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== Storia ==
=== Periodo etrusco-romano ===
Certaldo ebbe origini [[
In particolare sul Poggio del Boccaccio, un colle a forma trapezoidale con base ellittica e cima completamente piatta, adiacente al borgo medioevale in direzione nord-ovest, sono stati ritrovati, nel corso di scavi archeologici avvenuti alla fine del 1800 e a metà del 1900, una tomba a camera etrusco-ellenistica di pianta ellissoidale risalente alla fine del [[IV secolo|IV]]- inizio [[III secolo a.C.]], ed un deposito a pozzo di derrate alimentari con alcuni strumenti [[
In altri scavi, eseguiti tra il [[XIX secolo]] ed il [[XX secolo]] nei pressi di un altro colle ritenuto artificiale, sempre adiacente al borgo medioevale ma stavolta in direzione sud-est, chiamato Poggio delle Fate, sono stati rinvenuti un granaio sotterraneo a celle<ref>Certaldo Alto, 1976, 58 s; De Marinis 1977, 85.</ref> ed i resti di un tumulo etrusco e di numerose tegole bollate,<ref>Lopes Pegna, 1974, 235</ref> mentre numerose ceramiche databili dal [[VI secolo|VI]] - [[V secolo a.C.]] fino all'età ellenistica e frammenti di ceramiche aretine bollate sono state rinvenute nei pressi del torrente Agliena.<ref>NSA 1902, 83 s CA, F. 113, 24 n. 3.</ref>
Alcuni ritrovamenti di [[anfora|anfore]] [[Civiltà romana|romane]] risalenti all'epoca imperiale ([[I secolo|I secolo d.C.]]) in Piazza della Libertà, nella parte bassa della città, durante alcuni lavori edilizi del 1960 per la costruzione di una scuola media, dimostrano che vi sono stati insediamenti anche in epoca romana.<ref>Certaldo Alto, 1976, 57; De Marinis 1977, 184 s.</ref>
Tutti questi reperti di origine etrusca e romana sono oggi musealizzati al piano terra del [[Palazzo Pretorio (Certaldo)|Palazzo Pretorio]], situato nella parte medievale del paese.
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[[File:Certaldo Alto-palazzo pretorio-esterno3.jpg|thumb|200x200px|Certaldo, Palazzo Pretorio, particolare in cui è visibile l'originale struttura del Mastio del castello dei Conti Alberti]]
Alcuni reperti archeologici, ritrovati sul Poggio del Boccaccio, risalenti al [[VI secolo d.C.|VI]]-[[VII secolo|VII secolo d.C.]],<ref name="Scavo"/> dimostrano l'esistenza di un insediamento agricolo, presumibilmente un deposito di derrate alimentari, e testimoniano che a quell'epoca il colle su cui sorge Certaldo Alta era ancora abitato. Molto probabilmente il villaggio agricolo alto-medioevale prese forma dal precedente insediamento risalente all'epoca etrusco-ellenistica e alla fine del [[IX secolo|IX secolo d.C.]], con l'importanza strategica dell'area dovuta al passaggio della [[via Francigena]], vi venne edificata la prima fortificazione feudale.
La torre fortificata si trovava all'apice di un colle da cui si poteva controllare la [[via Francigena]], la principale strada di comunicazione medioevale tra l'Europa del Nord e Roma. Dal mastio originario si controllava a distanza il vecchio tracciato in collina della via Francigena, e direttamente quello di fondovalle, più recente ma via via sempre più importante e trafficato. Questa posizione strategica favorì sicuramente lo sviluppo demografico e la sua evoluzione prima in [[Castello]] e successivamente in un borgo fortificato, portando alla costruzione di edifici civili attorno al Mastio primordiale. Nascono tra l'[[XI secolo|XI]] ed il [[XIII secolo]] la [[Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero]] (la chiesa più antica del borgo medioevale, oggi sconsacrata), l'annesso convento e chiostro, la Torre dei Lucardesi e le prime abitazioni civili e [[Casatorre|case torri]] lungo via Rivellino, la via più antica del borgo che collega la fortificazione alla via Francigena, e nei pressi della torre sulla sommità del colle. Una prima cinta muraria racchiudeva tutto questo primitivo nucleo urbano che assumeva la conformità di un castello fortificato vero e proprio.
