Dialetto pavese: differenze tra le versioni

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{{F|linguedialetti|ottobre 2009}}
{{lingua
|nome=Pavese|nomenativo=''Paves-Vugares ''
|colore=#ABCDEF
|stati={{ITA}}
|regione={{simbolo|Provincia di Pavia-Stemma.pngsvg}} [[Provincia di Pavia]] (eccetto la parte settentrionale)
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|fam3=[[Lingue romanze|Romanze]]
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|mappa=[[File:Mappa Dialetti lombardi.svg|thumb|left|upright=1.4]]
|didascalia=Distribuzione geografica dettagliata dei dialetti del lombardo. Legenda: L01 - [[Dialetto lombardo occidentale|lombardo occidentale]]; L02 - [[Dialetto lombardo orientale|lombardo orientale]]; L03 - lombardo meridionale; L04 - [[Dialetto lombardo alpino|lombardo alpino]]
}}
 
Con '''[[dialetto]] pavese'''{{ISO 639}}, da alcuni definito anche '''pavese-vogherese''', s'intende l'insieme non codificato delle parlate [[Gallo-italico|gallo-italiche]] diffuse nella [[provincia di Pavia]]. Il raggruppamento dei dialetti del [[Provincia di Pavia|Pavese]] sotto un'unica dicitura si presta tuttavia a difficoltà di classificazione<ref name=vitali>{{Cita web|url=http://www.appennino4p.it/dialetti|titolo=Dialetti delle Quattro province|autore=Daniele Vitali|editore=Dove comincia l'Appennino|lingua=IT|accesso=28 gennaio 2014}}</ref>, in quanto le diverse varietà locali subiscono l'influenza di quelli di province e regioni confinanti e pertanto mostrano affinità con il [[Dialetto piacentino|piacentino]], il [[Lingua piemontese|piemontese]] e il [[Lingua ligure|ligure]]<ref name="trecc-marcato">{{Cita web|url =https://www.treccani.it/enciclopedia/vitalita-e-varieta-dei-dialetti_(L%27Italia-e-le-sue-Regioni)|titolo=Vitalità e varietà dei dialetti|autore=Gianna Marcato|sito=Treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana|citazione=Nelle parlate pavesi s’incontrano affinità con Piacenza, con il Piemonte e la Liguria; [...]|accesso=22 giugno 2024}}</ref>.
 
== Descrizione ==
Se nel nord della provincia il dialetto è infatti ascrivibile al [[Dialetto lombardo occidentale|ramo occidentale]] della [[lingua lombarda]]<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/dialetti-lombardi_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/#|titolo=Dialetti lombardi|autore=Giovanni Bonfadini|editore=Treccani|lingua=|accesso=19 marzo 2015}}</ref> già da [[Bereguardo]] e [[Landriano]]<ref>{{Cita web|url=https://www.archive.org/stream/saggiosuidialet02biongoog#page/n60/mode/1up/|titolo=Saggio sui dialetti gallo italici|autore=Bernardino Biondelli|editore=|lingua=|accesso=07 gennaio 2015}}</ref>, è altresì vero che dal [[Medioevo]] la parlata di [[Pavia]] e del suo circondario ha assunto tratti [[Dialetto emiliano|emiliani]]<ref>Profilo linguistico dei dialetti italiani, Loporcaro Michele, Editori Laterza, Bari, 2009, pag. 97, cfr Salvioni C., Dell'antico dialetto pavese. Bollettino della Società Pavese di Storia Patria</ref><ref>Devoto Giacomo, Giacomelli Gabriella, I dialetti delle regioni d'Italia, Sansoni Università, Firenze, 1972, pag. 20</ref>. E pur essendo emersa negli ultimi decenni e tra gli abitanti del capoluogo provinciale la tendenza di assimilare il lessico e certi aspetti morfologici (non però fonetici) del vicino [[dialetto milanese]], risulta però ancora molto chiara l'appartenenza del dialetto originario di Pavia e del suo circondario alla più vasta compagine linguistica che lo accomuna non soltanto alle [[Dialetto lomellino|parlate dell'adiacente Lomellina]], ma anche a quelle di [[Voghera]] e più in generale ai [[Dialetto oltrepadano|dialetti dell'Oltrepò Pavese]], di tipo emiliano<ref>{{Cita web|url=https://archive.org/details/grammaticastori00meyegoog|titolo=Grammatica storica della lingua e dei dialetti italiani|autore=Francesco D'Ovidio, Wilhelm Meyer-Lübke|editore=Hoepli|lingua=IT|accesso=11 febbraio 2014}}</ref><ref>Devoto Giacomo, Giacomelli Gabriella, I dialetti delle regioni d'Italia, Sansoni Università, Firenze, 1972, pag. 54</ref><ref>{{Cita web|url =https://www.treccani.it/enciclopedia/vitalita-e-varieta-dei-dialetti_(L%27Italia-e-le-sue-Regioni)|titolo=Vitalità e varietà dei dialetti|autore=Gianna Marcato|sito=Treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana|citazione=[...] anche il pavese è interessato dal tipo emiliano, ma risente d’influssi milanesi; l’Oltrepò pavese è area di contatto tra piemontese ed emiliano.|accesso=10 agosto 2024}}</ref>. Ciò emerge, ad esempio, nel lavoro di A. Annovazzi, autore nel [[1934]] del ''Nuovo Vocabolario Pavese-Italiano'', nel quale si è cercata la parlata originaria piuttosto nella periferia, e in particolare in [[Ponte Coperto di Pavia#Borgo Ticino|Borgo Ticino]], che nel centro cittadino.
[[File:Dialetti e lingue in Italia.png|miniatura|left|Lingue e dialetti in Italia. La parte settentrionale del Pavese rientra nell'area lombarda mentre la parte centro-meridionale nell'area lombardo-emiliana]]
 
