Caccia alla Bismarck: differenze tra le versioni

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{{NN|guerra|novembre 2022|gran parte della voce non ha note puntuali: perciò, è altamente inaffidabile.}}
{{Infobox conflitto
|Tipo = Battaglia
|Nome del conflitto = Caccia alla Bismarck
|Parte_di = della [[battaglia dell'Atlantico (1939-1945)|battaglia dell'Atlantico]] della [[seconda guerra mondiale]]
|Immagine = Rheinuebung Karte.png
|Didascalia = Mappa indicante la rotta della [[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]] e del [[Prinz Eugen]] e delle squadre navali alleate incaricate di intercettarle
|Data = 24 maggio - 27 maggio [[1941]]
|Luogo = [[Oceano Atlantico]]
|Esito = Vittoria alleata
|Schieramento1= {{DEU 1933-1945}}
|Schieramento2Schieramento1 = {{GBRDEU 1933-1945}}
|Schieramento2 = {{GBR}}
|Comandante1 = [[Günther Lütjens]] †<br />[[Erich Raeder]]
|Comandante2 = {{simbolo|Naval Ensign of the United Kingdom.svg|22}} [[John Tovey|John Cronyn Tovey]]
|Effettivi1=1 [[Nave da battaglia|Corazzata]]<br />1 [[Incrociatore pesante]]
|Effettivi2Effettivi1 =2 [[Portaerei]]<br />31 [[Nave da battaglia|CorazzateCorazzata]]<br />41 [[Incrociatori]]<brIncrociatore />7 [[Cacciatorpedinierepesante]]
|Perdite1Effettivi2 =1 2 [[Portaerei]]<br />3 [[Nave da battaglia|CorazzataCorazzate]]<br />2.0914 morti[[Incrociatori]]<br />7 [[Cacciatorpediniere]]
|Perdite2Perdite1 = 1 [[IncrociatoreNave da battaglia|Corazzata]]<br />14162&nbsp;091 morti
|Perdite2 = 1 [[Incrociatore da battaglia]]<br />1&nbsp;416 morti
}}
{{Battaglia dell'Atlantico (1939-1945)}}
 
La '''caccia alla Bismarck''' è stata l'operazione congiunta della [[Royal Navy]], comprendente la [[Home Fleet]], con tutte le navi disponibili nell'[[Oceano Atlantico|Atlantico Settentrionalesettentrionale]], e la ''[[Forza H]]'', proveniente da [[Gibilterra]], per intercettare ede affondare la [[Nave da battaglia|corazzata]] [[Germania nazista|tedesca]] ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]''. La caccia si svolse dal 24 al 26 maggio [[1941]] e si concluse con l'affondamento della nave tedesca il mattino del 27 maggio.
 
== Origini della caccia ==
{{vedi anche|battaglia dello stretto di Danimarca}}
{{Citazione| L<nowiki>{{'</nowiki>}}''Hood'' è saltato in aria.|Messaggio inviato dal contrammiraglio Wake-Walker all'Ammiragliato a Londra.<ref name=Bauer>{{Cita|Bauer|p. 320}}.</ref>}}
 
La ''Bismarck'' ede il ''[[Prinz Eugen]]'' salparono il 21 maggio [[1941]] da [[Bergen]] per tentare di entrare nell'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] attraversando il [[Stretto di Danimarca|canale di Danimarca]] nell'ambito dell'[[Operazioneoperazione Rheinübung]]. Avvistate da una squadra di incrociatori britannici, le due navi tedesche furono impegnate dall'incrociatore da battaglia ''[[Hood (incrociatore)|Hood]]'' (la nave da guerra più grande del mondo allora in servizio dopo la ''Bismarck'')<ref name=Kennedy_1>{{Cita|Kennedy|p. 61}}.</ref> e dalla corazzata ''[[HMS Prince of Wales (53)|Prince of Wales]]''. Dopo otto minuti dall'inizio della [[Battagliabattaglia dello Strettostretto di Danimarca]] l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Hood'' affondava, colpita dalle due navi tedesche, e dopo altri nove minuti la ''Prince of Wales'' era costretta a rompere il contatto a causa dei danni subiti, tra cui un colpo in plancia che fece alcuni morti.
 
L'affondamento dell<nowiki>{{'</nowiki>}}''Hood'', una delle navi più prestigiose della [[Royal Navy]],<ref name=Kennedy_1 /> su cui alzava la bandiera l'ammiraglio [[Lancelot Holland]], fu molto sentito da tutta la [[Home Fleet]], che si mosse sia per vendicare la sua nave sia per impedire alla [[Kriegsmarine]] di portare a termine l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Operazioneoperazione Rheinübung'', che avrebbe rappresentato un grandissimo rischio per i convogli tra gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] e la [[Gran Bretagna]].
 
