Caccia alla Bismarck: differenze tra le versioni
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La scelta di [[Günther Lütjens|Lütjens]] fu di seguire gli ordini che aveva ricevuto dall'OKM all'inizio della missione e di proseguire la missione in Atlantico. Questa scelta fu successivamente criticata da molti, in primis da [[Adolf Hitler|Hitler]], ma, quando l'OKM lasciò la responsabilità di scegliere a Lütjens si basò sul principio (assolutamente consono alla prassi militare tedesca) che chi era in luogo aveva una visione della situazione più chiara, anche se il Comando Gruppo Nord ([[Wilhelmshaven]]) era di parere contrario. Comunque a mezzogiorno la squadra aveva superato la linea di separazione fra le zone di competenza del Comando Gruppo Nord e del Comando Gruppo Ovest ([[Parigi]]), che si stava già organizzando per accogliere la squadra. Intanto il Comando U-Boot stava inviando i sette sommergibili in crociera in Atlantico a sud della [[Groenlandia]], per coprire la rotta della ''Bismarck''.
Le navi britanniche iniziarono a manovrare in modo da chiudere ogni via di fuga alla ''Bismarck'',
Intanto Lütjens aveva deciso di separare le due navi della squadra, il ''Prinz Eugen'' avrebbe dovuto puntare a sud della Groenlandia, rifornirsi di carburante e proseguire la missione contro il traffico nemico. La ''Bismarck'' avrebbe preso rotta ovest e successivamente sud-sud-ovest per raggiungere i porti francesi. L'azione ebbe successo, e da poco dopo le 18 la ''Bismarck'' continuò da sola sulla sua rotta. Puntando verso ovest la ''Bismarck'' accostò a meno di 10 miglia dalle navi che la pedinavano, quindi aprì il fuoco per favorire lo sganciamento del ''Prinz Eugen'', senza che i suoi colpi andassero a segno e senza che andassero a segno le salve di risposta della ''Prince of Wales''; le salve della torre B del ''Suffolk'' orientate all'indietro con le loro onde d'urto fracassarono i vetri della propria plancia che era stata articizzata, cioè chiusa sul tetto e riscaldata a vapore.<ref>{{Cita|Kennedy|p. 123}}.</ref> Al termine dell'azione la ''Prinz Eugen'' era lontana, diretta verso le petroliere per rifornirsi.
[[File:Aerial photography of HMS Victorious.jpg|thumb|left|La [[portaerei]] [[Inghilterra|inglese]] [[HMS Victorious (R38)|HMS ''Victorious'']], da cui partì il primo attacco con [[Aerosilurante|aerosiluranti]] contro la ''[[Bismarck (nave da battaglia)|Bismarck]]'']]
[[File:Bricole per la Bismarck.JPG|thumb|Le due [[Briccola|briccole]] preparate per la riparazione della ''Bismark'' nel 2012]]
Anche se l'esito dello scontro era stato totalmente inconcludente, ebbe tuttavia un effetto: la squadra inglese, invece di assumere, come fino a quel momento, una formazione a triangolo con i due incrociatori a cavallo della rotta della ''Bismarck'' e la ''Prince of Wales'' di poppa a entrambi (la formazione migliore per evitare il rischio di perdere la nave pedinata) assunse una formazione in linea di fila, con in testa il ''Suffolk'' (la nave fornita di miglior [[radar]] tra le presenti, installato durante un recente ciclo di revisione) e la ''Prince of Wales'' e il ''Norfolk'' al seguito nell'ordine; questa disposizione era la migliore per poter rispondere a un eventuale nuovo attacco tedesco manovrando organicamente, ma lasciava un lato della ''Bismarck'' scoperto se le navi non fossero state esattamente in scia. Dato che le navi stavano entrando nella zona in cui era possibile trovare U-Boot, la squadra inglese cominciò a zigzagare a un tempo (cioè l'accostata era fatta contemporaneamente da tutte le navi). Intanto sulla ''Bismarck'' il direttore di macchina aveva controllato che non era disponibile nafta sufficiente per portare gli inseguitori alla linea di agguato dei sommergibili, quindi alle 22 Lütjens ordinò di assumere una rotta direttamente verso Brest (sud). A Brest nel frattempo erano state preparate due [[Briccola|briccole]] per poter ormeggiare e riparare la ''Bismarck''. Quasi alla stessa ora dalla ''Victorous'' partivano nove aerosiluranti [[Fairey Swordfish|Swordfish]] per attaccare la corazzata tedesca. Gli aerei attaccarono in tre sezioni e misero a segno un solo colpo, senza subire perdite. L'effetto sulla ''Bismarck'' fu solo di provocare la morte del capo nocchiere Kirschberg, primo caduto a bordo della corazzata, che batté la testa contro l'hangar dell'aereo di bordo, e tre feriti alle gambe tra il personale dell'hangar per la detonazione della testata.
