La '''bulè'''<ref>{{Treccani|bule|Bulè|accesso=3 febbraio 2023}}</ref><ref>{{Treccani|bule_%28Dizionario-di-Storia%29|Bulè|accesso=3 febbraio 2023}}</ref> o '''bule'''<ref>{{Treccani|bule|Bulè|v=sì|accesso=3 febbraio 2023}}</ref><ref>{{DOP|id=1035352|lemma=bule}}</ref> ({{lang-grc|βουλή}} ''boulḗ'', derivato dal verbo βουλεύω ''bouleúō'' "deliberare") era uno degli organi principali della politica [[Antica Atene|ateniese]]. Aveva il compito di organizzare l'[[Ecclesia (antica Grecia)|ecclesia]] e di controllare il lavoro dei [[magistrato|magistrati]] e dei nove [[Arconte|arconti]].
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La '''Boulé''' ({{lang-grc|βουλή}}, derivato dal verbo βουλεύω) era uno degli organi principali della politica ateniese. Aveva il compito di organizzare l'Ecclesia e di controllare il lavoro dei magistrati e dei nove arconti.
== La Boulébulè nell'età arcaica ==
La Boulébulè, come consiglio rappresentativo della comunità, compare nell'[[Grecia antica#Medioevo Ellenico (XII-IX secolo a.C.) e Alto Arcaismo (IX-VIII secolo a.C.)|alto arcaismo]], nel periodo che segue la dissoluzione della società di [[Micene]] (1200 a.C. circa), e può essere studiata come istituzione politica attraverso i riferimenti presenti nel testo omerico dell’dell{{'}}''[[Iliade]]'' e dell’dell{{'}}''[[Odissea]]'', dato che [[Omero]], pur trattando tematiche cronologicamente connesse con la fase micenea, a livello dei rapporti di potere riproduce la realtà del suo tempo (IX - VIII secolo a.C.).
[[Omero]] chiama B''ouléboulé'' (ad esempio in ''Iliade'' II, 53) il consiglio dei re [[achei]] che assistono [[Agamennone]] durante la guerra di [[Troia (Asia Minore)|Troia]] e per questo sono definiti ''boulephoroi'', "portatori di consiglio", consiglieri (ad esempio, in ''Odissea'' XIII, 12). La struttura di potere costituita dai capi dell'esercito acheo, formato dagli schieramenti provenienti dai diversi regni micenei, non fa che replicare su ampia scala la realtà interna a ogni singola comunità, così come si era sviluppata nel passaggio dall'età micenea all'alto arcaismo: all'interno della monarchia aristocratica di questo periodo il ''[[basileus]]'', il re, non esercita più un potere assoluto, come il ''[[wanax]]'' miceneo, ma deve confrontarsi con i capi che rappresentano i ''[[ghene]]'', le famiglie dell'aristocrazia guerriera, e che si riuniscono in un consiglio, la Boulébulè, in cui il re è ''[[primus inter pares]]'', la figura più importante all'interno di un consesso di pari grado. Benché l'ultima parola spetti al re, egli non può fare a meno, sia per ragioni di opportunità sia per questioni di legittimità, di considerare l'opinione dei ''boulephoroi'', che hanno la facoltà di trattare qualsiasi argomento di interesse comune.
In alcuni casi la riunione dei capi nel consiglio rappresentativo è chiamata [[agorà]], anziché Boulé (ad esempio in ''Iliade'' IX, 11 e 13), dato che nell'alto arcaismo non esiste ancora la riunione generale di tutta la cittadinanza, che sarà appunto chiamata agorà (ma anche l'[[Ecclesia (antica Grecia)|Ecclesia]] ad Atene e l'[[apella]] a [[Sparta]]) e, conseguentemente, non vi è la necessità di distinguere terminologicamente le due forme istituzionali. ▼
▲In alcuni casi la riunione dei capi nel consiglio rappresentativo è chiamata [[agorà]], anziché Boulébulè (ad esempio in ''Iliade'' IX, 11 e 13), dato che nell'alto arcaismo non esiste ancora la riunione generale di tutta la cittadinanza, che sarà appunto chiamata agorà (ma anche l'[[Ecclesia (antica Grecia)|Ecclesia]] ad Atene e l'[[apella]] a [[Sparta]]) e, conseguentemente, non vi è la necessità di distinguere terminologicamente le due forme istituzionali.
