Qin Shi Huang: differenze tra le versioni

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{{citazione|Io ho apportato l'ordine alla folla degli esseri e sottomesso alla prova gli atti e le realtà: ogni cosa ha il nome che le conviene. Io ho distrutto nell'Impero i libri inutili. Io ho favorito le scienze occulte, affinché si cercasse per me, nel paesePaese, la droga d'immortalità.|Qin Shi Huang<ref>da ''Naissance de Lucifer'', Fata Morgana, 1992, p. 9, di [[Roger Caillois]]</ref>}}
{{Monarca
|nome = Qin Shi Huangdi
|immagine = Qin Shi Huang statue.jpg
|legenda = Statua dell'imperatore Qin Shi Huangdi, all'ingresso del suo mausoleo, vicino a [[Xi'an]].
|titolo = [[Imperatore della Cina]]
|altrititoli = Primo imperatore (始皇帝)
|nome completo = Qin Shi Huang-di" (秦始皇帝)
|regno =
|regno = [[221 a.C.]] – 10 settembre [[210 a.C.]]
|predecessore = ''sé stesso come Re di Qin''
|successore = [[Qin Er Shi Huangdi]]
|titolo1 = Re di [[Qin (stato)|Re di Qin]]
|regno1 = 7 maggio [[247 a.C.]] – [[221 a.C.]]
|predecessore1 = re [[Zhuangxiang di Qin|Zhuangxiang]]
|successore1 = ''sé stesso come Imperatore della Cina''
|consorte =
|casa reale =
|dinastia = [[Dinastia Qin|Qin]]
|padre = [[Yíng Zǐchǔ]]
|madre = [[Zhao Ji]]
|data di nascita = [[260259 a.C.]]
|data di morte = [[210 a.C.]]
|luogo di nascita = [[Handan]]
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|Nome templare =
|Nomi postumi = |
|inizio regno = [[221 a.C.]]
|fine regno = [[221 a.C.]] – 10 settembre [[210 a.C.]]
|inizio regno1 = 7 maggio [[247 a.C.]]
|fine regno1 = [[221 a.C.]]
}}
{{Bio
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|LuogoNascita = Handan
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = 260259 a.C.
|LuogoMorte = Shaqiu
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 210 a.C.
|AttivitàEpoca = -200
|Attività = imperatore
|Nazionalità = cinese
|Categorie = no
|FineIncipit = , nato con il nome di '''Yíng Zhèng''' ({{cinese|嬴政}}), è considerato il primo imperatore della [[Cina]], poiché fu il primo storico [[Assolutismo monarchico|sovrano assoluto]] a fregiarsi di tale titolo, dopo aver riunificato nel [[221 a.C.]] tutti i regni allora divisi sotto il suo dominio. La stessa parola "Cina" viene fatta generalmente risalire a "Qin" o "Ch'in". Qin Shi Huangdi è anche famoso, {{cn|specie in Occidente}}, per essere stato il committente dell'imponente [[esercito di terracotta]], sepolto presso il suo enorme [[Mausoleo del primo imperatore Qin a Xi'an|mausoleo]], nonché l'iniziatore della [[Grande muraglia cinese]]
}}
 
Shi Huangdi lavorò anche con il famoso [[Gran Cancelliere (Cina)|ministro]] [[Li Si]] per attuare importanti riforme economiche e politiche volte alla omogenizzazione delle diverse pratiche nei precedenti Stati cinesi. Si dice tradizionalmente che avesse bandito e bruciato molti libri e giustiziato diversi studiosi. I suoi progetti di opere pubbliche includevano non solo il suo Mausoleo e la Grande muraglia, ma anche un nuovo imponente sistema stradale nazionale.
 