=== Situazione alla mattina del 24 maggio ===
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Le navi da guerra britanniche presenti nell'Atlantico alla mattina del 24 maggio erano:
* Incrociatori ''[[HMS Norfolk (78)|Norfolk]]'' (con bandiera del contrammiraglio [[William Frederic Wake-Walker|Wake Walker]]) e ''[[HMS Suffolk (55)|Suffolk]]'' con la corazzata ''Prince of Wales'' gravemente danneggiata in "pedinamento" della squadra tedesca
* Ammiraglio Sir [[John Tovey]] comandante in capo della [[Home Fleet]], con insegna sulla corazzata ''[[HMS King George V (1939)|King George V]]'', al comando anche di: incrociatore da battaglia ''[[HMS Repulse (1916)|Repulse]]'', portaerei ''[[HMS Victorious (R38)|Victorious]]'' e cinque incrociatori 360 [[Miglio (unità di misura)nautico|mnnm]] a SE della ''Bismarck''
* La corazzata ''[[HMS Revenge (06)|Revenge]]'' ada [[Halifax (Canada)|Halifax]], nella [[Nuova Scozia]]
* La corazzata ''[[HMS Ramillies (07)|Ramillies]]'' ada est di [[Terranova]]
* Gli incrociatori ''[[HMS Edinburgh (C16)|Edinburgh]]'' (con la bandiera del commodoro Blackman) e ''[[HMS London (69)|London]]'' a NE delle [[Azzorre]]
* Corazzata ''[[HMS Rodney (1925)|Rodney]]'' e scorta di cacciatorpediniere ada ovest del [[Clyde (fiume)|Clyde]]
* ''[[Forza H]]'', di base a [[Gibilterra]], destinata alla scorta del convoglio WS-8B. Partita la mattina da Gibilterra. Navi: Incrociatoreincrociatore da battaglia ''[[HMS Renown (1916)|Renown]]'' (con bandiera del contrammiraglio [[James Somerville|Somerville]]), portaerei ''[[HMS Ark Royal (91)|Ark Royal]]'', incrociatore ''[[HMS Sheffield (C24)|Sheffield]]''.
 
==== Convogli ====
* HX-126 - da Halifax alla Gran Bretagna in prossimità della forza comandata da ToweyTovey
* WS-8B - dalla Gran Bretagna al Nord Africa via [[Città del Capo]] e relativa scorta (5cinque cacciatorpediniere)
* Nave ''Britannic'' per trasporto veloce truppe
* SL-74
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<!-- trovare posizione al mattino del 24 -->
==== Lo stato della ''Bismarck'' ====
Nel corso della battaglia la ''Bismarck'' aveva incassato tre colpi: mentre uno aveva provocato danni trascurabili alla catapulta dell'aereo ede al motoscafo del comandante, uno degli altri due aveva messo fuori uso una dinamo ede il locale caldaie n. 2, con due caldaie, e l'altro aveva completamente attraversato la nave all'altezza del giardinetto di poppa, facendo entrare acqua di mare in uno dei serbatoi della nafta che aveva perforato e facendo fuoriuscire nafta nella scia della nave; inoltre aveva danneggiato le valvole di aspirazione impedendo così l'accesso ada un migliaio di tonnellate di nafta, con le ovvie conseguenze sull'autonomia della nave.<ref>{{Cita|Kennedy|p. 106}}.</ref> I danni subiti avevano ridotto la velocità della ''Bismarck'' a {{Converti|28|nodo}}.
 
== L'inizio della caccia ==
Dopo la battaglia la squadra tedesca aveva due possibilità: rientrare in Germania per le riparazioni o tentare di raggiungere un porto amico per riparare i danni patiti dalla ''Bismarck'' per permetterle di riprendere il mare. La prima possibilità aveva il vantaggio di allontanare la squadra tedesca dal nemico, ma la avvicinava a [[Scapa Flow]], quindi alla principale base nemica, inoltre, dopo le riparazioni, avrebbe costretto la ''Bismarck'' a ritentare il forzamento degli stretti verso l'Atlantico settentrionale, con tutta la flotta inglese già in allarme. Inoltre il più vicino porto amico ([[Bergen]]) era distante circa 10001&nbsp;000 miglia. La seconda possibilità, pur avvicinando la ''Bismarck'' alle forze nemiche, la avrebbe avvicinata anche al teatro di operazioni e, dopo le riparazioni, la ''Bismarck'' avrebbe potuto riprendere la sua missione senza difficoltà. In questo caso il porto più vicino ([[Brest (Francia)|Brest]]) distava {{Converti|1600|mi|km}}.
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1984-055-14, Schlachtschiff Bismarck, nach Seegefecht.jpg|thumb|La ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]'' dopo la [[battaglia dello stretto di Danimarca]], durante il suo tentativo di raggiungere il [[porto]] di [[Brest (Francia)|Brest]]]]
La scelta di [[Günther Lütjens|Lütjens]] fu di seguire gli ordini che aveva ricevuto dall'OKM all'inizio della missione e di proseguire la missione in Atlantico. Questa scelta fu successivamente criticata da molti, in primis da [[Adolf Hitler|Hitler]], ma, quando l'OKM lasciò la responsabilità di scegliere a Lütjens si basò sul principio (assolutamente consono alla prassi militare tedesca) che chi era in luogo aveva una visione della situazione più chiara, anche se il Comando Gruppo Nord ([[Wilhelmshaven]]) era di parere contrario. Comunque a mezzogiorno la squadra aveva superato la linea di separazione fra le zone di competenza del Comando Gruppo Nord e del Comando Gruppo Ovest ([[Parigi]]), che si stava già organizzando per accogliere la squadra. Intanto il Comando U-Boot stava inviando i 7sette sommergibili in crociera in Atlantico a sud della [[Groenlandia]], per coprire la rotta della ''Bismarck''.
 
