Storia di Arda: differenze tra le versioni
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Al ritorno dei Noldor nella Terra di Mezzo trovarono il [[Beleriand]] conteso fra i Teleri, che vi avevano fondato i loro regni, e le forze di Morgoth, il quale aveva preso dimora nella fortezza di [[Angband]] nel Nord. I due schieramenti si erano già affrontati nella prima battaglia del Beleriand con esiti inconcludenti.<ref>{{cita|''Il Silmarillion''|Quenta Silmarillion, I Sindar}}.</ref> I Noldor e gli orchi si scontrarono nella ''Dagor-nuin-Giliath'', la battaglia sotto le stelle, così chiamata perché fu combattuta prima della creazione del Sole e della Luna. Gli elfi risultarono vittoriosi, ma [[Fëanor]] fu ucciso. I suoi [[Figli di Fëanor|figli]] e la stirpe del fratellastro [[Fingolfin]] però sopravvissero e fondarono numerosi regni dei Noldor nel Beleriand, riallacciando i contatti con i Teleri che già vi dimoravano.<ref name="Il ritorno dei Noldor">{{cita|''Il Silmarillion''|Quenta Silmarillion, Il ritorno dei Noldor}}.</ref> Con l'inizio degli Anni del Sole, inoltre, anche i secondi figli di Ilúvatar, gli [[Uomini della Terra di Mezzo|uomini]], si risvegliarono nell'oriente della Terra di Mezzo e iniziarono a sparpagliarsi per il continente.<ref>{{cita|''Il Silmarillion''|Quenta Silmarillion, Gli uomini}}.</ref>
Sessant'anni dopo la battaglia sotto le stelle Morgoth attaccò i regni Noldor appena fondati ma le sue forze vennero
Nella ''Dagor Bragollach'', la battaglia della fiamma improvvisa, Morgoth ruppe infine l'assedio che cingeva Angband, uccise Fingolfin in duello e inflisse dure perdite agli eserciti dei Noldor e ai regni confinati.<ref>{{cita|''Il Silmarillion''|Quenta Silmarillion, La rovina del Beleriand e l'uccisione di Fingolfin}}.</ref> Gli elfi e gli uomini tentarono di contrattaccare, ma furono definitivamente sconfitti nella ''Nírnaeth Arnoediad'', la battaglia delle innumerevoli lacrime. Gli Eldar e gli Edain ne uscirono decimati e i loro regni caddero uno dopo l'altro.<ref>{{cita|''Il Silmarillion''|Quenta Silmarillion, La quinta battaglia, Nirnaeth Arnoediad}}.</ref> Intanto l'uomo [[Beren]], aiutato dall'elfa [[Lúthien]], riuscì a recuperare uno dei [[Silmaril]] dalla corona di Morgoth.<ref>{{cita|''Il Silmarillion''|Quenta Silmarillion, Beren e Lúthien}}.</ref> Questa impresa tuttavia riattivò il giuramento dei figli di Fëanor, che attaccarono i discendenti di Beren e Lúthien, dando luogo a un nuovo conflitto fratricida. Queste lotte intestine e tradimenti accelerarono la rovina dei regni del Beleriand, causando la caduta anche dei reami più nascosti e sicuri di [[Nargothrond]], [[Doriath]] e [[Gondolin]].<ref>{{cita|Foster|A Chronology of the First Age, pp. 440-441}}.</ref>
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Il bando dei Valar contro i Noldor fu revocato e molti elfi tornarono ad Aman. Alcuni di loro decisero tuttavia di rimanere nella Terra di Mezzo, fondando i regni di [[Lindon]], [[Gran Burrone]] ed [[Eregion]]. Nel frattempo nella Terra di Mezzo si scoprì che [[Sauron]], il primo vassallo di Morgoth, era ancora attivo. Nascondendo la propria identità egli finse di collaborare assieme ai fabbri elfici, il cui capo era [[Celebrimbor]], per la forgiatura degli [[Anelli del Potere]], distribuendoli poi agli elfi, ai nani e agli uomini. In segreto però forgiò l'[[Unico Anello]] allo scopo di dominarli tutti. Gli uomini ne vennero irretiti diventando i nove [[Nazgûl]], mentre gli elfi riuscirono a resistergli e occultarono i propri anelli. Sauron mosse quindi apertamente guerra agli elfi devastando l'Eregion, uccidendo Celebrimbor e minacciando gli altri reami. In questo periodo la sua influenza arrivò a estendersi a tutta la Terra di Mezzo, in quelli che furono chiamati gli Anni Oscuri. Solo l'arrivo dei númenoreani di [[Tar-Minastir]] risolse la guerra, liberando l'Eriador e ricacciando Sauron a [[Mordor]]. Dopo questa sconfitta, Sauron spostò la sua attenzione nelle regioni orientali, lasciando le terre dell'Ovest in pace per molti secoli.<ref name="La Seconda Era"/>