== La Boulé ad Atene ==
La città di Atene fornisce sufficienti dati per ricostruire sinteticamente la storia della Boulé nel suo sviluppo da organo di governo aristocratico a istituzione tipica della democrazia. ▼
=== StoriaLa istituzionalebulè dellaad BouléAtene ===
▲La città di Atene fornisce sufficienti dati per ricostruire sinteticamente la storia della Boulébulè nel suo sviluppo da [[Organo (diritto)|organo ]] di governo [[Aristocrazia|aristocratico ]] a istituzione tipica della [[democrazia ]].
Nulla si sa della Boulé che Aristotele presenta come organo previsto dalla legislazione di Draconte (''Athenaion politeia'' IV, 3). Ugualmente oscura è anche la Boulé che, sempre secondo Aristotele (''Ath. pol.'' VIII, 4), sarebbe stata istituita da Solone nel contesto della riforma istituzionale da lui operata come arbitro della costituzione nel 594 o nel 591 a.C.: se realmente esistita, tale Consiglio sarebbe stato costituito da quattrocento membri, eletti cento per tribù, con riferimento alle tribù gentilizie, a cui si apparteneva per nascita, di [[Opleti]], [[Argadei]], [[Egicorei]] e [[Geleonti]], la cui natura e funzione rimane oscura. Molti studiosi ritengono che l'attribuzione di questa Boulé a Solone sia un falso aristocratico o, comunque, un'anticipazione di una realtà storica successiva. ▼
=== Storia istituzionale della bulè ===
Molto invece si conosce della Boulé prevista dalla costituzione di Clistene, entrata in vigore nel 508/7 a.C.: era composta da cinquecento membri, cinquanta per tribù, distribuiti tra i demi in proporzione alla popolazione residente. I membri venivano sorteggiati da una lista di candidati precedentemente eletti dalle tribù. Questa si può definire democrazia per eccellenza, poiché essendo i membri scelti tramite sorteggio, tutti avevano la possibilità di partecipare alla Boulé senza differenza di censo. ▼
▲Nulla si sa della Boulébulè che [[Aristotele ]] presenta come organo previsto dalla legislazione di Draconte[[Dracone]] (''Athenaion politeia'' IV, 3). Ugualmente oscura è anche la Boulébulè che, sempre secondo Aristotele (''Ath. pol.'' VIII, 4), sarebbe stata istituita da [[Solone ]] nel contesto della riforma istituzionale da lui operata come arbitro della costituzione nel [[594 a.C.|594]] o nel [[591 a.C. ]]: se realmente esistita, tale Consiglio sarebbe stato costituito da quattrocento membri, eletti cento per tribù, con riferimento alle tribù gentilizie, a cui si apparteneva per nascita, di [[Opleti]], [[Argadei]], [[Egicorei]] e [[Geleonti]], la cui natura e funzione rimane oscura. Molti studiosi ritengono che l'attribuzione di questa Boulébulè a [[Solone ]] sia un falso aristocratico o, comunque, un'anticipazione di una realtà storica successiva. <ref>{{cita pubblicazione |nome=Monica |cognome=Berti |titolo=Il «dogma» e l’egemonia dell’Areopago ad Atene |rivista=Dike. Rivista di storia del diritto greco ed ellenistico |editore= |città= |volume= |numero= |anno=2003 |mese= |p=133 |id= |pmid= |url=https://www.ledonline.it/Dike/allegati/dike6_Berti.pdf |lingua= |accesso= |abstract= }}</ref> <ref>{{cita libro|titolo=Quarto contributo alla storia degli studi classici e del mondo antico|volume=1|autore=[[Arnaldo Momigliano]]|editore=Edizioni di Storia e Letteratura|anno=1969|p=[https://www.google.it/books/edition/Quarto_contributo_alla_storia_degli_stud/kVIkDsIBheQC?hl=it&gbpv=1&dq=boule%20solone%20momigliano&pg=PA596&printsec=frontcover 596]}}</ref>
