Giulio Mazzarino: differenze tra le versioni

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* [[Principe-vescovo]] [[Vescovo eletto|eletto]] di [[Diocesi di Metz|Metz]] <small>(1653-1658)</small>
* [[Abate commendatario]] di [[Abbazia di Cluny|Cluny]] <small>(1654-1661)</small>
* [[SignoriAbate commendatario]] di Mayenne|Duca[[Abbazia di MayenneSaint-Denis|Saint Denis]] <small>(1654-1661)</small>
* [[Abate commendatario]] di [[Abbazia di Saint Denis|Saint Denis]] <small>(1654-1661)</small>
* [[Abate commendatario]] di [[Toul|Saint-Mansuy de Toul]] <small>(1654-1661)</small>
* [[Abate commendatario]] di [[Angers|Saint-Aubin d'Angers]] <small>(1654-1658)</small>
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}}
{{Carica pubblica
| nome = Giulio Raimondo Mazzarino
| immagine = Kardinaal Mazarin.jpg
| larghezza = 250px
| didascalia = Giulio Mazzarino, ministro di Francia, ritratto da [[Philippe de Champaigne]] nel [[XVII secolo]]
| carica = [[Capi di governo della Francia#Capi-ministro della Francia dei Borbone (1598-1791)|Principale ministro di Stato di Francia]]
| mandatoinizio = 4 dicembre [[1642]]
| mandatofine = 9 marzo [[1661]]
|capo di statomonarca = [[Luigi XIII di Francia]] (1642-1643), Reggente <br>[[Anna d'Asburgo (1601-1666)|Anna d'Asburgo]] (''Reggente''; 1643-1651), <br>[[Luigi XIV di Francia]] (1651-1661)
| predecessore = [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu]]
| successore = [[Guillaume Dubois]] (nel 1718)
| firma = Signature Cardinal Mazarin.png
| carica2 = Direttore generale dei [[Bâtiments du Roi]] de France
| mandatoinizio2 = [[1646]]
| mandatofine2 = [[1648]]
| monarca2 = [[Anna d'Asburgo (1601-1666)|Anna d'Asburgo]] (''Reggente''; 1643-1651)
| predecessore2 = [[François Sublet de Noyers]]
| successore2 = [[Étienne Le Camus]]
}}
{{Aristocratico
|nome = Giulio Raimondo Mazzarino
|immagine = Kardinaal Mazarin.jpg
|larghezzalegenda = 250px
|stemma = Arms of the house of Mazzarini.svg
|didascalia = Giulio Mazzarino, ministro di Francia, ritratto da [[Philippe de Champaigne]] nel [[XVII secolo]]
|titolo = [[Signori di Mayenne|Duca di Mayenne]]
|carica = [[Capi di governo della Francia#Capi-ministro della Francia dei Borbone (1598-1791)|Principale ministro di Stato di Francia]]
|sottotitolo =
|mandatoinizio = 4 dicembre [[1642]]
|mandatofineperiodo = 9 marzo [[1654]]-[[1661]]
|inizio reggenza =
|capo di stato = [[Luigi XIII di Francia]] (1642-1643), Reggente [[Anna d'Asburgo (1601-1666)]] (1643-1651), [[Luigi XIV di Francia]] (1651-1661)
|fine reggenza =
|predecessore = [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu]]
|investitura =
|successore = [[Guillaume Dubois]] (nel 1718)
|sistema nobiliare = [[Paria di Francia]]
|firma = Signature Cardinal Mazarin.png
|predecessore = [[Carlo II di Gonzaga-Nevers]]
|erede =
|successore = [[Ortensia Mancini]]
|titolo2 = [[Duca di Rethel]]
|periodo2 = [[1659]]-[[1661]]
|predecessore2 = [[Carlo II di Gonzaga-Nevers]]
|successore2 = [[Ortensia Mancini]]
|titolo3 = [[Duca di Nevers]]
|periodo3 = [[1659]]-[[1661]]
|predecessore3 = [[Carlo II di Gonzaga-Nevers]]
|successore3 = [[Filippo Giulio Mancini]]
|nome completo =
|prefisso onorifico =
|suffisso onorifico =
|altrititoli =
|data di nascita = 14 luglio [[1602]]
|luogo di nascita = [[Pescina]]
|data di morte = 9 marzo [[1661]]
|luogo di morte = [[Castello di Vincennes]]
|sepoltura =
|luogo di sepoltura = [[Collège des Quatre-Nations]]
|dinastia = [[Mazzarino (famiglia)|Mazzarino]]
|padre = [[Pietro Mazzarino]]
|madre = Ortensia Bufalini
|consorte =
|consortedi =
|coniuge 1 =
|coniuge 2 =
|coniuge 3 =
|coniuge 4 =
|coniuge 5 =
|figli =
|religione = [[Cattolicesimo]]
|motto = firmando firmior hæret, hinc ordo, hinc copia rerum (consolidando aderisce più saldo, da qui l'ordine, da qui l'abbondanza delle cose)
|firma =
}}
{{Bio
|Nome = Giulio Raimondo
|Cognome = Mazzarino
|PostCognomeVirgola = anche noto come '''MazarinoMazzarino''' o con il nome [[lingua francese|francesizzato]] di '''Jules Raymond Mazarin'''
|PreData = <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ʒyl ʀɛ'mõʀɛˈmõ maza'ʀɛ̃mazaˈʀɛ̃/|fr}}
|Sesso = M
|LuogoNascita = Pescina
|GiornoMeseNascita = 14 luglio
|AnnoNascita = 1602
|LuogoMorte = Castello di Vincennes
|GiornoMeseMorte = 9 marzo
|AnnoMorte = 1661
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|Attività3 = diplomatico
|Nazionalità = italiano
|NazionalitàNaturalizzato = francese
|PostNazionalità = , diacono della Chiesa cattolica, attivo soprattutto in [[Francia nell'età moderna|Francia]], dove servì come ''Principale Ministro'' sotto ili regnoregni di [[Luigi XIII di Francia|Luigi XIII]] e [[Luigi XIV di Francia|Luigi XIV]], succedendo al [[Armand-Jean du Plessis de Richelieu|cardinale Richelieu]]
}}
 