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==== Feudo dei Conti Alberti e guerra di Semifonte ====
Certaldo faceva parte delle numerose fortificazioni che gli Alberti disseminarono in tutta la [[Valdelsa]] per contenere l'espansionismo della [[Repubblica di Firenze|Repubblica fiorentina]], assieme a [[San Miniato]], [[Fucecchio]], [[Castello di Montegrossoli|Montegrossoli]], [[Semifonte]], [[Castelfiorentino|Castel Timignano]], [[Pogni|Pogna]], [[Lucardo]] e [[Vico d'Elsa]]. Tutti questi castelli e fortificazioni formavano una sorta di cintura militarizzata che circondava la città di Firenze, in modo da contrastarla ed impedire ogni sua espansione. Con la frammentazione della famiglia degli Alberti, avvenuta con i figli di [[Alberto IV degli Alberti]], Maghinardo, suo secondogenito, divenne il capostipite del ramo dei Conti di Certaldo. Il castello di Certaldo divenne così sede e residenza del ramo di Certaldo dei Conti Alberti da cui controllava le altre fortificazioni vicine ed il contado.
Nella seconda metà del 1100 Certaldo si trova coinvolta negli attriti e nelle guerre tra Firenze e i Conti Alberti: dopo infatti la distruzione di Prato, sede principale degli Alberti, la famiglia spostò il centro del suo potere in Valdelsa, in modo da impedire l'accesso alla via Francigena da parte di Firenze. Forti del riconoscimento imperiale dei loro domini sul territorio toscano, e dell'investitura da parte dell'[[imperatore del Sacro Romano Impero]] [[Federico Barbarossa|Federico I Hoenstaufen]] noto come Federico Barbarossa, Alberto IV comincio la costruzione di [[Semifonte]] tra il 1177 ed il 1181. La costruzione di Semifonte scatenò l'opposizione di Firenze che dichiarò guerra agli Alberti. Certaldo così, come tutti gli altri castelli della Valdelsa, entrava in guerra nello schieramento Albertiano. Firenze inviò una prima spedizione militare nel 1182. Con l'occupazione del castello di [[Pogni]], vicino a Certaldo, da parte di Firenze, gli Alberti bloccarono la costruzione di Semifonte, ripresa dopo appena due anni. Questo provocò un secondo e più massiccio intervento militare da parte di Firenze contro gli Alberti nel 1184. Le truppe fiorentine occuparono nuovamente Pogni e distrussero la fortezza di [[Mangona]], nel Mugello, dove lo stesso Conte [[Alberto IV degli Alberti|Alberto IV]] fu fatto prigioniero. In cambio della libertà il conte dovette accettare le dure condizioni di Firenze, che lo obbligavano a scapitozzare le torri difensive di Certaldo, a smantellare completamente la fortezza di Pogni e il castello di Semifonte, e a cedere a Firenze metà degli introiti dei dazi percepiti sulla via Francigena. Certaldo restava sotto il controllo dei conti Alberti, ma le sue torre difensive vennero smantellate.
[[File:CasaBoccaccio.jpg|miniatura|sinistra|Casa di Boccaccio, interno.]]
Certaldo, assieme a Semifonte e Mangona, rimase al di fuori della [[Lega toscana|Lega di Tuscia]], formatasi nel 1197, per volere di Firenze, in modo da indebolire il potere feudale degli Alberti: escludendo infatti dalla Lega, che sanciva tra le altre cose la reciproca difesa dei partecipanti, le migliori e più importanti fortezze degli Alberti, veniva inflitto un duro colpo al potere della famiglia comitale da parte di Firenze.
==== Annessione alla Repubblica di Firenze ====
Nel 1198, con lo scoppio della guerra tra Semifonte, ormai divenuto un vero e proprio libero comune sotto il protettorato degli Alberti, e Firenze, Certaldo fu occupata nello stesso anno dalle truppe di Firenze, in modo da isolare Semifonte e sottrargli i possibili aiuti che potevano giungere da Certaldo. Nel 1200, in seguito ad un accordo stipulato tra lo stesso Conte Alberto e la repubblica di Firenze, gli Alberti cedettero definitivamente Certaldo e i diritti di cui godevano su Semifonte a Firenze. Da quel momento Certaldo entra definitivamente sotto il dominio della repubblica fiorentina, e non conosce quindi l'ulteriore evoluzione in [[
A seguito della distruzione della vicina città di [[Semifonte]] ad opera dei Fiorentini nel [[1202]], la città vide un notevole sviluppo causato dai profughi semifontesi. Si sviluppa infatti nel XIII secolo via Boccaccio, la via principale che fungeva anche da piazza, lungo la quale sorgono la Casa del Boccaccio, Palazzo Machiavelli, la Canonica dei SS Jacopo e Filippo e le abitazioni lungo la via.