Ancora, bisogna osservare che, da un punto di vista fonetico, {{Senza fonte|e quindi più basilare,}} la maggiore somiglianza tra il pavese urbano e i maggiori dialetti vicini è senza dubbio con il [[Dialetto piacentino|piacentino]] e le varianti emiliane estese fino al solco del [[Taro (fiume)|fiume Taro]], che limita ad est il dominio della ''ü'' lombardo-piemontese. Questo fatto giustifica la singolare, ma in definitiva convincente, aggregazione del pavese al variegato gruppo [[Lingua emiliano-romagnola|emiliano-romagnolo]], proposta già nel [[1853]] da [[Bernardino Biondelli]] in ''Saggio sui dialetti gallo-italici''.<ref>[https{{Cita libro|nome=Bernardino|cognome=unknown library|titolo=Saggio sui dialetti gallo-italici|url=http://www.archive.org/streamdetails/saggiosuidialet02biongoog#page/n8/mode/1up "Saggio sui dialetti Gallo|accesso=2022-italici" di03-16|data=1853|editore=Milano, B. Biondelli]Bernardoni}}</ref> Biondelli lo definisce infatti «suddialetto del piacentino, alquanto misto di lombardo». I tratti emiliani erano appunto riconosciuti come distintivi del dialetto cittadino di Pavia almeno nell'[[Ottocento]]<ref name=rusconi>[[Antonio Rusconi (storico)|Antonio Rusconi]], I parlari del Novarese e della Lomellina, Tip. Rusconi, 1878, pag. 29</ref>. Biondelli evidenzia inoltre alcune nette particolarità emiliane nel dialetto di [[Broni]], nell'[[Oltrepò Pavese]], che non permettono di annoverarlo nel gruppo lombardo occidentale al quale è comunque affine. E pur come una sezione di transizione verso il lombardo occidentale, anche la ''Carta dei dialetti d'Italia'' elaborata da [[Giovan Battista Pellegrini]] nelindividua [[1977]]nell'area indicalinguistica l'insieme paveseemiliano-voghereseromagnola comeuna complessosezione "vogherese-pavese", di dialettitransizione diverso tipovari emiliano-romagnolo.dialetti<ref>{{cita web |url=http://www.lettere.uniroma1.it/sites/default/files/686/PELLEGRINI%2C%20Carta%20dei%20dialetti%20d'Italia_0.pdfCita libro|titolo =CopiaCarta archiviatadei dialetti d'Italia|accessoautore =23 marzo 2016Giovanbattista Pellegrini|urlmortocuratore=Manlio Cortellazzo|urlarchiviourl=https://webfc.archivecab.orgunipd.it/webfedora/20160507093102objects/httpo:318068/methods/www.lettere.uniroma1.bdef:Book/view?language=it#page/sites28/defaultmode/files/686/PELLEGRINI%2C%20Carta%20dei%20dialetti%20d%27Italia_0.pdf2up|editore=Pacini Editore|dataarchiviocittà=7Pisa|anno=1977|volume=0|opera=Profilo maggiodei 2016dialetti italiani|pp=27-28|accesso=12 settembre 2023}}</ref> .