== Biografia ==
=== Infanzia ===
[[File:Pescina casa museo Mazzarino 2015b.jpg|thumb|[[Casa museo Mazzarino|Casa natale]] di Giulio Mazzarino]], ricostruita nel 1972 dopo la distruzione tellurica del 1915]]
Mazzarino nacque a [[Pescina]], cittadina dell'[[Abruzzo Ultra|Abruzzo Ulteriore]], al secolo parte delnel [[Regno di Napoli]] (attualmente in [[provincia dell'Aquila]]), il 14 luglio del [[1602]], primogenito dei sei figli di [[Pietro Mazzarino]] ([[1576]]-[[1654]]), un nobile [[Regno di Sicilia|siciliano]] appartenente al casato dei [[Mazzarino (famiglia)|Mazzarino]], e di Ortensia [[Bufalini (famiglia)|Bufalini]] ([[1575]]-[[1644]]), una nobildonna [[Umbria|umbra]], imparentata con il casato [[roma]]no dei [[Colonna (famiglia)|Colonna]], presso i quali Pietro aveva servito come intendente.
 
Il padre, nella cittadina [[marsica]]na, svolgeva mansioni amministrative dei beni ecclesiastici dell'abate Bufalini, zio di Giulio. Il fratello minore di Giulio, [[Michele Mazzarino|Alessandro]], entrò nell'ordine [[domenicani|domenicano]] diventando professore di teologia al Collegio San Tommaso, la futura [[Pontificia Università San Tommaso d'Aquino]], [[Maestro del sacro palazzo apostolico]] e Cardinale.
 
La [[Casa museo Mazzarino|casa nativa]] andò distrutta nel [[Terremototerremoto della Marsica del 1915|terremoto di Avezzano del 1915]], fu ricostruita nel 1972 e oggi ospita un museo.
 
