Guglielmo Tell: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua}}
{{nota disambigua|descrizione=informazioni sull'opera omonima di [[Gioachino Rossini]]|titolo=[[Guglielmo Tell (opera)]]}}
[[ImmagineFile:Wilhelm Tell Denkmal Altdorf um 1900.jpeg|thumb|right|250px|StatuaMonumento di Guglielmo Tell aad [[Altdorf (Svizzera)|Altdorf]]]]
'''Guglielmo Tell''' ('in tedesco ''Wilhelm Tell''', [[Altdorf]]{{IPA|/ˈvɪl.hɛlm tɛl/}}; in francese, [[2''Guillaume febbraio]]Tell''; in romancio, [[1374]]''Guglielm -Tell'') è un [[26novembreleggenda]],rio eroe [[1417Svizzera|svizzero]]) fuche unsarebbe eroevissuto tra la fine del [[leggendaXIII secolo|leggendarioXIII]] e il [[svizzera|svizzeroXIV secolo]], la suacui reale esistenza storica è ancora oggetto di disputa.
 
== Storia ==
Guglielmo Tell è l'eroe svizzero per antonomasia. Mito o realtà di un piccolo paese nel cuore dell'[[Europa]], Tell e la sua leggenda [[Medioevo|medioevale]] sono conosciuti in tutto il mondo.
Secondo la tradizione, il 1º agosto 1291 avvenne la liberazione della [[Vecchia Confederazione|Svizzera originaria]].<ref>{{Cita web|url=https://houseofswitzerland.org/it/swissstories/storia/guglielmo-tell-il-simbolo-svizzero-famoso-tutto-il-mondo|titolo=Guglielmo Tell, il simbolo svizzero famoso in tutto il mondo|sito=House of Switzerland|data=16 febbraio 2022|lingua=it|accesso=3 settembre 2023}}</ref> Secondo la leggenda, Guglielmo Tell nacque e visse a [[Bürglen (Uri)|Bürglen]],<ref>{{Cita web|url=https://www.swissinfo.ch/ita/chi-era-guglielmo-tell-/1236252|titolo=Chi era Guglielmo Tell?|sito=SWI swissinfo.ch|data=26 luglio 2004|lingua=it|accesso=3 settembre 2023}}</ref> un borgo del [[Canton Uri]], situato a ridosso del [[massiccio del San Gottardo]]. Tell, padre di famiglia e cacciatore abilissimo nell'uso della [[Balestra (arma)|balestra]], il 18 novembre 1307 si recò nel capoluogo cantonale [[Altdorf (Svizzera)|Altdorf]] dove, trovandosi a passare per la pubblica piazza, ignorò il cappello imperiale fatto fissare in cima ad un'asta, alcuni mesi prima, dal [[balivo]] [[Albrecht Gessler]], l'amministratore locale degli [[Casa d'Asburgo|Asburgo]]. Il cappello, simbolo dell'autorità imperiale, doveva per legge essere riverito da chiunque ci passasse nelle vicinanze, pena la confisca dei beni o addirittura la morte. Siccome Tell non aveva riverito il cappello, si ritrovò nei guai. Il giorno dopo venne citato in piazza, dove - davanti a tutti - dovette giustificare il suo agire.
 
