Quartiere Mac Mahon: differenze tra le versioni
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{{Edificio civile 
|nome edificio = Quartiere Mac Mahon 
[[Immagine:Ghisolfa-MacMahonAerea.jpg|thumb|Vista aerea del quartiere]]▼ 
|immagine = Ghisolfa-MacMahonAerea.jpg 
[[Immagine:Ghisolfa-MacMahon.jpg|thumb|thumb|Vista delle case a schiera]]▼ 
|didascalia = Veduta dall'alto 
|paese = ITA 
|divamm1 = [[Lombardia]] 
|città = Milano 
|indirizzo =  
|stato =  
|periodo costruzione = [[1908]]-[[1909]] 
|stile =  
|uso = abitazioni 
|altezza =  
|piani =  
|area calpestabile = 26 000 mq 
|ascensori =  
|costo =  
|architetto = [[Giannino Ferrini]] 
|ingegnere = Arnaldo Scotti 
|appaltatore =  
|costruttore =  
|proprietario =  
|committente = Comune di Milano 
}} 
Il '''quartiere Mac Mahon''' è un complesso di [[edilizia popolare]] di [[Milano]], nella zona nord-occidentale della città. Prende il nome da via Mac Mahon, importante asse viario della zona. 
== Storia == 
[[File:Milano - quartiere Mac Mahon - pianta.png|thumb|left|Pianta del quartiere]] 
La costruzione del quartiere <ref> Nel Comune di Milano, a differenza di quanto avviene per altre grandi città, (ad esempio Roma) il termine “quartiere” non ha attualmente un preciso significato amministrativo. Nel Medioevo e fino all’Ottocento, Milano, che ha una pianta circolare, prima delimitata dalla cerchia dei Navigli, poi dalle Mura spagnole, era ufficialmente divisa in Sestieri, ciascuno a forma di spicchio, corrispondenti alla sei antiche porte che si aprivano nelle mura. Oggi, invece, a Milano il termine “quartiere” viene usato nel linguaggio comune per indicare - approssimativamente - una zona cittadina che di solito ha confini non perimetrati ufficialmente e quindi mutevoli, anche nel tempo. Nel secondo dopoguerra il Comune ha suddiviso la città in venti zone, poi ridotte a nove, ciascuna denominata “Municipio”. Dal 2017 (Delibera di Consiglio comunale n. 35 del 13/03/2017) all'interno dei 9 Municipi, il Comune ha definito un’ulteriore suddivisione in 88 zone più piccole, perimetrate, dette “NIL” (Nuclei di Identità Locale), anche al fine di definire/perimetrare/denominare/numerare le zone cittadine finora dette “quartieri”. </ref> venne decisa dal Comune di Milano nell'ambito di un piano di case popolari, elaborato nel [[1906]]-[[1907|07]] per contribuire a lenire l'emergenza abitativa dettata dalla forte crescita demografica. 