=== Educazione e primi successi ===
Crebbe a [[Roma]], dove studiò presso il prestigioso [[Collegio Romano]] dei [[Gesuiti]], anche se non professò mai i voti religiosi in quest'ordine[[Ordine religioso cattolico|Ordine]] (d'altronde, Mazzarino era un [[chierico]], ma non divenne mai [[presbitero|prete]], essendosi fermato al [[diaconato]]).
 
Nel Collegio Romano egli affiancava il suo quasi coetaneo [[Girolamo Colonna (cardinale 1604)|Girolamo Colonna]] futuro cardinale, presso la cui famiglia il padre era appunto al servizio. Giulio accompagnò il giovane Colonna anche in [[Spagna]], a [[Madrid]] e ad [[Alcalá de Henares]], dove soggiornò per un breve periodo e dove studiò nella locale università [[diritto canonico]]. Si laureò successivamente nel [[1628]] a Roma ''[[in utroque iure]]'' presso l'Università 'La Sapienza'. Nel [[1628]] scoppiò la [[Guerra di successione di Mantova e del Monferrato]] che fu un conflitto circoscritto ma facente parte della grande [[Guerra dei Trent'anni]]. In breve nel dicembre [[1627]] era morto senza eredi il [[Ducato di Mantova|duca di Mantova]] e del [[Marchesato del Monferrato|Monferrato]], [[Vincenzo II Gonzaga]].
 
Le grandi potenze avevano ciascuna un proprio candidato alla successione; il ramo dei [[Gonzaga]]-[[Guastalla]] era appoggiato dagli spagnoli e quindi dagli Asburgo imperiali; mentre il ramo [[Gonzaga]]-[[Nevers]] era appoggiato ovviamentelogicamente dai francesi. Quindi il re spagnolo [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]], l'Imperatore [[Ferdinando II d'Asburgo]] e il duca [[Carlo Emanuele I di Savoia]] erano alleati nell'osteggiare la successione a Mantova del duca [[Carlo I di Gonzaga-Nevers]] a favore invece del loro candidato [[Ferrante II Gonzaga]] duca di [[Guastalla]]. Il [[papa Urbano VIII]] inviò alcune truppe nella [[Valtellina]] e Mazzarino fece parte di tale esercito con il grado di capitano di fanteria. In questo periodo egli poté soggiornare a [[Loreto]] e ad [[Ancona]].
[[File:Ritratto di gentiluomo (cardinale Mazzarino?).jpg|thumb|Ritratto del cardinale Giulio Mazzarino, metà del XVII secolo, scuola [[Regno di Napoli|napoletana]], [[Museo Filangieri]], [[Napoli]]]]
 
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Nel [[1634]] Mazzarino fu inviato ad [[Avignone]] come vice-legato pontificio. Successivamente divenne [[nunzio apostolico]] a [[Parigi]] tra il 1634-1636. Progressivamente inviso agli spagnoli che lo vedevano ormai come schierato dalla parte francese, fu osteggiato all'interno della curia dalla parte filo-spagnola; fu quindi rinviato ad [[Avignone]] e, nonostante gli sforzi del cardinale Richelieu, gli fu impedito il cardinalato. Richelieu si sentiva avanti con gli anni, e pensò che Mazzarino potesse essere l'uomo giusto per continuare il suo operato. Lo incaricò allora di importanti affari che lo resero ancora più famoso e ben amato dallo stesso re Luigi XIII, che da allora lo fece risiedere presso il palazzo reale.
 