Quando [[Ar-Pharazôn]] salì
Quando la flotta numenoreana sbarcò su Aman i Valar si rivolsero a Eru Ilúvatar chiedendo il suo intervento. Eru distrusse la flotta di Ar-Pharazôn e fece sprofondare Númenor nel mare; inoltre cambiò per sempre la forma del mondo, rendendolo sferico e rimuovendo Aman dalle sue cerchie, in modo che fosse raggiungibile solo agli elfi, gli unici ancora capaci di trovare la Strada Diritta. Al cataclisma sopravvissero solo i pochi númenóreani ancora fedeli ai Valar, tra cui [[Elendil]] e i suoi figli, che salparono in tempo verso est fondando i regni in esilio di [[Arnor]] e [[Gondor]]. Anche il corpo materiale di Sauron fu distrutto, ma il suo spirito riuscì a fuggire verso la Terra di Mezzo.<ref name="La Seconda Era"/><ref>{{cita|''Il Silmarillion''|Akallabêth, pp. 326-330}}.</ref>
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I primi secoli della Terza Era videro il fiorire dei due regni di Gondor e Arnor. Quest'ultimo fu il primo a declinare, venendo diviso in tre piccoli reami che caddero uno dopo l'altro contro l'avanzata di [[Angmar]], uno stato vassallo di Sauron nel nord. Il [[Re stregone di Angmar]] venne infine rovesciato da un esercito congiunto di uomini di Gondor ed elfi del Lindon; l'Eriador, sebbene spopolato, godette di un lungo periodo di pace, durante il quale gli [[hobbit]] si stanziarono nella [[Contea (Terra di Mezzo)|Contea]]. I dunedain sopravvissuti di Arnor continuarono però a vagare e proteggere la loro terra come [[raminghi]], mantenendo intatta la linea dinastica di Isildur. A sud il regno di Gondor sopravvisse, ma venne indebolito da lotte di successione, da guerre con i popoli ostili confinanti degli [[esterling]], degli [[haradrim]] e dei [[corsari di Umbar]], e dalla Grande Epidemia, che si abbatté sul regno seminando morte e carestie. All'inizio del secondo millennio la casa reale si estinse e da allora i [[Sovrintendente di Gondor|sovrintendenti]] assunsero la reggenza del regno. Indebolito, Gondor non riuscì a contrastare la ripresa degli orchi e dei [[Nazgûl]] a Mordor e perse [[Minas Ithil]], ma trovò un prezioso alleato nei rohirrim, che si stanziarono nel Calenardhon fondando il regno di [[Rohan (Terra di Mezzo)|Rohan]].<ref name="La Terza Era">{{cita|''Il Signore degli Anelli''|Appendice B, La Terza Era}}.</ref>
In questo periodo nella Terra di Mezzo giunsero gli [[Istari]], con lo scopo di aiutare i popoli liberi. Gli elfi della Terra di Mezzo iniziarono un progressivo declino, scegliendo di non intervenire più attivamente nelle vicende del continente; molti di loro salparono verso Aman e solo pochi regni e rappresentanti rimasero nella Terra di Mezzo. I [[Nani della Terra di Mezzo|nani]] combatterono un'aspra guerra con gli orchi per il controllo dei loro insediamenti nelle [[Montagne Nebbiose]], ma seppur vittoriosi furono costretti ad abbandonare il loro regno di [[Moria (Terra di Mezzo)|Moria]] a causa del [[balrog]] Flagello di Durin. Anche il regno di Erebor sotto la [[Montagna Solitaria]] venne perduto,
All'insaputa di tutti Sauron tornò però nella Terra di Mezzo, insediandosi a [[Dol Guldur]] e tessendo le sue trame nell'ombra. All'inizio del secondo millennio lo stregone [[Gandalf]] si recò sul posto a controllare, spingendo l'ombra a fuggire a est. I secoli seguenti, chiamati Pace Vigile, videro Gondor cercare di rafforzare i propri confini, e Sauron riottenere il suo antico potere a Mordor e acquisire numerosi alleati tra gli esterling.<ref name="La Terza Era"/> Nel 2941 Gandalf e [[Thorin Scudodiquercia]] organizzarono una spedizione di nani per recuperare la Montagna Solitaria dal drago Smaug ed evitare che quest'ultimo si alleasse con Sauron, con conseguenze devastanti<ref>{{Cita libro|titolo=Appendice A, Annali dei Re e dei Governatori pagg. 1149-1150, 1152.}}</ref>. Nel corso del viaggio l'Unico Anello finì nelle mani dell'hobbit [[Bilbo Baggins]] che lo sottrasse al suo precedente proprietario [[Gollum]]. La missione ebbe successo, e i nani,