Le navi britanniche iniziarono a manovrare in modo da chiudere ogni via di fuga alla ''Bismarck'', ToweyTovey diresse per sud-ovest, in modo tale da poter intercettare immediatamente la squadra tedesca se avesse tentato un'accostata a est per rientrare in Norvegia. La squadra tedesca verso mezzogiorno corresse la rotta verso sud, dirigendo quindi verso le forze di ToweyTovey, che calcolò di poterla intercettare al mattino seguente. Temendo che la ''Bismarck'', approfittando del buio della notte, potesse rompere il contatto con le navi che la pedinavano, alle 15 ToweyTovey ordinò al contrammiraglio Alban Curteis (bandiera sull'incrociatore ''[[HMS Galatea (71)|Galatea]]'') di prendere quattro incrociatori e la ''Victorious'' e di intercettare la ''Bismarck'' prima che cadesse la notte. La ''King George V'' e il ''Repulse'' presero rotta verso SW per mantenere comunque il contatto con il nemico.
 
Intanto Lütjens aveva deciso di separare le due navi della squadra, il ''Prinz Eugen'' avrebbe dovuto puntare a sud della Groenlandia, rifornirsi di carburante e proseguire la missione contro il traffico nemico. La ''Bismarck'' avrebbe preso rotta ovest e successivamente sud-sud-ovest per raggiungere i porti francesi. L'azione ebbe successo, e da poco dopo le 18 la ''Bismarck'' continuò da sola sulla sua rotta. Puntando verso ovest la ''Bismarck'' accostò a meno di 10 miglia dalle navi che la pedinavano, quindi aprì il fuoco per favorire lo sganciamento del ''Prinz Eugen'', senza che i suoi colpi andassero a segno e senza che andassero a segno le salve di risposta della ''Prince of Wales''; le salve della torre B del ''Suffolk'' orientate all'indietro con le loro onde d'urto fracassarono i vetri della propria plancia che era stata articizzata, cioè chiusa sul tetto e riscaldata a vapore.<ref>{{Cita|Kennedy|p. 123}}.</ref> Al termine dell'azione la ''Prinz Eugen'' era lontana, diretta verso le petroliere per rifornirsi.
[[File:Aerial photography of HMS Victorious.jpg|thumb|left|La [[portaerei]] [[Inghilterra|inglese]] [[HMS Victorious (R38)|HMS ''Victorious'']], da cui partì il primo attacco con [[Aerosilurante|aerosiluranti]] contro la ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]'']]
[[File:Bricole per la Bismarck.JPG|thumb|Le due [[bricolaBriccola|bricolebriccole]] preparate per la riparazione della ''Bismark'' nel 2012]]
 