Storicamente, è stato spesso ritratto come un sovrano [[Tiranno|tirannico]] e severo Legalista[[Legismo|legalista]], in parte dalle valutazioni aspre della [[dinastia Han]] su di lui. Dalla metà del 20º secolo, gli studiosi hanno iniziato a mettere in discussione questa valutazione, incitando una discussione considerevole sull'effettiva natura della sua politica e delle sue riforme. Indipendentemente da ciò, secondo il sinologo [[Michael Loewe]] "pochi contesterebbero l'opinione che i risultati del suo regno abbiano esercitato un'influenza fondamentale sull'intera storia successiva della Cina, segnando l'inizio di un'epoca che si è conclusa nel 1911".<ref>{{Cita libro|nome=Michael|cognome=Loewe|titolo=A biographical dictionary of the Qin, former Han and Xin periods, 221 BC - AD 24|url=https://www.worldcat.org/oclc/43641381|accesso=2022-01-31|data=2000|editore=Brill|OCLC=43641381|ISBN=90-04-10364-3}}</ref>
 
== Biografia ==
[[File:Hou Xuanxuan The situation map of Qin's war.gif|sinistra|miniatura|Cartina geopolitica della Cina del III secolo a.C. con l'evoluzione delle campagne militari per dello stato di Qin per l'unificazione della cina.]]
[[File:China XIAN.JPG|thumb|Tomba dell'Imperatore Qin Shi Huang (III secolo a.C.). Il primo imperatore della Cina unificata vi fece costruire un intero esercito di soldati di terracotta in assetto di guerra: seimila guerrieri a piedi e a cavallo a grandezza naturale, scolpiti ognuno con la propria fisionomia individuale.]]
Probabilmente figlio di Yíng Zǐchǔ ({{cinese|嬴子楚}}) e della regina [[Dowagervedova Zhao]] (太后, nota anche come Zhao Ji 趙姬), nacque nel mese cinese ''zhēng'' ({{cinese|正}}), il primo mese dell'anno nel calendario allora in uso, e fu perciò chiamato Zhèng ({{cinese|政}}). L'epoca in cui nacque corrisponde all'ultima fase del [[periodo degli stati combattenti]]; dei molti staterelli in cui il Paese era diviso, ne sopravvivevano ormai solo una manciata, e di questi il regno di [[Qin (stato)|Qin]] era uno dei più potenti; per siglare le alleanze, tuttavia, era d'uso lasciare un membro della famiglia reale in ostaggio presso lo Stato alleato, e Zǐchǔ era ostaggio dello [[Zhao (stato)|Stato di Zhao]] al momento della nascita di Zhèng, che perciò nacque nella capitale straniera, [[Handan]]. Non molto tempo dopo Zǐchǔ riuscì a fuggire da Zhao con l'aiuto del ricco mercante [[Lü Buwei]], in tempo per diventare il [[re Zhuangxiang di Qin]] (sebbene Zhuangxiang sia un nome postumo); Lü Buwei divenne il suo cancelliere. Secondo una tradizione molto nota Zhèng sarebbe stato figlio di Lü Buwei perché sua madre era già incinta quando sposò Zǐchǔ, ma la leggenda non ha fondamento storico, ed è probabilmente da attribuirsi a oppositori [[confucianesimo|confuciani]] dell'imperatore.
 