In cambio della vita, il balivo Gessler gli impose la terribile prova della mela che, posta sulla testa del figlioletto Gualtierino, avrebbe dovuto essere centrata dalla freccia della sua balestra. La prova riuscì a Tell ma, nel caso qualcosa fosse andato storto, Guglielmo aveva nascosto una seconda freccia sotto la giacca, pronta per il tiranno. Questo costò a Tell la libertà: egli venne arrestato e portato in barca verso la prigione di [[Küssnacht]]. Improvvisamente sul [[Lago dei Quattro Cantoni]] si scatenò una tempesta e i suoi carcerieri liberarono Tell, abile timoniere, per farsi aiutare. Arrivati vicino alla riva, a metà strada tra Altdorf e [[Brunnen (Ingenbohl)|Brunnen]], Tell con un balzo saltò dalla barca sulla riva<ref>Nel luogo ove venne costruita la [[cappella di Tell]].</ref> e, con una possente spinta, rimandò l'imbarcazione verso il largo. Il terzo giorno, presso [[Küssnacht]], nascosto dietro ad un albero ai lati della «''Via cava''» che dal [[Passo del San Gottardo|Gottardo]] conduce a [[Zurigo]], Tell si vendicò uccidendo Gessler.<ref>{{Cita web|url=https://www.tell.ch/schweiz/hohlegasse.htm|titolo=Hohle Gasse Küssnacht Wilhelm Tell erschiesst Landvogt Hermann Gessler in der Hohle Gasse|accesso=3 settembre 2023}}</ref>
== Leggenda ==
Secondo la leggenda Guglielmo Tell visse nel [[Canton Uri]] a ridosso del [[massiccio del San Gottardo]]. <br />
Tell, padre di famiglia, cacciatore ed eccellente balestriere il [[18 novembre]] del [[1307]] si recò nel capoluogo regionale, [[Altdorf (Uri)|Altdorf]]. Mentre passava sulla pubblica piazza ignorò il cappello imperiale fatto issare in cima ad un'asta, alcuni mesi prima, dal [[balivo]] Gessler (l’amministratore locale degli [[Asburgo]]). Il cappello, simbolo dell’autorità imperiale, doveva assolutamente essere riverito da chiunque passasse. Chi non si inchinava rischiava la confisca dei beni o addirittura la morte. Siccome Tell non riverì il cappello si ritrovò nei guai. Il giorno dopo venne citato in piazza; davanti a tutti dovette giustificare il suo agire. <br />
In cambio della vita, il balivo Gessler gli impose la prova della [[mela]] che, posta sulla testa del figlioletto Walter, avrebbe dovuto essere centrata dalla [[freccia]] della sua [[balestra]]. La prova riuscì a Tell ma, nel caso qualcosa fosse andato storto, Guglielmo nascose una seconda freccia sotto la giacca, pronta per il tiranno. Questo costò a Tell la [[libertà]], egli venne arrestato e portato in barca verso la prigione. Improvvisamente si scatenò una tempesta e i suoi carcerieri liberarono l’eccellente timoniere per farsi aiutare. Arrivati alla riva, Tell riuscì a scappare e, con una possente spinta, rimandò l'imbarcazione verso il largo.<br />
Il terzo giorno, nascosto dietro ad un albero ai lati della «Via cava» che dal Gottardo conduce a [[Zurigo]], Tell si vendicò uccidendo Gessler.
 
Il popolo, venuto a conoscenza delle gesta di Tell, insorse assediando i castelli e cacciando per sempre i balivi dalle loro terre. Inoltre l'arciere avrebbe partecipato alla [[battaglia di Morgarten]] a fianco degli eserciti Confederati ([[Canton Uri|Uri]], [[Canton Svitto|Svitto]] e [[Untervaldo]]), conclusasi con la vittoria di questi ultimi contro gli Asburgo nel 1315. Guglielmo Tell visse nel rispetto e nell'ammirazione delle genti fino all'estate del 1354, quando, a causa di una tempesta, l'eroe elvetico sacrificò la sua vita per aiutare un bambino trascinato dal torrente Schächen in piena.
Secondo la tradizione, il [[1 gennaio]] del [[1308]] avvenne così la liberazione della Svizzera originaria. Il popolo, venuto a conoscenza delle gesta di Tell, insorse assediando i castelli e cacciando per sempre i balivi dalle loro terre.
 
== Le testimonianze documentali ==
Guglielmo Tell visse nel rispetto e nell'ammirazione delle genti, fino all'estate del [[1354]], quando, a causa di una tempesta, l'eroe elvetico sacrificò la sua vita per aiutare un bambino trascinato da un torrente in piena.
Il primo riferimento all'eroe leggendario appare in un manoscritto del 1470, il ''Libro bianco di [[Sarnen]]'', compilato dal dotto cavaliere provinciale Hans Schriber per raccogliere cronache e dati storici sulla [[Confederazione Elvetica]].<ref>{{Cita web|url=https://www.swissinfo.ch/ita/tutte-le-notizie-in-breve/guglielmo-tell-accessibile-per-tutti--digitalizzato--libro-bianco-di-sarnen-/32344946|titolo=Guglielmo Tell accessibile per tutti: digitalizzato "Libro bianco di Sarnen"|sito=SWI swissinfo.ch|data=23 marzo 2012|lingua=it|accesso=3 settembre 2023}}</ref>
 