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[[File:Palazzo vicariale di certaldo, facciata 02.JPG|thumb|200x200px|Certaldo, Palazzo Pretorio, sede del Vicariato]]
Dopo la [[battaglia di Montaperti]] ([[1260]]) in cui le truppe [[
Nel [[1313]] vi ebbe con molta probabilità i propri natali [[Giovanni Boccaccio]], che visse a Certaldo stabilmente negli ultimi anni della sua vita e vi morì sicuramente nel [[1375]].
Nel [[1415]] divenne la sede di uno dei Vicariati in cui si suddivideva amministrativamente la [[Repubblica di Firenze|Repubblica fiorentina]] prima ed il [[Granducato di Toscana]] successivamente. Il vicario veniva nominato semestralmente da Firenze ed amministrava la giustizia criminale ed aveva ampie competenze amministrative. Il Vicariato della Valdelsa, conosciuto anche come Vicariato di Certaldo, dove aveva la sua sede, durò dal 1415 al 1784, anno in cui fu soppresso in seguito alla riforma amministrativa del Granducato di Toscana eseguita dai [[Asburgo-Lorena di Toscana|Lorena]]. La sua circoscrizione ed il territorio di competenza mutò nel corso degli anni, raggiungendo la sua massima estensione sotto [[Cosimo I de' Medici]] nel XVI secolo, comprendendo quasi tutto il territorio della Valdelsa, della Val di Pesa, di parte del Chianti e arrivando fino al Valdarno. Il vicariato di Certaldo, a quell'epoca, comprendeva, oltre alla podesteria di Certaldo, le podesterie di [[Barberino Val d'Elsa]], di [[Castelfiorentino]], di [[Empoli]], di [[Galluzzo]], di [[Gambassi Terme|Gambassi]] e [[Montaione]], di [[Montespertoli]], di [[Montelupo Fiorentino]], di [[Poggibonsi]], di [[Radda in Chianti]] e di [[San Casciano in Val di Pesa]]<ref>{{Cita web |url=http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=2390&RicDimF=2 |titolo=Vicariato della Valdelsa o di Certaldo, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche |accesso=4 maggio 2015 |dataarchivio=5 maggio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150505021231/http://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=2390&RicDimF=2 |urlmorto=sì }}</ref>.
Nel [[1479]] la città venne saccheggiata dalle truppe senesi e dal [[Duca di Calabria]], e la sede vicariale viene spostata temporaneamente nella vicina [[Castelfiorentino]]. Per tutto il secolo XV Certaldo conobbe un notevole sviluppo culturale ed economico, favorito dalla posizione strategica sulla [[via Francigena]] e dalla sede Vicariale, tanto da diventare il centro politico e giurisdizionale più importante di tutta la [[Valdelsa]]; dai resoconti vicariali sappiamo che vi era un ospedale e una scuola e sappiamo che a Certaldo vi si tenevano tutti i processi penali dell'epoca, dove venivano giudicati ed eventualmente condannati i colpevoli che risiedevano nel territorio del Vicariato.<ref>Archivio Vicariale, Biblioteca Comunale, Certaldo</ref> Nello stesso periodo vengono modificati il mastio e il palazzo signorile feudale, trasformandoli nell'attuale Palazzo Pretorio dove risiedeva il Vicario.