Non molto tempo dopo Zǐchǔ riuscì a fuggire da Zhao con l'aiuto del ricco mercante [[Lü Buwei]], in tempo per diventare il [[re Zhuangxiang di Qin]] (sebbene Zhuangxiang sia un nome postumo); Lü Buwei divenne il suo cancelliere. Secondo una tradizione molto nota Zhèng sarebbe stato figlio di Lü Buwei perché sua madre era già incinta quando sposò Zǐchǔ, ma la leggenda non ha fondamento storico, ed è probabilmente da attribuirsi a oppositori [[confucianesimo|confuciani]] dell'imperatore.
=== Ascesa al trono e governo ===
Dopo la morte del padre, il re [[Zhuangxiang]], Zhèng ascese al trono nel [[246 a.C.]], ma, avendo egli solo tredici anni, fu affiancato da un reggente, [[Lü Buwei]], dalla cui custodia riuscì a liberarsi solo nel [[235 a.C.]] con un colpo di Stato, a seguito di uno scandalo con la regina [[Dowager Zhao]].<ref>{{Cita web|url=https://www.travelchinaguide.com/attraction/shaanxi/xian/terra_cotta_army/qin_shihuang_1.htm|titolo=Emperor Qin Shi Huang, First Emperor of China, Shi Huangdi of Qin Dynasty|sito=www.travelchinaguide.com|accesso=2 febbraio 2017}}</ref><ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/?id=4ukbk52TNP8C&pg=PA12&lpg=PA12&dq=lu+buwei+scandal#v=onepage&q=lu%20buwei%20scandal&f=false|titolo=Qin Shi Huangdi: First Emperor of China|cognome=Pancella|nome=Peggy|data=1º agosto 2003|editore=Heinemann-Raintree Library|isbn=978-1-4034-3704-4|lingua=en}}</ref> [[Zhao Chengjiao]], il signore (长安君), era il fratellastro legittimo di Zhao Zheng, in quanto aveva stesso padre e madre diversa. Dopo che Zhao Zheng prese possesso del trono, Chengjiao si ribellò a [[Tunliu]] e si arrese allo stato di [[Zhao]], e i suoi servitori e familiari vennero giustiziati dal fratellastro stesso.<ref>[[Records of the Grand Historian]] Chapter – Qin Shi Huang: 八年,王弟长安君成蟜将军击赵,反,死屯留,军吏皆斩死,迁其 民於临洮。将军壁死,卒屯留、蒲鶮反,戮其尸。河鱼大上,轻车重马东就食。 《史记 秦始皇》</ref> Una volta assunto il controllo dello Stato di Qin, il nuovo re [[Guerre di unificazione dello stato di Qin|mosse le sue armate contro gli altri stati cinesi]], iniziando con lo [[Han (stato)|Stato di Han]], sul quale ebbe la meglio nel [[230 a.C.]]; seguirono [[Wei (stato)|Wei]] ([[225 a.C.]]), [[Chu (stato)|Chu]] ([[223 a.C.]]), [[Zhao (stato)|Zhao]] e [[Yan (stato)|Yan]] (222 a.C.), e infine [[Qi (stato)|Qi]] ([[221 a.C.]]).
{{Citazione|Il motivo per cui la Cina soffre amaramente di guerre senza fine è a causa dell'esistenza dei Re e signori feudali. La dipendenza dagli antichi templi ha inizialmente portato stabilità, ma la rinascita degli stati si traduce nella diffusione dei soldati. In questo modo non porterà mai stabilità!|Frase di Shi Huangdi riportata da [[Sima Qian]], nelle [[Shiji|Memorie di uno storico]]}}[[File:Hou Xuanxuan The situation map of Qin's war.gif|sinistra|miniatura|Cartina geopolitica della Cina del III secolo a.C. con l'evoluzione delle campagne militari per dello stato di Qin per l'unificazione della cina.]]
 
