.
'''1941'''
* [[Mandato francese della Siria e del Libano|Mandato di Siria e Libano]]. Dopo la conclusione della [[guerra anglo-irachena del 1941|campagna d'Iraq]] Churchill decise di invadere la Siria francese per evitare che questa potesse cadere in mano degli italo-tedeschi, con potenziali gravi conseguenze sull'andamento delle operazioni in Nordafrica. La [[Campagna di Siria (1941)|campagna militare]] si svolse tra l'8 giugno e il 14 luglio 1941 e si concluse con la resa delle forze di Vichy guidate dal generale [[Henri-Fernand Dentz]]<ref name=Playfair-pp221,335-337>{{Cita|Playfair|pp. 221, 335–337.}}</ref>. Il governo della Siria passò alla Francia Libera, nella persona del generale [[Georges Catroux]] il quale, il 26 novembre 1941, riconobbe l'indipendenza dei due territori<ref name=Playfair-pp221,335-337/> (anche se di fatto i francesi vi rimasero fino al 1946).
* [[Saint Pierre e Miquelon]]. Malgrado la contrarietà degli Stati Uniti (che, a differenza del Regno Unito, riconoscevano il governo di Vichy) ma col segreto sostegno di Churchill<ref>Winston Churchill,  The Second World War, Plon, 1948-1954 ; rééd.  La Deuxième Guerre mondiale, Le Cercle du Bibliophile, 12  vol.  , 1965-1966, tome sixième, « La grande alliance – L'Amérique en Guerre, 1941–1942 »,  chap.  XV : « Washington et Ottawa »,  p.  303-304.</ref>, il 23 dicembre 1941 de Gaulle ordinò all'ammiraglio [[Émile Muselier]] di sbarcare nell'arcipelago nordamericano. L'operazione si risolse senza sparare un colpo ed una successiva consultazione referendaria tra gli isolani diede una schiacciante vittoria alla causa gollista<ref name="tho809835">{{cita pubblicazione|lingua=en|url=https://www.jstor.org/stable/40108145?seq=1|titolo=Deferring to Vichy in the Western Hemisphere: The St Pierre and Miquelon Affair of 1941|autore=Martin Thomas|rivista=The International History Review|volume=19|numero=4|data=novembre 1997|pp=809-835|editore=Taylor & Francis, Ltd.}}</ref>. [[Alain Savary]], che aveva partecipato all'operazione, fu nominato governatore.
'''1942'''
* [[Wallis e Futuna]]. L'unico possedimento francese nel Pacifico rimasto fedele al governo di Vichy fu occupato il 27 maggio 1942 da un piccolo contingente della France Libre; il governatore Vrignaud si arrese senza opporre resistenza. L'operazione sarebbe dovuta partire il giorno seguente, ma per iniziativa di de Gaulle le truppe francesi sbarcarono prima di quelle americane e a loro insaputa, per evitare qualsiasi possibile discussione sull'amministrazione dell'arcipelago.<ref>Claude Lestrade, « Le ralliement de Wallis à la « France libre » (1942)  »,  Journal de la Société des océanistes,  vol.  105,  no  2,‎  1997,  p.  199-203</ref>
* [[Madagascar]] e territori dipendenti. La fulminea espansione giapponese tra il dicembre del 1941 e l'estate del 1942 provocò in Churchill il timore di un'offensiva nipponica nell'Oceano Indiano, che avrebbe messo gravemente a rischio i collegamenti navali tra la Gran Bretagna e l'India. Fu così che decise di dare seguito alla proposta fattagli da de Gaulle, di [[Battaglia del Madagascar|occupare il Madagascar]].<ref>{{cita libro|autore= Enzo Biagi |titolo= La seconda guerra mondiale, vol. III |anno= 1995 |editore=Fabbri Editori |ISBN=no |cid=Biagi1995III}}</ref>. Dopo lo sbarco il 5 maggio e la presa di Diego Suarez, i britannici riuscirono a prendere il controllo dell'intera isola in sei mesi, debolmente contrastati dai francesi. Il 6 novembre il governatore [[Armand Léon Annet]] firmò l'armistizio; il controllo dell'isola e delle sue dipendenze (tra cui [[Mayotte]] e le [[Comore]], occupate il 2 luglio e il 25 settembre) andò alla France Libre, nella persona del generale [[Paul Legentilhomme]] (14 dicembre).<ref>[{{Cita web |url=http://stonebooks.com/history/mozam.shtml |titolo=Second World War Books: History Page<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=25 giugno 2021 |dataarchivio=5 gennaio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170105083652/http://stonebooks.com/history/mozam.shtml |urlmorto=sì }}</ref>
* [[La Riunione]]. Il 28 novembre 1942 una piccola forza di 60 uomini della France Libre sbarcò sull'isola, prendendone il controllo in due giorni grazie anche al sostegno comunista.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Combeau|nome=Yvan|titolo=La Réunion: Une Colonie Gaulliste en Reconstruction (1942–1945)|rivista=Guerres mondiales et conflits contemporains|data=aprile 2012|volume=246|serie=Les territoires de l'Océan Indien dans la Deuxième Guerre mondiale|pp=63–7863-78|jstor=23324972}}</ref>
* [[Somalia Francese|Costa Francese dei Somali]]. In seguito alla conquista britannica del Madagascar e all'[[Operazione Torch]], nella Somalia Francese cominciarono a farsi più frequenti le diserzioni da parte del personale militare, che si rifugiava nei vicini territori britannici. Di fronte a ciò il governatore [[Christian Raimond Dupont]] avviò a novembre trattative con gli inglesi, permettendo il ritorno dei reparti che avevano disertato; la consegna ufficiale avvenne il 28 dicembre e il primo governatore della Francia Libera fu [[André Bayardelle]].<ref>{{Cita pubblicazione|cid=Ebsworth, 1953|titolo=Jibouti and Madagascar in the 1939–45 War |cognome=Ebsworth |nome=W. A. |rivista=Journal of the Royal United Service Institution |volume=98 |numero=592 |anno=1953 |pp=564–68564-68 |doi=10.1080/03071845309422199}}</ref>
'''1943'''
 