Il piano prevedeva a costruzione di {{formatnum:3800}} locali divisi in quattro quartieri (oltre al Mac Mahon, il [[Quartiere Lulli|Lulli]], lo [[Quartiere Spaventa|Spaventa]], il [[Quartiere Tibaldi|Tibaldi]])<ref name = "Grandi 117"/>, non in grado di incidere sull’espansione urbana complessiva, per la loro limitata estensione<ref>Grandi, Pracchi, ''op. cit.'', p. 118</ref>.▼ 
<ref name = "Grandi 117">{{cita|Grandi e Pracchi (1980)|p. 117}}. </ref>  
▲Il piano prevedeva a costruzione di {{formatnum:3800}} locali divisi in quattro quartieri (oltre al Mac Mahon, il [[Quartiere Lulli|Lulli]], lo [[Quartiere Spaventa|Spaventa]], il [[Quartiere Tibaldi|Tibaldi]]),<ref name = "Grandi 117"/> 
Il quartiere Mac Mahon, in cui vennero sperimentate diverse [[Tipologia edilizia|tipologie edilizie]], venne progettato dall’ingegnere municipale [[Giannino Ferrini]], e costruito dal [[1908]] al [[1909]]<ref>Grandi, Pracchi, ''op. cit.'', p. 132</ref><ref name = "Pugliese 48">Pugliese, ''op. cit.'', p. 48</ref>; in seguito fu ceduto all’[[Istituto Case Popolari]] (ICP)<ref name = "Pugliese 48"/>.▼ 
▲Il quartiere Mac Mahon, in cui vennero sperimentate diverse [[Tipologia edilizia|tipologie edilizie]], venne progettato  
Per il collegamento del quartiere al centro cittadino venne costruita una [[Rete tranviaria di Milano|tranvia elettrica]] che si diramava dalla [[Tranvia per il Cimitero di Musocco|linea per il Cimitero Maggiore]] al [[Rondò della Cagnola]]<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 81</ref>; il nuovo tronco venne attivato il 27 gennaio [[1909]]<ref>Zanin, ''op. cit.'', p. 123</ref>.▼ 
▲Per il collegamento del quartiere al centro cittadino venne costruita una [[Rete tranviaria di Milano|tranvia elettrica]] che si diramava dalla [[Tranvia per il Cimitero di Musocco|linea per il Cimitero Maggiore]] al [[Rondò della Cagnola]];<ref>{{cita|Zanin 
== Caratteristiche == 
Il quartiere occupa  
Gli edifici che compongono il quartiere appartengono a diverse tipologie ([[Casa a schiera|case a schiera]], [[Villino|villini]] isolati, edifici a [[cortile]] chiuso con distribuzione a [[ballatoio]]), per consentire un facile confronto economico fra le diverse soluzioni;<ref name = "Pugliese 48"/> 
La [[struttura portante]] degli edifici è in [[muratura]], con [[Solaio|solai]] in [[calcestruzzo armato]] e [[Tetto|tetti]] in [[legno]]; negli edifici maggiori sono inseriti locali di uso collettivo ([[Scuola dell'infanzia|asilo]], [[biblioteca]] popolare, [[Lavatoio|lavatoi]]) e [[Negozio|negozi]].<ref name = "Pugliese 48"/> 
== Note == 
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== Bibliografia == 
*{{Cita pubblicazione 
|titolo = Case popolari comunali di via Mac-Mahon, in Milano 
|autore =  
|curatore =  
|wkautore =  
|rivista = [[L'Edilizia Moderna]] 
|volume =  
|numero = Anno XVIII, fasc. II 
|editore =  
|città = Milano 
|data =  
|anno = Febbraio 
|mese = 1909 
|p =  
|pp =  
|lingua =  
|ISSN =  
|doi =  
|PMID =  
|id =  
|cid = L'Edilizia moderna 
|url = https://archive.org/details/lediliziamoderna18unse/page/12?q=%22edilizia+moderna%22+cova+milano 
|formato =  
|accesso =  
|abstract =  
|urlarchivio =  
|dataarchivio =  
|urlmorto =  
}} 
* {{Cita libro 
|titolo = Milano. Guida all'architettura moderna 
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|annooriginale = 1980 
|ISBN = 88-08-05210-9 
|cid = Grandi e Pracchi (1980) 
}} 
* {{Cita libro 
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|anno = 2005 
|ISBN = 88-400-1068-8 
|cid = Pugliese (2005) 
}} 
* {{Cita libro 
Riga 50 ⟶ 107: 
|anno = 2007 
|ISBN = 978-88-85068-07-0 
|cid = Zanin (2007) 
}} 
== Altri progetti == 
{{Interprogetto| 
== Collegamenti esterni == 
*  
{{portale|architettura|Milano}} 
[[Categoria:Complessi di edilizia popolare di Milano|Mac Mahon]] 
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