=== Ascesa al trono e governo ===
Nel 221 a.C., governando ormai l'intero territorio cinese, e desiderando di distinguere la sua posizione da quella di semplice re di Qin, forgiò per sé il titolo di ''huangdi'' ({{cinese|皇帝|lett="augusto sovrano"}}), unendo i caratteri che indicavano i [[Tre Augusti e Cinque Imperatori]], sovrani mitologici del Paese unito. Si pose sullo stesso piano dei progenitori, evidenziando il fatto che non aveva bisogno della tradizione per legittimare il proprio dominio. Poiché il titolo di ''huangdi'' è generalmente tradotto come "imperatore", egli è conosciuto come il Primo Imperatore (in cinese ''Shi Huangdi''); il suo successore avrebbe assunto il nome ''Er Shi Huangdi'' (imperatore della seconda generazione) e così via.
Dopo la morte del padre, il re [[Zhuangxiang]], Zhèng ascese al trono nel [[246 a.C.]], ma, avendo egli solo tredici anni, fu affiancato da un reggente, [[Lü Buwei]], dalla cui custodia riuscì a liberarsi solo nel [[235 a.C.]] con un colpo di Stato, a seguito di uno scandalo con la regina vedova [[Dowager Zhao|Zhao]].<ref>{{Cita web|url=https://www.travelchinaguide.com/attraction/shaanxi/xian/terra_cotta_army/qin_shihuang_1.htm|titolo=Emperor Qin Shi Huang, First Emperor of China, Shi Huangdi of Qin Dynasty|sito=www.travelchinaguide.com|accesso=2 febbraio 2017}}</ref><ref>{{Cita libro|url=https://books.google.com/?id=4ukbk52TNP8C&pg=PA12&lpg=PA12&dq=lu+buwei+scandal#v=onepage&q=lu%20buwei%20scandal&f=false|titolo=Qin Shi Huangdi: First Emperor of China|cognome=Pancella|nome=Peggy|data=1º agosto 2003|editore=Heinemann-Raintree Library|isbn=978-1-4034-3704-4|lingua=en}}</ref> [[Zhao Chengjiao]], il signore (长安君), era il fratellastro legittimo di Zhao Zheng, in quanto aveva stesso padre e madre diversa. Dopo che Zhao Zheng prese possesso del trono, Chengjiao si ribellò a [[Tunliu]] e si arrese allo stato di [[Zhao (stato)|Zhao]], e i suoi servitori e familiari vennero giustiziati dal fratellastro stesso.<ref>[[Records of the Grand Historian]] Chapter – Qin Shi Huang: 八年,王弟长安君成蟜将军击赵,反,死屯留,军吏皆斩死,迁其 民於临洮。将军壁死,卒屯留、蒲鶮反,戮其尸。河鱼大上,轻车重马东就食。 《史记 秦始皇》</ref> Una volta assunto il controllo dello Stato di Qin, il nuovo re [[Guerre di unificazione dello stato di Qin|mosse le sue armate contro gli altri stati cinesi]], iniziando con lo [[Han (stato)|Stato di Han]], sul quale ebbe la meglio nel [[230 a.C.]]; seguirono [[Wei (stato)|Wei]] ([[225 a.C.]]), [[Chu (stato)|Chu]] ([[223 a.C.]]), [[Zhao (stato)|Zhao]] e [[Yan (stato)|Yan]] (222 a.C.), e infine [[Qi (stato)|Qi]] ([[221 a.C.]]).
[[File:Qin shihuangdi c01s06i06.jpg|sinistra|miniatura|Ritratto di Qin Shi Huangdi, primo imperatore della dinastia Qin, da un album di ritratti sugli imperatori cinesi del [[XVIII secolo]].]]
{{Citazione|Il motivo per cui la Cina soffre amaramente di guerre senza fine è a causa dell'esistenza dei Re e signori feudali. La dipendenza dagli antichi templi ha inizialmente portato stabilità, ma la rinascita degli stati si traduce nella diffusione dei soldati. In questo modo non porterà mai stabilità!|Frase di Shi Huangdi riportata da [[Sima Qian]], nelle [[Shiji|Memorie di uno storico]]}}[[File:Qin shihuangdi c01s06i06.jpg|sinistra|miniatura|Ritratto di Qin Shi Huangdi, primo imperatore della dinastia Qin, da un album di ritratti sugli imperatori cinesi del [[XVIII secolo]].]]Nel 221 a.C., governando ormai l'intero territorio cinese, e desiderando di distinguere la sua posizione da quella di semplice re di Qin, forgiò per sé il titolo di ''huangdi'' ({{cinese|皇帝|lett="augusto sovrano"}}), unendo i caratteri che indicavano i [[Tre Augustiaugusti e Cinquecinque Imperatoriimperatori]], sovrani mitologici del Paese unito. Si pose sullo stesso piano dei progenitori, evidenziando il fatto che non aveva bisogno della tradizione per legittimare il proprio dominio. Poiché il titolo di ''huangdi'' è generalmente tradotto come "imperatore", egli è conosciuto come il Primo Imperatore (in cinese ''Shi Huangdi''); il suo successore avrebbe assunto il nome ''Er Shi Huangdi'' (imperatore della seconda generazione) e così via.
Dopo aver riunificato la Cina, l'imperatore si dedicò a rafforzare il suo dominio e la sua amministrazione da [[Assolutismo monarchico|sovrano assoluto]], affiancato dal suo ministro [[Li Si]]; non trascurò però l'aspetto militare, e condusse varie campagne contro le popolazioni nomadi che abitavano i confini del suo impero. L'odierno [[Guangdong]], a Sud, fu annesso alla Cina per la prima volta, e gli [[Xiongnu]] a Nord-Ovest furono sconfitti; quest'ultima vittoria non fu però definitiva, e questa fu una delle cause che lo spinsero a collegare le varie mura erette durante il [[periodo degli stati combattenti]] in quello che divenne il primo nucleo della [[grande muraglia cinese]], sebbene oggi resti ben poco delle mura dell'epoca.
 