Riga 150:
La situazione venne sbrogliata da colloqui tra de Gaulle e Giraud, che portarono all'unificazione dei due schieramenti pro-alleati nel [[Comitato francese di Liberazione nazionale]], il 3 giugno 1943.
 
Escludendo l'[[Indocina francese|Indocina]], i rimanenti possedimenti coloniali francesi ancora fedeli al governo di Vichy ([[Guyana francese|Guyana]] e [[Antille francesi|Antille]]) vennero in mano degli schieramenti pro-alleati tra il marzo e il luglio 1943: la Guyana il 16 marzo<ref>{{cita web|url=http://nla.gov.au/nla.news-article2626080 |titolo=22 Mar 1943 - FRENCH GUINEA TURNS FROM GIRAUD TO DE GAULLE NEW |editore=Trove.nla.gov.au |data=22 marzo 1943 |accesso=30 aprile 2015}}</ref> (dopo le dimissioni del governatore [[Renè Veber]], il sindaco di Caienna mandò un messaggio a de Gaulle per la nomina di un nuovo governatore e, su pressione del console americano, ne inviò uno identico anche a Giraud, con il risultato che furono nominati due governatori; quello obbediente a Giraud riuscì ad arrivare per primo), le Antille il 14 luglio (a [[Martinica]] e [[Guadalupa]] giunse per conto del Comitato [[Henri Oppenot]] ad assumere il controllo delle isole, mentre il governatore, ammiraglio Robert, già arresosi agli americani il 2 luglio, fuggiva a Porto Rico dopo le proteste anti-Vichy della popolazione avvenute nelle settimane precedenti).<ref name="Hubbard">{{Cita libro|cognome1=Hubbard |nome1=Vincent |titolo=A History of St. Kitts |data=2002 |editore=Macmillan Caribbean |isbn=978-0-333-74760-5 |pp=[https://archive.org/details/historyofstkitts00vinc/page/136 136–139]|url=https://archive.org/details/historyofstkitts00vinc/page/136}}</ref>
 
== Note ==
Riga 191:
[[Categoria:France libre| ]]
[[Categoria:Francia nella seconda guerra mondiale]]
[[Categoria:Charles de Gaulle]]