Anche se l'esito dello scontro era stato totalmente inconcludente, ebbe tuttavia un effetto: la squadra inglese, invece di assumere, come fino a quel momento, una formazione a triangolo con i due incrociatori a cavallo della rotta della ''Bismarck'' e la ''Prince of Wales'' di poppa ada entrambi (la formazione migliore per evitare il rischio di perdere la nave pedinata) assunse una formazione in linea di fila, con in testa il ''Suffolk'' (la nave fornita di miglior [[radar]] tra le presenti, installato durante un recente ciclo di revisione) e la ''Prince of Wales'' ede il ''Norfolk'' al seguito nell'ordine; questa disposizione era la migliore per poter rispondere ada un eventuale nuovo attacco tedesco manovrando organicamente, ma lasciava un lato della ''Bismarck'' scoperto se le navi non fossero state esattamente in scia. Dato che le navi stavano entrando nella zona in cui era possibile trovare U-Boot, la squadra inglese cominciò a zigzagare a un tempo (cioè l'accostata era fatta contemporaneamente da tutte le navi). Intanto sulla ''Bismarck'' il direttore di macchina aveva controllato che non era disponibile nafta sufficiente per portare gli inseguitori alla linea di agguato dei sommergibili, quindi alle 22 Lütjens ordinò di assumere una rotta direttamente verso Brest (sud). A Brest nel frattempo erano state preparate due [[bricolaBriccola|bricolebriccole]] per poter ormeggiare e riparare la ''Bismarck''. Quasi alla stessa ora dalla ''Victorous'' partivano nove aerosiluranti [[Fairey Swordfish|Swordfish]] per attaccare la corazzata tedesca. Gli aerei attaccarono in tre sezioni e misero a segno un solo colpo, senza subire perdite. L'effetto sulla ''Bismarck'' fu solo di provocare la morte del capo nocchiere Kirschberg, primo caduto a bordo della corazzata, che batté la testa contro l'hangar dell'aereo di bordo, e tre feriti alle gambe tra il personale dell'hangar per la detonazione della testata.
 
Era diventato assolutamente necessario per la ''Bismarck'' rompere il contatto, prima che tornassero gli aerei (segnale certo della presenza di una portaerei a distanza relativamente breve) e prima che arrivassero le corazzate britanniche. Alle 3 (25 maggio) la ''Bismarck'', approfittando di uno zigzag della divisione britannica a sinistra, mise barra dritta aumentando velocità, passando dopo tre ore nella sua scia e dirigendo poi per sud-est, in direzione di [[Capo Finisterre]]. Il ''Suffolk'' aveva perso il contatto radar con il nemico e alle 5 del mattino gli inglesi ebbero la certezza che non l'avrebbero ripreso. Ora la ''Bismarck'' era da sola nell'Atlantico e nessuna nave britannica poteva sapere con precisione la sua posizione.
 
== La ricerca ==
Già nel corso della notte la ''[[Forza H]]'' era stata distolta dalla missione programmata e lanciata verso nord per intercettare la ''Bismarck'', da cui distava ancora 13001&nbsp;300 miglia, e, senza saperlo, in rotta di collisione con la corazzata. L'ammiraglio Tovey dalla ''King George V'' decise di contrastare quella che riteneva la mossa più pericolosa della ''Bismarck''. Cioè, ignorando la reale entità dei danni sulla nave tedesca, che questa stesse dirigendo verso ovest per attaccare il traffico mercantile britannico. Per questo motivo ordinò una ricerca "a rastrello" (cioè con le navi in linea di rilevamento) direzione SW-NE per una distanza di 100 miglia dalla sua posizione attuale, in modo da coprire sia un attacco al naviglio mercantile sia una possibile rotta est per rientrare in Germania. La situazione (che, ovviamente, nessuno degli attori conosceva) alle 8 del mattino era:
* ''[[Home Fleet]]'' a SW della ''Bismarck'', distanza circa 100 miglia
* Forza dell'ammiraglio [[Alban Curteis]] a NW della ''Bismarck'', distanza???
* Forza di pedinamento (contramm. [[Frederick Wake-Walker]]) ada ovest della ''Bismarck'', distanza???
* ''[[Forza H]]'' a sud della ''Bismarck'', distanza circa 12001&nbsp;200 miglia
* ''HMS Ramillies'' a sud della ''Bismarck'' distanza circa 400 miglia
* ''HMS Rodney'' a SE della ''Bismarck'', distanza circa 350 miglia
[[File:Bismarck aircrew rewarded.jpg|thumb|Cinque degli aviatori coinvolti nella "caccia alla Bismarck"]]
 
Tuttavia la ''Bismarck'' stava muovendo a 20 nodi, direzione SE, mentre tutte le forze (tranne la ''Forza H'') muovevano direzione ovest, cioè in allontanamento dall'obiettivo. Nella ''Home Fleet'' intanto era stato distaccato il ''Repulse'', per rifornirlo di combustibile a [[Terranova]], mentre la ''Prince of Wales'' (non più necessaria a proteggere gli incrociatori) stava puntando verso la ''King George V''. La ''Ramillies'' puntò in direzione NW, per tentare di intercettare la ''Bismarck'' se questa si fosse diretta verso le [[Isole Azzorre|Azzorre]] per rifornirsi dalle petroliere presenti in zona. Intanto la ''Bismarck'' aveva (imprudentemente) effettuato due trasmissioni all'OKM, che furono intercettate e triangolate dalle stazioni di ascolto britanniche. Tuttavia, su esplicita richiesta di Tovey, furono trasmessi alla flotta solo i rilevamenti, non i calcoli che mostravano chiaramente la posizione della ''Bismarck'' ada ''est'' delle forze britanniche. Invece sulla ''King George V'' i calcoli furono sbagliati (si trattava di calcolare la posizione basandosi su due rette quasi parallele e con una base relativamente stretta) e la posizione della ''Bismarck'' fu valutata a ''nord'' delle forze inglesi. Questo poteva significare una cosa sola: la ''Bismarck'' stava rientrando in Germania, quindi tutte le forze sotto il controllo della ''Home Fleet'' accostarono verso NE, allontanandosi ancora di più dalla ''Bismarck''. Wake Walker ordinò ai suoi incrociatori di cambiare rotta in modo tale da poter cercare di intercettare la ''Bismarck'' se fosse stata diretta verso la Francia, mentre la ''Rodney'' dirigeva verso la Spagna e la ''Ramillies'' aveva l'ordine di prendere la scorta del ''Britannic''.
 