=== I quattro attentati falliti ===
Qin Shi Huang scampò a ben quattro attentati, il primo per mano di un cantore che tentò di colpire a morte l'imperatore con la sua [[Cetra (antichità classica)|cetra]], riempita di [[piombo]]. Il citaredo fallì il colpo, e venne accecato e in un secondo tempo giustiziato.
Egli fallì il colpo, e venne accecato e in un secondo tempo giustiziato.
 
Il secondo nel mezzo di un'imboscata quando era di ritorno da una spedizione in [[Manciuria]] e il terzo, invece, quando fu ferito da un suo rivale politico che lo stesso Qin aveva invitato alla corte. Egli si lanciò sull'imperatore intento ad ammirare uno dei regali offerti dall'ospite, ma invano, perché Qin fu più svelto a girarsi e lo ferì gravemente. In seguito l'attentatore fu giustiziato dalle guardie dell'imperatore.<br />
 
Dopo quell'episodio Qin perse la fiducia in ognuno dei suoi cortigiani. Furono mandate a morte centinaia di persone sospettate che potessero aspirare a ucciderlo. Cinque anni dopo, egli fece giustiziare tutti gli abitanti di un piccolo centro abitato dell'[[Henan]] poiché rei per Qin di aver scritto su un [[meteorite]] precipitato pochi giorni prima, frasi ingiuriose contro di lui. Non essendo riuscito ad identificare l'esecutore di queste frasi, Qin condannò appunto a morte tutti gli abitanti del villaggio, dopo aver fatto distruggere il meteorite.
 
Il quarto tentativo di assassinio fu per mezzo di un cono di metallo di notevoli dimensioni e peso scagliato, dall'alto di una collina, ad opera di due uomini ingaggiati da un aristocratico Han, contro uno dei due carri ufficiali dell'imperatore, che si rivelò essere quello sbagliato.
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Secondo una nota tradizione, nella sua vecchiaia l'imperatore divenne ossessionato dall'idea di ottenere l'immortalità; visitò tre volte l'isola di [[Zhifu]], sulla quale si diceva esistesse una montagna dell'immortalità (la sua presenza sull'isola è confermata da due iscrizioni), e inviò uno degli isolani, [[Xu Fu]], a cercare la leggendaria terra di [[Monte Penglai|Penglai]], dove vivrebbero gli immortali; secondo la leggenda costui, avendo fallito nella sua missione, non tornò mai dall'imperatore, per timore della sua furia, e si stabilì invece in [[Giappone]]<ref>Liu Hong (2006), ''The Chinese Overseas'', Routledge Library of Modern China, ISBN 0-415-33859-X.</ref>.
 