▲Molto invece si conosce della Boulébulè prevista dalla costituzione di [[Clistene ]], entrata in vigore nel 508/7 a.C.: era composta da cinquecento membri, cinquanta per tribù, distribuiti tra i [[Demo (antica Grecia)|demi ]] in proporzione alla popolazione residente. I membri venivano sorteggiati . daIn unaquesto listamodo, ditutti candidatiavevano precedentementeuna elettipari dallepossibilità tribù.di Questadiventare siconsiglieri puòsenza definirel'influenza democraziadelle perdifferenze eccellenza,di poichécenso essendoo idi membriprestigio sceltiche tramiteavrebbero sorteggio,invece tuttiavuto avevanogioco lain possibilitàun procedimento di parteciparetipo alla Boulé senza differenza di censoelettorale.
Gli oligarchi autori del colpo di Stato del 411 a.C., guidati da Antifonte abolirono la Boulé clistenica e la sostituirono con la Boulé dei Quattrocento, costituita da membri scelti da un'apposita commissione, a cui attribuirono la facoltà di eleggere i magistrati dello Stato. Alla fine della breve esperienza oligarchica, la Boulé dei cinquecento venne ripristinata. ▼
▲Gli oligarchi autori del colpo di Stato del [[411 a.C. ]], guidati da [[Antifonte ]] abolirono la Boulébulè clistenica e la sostituirono con la [[Boulé dei Quattrocento |''boulé'' dei Quattrocento]], costituita da membri scelti da un'apposita commissione, a cui attribuirono la facoltà di eleggere i magistrati dello Stato. Alla fine della breve esperienza oligarchica, la Boulébulè dei cinquecento500 venne ripristinata.
=== Membri e organi della Boulé === ▼
I buleuti entravano in carica dopo la dokimasia, il controllo dei requisiti operato dai buleuti in carica, e il giuramento. ▼
▲=== Membri e organi della Boulébulè ===
All'interno della Boulé a ogni tribù veniva assegnata, per un periodo di circa un mese la pritania, ossia la guida del consiglio, i cui membri, detti pritani, , risiedevano in permanenza nell'edificio detto ''Tholos'', nel settore sud-occidentale dell'agorà, e avevano il compito di redigere l'ordine del giorno, di dirigere i lavori della Boulé, di predisporre i decreti, di relazionarsi con gli altri organi dello Stato. Tra i pritani cui veniva giornalmente sorteggiato il presidente, l'epistate, che custodiva i sigilli di Stato e le chiavi del tesoro, ▼
▲I buleuti entravano in carica dopo la dokimasia[[docimasia]], il controllo dei requisiti operato dai buleuti in carica, e il giuramento.
▲All'interno della Boulébulè a ogni tribù veniva assegnata, per un periodo di circa un mese , la [[pritania ]], ossia la guida del consiglio, i cui membri, detti [[pritani , ]], risiedevano in permanenza nell'edificio detto ''Tholos'', nel settore sud-occidentale dell'agorà, e avevano il compito di redigere l' [[ordine del giorno ]], di dirigere i lavori della Boulébulè, di predisporre i decreti, di relazionarsi con gli altri organi dello Stato. Tra i pritani cui veniva giornalmente sorteggiato il presidente, l' [[epistate ]], che custodiva i sigilli di Stato e le chiavi del tesoro ,.