Negli anni seguenti Sauron iniziò a cercare l'Anello; scoperto che si trovava nella Contea, custodito da [[Frodo Baggins]], che nel frattempo lo aveva ereditato da Bilbo, inviò i Nazgûl a recuperarlo.<ref name="La Terza Era"/> Nel 3019, su consiglio di Gandalf e dei saggi del Consiglio di Elrond, Frodo si mise in cammino con otto compagni per distruggere l'Anello tra le fiamme del Monte Fato. Le vicende della Compagnia dell'Anello si mescolano quindi a quelle della guerra dell'Anello, un conflitto che investì tutta la Terra di Mezzo e che vide contrapposti gli ultimi popoli liberi contro Sauron e i suoi alleati. La guerra si combatté su più fronti, con gli episodi principali che furono la battaglia del Fosso di Helm, tra Rohan e le forze di [[Saruman]], la [[battaglia dei Campi del Pelennor]], che vide contrapposti Gondor e i suoi alleati e l'esercito di Sauron, e la battaglia del Morannon, una sfida lanciata dai capitani dell'Ovest a Sauron per distogliere l'attenzione dalla missione di Frodo.<ref>{{cita|''Il Signore degli Anelli''}}.</ref> Teatri minori ma determinanti per le sorti dello scontro si verificarono anche presso [[Dale (Terra di Mezzo)|Dale]] e la Montagna Solitaria, dove una coalizione di nani e uomini sconfisse un'offensiva di esterling inviati da Sauron, e a [[Lórien]] e nel Bosco Atro, in cui gli elfi di Celeborn e Thranduil respinsero un tentativo di invasione da Dol Guldur.<ref name="La Terza Era"/> Alla fine l'Anello venne distrutto e Sauron sconfitto definitivamente. [[Aragorn]] rioccupò il suo legittimo posto sul trono e fu incoronato Re del Regno Riunito di Arnor e Gondor, dando inizio a un lungo periodo di pace e prosperità. Al termine della Terza Era, Gandalf, Frodo, Bilbo e molti degli elfi rimanenti della Terra di Mezzo salparono alla volta di Aman.<ref name="
=== Quarta Era ed ere successive ===
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|-
! Ere di Arda !! Ere dei<br /> figli di Ilúvatar !! Durata<ref group="N">Durata in anni solari. Per la conversione si è posto un anno dei Valar uguale a 9,582 anni solari.</ref><ref name="
|-
| Primavera di Arda o<br /> Anni delle Lampade || style="background-color:#ececec;" | || {{formatnum:33573}} ||
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* {{cita libro|autore=[[J. R. R. Tolkien]]|curatore=[[Humphrey Carpenter]]|curatore2=[[Christopher Tolkien]]|titolo=[[Lettere (1914-1973)|La realtà in trasparenza - Lettere]]|anno=2001|editore=Bompiani|isbn=88-452-9130-8|cid=''La realtà in trasparenza - Lettere''}}
* {{cita libro|autore=J. R. R. Tolkien|titolo=[[Il Signore degli Anelli]]|anno=2003|editore=Bompiani|isbn=88-452-9261-4|cid=''Il Signore degli Anelli''}}
* {{cita libro|autore=J. R. R. Tolkien|curatore=Christopher Tolkien|titolo=[[Il Silmarillion]]|anno=2005|editore=RCS Quotidiani|isbn=
* {{cita libro|autore=J. R. R. Tolkien|curatore=Christopher Tolkien|titolo=[[Morgoth's Ring]]|opera=[[The History of Middle-earth]]|anno=1993|editore=Allen & Unwin|isbn=0-261-10300-8|lingua=en|cid=''Morgoth's Ring''}}
* {{cita libro|autore=J. R. R. Tolkien|curatore=Christopher Tolkien|titolo=[[The Peoples of Middle-earth]]|opera=[[The History of Middle-earth]]|anno=1996|editore=Allen & Unwin|isbn=0-261-10348-2|lingua=en|cid=''The Peoples of Middle-earth''}}
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