Nel pomeriggio, quando sulla ''King George V'' fu finalmente corretto l'errore sul rilevamento della ''Bismarck'' Tovey si decise a prendere rotta per SE, ma molte navi stavano dirigendo verso i porti per rifornirsi di nafta.<ref group="N">''Prince of Wales'' verso l'[[Islanda]], ''Suffolk'' e le unità di Curteis (con la ''Victory'') verso [[Scapa Flow]].</ref> Il ''Norfolk'', nonostante fosse ai limiti dell'autonomia, si diresse verso Brest (rotta SE, 26 nodi) per cercare la nave tedesca. La ''Bismarck'' comunque aveva un vantaggio di circa 150 miglia sulle navi di Tovey, e, se fosse riuscita a mantenere la sua velocità, non sarebbe stata raggiunta prima di arrivare al sicuro a Brest. La ''Rodney'' continuò a tenere rotta NE finché non giunse al punto a cui teoricamente avrebbe potuto intercettare la rotta della ''Bismarck'', prendendo allora una rotta verso il [[golfo di Biscaglia]]. La Royal navyNavy ordinò alla corazzata ''[[HMS Nelson (28)|Nelson]]'' di muovere da [[Freetown]] verso Gibilterra, nell'ipotesi improbabile che la ''Bismarck'' cercasse di forzare lo stretto per entrare nel [[MareMar Mediterraneo|Mediterraneo]],; a guardia dello stretto fu posto anche un [[sommergibile]], che si sarebbe trovato in ottima posizione per un eventuale siluramento. Le uniche navi veloci a distanza utile dalla ''Bismarck'' erano i cacciatorpediniere di scorta al convoglio WS-8B, sotto il comando del capitano [[Philip Vian|Vian]] (quattro cacciatorpediniere classe ''[[Classe Tribal (cacciatorpediniere 1936)|Tribal]]'': ''[[HMS Cossack (F03)|Cossack]]'', ''[[HMS Zulu (F18)|Zulu]]'', ''[[HMS Sikh (F82)|Sikh]]'', ''[[HMS Maori (F24)|Maori]]'' ede il polacco [[ORP Piorun (G65)|ORP ''Piorun'']]), quindi l'Ammiragliato diresse tre navi verso la ''King George V'' e due verso la ''Rodney'', immediatamente i cacciatorpediniere presero rotta ENE a 27 nodi.La mattina dopo (26 maggio) alle ore 10:30 un aereo [[Consolidated PBY Catalina|Catalina]] (lo Z) appartenente al 209 Squadron RAF del [[Coastal Command]] britannico, con il guardiamarina statunitense Leonard B. Smith della US Navy Reserve come secondo pilota, inviava questo messaggio mentre cercava di sfuggire al fuoco di sbarramento della nave:<ref>{{Cita|Kennedy|pp. 167-169}}.</ref> {{Citazione|Una corazzata rilevamento 240° distanza 5 miglia, rotta 150°, mia posizione 49°33' N, 21°47' W. Ora di emissione 10.30/26.}}
 
La mattina dopo (26 maggio) alle ore 10.30 un aereo [[Consolidated PBY Catalina|Catalina]] (lo Z) appartenente al 209 Squadron RAF del [[Coastal Command]] britannico, con il guardiamarina statunitense Leonard B. Smith della US Navy Reserve come secondo pilota, inviava questo messaggio mentre cercava di sfuggire al fuoco di sbarramento della nave:<ref>{{Cita|Kennedy|pp. 167-169}}.</ref> {{Citazione|Una corazzata rilevamento 240° distanza 5 miglia, rotta 150°, mia posizione 49°33' N, 21°47' W. Ora di emissione 10.30/26.}}
La ''Bismarck'' era stata avvistata, la ricerca era finita, ora i cacciatori puntarono tutti decisi verso l'obiettivo.
 