Era diventato assolutamente necessario per la ''Bismarck'' rompere il contatto, prima che tornassero gli aerei (segnale certo della presenza di una portaerei a distanza relativamente breve) e prima che arrivassero le corazzate britanniche. Alle 3 (25 maggio) la ''Bismarck'', approfittando di uno zigzag della divisione britannica a sinistra, mise barra dritta aumentando velocità, passando dopo tre ore nella sua scia e dirigendo poi per sud-est, in direzione di [[
== La ricerca ==
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== Il concentramento ==
[[File:John Tovey.jpg|thumb|upright=0.7|L'ammiraglio [[John Tovey]], il comandante in capo della [[Home Fleet]], imbarcato sulla King George V, diresse la caccia alla Bismarck fino al suo affondamento finale]]
In quel momento la ''Bismarck'' era ancora a 690 miglia da Brest, e, con una velocità di 19 nodi, avrebbe raggiunto il porto entro 36 ore. Con la ''King George V'' a 135 miglia a nord e la ''Rodney'' a 125 miglia NE nessuna delle due navi avrebbe potuto raggiungerla se non avesse ridotto la velocità. I cacciatorpediniere di Vian misero immediatamente la prua sul nemico, che distava circa 50 miglia, sperando di raggiungerlo in circa otto ore. Anche l'incrociatore ''[[HMS Dorsetshire (40)|Dorsetshire]]'', di scorta a un convoglio a 600 miglia, lasciò la sua missione e diresse per interporsi fra la ''Bismarck'' e Brest. Però chi era nella migliore posizione per intercettare la ''Bismarck'' era la ''Forza H'', che ne aveva tagliato la rotta all'alba e ora era a 100 miglia, in posizione per interporsi fra nave tedesca e Brest. Alle 13:15 Sommerville ordinò allo ''Sheffield'' di dirigere verso la ''Bismarck'' (in quel momento distante 40 miglia) e di tenerla sotto controllo di poppa. Alle 14:50 iniziarono i decolli degli Swordfish dalla ''Ark Royal'', senza però che i piloti fossero stati avvertiti della presenza dello ''Sheffield'' nella stessa zona di mare della ''Bismarck''. Intanto la ''King George V'' stava inseguendo la nave tedesca, ma non avrebbe potuto raggiungerla prima che questa arrivasse sotto la protezione degli aerei della [[Luftwaffe (Wehrmacht)|Luftwaffe]], e il ricongiungimento attorno alle 15 con la ''Rodney'' non modificava sensibilmente la situazione. Alle 18 la distanza fra la forza di
[[File:HMS Ark Royal h85716.jpg|thumb|left|la ''Ark Royal'' sorvolata dagli Swordfish]]Intanto gli Swordfish della ''Ark Royal'', decollati alle 14:50, avevano raggiunto lo ''Sheffield'' e scambiandolo per la ''Bismarck'' l'avevano attaccato con i loro siluri. La ''Sheffield'' manovrò per evitare i siluri senza aprire il fuoco con le sue artiglierie contraerei. Nessuno dei siluri lanciati la colpì, sia grazie alle sue manovre evasive, sia per la scarsa qualità del dispositivo d'innesco magnetico dei siluri. Solo tre Swordfish rinunciarono all'attacco, essendosi accorti che si trattava dello ''Sheffield'' e non della ''Bismarck''. Comunque questo incidente costrinse gli aerei a rientrare sulla ''Ark Royal'' per riapprovvigionarsi di combustibile e di siluri. Il successivo attacco fu programmato per le 18:30. Alle 19 la ''Bismarck'' era a 167°, 38 miglia dalla ''Forza H'' e alle 19:10 iniziarono i decolli degli Swordfish. Gli aerei dovevano puntare sullo ''Sheffield'' e prendere dall'incrociatore l'ultimo rilevamento della ''Bismarck''. Alle 20:35 lo ''Sheffield'' segnalò agli aerei «12 miglia, dritto verso prora». Nel mentre, alle 20:39 l'U-Boot U-556 agli ordini del tenente di vascello Wohlfahrt intercetta il convoglio inglese, ma avendo esaurito i siluri si limita a riemergere e lanciare il segnale di allarme.<ref>{{Cita|Donitz|p. 128}}.</ref> {{Citazione|Nemico in vista, una nave da battaglia, una portaerei, direzione 115°, tutta velocità, quadrato BE 5332.}}
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* {{cita web|url=http://www.bismarck-class.dk/bismarck/miscellaneous/britforcedeployed.html|titolo=Schieramento iniziale delle forze navali britanniche|lingua=en|accesso=29 agosto 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060831083733/http://bismarck-class.dk/bismarck/miscellaneous/britforcedeployed.html|urlmorto=sì}}
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