Nel [[1639]] Richelieu lo chiamò perciò al suo diretto servizio in [[francia nell'età moderna|Francia]]. Fino a quel momento, il [[Ordine dei Frati Minori Cappuccini|cappuccino]] [[François Leclerc du Tremblay|padre Joseph]] aveva trattato gli affari esteri per conto di Richelieu e avrebbe dovuto essere nominato cardinale, ma proprio in quell'anno morì e perciò in sua vece venne nominato cardinale Giulio Mazzarino.<ref>Lo nominò [[papa Urbano VIII]] nel [[concistoro]] del 16 dicembre [[1641]], ma Giulio Mazzarino non ricevette mai né [[titolo cardinalizio]] né [[diaconia]]. Vedi [http://cardinals.fiu.edu/bios1641.htm#Mazarin The Cardinals of the Holy Roman Church].</ref> Egli, dopo un breve soggiorno a Roma, tornò in Francia, dove Richelieu lo nominò suo segretario personale e lo indicò al re quale suo successore.
 
=== Politica ===
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Dopo qualche giorno il malato si riebbe. Ci fu un sospiro di sollievo per tutti. ''[[La Gazette|La Gazette di Francia]]'' scrisse che la regina aveva contribuito «alla guarigione chiesta a Dio con tanti sospiri e lacrime». Quando il re si fu definitivamente ristabilito, venne portato un ex voto a Nostra Signora della Pace, presso il [[Convento dei Giacobini (Parigi)|convento dei Cappuccini in via Saint-Honoré]].
 
L'altro incidente fu meno funereo, ma non meno preoccupante per le sorti della monarchia. Si era pensato di far vedere che si stava combinando un matrimonio fra Luigi XIV e la principessa [[Margherita Violante di Savoia|Margherita di Savoia]], per intimorire la [[Spagna degli Asburgo|Spagna]] con la prospettiva di un'alleanza franco-sabauda. La principessa venne presentata al re a [[Lione]]. Qui però Luigi vide [[Maria Mancini]], nipote di Mazzarino, e se ne invaghì appassionatamente: «Tutte le galanterie» si legge in una relazione, «che egli [il re] può fare, le fa per lei, come musiche, colazioni, passeggiate a cavallo. Egli le presta i suoi cavalli più belli e le fa costruire due carrozze... ». Poi si scoprì che Luigi faceva sul serio con la Mancini.
 
Il caso scompigliava tutti i progetti e la politica mazzariniana. Il Primo Ministro Mazzarino mise in azione tutti i mezzi, l'influenza e l'ascendente che aveva sul re per convincerlo a rinunciare a Maria. Luigi prometteva di allontanarsi, ma poi ci ricascava. Alla fine Mazzarino (quanta parte prese Anna, la regina, nella faccenda?) la spuntò in nome della ragion di Stato. Luigi non rivide più Maria e finì il romanzo della giovinezza del Re-Sole.
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[[File:Mazarin Opens the Temple of the Peace.jpg|thumb|Allegoria della Pace dei Pirenei con Mazzarino che apre il Tempio della Pace]]
Con il [[Pace dei Pirenei|Trattato dei Pirenei]] finiva la rivalità con la [[Spagna degli Asburgo|Spagna]]: Mazzarino aveva raggiunto la sua più grande aspirazione.
 
Il Trattato dei Pirenei riportava un po' di pace nella Francia, poiché faceva cessare lo stato di permanente ostilità e di guerra fra le due potenze, che tanta desolazione aveva causato alla popolazione, all'economia dei due paesi e alle finanze dello Stato. Esso comprendeva 124 articoli, e possiamo dire che, dalla firma del trattato, tra [[Francia]] e [[Spagna]] non ci fu più motivo di conflitto armato.
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=== Morte ===
[[File:Cardinal Mazarin Dying.jpg|thumb|''Morte del Cardinal Mazzarino'', di [[Paul Delaroche]]]]
L'8 febbraio [[1661]] Mazzarino si fece portare a [[Vincennes]], poiché il suo male ([[pielonefrite]]) si era aggravato e sperava che quel soggiorno lo facesse sentire meglio. Ma verso la fine del mese si aggravò ancor piùulteriormente e fu a tutti evidente come fossero rimaste poche speranze per la sopravvivenza del primo ministro Mazzarino a quest'ultimo attacco della malattia. In una lettera indirizzata a [[Nicolas Fouquet|Nicola Fouquet]] (1615-1680) il 2 marzo si legge: «Non è affatto vero come si dice che egli abbia avuto un miglioramento da due giorni a questa parte... Egli ha avuto già due attacchi... il polso è debolissimo... si pensa che sia impossibile che possa resistere ancora a lungo».
 