== Il concentramento ==
[[File:John Tovey.jpg|thumb|upright=0.7|L'ammiraglio [[John Tovey]], il comandante in capo della [[Home Fleet]], imbarcato sulla King George V, diresse la caccia alla Bismarck fino al suo affondamento finale.]]
In quel momento la ''Bismarck'' era ancora a 690 miglia da Brest, e, con una velocità di 19 nodi, avrebbe raggiunto il porto entro 36 ore. Con la ''King George V'' a 135 miglia a nord e la ''Rodney'' a 125 miglia NE nessuna delle due navi avrebbe potuto raggiungerla se non avesse ridotto la velocità. I cacciatorpediniere di Vian misero immediatamente la prua sul nemico, che distava circa 50 miglia, sperando di raggiungerlo in circa 8otto ore. Anche l'incrociatore ''[[HMS Dorsetshire (40)|Dorsetshire]]'', di scorta a un convoglio a 600 miglia, lasciò la sua missione e diresse per interporsi fra la ''Bismarck'' e Brest. Però chi era nella migliore posizione per intercettare la ''Bismarck'' era la ''Forza H'', che ne aveva tagliato la rotta all'alba ede ora era a 100 miglia, in posizione per interporsi fra nave tedesca e Brest. Alle 13.:15 Sommerville ordinò allo ''Sheffield'' di dirigere verso la ''Bismarck'' (in quel momento distante 40 miglia) e di tenerla sotto controllo di poppa. Alle 14:50 iniziarono i decolli degli Swordfish dalla ''Ark Royal'', senza però che i piloti fossero stati avvertiti della presenza dello ''Sheffield'' nella stessa zona di mare della ''Bismarck''. Intanto la ''King George V'' stava inseguendo la nave tedesca, ma non avrebbe potuto raggiungerla prima che questa arrivasse sotto la protezione degli aerei della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]], ede il ricongiungimento attorno alle 15 con la ''Rodney'' non modificava sensibilmente la situazione. Alle 18 la distanza fra la forza di ToweyTovey e la ''Bismarck'' era scesa a 90 miglia, ma erano ancora troppe per sperare di raggiungere la nave tedesca, considerando che la ''Rodney'', anche con le macchine alla massima pressione, sviluppava una velocità inferiore a 22 nodi. ToweyTovey segnalò a Sommerville e all'Ammiragliato che la ''King George V'' poteva continuare l'inseguimento solo fino alla mezzanotte e la ''Rodney'' fino alle 8 del mattino seguente.
[[File:HMS Ark Royal h85716.jpg|thumb|left|la ''Ark Royal'' sorvolata dagli Swordfish]]Intanto gli Swordfish della ''Ark Royal'', decollati alle 14:50, avevano raggiunto lo ''Sheffield'' e scambiandolo per la ''Bismarck'' l'avevano attaccato con i loro siluri. La ''Sheffield'' manovrò per evitare i siluri senza aprire il fuoco con le sue artiglierie contraerei. Nessuno dei siluri lanciati la colpì, sia grazie alle sue manovre evasive, sia per la scarsa qualità del dispositivo d'innesco magnetico dei siluri. Solo tre Swordfish rinunciarono all'attacco, essendosi accorti che si trattava dello ''Sheffield'' e non della ''Bismarck''. Comunque questo incidente costrinse gli aerei a rientrare sulla ''Ark Royal'' per riapprovvigionarsi di combustibile e di siluri. Il successivo attacco fu programmato per le 18:30. Alle 19 la ''Bismarck'' era a 167°, 38 miglia dalla ''Forza H'' ede alle 19:10 iniziarono i decolli degli Swordfish. Gli aerei dovevano puntare sullo ''Sheffield'' e prendere dall'incrociatore l'ultimo rilevamento della ''Bismarck''. Alle 20.:35 lo ''Sheffield'' segnalò agli aerei «12 miglia, dritto verso prora». Nel mentre, alle 20.:39 l'U-bootBoot U-556 agli ordini del tenente di vascello Wohlfahrt intercetta il convoglio inglese, ma avendo esaurito i siluri si limita a riemergere e lanciare il segnale di allarme.<ref>{{Cita|Donitz|p. 128}}.</ref> {{Citazione|Nemico in vista, una nave da battaglia, una portaerei, direzione 115°, tutta velocità, quadrato BE 5332.}} Date le condizioni meteorologiche (la ''Bismarck'' navigava sotto un fronte di nuvole a sviluppo verticale alto da 0 a 3000 m) l'attacco dovette essere condotto per sezioni, senza coordinamento fra le sezioni stesse. Alle 20:53 iniziò l'ultimo attacco possibile contro la nave tedesca.
[[File:HMS Ark Royal h85716.jpg|thumb|left|la ''Ark Royal'' sorvolata dagli Swordfish]]
 