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[[File:torre di pogna.jpg|thumb|upright=0.7|Ruderi del [[castello di Pogna]]]]
[[File:cappella di semifonte (FI).jpg|thumb|upright=0.7|[[Cappella di San Michele (Semifonte)|Cappella di San Michele]] o Cupola di San Donnino]]
Il castello di Pogni, conosciuto anche come "Pogna", rappresentava uno dei più potenti avamposti della famiglia feudale degli [[Alberti]], i signori medioevali della [[Valdelsa]]. Le prime notizie storiche del castello di Pogni risalgono al [[1059]] e sappiamo che nel [[1184]] fu assediato ed espugnato per la prima volta dai [[Repubblica
Durante tale battaglia venne fatto prigioniero lo stesso conte [[Alberto IV degli Alberti|Alberto degli Alberti]] che in cambio della propria libertà giurò di demolire tutte le fortificazioni del castello e le torri della vicina Certaldo. In un documento del [[XIII secolo]] viene riconfermato il dominio della famiglia Alberti sul castello di Pogni, ma possiamo considerarla come l'ultima espressione del potere feudale nella zona; dopo la distruzione di Semifonte l'autorità del comune di Firenze si sostituisce definitivamente al potere feudale e nel [[1312]] il castello viene completamente distrutto dalle truppe di [[Enrico VII di Lussemburgo|Arrigo VII]], a cui segue il completo abbandono della roccaforte; le fortificazioni furono riattivate per un breve periodo dalla Signoria di Firenze alla fine del [[XIV secolo]].
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Agli inizi del Duecento il perimetro delle mura di Semifonte era di poco inferiore a quello della [[Firenze]] contemporanea, tant'è che Firenze stessa propose a [[Semifonte]] di limitare il suo sviluppo demografico e di sottomettersi all'autorità fiorentina.
[[Semifonte]], in risposta, posizionò su una delle porte rivolte verso [[Firenze]] un'iscrizione dove si leggeva: ''"Florentia fatti in là che Semifonte si fa città"''. Fallita la via diplomatica Firenze inviò le sue milizie, che aiutate da mercenari mandati da Siena, attuò la distruzione "sistematica" di [[Semifonte]]: ogni edificio, palazzo o casa fu completamente raso al suolo e tutti i suoi abitanti furono uccisi e sepolti o fuggirono nelle città vicine come Certaldo, [[Poggio Bonizio]] (oggi [[Poggibonsi]]) e [[Barberino Val d'Elsa]].
Un editto impose il divieto assoluto di costruzione su quel colle e fu derogato solo nel [[1597]], anno in cui fu costruita su progetto di [[Santi di Tito]] la [[Cappella di San Michele Arcangelo (Semifonte)|cappella di San Michele Arcangelo]], detta volgarmente "cupola di San Donnino": la cappella è a pianta ottagonale e riproduce fedelmente in scala 1:8 la cupola del [[Cattedrale di Santa Maria del Fiore|Duomo di Firenze]] di [[Filippo Brunelleschi]]. La cappella occupa solitaria la cima del colle e indica il centro in cui sorgeva anticamente quella città maledetta di cui non resta più niente.
Il borgo di [[Petrognano]] sorge attualmente nel punto in cui sorgeva il borgo esterno della città.
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Ulteriore testimonianza di questa caratteristica è la mancanza di una grande piazza nel centro storico, mentre al suo posto vi troviamo una lunga e larga via (via Boccaccio) che ne svolgeva le funzioni, rappresentando il luogo pubblico di eccellenza e di concezione tipicamente alto-medioevale. Tuttavia chi sale in Certaldo Alto troverà due piazze: la prima è piazza della SS. Annunziata, creata all'inizio del [[XIX secolo]] pavimentando un'area che prima era destinata agli orti e alle coltivazioni in genere; la seconda, piazza SS. Jacopo e Filippo, di fronte all'[[Chiesa dei Santi Jacopo e Filippo (Certaldo)|omonima chiesa]], era invece in origine adibita a cimitero del convento fino al [[1633]].
Subito a nord della collina sulla quale sorge Certaldo Alto, vi è una piccola vallata, chiamata
=== Architetture religiose ===
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* [[Chiesa di San Tommaso (Certaldo)|Chiesa di San Tommaso]]
Fu inaugurata nel [[1885]], anche se i lavori per la sua costruzione iniziarono nel [[1840]] e conserva il ''Crocifisso'' risalente al [[XIV secolo]], oggetto di preghiera e di venerazione da parte della Beata Giulia.
