Dialetto pavese: differenze tra le versioni

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|mappa=[[File:Mappa Dialetti lombardi.svg|thumb|left|upright=1.4]]
|didascalia=Distribuzione geografica dettagliata dei dialetti del lombardo. Legenda: L01 - [[Dialetto lombardo occidentale|lombardo occidentale]]; L02 - [[Dialetto lombardo orientale|lombardo orientale]]; L03 - lombardo meridionale; L04 - [[Dialetto lombardo alpino|lombardo alpino]]
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== Descrizione ==
Se nel nord della provincia il dialetto è infatti ascrivibile al [[Dialetto lombardo occidentale|ramo occidentale]] della [[lingua lombarda]]<ref>{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/dialetti-lombardi_%28Enciclopedia-dell%27Italiano%29/#|titolo=Dialetti lombardi|autore=Giovanni Bonfadini|editore=Treccani|lingua=|accesso=19 marzo 2015}}</ref> già da [[Bereguardo]] e [[Landriano]]<ref>{{Cita web|url=https://www.archive.org/stream/saggiosuidialet02biongoog#page/n60/mode/1up/|titolo=Saggio sui dialetti gallo italici|autore=Bernardino Biondelli|editore=|lingua=|accesso=07 gennaio 2015}}</ref>, è altresì vero che dal [[Medioevo]] la parlata di [[Pavia]] e del suo circondario ha assunto tratti [[Dialetto emiliano|emiliani]]<ref>Profilo linguistico dei dialetti italiani, Loporcaro Michele, Editori Laterza, Bari, 2009, pag. 97, cfr Salvioni C., Dell'antico dialetto pavese. Bollettino della Società Pavese di Storia Patria</ref><ref>Devoto Giacomo, Giacomelli Gabriella, I dialetti delle regioni d'Italia, Sansoni Università, Firenze, 1972, pag. 20</ref>. E pur essendo emersa negli ultimi decenni e tra gli abitanti del capoluogo provinciale la tendenza di assimilare il lessico e certi aspetti morfologici (non però fonetici) del vicino [[dialetto milanese]], risulta però ancora molto chiara l'appartenenza del dialetto originario di Pavia e del suo circondario alla più vasta compagine linguistica che lo accomuna non soltanto alle [[Dialetto lomellino|parlate dell'adiacente Lomellina]], ma anche a quelle di [[Voghera]] e più in generale ai [[Dialetto oltrepadano|dialetti dell'Oltrepò Pavese]], di tipo emiliano<ref>{{Cita web|url=https://archive.org/details/grammaticastori00meyegoog|titolo=Grammatica storica della lingua e dei dialetti italiani|autore=Francesco D'Ovidio, Wilhelm Meyer-Lübke|editore=Hoepli|lingua=IT|accesso=11 febbraio 2014}}</ref><ref>Devoto Giacomo, Giacomelli Gabriella, I dialetti delle regioni d'Italia, Sansoni Università, Firenze, 1972, pag. 54</ref><ref>{{Cita web|url =https://www.treccani.it/enciclopedia/vitalita-e-varieta-dei-dialetti_(L%27Italia-e-le-sue-Regioni)|titolo=Vitalità e varietà dei dialetti|autore=Gianna Marcato|sito=Treccani.it|editore=Istituto dell’Enciclopedia Italiana|citazione=[...] anche il pavese è interessato dal tipo emiliano, ma risente d’influssi milanesi; l’Oltrepò pavese è area di contatto tra piemontese ed emiliano.|accesso=10 agosto 2024}}</ref>. Ciò emerge, ad esempio, nel lavoro di A. Annovazzi, autore nel [[1934]] del ''Nuovo Vocabolario Pavese-Italiano'', nel quale si è cercata la parlata originaria piuttosto nella periferia, e in particolare in [[Ponte Coperto di Pavia#Borgo Ticino|Borgo Ticino]], che nel centro cittadino.
[[File:Dialetti e lingue in Italia.png|miniatura|left|Lingue e dialetti in Italia. La parte settentrionale del Pavese rientra nell'area lombarda mentre la parte centro-meridionale nell'area lombardo-emiliana]]
 
Ancora, bisogna osservare che, da un punto di vista fonetico, {{Senza fonte|e quindi più basilare,}} la maggiore somiglianza tra il pavese urbano e i maggiori dialetti vicini è senza dubbio con il [[Dialetto piacentino|piacentino]] e le varianti emiliane estese fino al solco del [[Taro (fiume)|fiume Taro]], che limita ad est il dominio della ''ü'' lombardo-piemontese. Questo fatto giustifica la singolare, ma in definitiva convincente, aggregazione del pavese al variegato gruppo [[Lingua emiliano-romagnola|emiliano-romagnolo]], proposta già nel [[1853]] da [[Bernardino Biondelli]] in ''Saggio sui dialetti gallo-italici''.<ref>{{Cita libro|nome=Bernardino|cognome=unknown library|titolo=Saggio sui dialetti gallo-italici|url=http://archive.org/details/saggiosuidialet02biongoog|accesso=2022-03-16|data=1853|editore=Milano, Bernardoni}}</ref> Biondelli lo definisce infatti «suddialetto del piacentino, alquanto misto di lombardo». I tratti emiliani erano appunto riconosciuti come distintivi del dialetto cittadino di Pavia almeno nell'[[Ottocento]]<ref name=rusconi>[[Antonio Rusconi (storico)|Antonio Rusconi]], I parlari del Novarese e della Lomellina, Tip. Rusconi, 1878, pag. 29</ref>. Biondelli evidenzia inoltre alcune nette particolarità emiliane nel dialetto di [[Broni]], nell'[[Oltrepò Pavese]], che non permettono di annoverarlo nel gruppo lombardo occidentale al quale è comunque affine. [[Giovan Battista Pellegrini]] individua nell'area linguistica emiliano-romagnola una sezione "vogherese-pavese", in parte di transizione verso vari dialetti<ref>{{Cita libro|titolo =Carta dei dialetti d'Italia|autore =Giovanbattista Pellegrini|curatore=Manlio Cortellazzo|url=https://fc.cab.unipd.it/fedora/objects/o:318068/methods/bdef:Book/view?language=it#page/28/mode/2up|editore=Pacini Editore|città=Pisa|anno=1977|volume=0|opera=Profilo dei dialetti italiani|pp=27-28|accesso=12 settembre 2023}}</ref>.
 
Tuttavia, quello in uso a Pavia e dintorni è da alcuni considerato oggi come un dialetto lombardo per la forte influenza esercitata dal milanese, nonostante quella che è stata l'evidente continuità con il piacentino<ref name=vitali/>. Studi più recenti suggeriscono che i tratti che il pavese condivide con il piacentino, cioè quelli che hanno determinato la tradizionale aggregazione del pavese all'emiliano, sono però generalmente piemontesi e non emiliani<ref>{{cita web |url=http://www.bulgnais.com/DialParmigiano.pdf |titolo=Il parmigiano nell'Italia linguistica|autore=Daniele vitali|accesso=29 settembre 2018}}</ref>.
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== I verbi in pavese ==
=== Verbo essere ===
*'''Indicativo presente''': ''mì sum, tì 't seet, lü l'è, nüm a suma, vialtar siisiv, lur i henn''.
*'''Indicativo imperfetto''': ''mì seri, tì 't serat, lü l'era, nüm a seram, vialtar serav, lur i eran''.
*'''Indicativo futuro''': ''mì säroo, tì 't sareet, lü 'l sarà, nüm a saruma, vialter sarii, lur i saran''.