Intanto gli Swordfish della ''Ark Royal'', decollati alle 14:50, avevano raggiunto lo ''Sheffield'' e scambiandolo per la ''Bismarck'' l'avevano attaccato con i loro siluri. La ''Sheffield'' manovrò per evitare i siluri senza aprire il fuoco con le sue artiglierie contraerei. Nessuno dei siluri lanciati la colpì, sia grazie alle sue manovre evasive, sia per la scarsa qualità del dispositivo d'innesco magnetico dei siluri. Solo tre Swordfish rinunciarono all'attacco, essendosi accorti che si trattava dello ''Sheffield'' e non della ''Bismarck''. Comunque questo incidente costrinse gli aerei a rientrare sulla ''Ark Royal'' per riapprovvigionarsi di combustibile e di siluri. Il successivo attacco fu programmato per le 18:30. Alle 19 la ''Bismarck'' era a 167°, 38 miglia dalla ''Forza H'' ed alle 19:10 iniziarono i decolli degli Swordfish. Gli aerei dovevano puntare sullo ''Sheffield'' e prendere dall'incrociatore l'ultimo rilevamento della ''Bismarck''. Alle 20.35 lo ''Sheffield'' segnalò agli aerei «12 miglia, dritto verso prora». Nel mentre, alle 20.39 l'U-boot U-556 agli ordini del tenente di vascello Wohlfahrt intercetta il convoglio inglese, ma avendo esaurito i siluri si limita a riemergere e lanciare il segnale di allarme.<ref>{{Cita|Donitz|p. 128}}.</ref> {{Citazione|Nemico in vista,una nave da battaglia, una portaerei, direzione 115°, tutta velocità, quadrato BE 5332.}} Date le condizioni meteorologiche (la ''Bismarck'' navigava sotto un fronte di nuvole a sviluppo verticale alto da 0 a 3000 m) l'attacco dovette essere condotto per sezioni, senza coordinamento fra le sezioni stesse. Alle 20:53 iniziò l'ultimo attacco possibile contro la nave tedesca.
Date le condizioni meteorologiche (la ''Bismarck'' navigava sotto un fronte di nuvole a sviluppo verticale alto da 0 a 3&nbsp;000 m) l'attacco dovette essere condotto per sezioni, senza coordinamento fra le sezioni stesse. Alle 20:53 iniziò l'ultimo attacco possibile contro la nave tedesca.
 
Nel corso dell'attacco gli Swordfish non si accorsero di aver messo dei colpi a segno, ma in realtà due siluri colpirono la ''Bismarck'': uno a centro nave, senza provocare danni, ede uno a dritta a poppa, che segnò il destino della nave danneggiando irreparabilmente il timone. La ''Bismarck'' poteva ora muoversi solo in cerchio a 6 nodi.
 
== La fine ==
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Il primo messaggio inviato dalla ''Ark Royal'' all'ammiraglio Tovey fu «Dal comandante della forza di attacco. Riteniamo di non aver messo nessun siluro a segno». In quel momento sembrò che la ''Bismarck'' fosse riuscita a sfuggire alla caccia, non erano possibili altri attacchi nel corso della notte e fra poche ore la caccia avrebbe dovuto finire per mancanza di nafta sulle navi britanniche. Però, dopo qualche tempo lo ''Sheffield'' segnalò la ''Bismarck'' con rotta 340° (NNW), quindi in allontanamento da Brest.
 
{{Doppia immagine|left|Admiral Sir Wilfred Rupert Patterosn.jpg|130|[[File:The Royal Navy during the Second World War A21405.jpg|105thumb|Il capitano di vascello [[Wilfred Patterson]], comandante della corazzata ''King George V''left|Il capitano di vascello [[Frederick Dalrymple-Hamilton]], comandante della corazzata ''Rodney''}}]]
 
Intanto lo ''Sheffield'' era sotto il fuoco della ''Bismarck'', che, avvicinandosi mise fuori uso il radar e ferì diversi uomini, ma, quando lo ''Sheffield'' tentò di rompere il contatto la grossa corazzata non tentò neppure di seguirlo, proseguendo verso nord. Fu a quel punto che il comandante dello ''Sheffield'' inviò il messaggio che risollevava la speranza di Tovey. Mentre lo ''Sheffield'' si stava ritirando arrivarono in zona i cacciatorpediniere di Vian, disposti in linea di rilevamento con il mare (che, per tutto il periodo della caccia, era rimasto molto mosso ede il cui stato in quel momento era 7), che spazzava la coperta delle piccole navi.
 