[[Louis-Henri de Loménie (conte di Brienne)|Louis-Henri de Brienne]] (1635-1698) ha lasciato una dettagliata cronaca dell'ultima malattia di Mazzarino; non sempre però le sue informazioni sono attendibili. Comunque, egli racconta un particolare che, anche se non fosse vero, sarebbe certamente in carattere con la personalità e i comportamenti del malato.
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Compare inoltre come personaggio secondario nel romanzo ''[[L'isola del giorno prima]]'' ([[Bompiani]], 1994), di [[Umberto Eco]].
 
Compare citato, in maniera distorta, in un discorso a casa di [[Don Rodrigo]] nel capitolo VI de "[[I promessi sposi|I Promessi Sposi]]" di [[Alessandro Manzoni]].<ref>{{Cita libro|titolo=I Promessi Sposi}}</ref>
 
== Opere di Mazzarino ==
* ''Breviario dei politici'', Torino, Marco Valerio, 2005, ISBN 88-7547-022-7. Secondo la maggior parte degli accademici contemporanei, sebbene le massime in esso contenute siano piuttosto coerenti con l'azione politica di Mazzarino, il ''Breviario'' dovrebbe essere considerato un apocrifo scritto da altri autori.<ref>{{Cita libro|autore=Stefano Tabacchi|titolo=Mazzarino|anno=2015|editore=Salerno Editrice|pp=243-249}}</ref>
* ''Breviario dei politici'', Torino, Marco Valerio, 2005, ISBN 88-7547-022-7
* ''Lettres du Cardinal Mazarin àla Reine, à la princesse Palatine, etc. écrites pendant sa retraite hors de France, en 1651 et 1652'', avec notes et explications par M. Ravenel, New York, Johnson Reprint Corporation, 1965.
 
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== Bibliografia ==
* Agostino Spataro, "Indagine sul Cardinale- Luigi XIV era figlio di Giulio Mazzarino?" in "La Repubblica" [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/06/24/indagine-sul-cardinale.html 2010/06/24]
* Alina J. Di Mattia, ''Giulio Mazzarino, l'abruzzese alla corte del Re Sole,'' Divulgo 2025. ISBN 979-12-210-9136-6.
* Olivier Poncet, «[http://www.treccani.it/enciclopedia/giulio-mazzarino_%28Dizionario-Biografico%29/ MAZZARINO, Giulio]». In: ''[[Dizionario Biografico degli Italiani]]'', volume 72, Roma: Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2008
* {{Cita libro|titolo=Pietro Mazarini e i suoi|autore=Alfredo Proia|wkautore=Alfredo Proia|editore=Arti grafiche A. Chicca|città=Tivoli|anno=1933}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Box successione
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|periodo=1º gennaio [[1654]] – 9 marzo [[1661]]
|precedente=[[Armando di Borbone-Conti|Armand de Bourbon-Conti]]
|successivo=[[Rinaldo d'Este (1618-1672cardinale 1617)|Rinaldo d'Este]]
|immagine=Template-Abbot - Provost.svg
}}
Riga 356 ⟶ 412:
|periodo=5 giugno [[1654]] – 1º gennaio [[1656]]
|precedente=[[Charles-Jacques de Gélas de Léberon]]
|successivo=[[Rinaldo d'Este (1618-1672cardinale 1617)|Rinaldo d'Este]]
|immagine=Template-Abbot - Provost.svg
}}
Riga 436 ⟶ 492:
[[Categoria:Duchi di Mayenne]]
[[Categoria:Vescovi di Metz]]
[[Categoria:Abati dell'abbazia di Cluny]]
[[Categoria:Abati di Saint-Denis]]
[[Categoria:Abati di sanSan Germano d'Auxerre]]
[[Categoria:Bibliofili]]
[[Categoria:Collezionisti d'arte italiani]]