Tuttavia, quello in uso a Pavia e dintorni è da alcuni considerato oggi come un dialetto lombardo per la forte influenza esercitata dal milanese, nonostante quella che è stata l'evidente continuità con il piacentino<ref name=vitali/>. Studi più recenti suggeriscono che i tratti che il pavese condivide con il piacentino, cioè quelli che hanno determinato la tradizionale aggregazione del pavese all'emiliano, sono però generalmente piemontesi e non emiliani<ref>{{cita web |url=http://www.bulgnais.com/DialParmigiano.pdf |titolo=Il parmigiano nell'Italia linguistica|autore=Daniele vitali|accesso=29 settembre 2018}}</ref>.
 
D'altra parte l'ambito fonetico del pavese continua in [[provincia di Alessandria]] nel [[Tortonese]] (dove confina con i dialetti della [[lingua piemontese]] che iniziano con il [[dialetto alessandrino]]), né si può trascurare la sostanziale continuità tra la parlata della Lomellina e quella del soprastante [[Dialetto novarese|novarese]]. In conclusione si può affermare che il pavese si trova ben collocato in una zona di transizione soprattutto in direzione est-ovest, o meglio sudest-nordovest, tra i dialetti emiliani e quelli [[Dialetti del Piemonte|piemontesi]]. Maggiore discontinuità, soprattutto dal punto di vista fonetico, si ha invece con i dialetti lombardi. Ad esempio il pavese si distingue in special modo dal [[Dialetto milanese|milanese]] per la presenza così caratteristica della a chiusa (''á'') che risulta sostanzialmente identica alle e debole o indistinta ([[scevà]]), che sostituisce spesso la ''è'' milanese, come nell'articolo determinativo maschile, ''èl'' in milanese, ''ál'' in pavese (questa caratteristica lo accomuna invece al piacentino). Verso la montagna oltrepadana il pavese trapassa rapidamente sia nel [[dialetto bobbiese]] che nel [[Lingua ligure|ligure]] (la parlata di [[Varzi]], alquanto dissimile anche da quella della vicina [[Voghera]], è l'estremità meridionale del pavese, mentre i dialetti dell'area soprastante sono ormai liguri).
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Non esiste una grafia standard per il dialetto pavese; quella usata dall'Annovazzi nel suo Dizionario Pavese-Italiano può servire (data la sostanziale omogeneità fonetica di quasi tutta la [[Provincia di Pavia|Provincia]]) per scrivere la maggior parte delle parlate locali del territorio pavese.
 
== Il dialetto oggi ==
Tra le tante formule di diffusione a livello regionale del dialetto pavese vi è quella della poesia.
 
== I verbi in pavese ==
=== Verbo essere ===
*'''Indicativo presente''': ''mì sum, tì 't seet, lü l'è, nüm a suma, vialtar siisiv, lur i henn''.
*'''Indicativo imperfetto''': ''mì seri, tì 't serat, lü l'era, nüm a seram, vialtar serav, lur i eran''.
*'''Indicativo futuro''': ''mì säroo, tì 't sareet, lü 'l sarà, nüm a saruma, vialter sarii, lur i saran''.
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==== Il Padre Nostro ====
Padar NosterNostar che t'see int i ciel<br />
ca'l sia santificà 'l to nom<br />
ca 'l venavegna 'l to regn<br />
ca sia fajafata la to vuluntà<br />
insì in ciel tant 'meche in tera
 
=== I mesi dell'anno ===
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*Chi vör fà a sò möd, äl mangia la minestra e pö äl beva äl bröd.
*Äl tròp al strupia.
<ref>[http{{Cita web|url=https://www.nautilaus.com/bassa_pavese/pag%20proverbi.htm |titolo=proverbi della lombardia bassa pavese]|accesso=2022-03-16|dataarchivio=31 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220331064555/https://www.nautilaus.com/bassa_pavese/pag%20proverbi.htm|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Proverbi di Pavia ====
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*A lavurà a 's mangia, a lavurà nò a 's dzuna.
*A dàgh adree a 's finissa ogni mastee.
<ref>[http{{Cita web|url=https://www.dialettando.com/regioni/pages/proverbi_dialetto.lasso?regione=Lombardia&-session=dialetti:5D2358051b332340E3JIFE519474 |titolo=Lombardia: dialetto, cultura e informazioni regionali]|accesso=2022-03-16}}</ref>
 
== Note ==