Nel [[210 a.C.]], durante uno dei suoi numerosi viaggi per ispezionare l'efficienza dell'amministrazione imperiale, morì nel suo palazzo di [[Shaqiu]]. Secondo la leggenda, i suoi dottori avevano confezionato delle pillole che avrebbero dovuto renderlo finalmente immortale ma ironicamente queste contenevano [[mercurio (elemento chimico)|mercurio]] e lo [[avvelenamento da elisir alchemico cinese|avvelenarono]].<ref>{{Cita libro|autore=Wright, David Curtis |anno=2001 |titolo=The History of China |editore=Greenwood Publishing Group |p=49 |isbn=0-313-30940-X}}</ref><ref>{{Cita libro|titolo=The First Emperor |url=https://archive.org/details/firstemperorsele00qian |editore=[[Oxford University Press]] |anno=2007 |isbn=978-0-19-152763-0 |pp=[https://archive.org/details/firstemperorsele00qian/page/n124 82], 150}}</ref><ref name="Nate Hopper">{{Cita pubblicazione|url=http://www.esquire.com/blogs/culture/Royalty-and-their-strange-deaths |titolo=Royalty and their Strange Deaths |autore=Nate Hopper |data=4 febbraio 2013 |rivista=[[Esquire (periodico)|Esquire]]}}</ref>. Fu poi sepolto nell'enorme [[Mausoleo del primo imperatore Qin a Xi'an|mausoleo]] che si era fatto costruire ad Est del monte Lishan, oggi [[patrimonio dell'umanità]] e famoso per l'imponente [[esercito di terracotta]] sepolto con l'imperatore. Ad oggi, gli archeologi cinesi non hanno ancora violato la tomba di Qin Shi Huang. Parimenti, non vi sono prove che razziatori di qualunque genere siano mai riusciti a fare lo stesso. Quindi il corpo di Qin Shi Huang giace indisturbato da più di 2000 anni nella sua tomba, mai esplorata.
[[File:QinShiHuang19century.jpg|miniatura|Qin Shi Huangdi al culmine del suo regno in un ritratto del [[XIX secolo]], con colophon coreani, in un album che ritrae personaggi storici famosi. È una copia di un ritratto cinese del 1609.]]
Sempre secondo la leggenda, la morte dell'imperatore fu tenuta nascosta anche alla corte per volontà di Li Si, che aspettò di tornare nella capitale [[Xianyang]] prima di divulgare la notizia. Poiché l'imperatore non aveva nominato un erede, nei due mesi che impiegarono per arrivare a Xianyang coloro che erano al corrente della sua morte, cioè il suo primo ministro Li Si, il capo eunuco [[Zhao Gao]] e suo figlio [[Qin Er Shi|Huhai]], si accordarono per falsificare un testamento imperiale, mettendo Huhai sul trono (egli assunse poi il titolo di Er Shi Huangdi) e accusando ingiustamente il suo fratello maggiore e pretendente al trono, [[Fusu]], che si suicidò.
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I caratteri di scrittura in uso nello Stato di Qin furono modificati e imposti a tutto l'impero unificando per la prima volta la scrittura cinese; lo stile è oggi detto del "piccolo sigillo" ({{cinese|小篆|xiǎozhuàn}}), nome coniato durante la [[dinastia Han]] quando ormai veniva usato solo per fini decorativi, per distinguerlo dal "grande sigillo" ({{cinese|t=大篆|dàzhuàn}}), nome che accomuna tutte le varianti regionali in uso sotto la [[dinastia Zhou]]: collettivamente sono noti come "scrittura del sigillo" ({{cinese|t=篆文|zhuànwén}}). Nel nuovo stile furono scritti editti e documenti ufficiali, anche al fine di portare il popolo a conoscenza dei nuovi caratteri: in particolare i famosi editti del [[monte Taishan]], per annunciare al Cielo l'unificazione della Terra sotto un solo imperatore. I caratteri erano però difficili da scrivere, e si affermò popolarmente una variante informale che costituisce l'antenato dei caratteri degli Han (''[[hanzi]]'').
 