Un'altra fonte per le sue imprese è la ''Canzone della fondazione della Confederazione'', composta da un poeta anonimo e pubblicata per la prima volta nel 1545, la quale racconta la nascita della Confederazione elvetica e cita l'impresa di Guglielmo Tell che, secondo questa fonte, sarebbe stato annegato nel [[lago di Lucerna]] dal malvagio Gessler. Ma l'opera più completa che presenta la storia di Tell è il ''Chronicon helveticum'' del 1550, opera dello storico [[Aegidius Tschudi]]. Lo storico precisa che Tell sarebbe morto annegato nel 1354, ma non perché uccise il balivo, bensì per salvare un bambino caduto nelle fredde acque del fiume Schächen. L'episodio è anche raffigurato in un affresco del 1582 conservato nella cappella di Bürglen, il villaggio del quale era originario Tell.<ref>{{Cita pubblicazione |rivista=Focus storia |titolo=Biografie - Guglielmo Tell |data=autunno 2010 |p=74}}</ref>
==Letteratura e teatro==
Importanti personalità artistiche hanno contribuito a rendere la figura di Tell famosa. Tra di essi, primo in assoluto, lo scrittore e poeta tedesco [[Friedrich Schiller]] ([[1759]]-[[1805]]), che ne descrisse le eroiche gesta in un'opera teatrale. <br />
Dal dramma di Schiller, nel 1829 [[Gioachino Rossini]] ([[1792]]-[[1868]]) compose il suo ''[[Guglielmo Tell (opera)|Guglielmo Tell]]''. Quest'opera è stata molto importante per la Svizzera e gli Svizzeri; prova ne è il fatto che il clacson dei vecchi [[autopostale|autopostali]] richiamava le prime note del ''Guglielmo Tell''.
 
== Altre leggende simili ==
==Cinema==
La [[Mitologia comparata]] individua nella leggenda di Guglielmo Tell dei riconoscibili precedenti, narrate nelle cronache e nelle saghe dei paesi nordici.
*'''''[[Guglielmo Tell (film 1911)|Guglielmo Tell]]''''' (1911) - film diretto da [[Ugo Falena]]
Tali paralleli non sono sempre ben accolti dalla popolazione svizzera: quando nel 1760 lo studioso Gottlieb Emanuel von Haller e il pastore Simeon Uriel Freudenberger pubblicarono ''Guglielmo Tell, una favola danese'' (in tedesco: ''Der Wilhelm Tell, ein dänisches Mährgen''),<ref name="bergier_80f">{{Cita libro |cognome=Bergier |nome=Jean-François |titolo=Wilhelm Tell: Realität und Mythos |città=München |editore=Paul List Verlag |anno=1990 |p=80f}}</ref> una copia del libro fu bruciata nella pubblica piazza ad [[Altdorf (Svizzera)|Altdorf]], Von Haller andò sotto processo e dovette ritrattare per salvaguardare la propria vita.<ref>{{Cita news|url=https://www.smithsonianmag.com/history/in-search-of-william-tell-2198511/|titolo=In Search of William Tell |cognome=Wernick|nome=Robert|opera=Smithsonian|accesso=6 dicembre 2017|lingua=en}}</ref>
*'''''[[Guglielmo Tell (film 1948)|Guglielmo Tell]]''''' (1948) - film diretto da [[Giorgio Pastina]]
 