Sulla ''Bismarck'', quando il secondo siluro degli Swordfish colpì la poppa, i timoni rimasero bloccati a 15°, e manovrare, cioè contrastare tutta la quantità di moto di 5000050&nbsp;000 t solo con le eliche, era impossibile. L'unica cosa che poteva essere fatta era cercare di manovrare a bassa velocità, che quindi fu ridotta a soli 6 nodi, con esiti comunque estremamente scarsi. Furono fatti diversi tentativi, anche utilizzando sommozzatori, di riparare i timoni, ma nessuno ebbe successo.
[[File:HMS Dorsetshire Bismarck survivors.jpg|thumb|I superstiti dell'affondamento della ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]'' vengono raccolti dall'[[Incrociatore pesante]] [[HMS Dorsetshire (40)|HMS ''Dorsetshire'']]]]
Tovey ordinò alla ''Forza H'' di portarsi a 20 miglia a sud della ''Bismarck'', lasciando la rotta nord libera per le sue navi che stavano arrivando. Intanto i cacciatorpediniere di Vian, che avevano raggiunto la corazzata tedesca, si preparavano all'attacco. Da nord il ''Norfolk'' aveva messoandava a tutta forza per raggiungere Tovey, mentre da sud arrivava il ''Dorsetshire''; l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Edinburgh'', che stava puntando verso l'Inghilterra, invertì la rotta, ma, quando seppe che l'azione decisiva si sarebbe svolta solo dopo l'alba, riprese rotta per [[Derry|Londonderry]].
 
Il ''Piorun'' tentò un attacco con i suoi cannoni, ma ben presto fu costretto a ritirarsi e perse il contatto. L'attacco degli altri cacciatorpediniere iniziò alle 23:24, guidato dal ''Cossack'', che, inquadrato dalle artiglierie secondarie della ''Bismarck'' dovette ben presto allontanarsi, poi toccò allo ''Zulu'', che, dopo aver subito danni ruppe il contatto. Il terzo attacco fu portato dal ''Sikh'', con lo stesso risultato dei precedenti. All'una il ''Maori'' attaccò isolatamente, ma, quando la ''Bismarck'' aprì il fuoco alle 1:21, si ritirò, dopo aver lanciato i siluri. Lo ''Zulu'' tentò un nuovo attacco quando vide il fuoco delle salve destinate al ''Maori'', lanciando due siluri alle 1:37. Alle 1:40 il ''Cossack'' attaccò dall'altro lato, lanciando tre siluri. Anche il ''Sikh'' effettuò dei lanci. Ognuno dei cacciatorpediniere rivendicò almeno un colpo a segno sui 14 lanciati. In realtà, da quanto risulta dalle testimonianze dei superstiti della ''Bismarck'', non fu messo a segno neppure un colpo.
 
Alle 7:53 (27 maggio) il ''Norfolk'' prese il contatto visivo con la ''Bismarck'' ede alle 8.:43 la nave fu avvistata dalle corazzate di Tovey. La caccia era finita, ede ora si doveva solo dare il colpo di grazia al gigante ferito. La prima nave ad aprire il fuoco fu il ''Rodney'' alle 8.:47, da 19&nbsp;km, seguito dopo un minuto dalla ''King George V''. La ''Bismarck'' inizialmente tentò di rispondere al fuoco, ma, impedita a mantenere una rotta stabile, riuscì solamente a mettere qualche salva "a cavallo" del ''Rodney'', senza procurargli danni sensibili. La ''King George V'' non riuscì a colpire il bersaglio con le sue artiglierie, mentre il ''Rodney'' fra le 8:49 e le 9:10 aveva messo sulla ''Bismarck'' 4quattro colpi da 406&nbsp;mm, provocando danni sia alla direzione di tiro sia alle torri prodiere (le uniche che potevano impegnare le navi britanniche). Altri due colpi (356&nbsp;mm) arrivarono dalla ''King George V'' alle 9.:13 sulla nave tedesca, a prua e a poppa. Un minuto dopo il ''Rodney'' metteva fuori uso anche la direzione di tiro secondaria, e la ''Bismarck'' non fu più in grado di reagire alle salve nemiche. La torre "Dora" (cioè la torre D, quella più vicina alla poppa della nave) tirò il suo ultimo colpo alle 9:31. Da quel momento la Bismarck si comportò come un pontone per il tiro delle navi britanniche, che ormai sparavano da meno di 9&nbsp;km, a quel punto circa 300 colpi centrarono la nave tedesca. Alle 10:36 la ''Bismarck'' affondava, macchine in moto e bandiera a riva.
 
== Note ==
;Annotazioni
<references />
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;Fonti
<references />
 
== Bibliografia ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.navweaps.com/index_oob/OOB_WWII_Atlantic/OOB_WWII_Rheinubung.htm|Ordine di Battaglia|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.bismarck-class.dk/bismarck/miscellaneous/britforcedeployed.html|titolo=Schieramento iniziale delle forze navali britanniche|lingua=en|accesso=29 agosto 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060831083733/http://bismarck-class.dk/bismarck/miscellaneous/britforcedeployed.html|urlmorto=sì}}
 
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