L'esercizio delle attività di buleuta era remunerato, secondo il principio democratico della ''mistoforia'', ossia della remunerazione delle cariche pubbliche, istituito da Pericle: a ciascun buleuta spettavano cinque oboli al giorno, ai pritani sei oboli, equivalenti a una dracma, al presidente dei pritani quindici oboli al giorno. ▼
▲L'esercizio delle attività di buleuta era remunerato, secondo il principio democratico della '' [[misthos|mistoforia ]]'', ossia della remunerazione delle cariche pubbliche, istituito da [[Pericle ]]: a ciascun buleuta spettavano cinque oboli al giorno, ai pritani sei oboli, equivalenti a una [[dracma ]], al presidente dei pritani quindici oboli al giorno.
=== Poteri e competenze della Boulé === ▼
Alla Boulé spettava l'iniziativa legislativa: secondo la norma stabilita da Clistene e mai modificata in tutta la storia greca, l'assemblea generale della popolazione non poteva discutere nessun argomento su cui la Boulé non avesse predisposto un decreto, secondo la norma detta ''{{polytonic|μὴ προβουλευτικόν}}''{{Chiarire}}: ogni legge votata dall'assemblea generale doveva necessariamente esser stata preceduta da un probleuma, un decreto emanato dalla Boulé, che, in regime democratico, l'assemblea generale aveva la piena facoltà di accogliere, modificare in tutto o in parte o rigettare. ▼
▲=== Poteri e competenze della Boulébulè ===
La Boulé, come analogamente il Senato di Roma, curava le relazioni estere; vigilava sulla sicurezza della città e controllava l'esercito. Spettava alla Boulé il controllo preventivo (docimasia), la vigilanza e il controllo successivo o rendiconto (''euthynos'') sull'operato dei magistrati. La Boulé gestiva inoltre le finanze pubbliche e curava il bilancio. Quale organo giudicante, essa trattava le cause di ''eisangelia'', relative ad accuse per reati contro la sicurezza dello Stato, se tale competenza le era deferita dall'assemblea generale: in quel caso il voto era espresso sull'ostrakon, un tipo di coccio che poteva recare il nome del condannato all'esilio e che, perciò, si diceva soggetto a ostracismo. ▼
▲Alla Boulébulè spettava l' [[iniziativa legislativa ]]: secondo la norma stabilita da Clistene e mai modificata in tutta la storia greca, l'assemblea generale della popolazione non poteva discutere nessun argomento su cui la Boulébulè non avesse predisposto un decreto, secondo la norma detta ''{{polytonic|μὴ προβουλευτικόν}}''{{Chiarire}}: ogni legge votata dall'assemblea generale doveva necessariamente esser stata preceduta da un probleuma''problema'', un decreto emanato dalla Boulébulè, che, in regime democratico, l'assemblea generale aveva la piena facoltà di accogliere, modificare in tutto o in parte o rigettare.
▲La Boulébulè, come analogamente il [[Senato ]] di [[Roma ]], curava le relazioni estere; vigilava sulla sicurezza della città e controllava l'esercito. Spettava alla Boulébulè il controllo preventivo ( [[docimasia ]]), la vigilanza e il controllo successivo o rendiconto ('' euthynoseuthyna'') sull'operato dei magistrati. La Boulébulè gestiva inoltre le finanze pubbliche e curava il [[Bilancio dello Stato|bilancio ]]. Quale organo giudicante, essa trattava le cause di '' [[eisangelia ]]'', relative ad accuse per reati contro la sicurezza dello Stato, se tale competenza le era deferita dall'assemblea generale: in quel caso il voto era espresso sull {{' }}''[[ostrakon ]]'', un tipo di coccio che poteva recare il nome del condannato all'esilio e che, perciò, si diceva soggetto a [[ostracismo ]].
== Note ==
<references />
== Voci correlate ==
* [[Bouleuterion]]
* [[Boulé dei Quattrocento]]
* [[Cittadinanza nell'antica Grecia]]
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Treccani|buleCollegamenti esterni}}
{{democrazia ateniese}}
{{controllo di autorità}}
{{portale|antica Grecia|politica}}
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