Nel [[213 a.C.]], su consiglio di Li Si, allo scopo di eliminare ogni traccia della tradizione che potesse costituire una minaccia al suo mandato imperiale, attuò il ''[[rogo dei libri]] e sepoltura degli eruditi'' ([[Lingua cinese|cinese]]: 焚書坑儒; semplificato: 焚书坑儒; trascrizione pinyin: ''Fénshū Kēngrú''), politica che durò fino al [[206 a.C.]]; furono bruciati tutti gli antichi testi, fatta eccezione per quelli di argomento tecnico o scientifico e per gli annali dello Stato di Qin; questi ultimi furono però bruciati insieme all'archivio imperiale durante una delle numerose rivolte contro il suo successore [[Qin Er Shi]]. Al rogo dei libri si accompagnò poi una violenta persecuzione contro gli intellettuali, soprattutto di matrice [[confucianesimo|confuciana]], 460 dei quali furono sepolti vivi. Gli studiosi moderni paragonano il rogo dei libri alla [[Rivoluzione Culturale]] di [[Mao Zedong]], dato anche un comune odio verso gli intellettuali dei due grandi personaggi della storia cinese. Il fatto è citato nel romanzo ''[[Auto da fé (romanzo)|Auto da fé]]'' di [[Elias Canetti]] ove il [[sinologo]] Kien tiene un discorso a libri della sua biblioteca.<ref>{{Cita libro|titolo = Auto da fé|autore = [[Elias Canetti]]|traduttore = Luciano e Bianca Zagari|editore = [[Adelphi]]|anno = 1981|pp=98-99}}</ref>
 
== Storiografia ==
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Nel [[1972]] però, l'interpretazione ufficiale cambiò nuovamente: [[Hong Shidi]] pubblicò una biografia dal titolo ''Qin Shi Huang'', in cui il primo imperatore veniva descritto come un precursore della rivoluzione, che distrusse le forze che volevano il paese diviso e rifiutò il passato, senza temere di usare la forza per avere la meglio contro i reazionari come "l'industriale e mercante di schiavi" cancelliere [[Lü Buwei]]. Nel [[1974]] sulla rivista ''Bandiera Rossa'' [[Luo Siding]] diede seguito a questa interpretazione ascrivendo le colpe della caduta della [[dinastia Qin]] all'eccessiva tolleranza del primo imperatore, che non aveva imposto la "dittatura sui reazionari, fino al punto di permettere ad essi di farsi strada negli organi di autorità politica e usurpare posizioni importanti", come il capo eunuco [[Zhao Gao]] che si impadronì del potere con lo scopo di restaurare l'ordinamento feudale.
 
== Leggende ==
Racconta una leggenda che l'imperatore, recatosi sul monte Li Shan, dove si trovavano famose sorgenti termali, si imbatté in una bellissima divinità dei boschi e iniziò a corteggiarla. Lei, offesa, gli sputò in viso. Da quel giorno il corpo di Qin si coprì di piaghe che non guarivano in nessun modo. L'imperatore disperato tornò sul monte per chiedere scusa alla divinità. Lei lo perdonò e gli permise di fare un bagno nelle terme ai piedi del monte. Allora le sue piaghe finalmente guarirono.
 
== Influenza nella cultura di massa ==
=== Letteratura ===
* Fausta Rita Sardi, ''Qin Shi Huang - L'imperatore che creò la Cina'', I Grandi della Storia, Gruppo editoriale Raffaello, 2003, ISBN 978-88-472-1944-1.
 
=== Cartoni animati ===
* L'episodio 34 della [[serie televisiva]] ''[[Ghostbusters (serie animata)|Filmation's Ghostbusters]]'' è incentrato sulla sua tomba e sul suo esercito di terracotta.
* La serie animata ''[[Kingdom (manga)|Kingdom]]'', adattata dall'omonimo fumetto, è ispirata e incentrata sulle vicende dell'imperatore quando ancora si chiamava Yìng Zhèng.
*L'episodio ''L'armata di pietra'', della serie animata ''[[Martin Mystère (serie animata)|Martin Mystere]]'', parla di come un mago cinese che vuole riportare in vita il primo imperatore e la sua armata di terracotta.
 
=== Film ===
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=== Anime e manga ===
* Nel manga di ''[[Record of Ragnarok]]'', Qin Shi Huang è uno degli umani che combattecombattono al torneo del [[Ragnarǫk]], affrontando [[Ade (divinità)|Ade]], il dio dell’oltretomba.
* Nel manga e anime di [[Kingdom (manga)|Kingdom]], Qin Shi Huang è rappresentato dal personaggio Ei Sei.
 
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|tipologia = regnante
|carica = [[Imperatore della Cina]]
|precedente = ''Titolo creato''
|successivo = [[Qin Er Shi]]
|periodo = [[221 a.C.]]–[[210 a.C.]]