* [[Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero|Ex Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero]]
[[File:Tabernacolo benozzo gozzoli, affreschi mod.jpg|thumb|''[[Tabernacolo dei Giustiziati]]'', affreschi staccati, Certaldo, [[Ex Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero]]]]
Questa è la chiesa più antica del castello, risalente con tutta probabilità al XIII secolo; in seguito, a causa di smottamenti del colle, ne è andato perduto parte del chiostro e la parte terminale dell'edificio stesso, compreso l'abside. La chiesa, a navata unica centrale, ospita alcuni affreschi molti dei quali rovinati dalla noncuranza e dal tempo (recentemente restaurati), mentre da vedere il ''[[Tabernacolo dei Giustiziati]]'' di [[Benozzo Gozzoli]] al centro di essa.
* Chiesa della Vergine della Pietà
Quando la Propositura del Castello fu spostata nel "Borgo Basso" questa divenne la chiesa parrocchiale di Certaldo fino alla costruzione dell'attuale chiesa di San Tommaso (fine del XIX secolo). Si trova nella parte bassa, all'incrocio tra Costa Alberti e la vecchia [[via Francigena]]. Sconsacrata da decenni si trova in stato di degrado, nonostante gli interventi di manutenzione degli anni novanta ad opera della Propositura e di un gruppo di volontari. Quasi illeggibile la scritta "Virgo pietatis asilum" sopra il portone. {{Senza fonte|Nel [[2011]] è oggetto di importanti lavori di restauro conservativo}}.
* [[Pieve di San Lazzaro|Pieve di San Lazzaro a Lucardo]]
Ha origini molto antiche, già citata nel [[X secolo]], è forse l'esempio più tipico di architettura romanica in tutta la Valdelsa, con pianta di tipo basilicale, a tre navate.
==== Altre chiese nei dintorni ====
* [[Pieve di San Giovanni Battista in Jerusalem|Pieve di San Giovanni Battista in Jerusalem a San Donnino]]
* [[Chiesa di San Gaudenzio a Ruballa]]
* [[Chiesa di San Martino a Maiano (Certaldo)|Chiesa di San Martino a Maiano]]
* [[Chiesa di Santa Margherita (Certaldo)|Chiesa di Santa Margherita a Sciano]]
* [[Chiesa di Santa Maria
* [[Chiesa di Santa Maria a Casale (Certaldo)|Chiesa di Santa Maria a Casale]]
* [[Chiesa di Santa Maria a Lancialberti]]
* [[Chiesa di San Vito in Jerusalem|Chiesa di San Vito in Jerusalem (Certaldo)]]
* [[Chiesa di San Miniato a Maggiano]]
* [[Chiesa di San Donato (Lucardo)|Chiesa di San Donato a Lucardo]]
* [[Chiesa di Santa Maria (Marcialla)|Chiesa di Santa Maria a Marcialla]]
* [[Cappella di San Francesco d'Assisi]]
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[[File:Certaldo-PalazzoPretorio-Pavek.jpg|thumb|Certaldo - Palazzo Pretorio (facciata) - presente scultura di Alessandro Reggioli per la mostra "Red-Hot Heart".]]
* [[Palazzo Pretorio (Certaldo)|Palazzo Pretorio]]
Nasce come castello dei [[Alberti (conti di Prato)|conti Alberti]] nel [[XII secolo]] di quell'edificio rimane oggi il mastio. Fu sede dei Vicari Fiorentini. Nell'atrio sono conservati molti scudi araldici appartenenti ai Vicari via via succedutisi. Da vedere, nella "Camera del Cavaliere" una ''Madonna col Bambino'' ([[1489]]) di [[Pier Francesco Fiorentino]] e una ''Crocifissione'' ([[1478]]), mentre la"Camera delle Sentenze" ospita una ''Pietà'', sempre di Pier Francesco Fiorentino. L'attuale edificio ha subito importanti ampliamenti tra [[XV secolo|Quattro]] e [[XVI secolo|Cinquecento]]. Il palazzo ospita anche le vecchie e anguste prigioni, mentre al piano superiore si tengono esposizioni temporanee di arte contemporanea. Uno dei due giardini del palazzo è trasformato in un giardino giapponese dall'artista [[Hidetoshi Nagasawa]] e ospita una casa da tè [[giappone]]se.
* [[Casa Boccaccio]]
È la residenza del noto scrittore, e si affaccia sulla via principale del borgo, via Boccaccio. È la sede di un'importante biblioteca che contiene documenti del [[XVI secolo|Cinquecento]], [[XVII secolo|Seicento]] e [[XVIII secolo|Settecento]] e del centro studi sul Boccaccio.
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[[File:Certaldo, mercantia, 2012, 03.jpg|thumb|Una performance durante Mercantia (2012)]]
====Mercantia====
Conosciuta in [[Italia]] ed [[Europa]], è dal 1988 uno dei più importanti festival di teatro di strada, che anima per cinque giorni l'antico borgo di Certaldo Alto e in un'atmosfera [[Medioevo|medioevale]], vede circa 100 spettacoli di teatro, danza, circo, mimo, clown, e 40 stand di lavorazioni artigianali dal vivo, con ingresso a pagamento. In contemporanea nella parte bassa del paese si svolgono un mercato di artigianato e spettacoli ad ingresso libero. È organizzata da ''Terzostudio'', direzione artistica di Alessandro Gigli. Si svolge a metà luglio.
====Boccaccesca====
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Le industrie si dispongono lungo due zone industriali, una a Nord (Zona industriale Montebello-Fraille) e l'altra a Sud (Bassetto-Avanella) dell'abitato. Le zone industriali e abitative di Badia a Cerreto e di [[Badia a Elmi]], benché formalmente insite nel territorio comunale di [[Gambassi Terme]] la prima e [[San Gimignano]] la seconda, entrambe poste ad Ovest dell'abitato ed adiacenti ad esso, fanno parte nei fatti della realtà certaldese. La popolazione effettiva inoltre conta ben più di {{formatnum:16000}} abitanti ufficiali del territorio comunale, proprio per questo motivo. Le due frazioni limitrofe, oltre ad essere degli importanti distretti industriali, contano alcune migliaia di abitanti.
Il [[settore primario]] si basa sia su prodotti tipici della zona come [[vino]] e [[
Il [[settore secondario]] si basa sulla piccola e media industria e sulle attività artigianali e conto terzi; importanti sono il settore del mobile, soprattutto cornici (più della metà della produzione italiana viene dalla città e zone limitrofe), del calzaturiero e della meccanica ([[Scambiatore di calore|scambiatori di calore]], macchine ed utensili per legno ecc.), mentre minori per numero ma non per importanza troviamo l'alimentare e la chimica (plastica).
Il settore calzaturiero, molto importante nel boom economico degli anni sessanta, ha subito una drastica riduzione del fatturato ed una chiusura di molte aziende durante la crisi di fine anni ottanta riducendo drasticamente la sua importanza occupazionale e strategica nel territorio, sostituito via via da altri settori produttivi e manifatturieri.
Importanti anche le aziende chimiche (plastica da imballaggio e film) concentrate nelle zone industriali al confine con i comuni di San Gimignano e Gambassi.
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== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
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== Sport ==
Certaldo è il paese natale di [[Luciano Spalletti]], commissario tecnico della [[Nazionale maschile di calcio dell'Italia|nazionale italiana di calcio]] dal 2023<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/sport/approfondimenti/luciano-spalletti|titolo=Luciano Spalletti, chi è il nuovo ct dell’Italia. FOTO|autore=Sky TG24|sito=tg24.sky.it|data=2023-08-18|lingua=it|accesso=2024-06-18}}</ref> al 2025, mentre l'Associazione Nuoto Certaldo è stata la prima squadra dei campioni del nuoto [[Simone Ercoli]] e [[Andrea Volpini]]<ref>[https://www.iltirreno.it/empoli/sport/2013/12/20/news/nuoto-certaldo-fucina-di-campioni-1.8338650 Nuoto Certaldo fucina di campioni], Il Tirreno</ref>, e della pallanuoto [[Gloria Giachi]].
La squadra di pallanuoto femminile (Associazione Nuoto Certaldo) ha giocato più volte in [[Serie A1 (pallanuoto femminile)|serie A1]].<ref>[https://www.federnuoto.it/home/pallanuoto/flash-news-pallanuoto/23328-pallanuoto-spareggio-a2-donne-certaldo-promosso-in-serie-a1.html Pallanuoto: Spareggio A2 donne. Certaldo promosso in serie A1], FIN</ref>
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== Voci correlate ==
* [[Giovanni Boccaccio]]
* [[Ferrovia Centrale Toscana]]
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