* La ''[[Þiðrekssaga]]'' racconta le gesta di [[Egil]]l, vissuto nel X secolo, abile arciere e fratello del fabbro [[Weland il fabbro|Velent]]. Egill volle mettersi al servizio del re di Svezia [[Niðhad|Niðungr]] nella speranza di poter aiutare il fratello, prigioniero del sovrano. Niðungr, come prova, impone a Egill di colpire con una freccia una mela posta sul capo del figlio di tre anni. Egill prende non una, ma tre frecce, e colpisce la mela con la prima. Quando Niðungr chiede all'arciere perché abbia preso tre frecce invece di una, Egill risponde che, se avesse fallito il colpo, le altre due frecce sarebbero state destinate al sovrano. Niðungr apprezza la schiettezza dell'arciere e lo prende al proprio servizio.
* Nel ''[[Gesta Danorum]]'' [[Saxo Grammaticus]] narra dello [[jarl]] [[Palnatoke]] (detto Toko), capo-vichingo di [[Vichinghi di Jomsborg|Jomsborg]], vissuto a fine del [[X secolo]] che si vantava troppo delle sue abilità di [[arciere]]. Re [[Aroldo I di Danimarca]] lo costrinse a colpire una mela posta sulla testa del figlio. Toko aveva deciso che, se avesse fallito il bersaglio, con una seconda freccia avrebbe ucciso il re, ma non riuscì nell'impresa e, forse per questo, finì imprigionato dal sovrano. Scappò poi dalla prigione e uccise il tiranno in un agguato.
* Risale all'[[XI secolo]] la storia norvegese di Eindridi (''Eindriði Pansa''), costretto da re [[Olaf II di Norvegia|Olaf il Santo]] a prendere di mira e colpire una tavola di argilla posta sulla testa del figlio.<ref>Grimm, [https://books.google.com/books?id=q1gOAAAAYAAJ&q=Olaf+sped+the+first+shaft&pg=PA382 p. 381] – tavoletta di argilla.</ref><ref>"Editor's Easy Chair," ''Harper's new monthly magazine'', Volume 58, Issues 343–348, 1879, [https://books.google.com/books?id=jmA9AAAAYAAJ&dq=Pansa+Footed+son+arrow&pg=PA461 p. 461] – pezzo del gioco di scacchi.</ref><ref>Brewer e Harland, [https://books.google.com/books?id=dZ8jAQAAIAAJ&q=An+apple+was+placed+on+the+head+of+Eindridi%27s+son&pg=PR2-IA192 pp. 83–84], riportano che fu un mela</ref>
* Sempre dell'[[XI secolo]], che narra del cacciatore Hemingr, norvegese, che accettò di battersi con un altro re, [[Harald III di Norvegia]], in una serie di gare sportive. Lo sconfisse, il re s'infuriò e lo costrinse, per avere salva la vita, a colpire una nocciola posta sulla testa del proprio fratello più giovane. Hemingr centrò il frutto e poi, per rivincita, uccise il sovrano<ref>{{Cita pubblicazione |rivista=Focus storia |titolo=Biografie - Guglielmo Tell |data=autunno 2010 |p=77}}</ref> in occasione della [[Battaglia di Stamford Bridge]]. Tale storia è narrata nella novella ''Hemings þáttr Áslákssonar'' conservata nella ''[[Orkneyinga saga]]'' del XIII secolo, ma è presente anche nella ballata norvegese-[[Fær Øer|faroese]] ''Hemingen unge''.<ref name=Child>[[Francis James Child]], ''[[Child Ballads|The English and Scottish Popular Ballads]]'', Volume 3, Boston: Houghton Mifflin, 1888, [https://books.google.com/books?id=rThAAAAAYAAJ&q=Harald+kongin+og+Hemingen+unge&pg=PA17 p. 17].</ref>
* In ambito anglosassone, vi è la leggenda di Adam Bell e dei suoi compagni William di Cloudsley e Clym del Cloug, che presenta anche diverse analogie con quella relativa a [[Robin Hood]], ma con alcune basi storiche nelle attività criminali delle cosiddette ''Folville gang'' e ''Coterel gang'' attive nel [[Midlands]] ad inizio XIV secolo.<ref name="Pollard2004">{{Cita libro|url=https://archive.org/details/imaginingrobinho00poll|titolo=Imagining Robin Hood: The Late Medieval Stories in Historical Context|autore=A.J. Pollard|data=2 agosto 2004|editore=Routledge|isbn=978-1-134-59538-9}}</ref> Fuorilegge vissuti nella foresta di Inglewood presso [[Carlisle]], anch'essi combattenti per la libertà del popolo contro un usurpatore, in una [[Child Ballads|child ballata]], la cui prima copia scritta pervenuta è del 1505, William di Cloudsley colpisce con una freccia una mela posta sulla testa del figlio a grande distanza.
 
== Influenza culturale ==
=== Letteratura e teatro ===
[[File:Gessler und Tell.jpg|thumb|Illustrazione di Gessler e Tell, 1880.]]
Importanti personalità artistiche hanno contribuito a rendere famosa la figura di Guglielmo Tell. Tra di essi, primo in assoluto, lo scrittore e poeta tedesco [[Friedrich Schiller]] ne descrisse le eroiche gesta nel dramma omonimo (''Wilhelm Tell'', 1804).
 
Dal dramma di Schiller, nel 1829 [[Gioachino Rossini]] compose il suo ''[[Guglielmo Tell (opera)|Guglielmo Tell]]''. Quest'opera è stata molto importante per la Svizzera e gli Svizzeri; prova ne è il fatto che il clacson dei vecchi autopostali richiamava le prime note del ''Guglielmo Tell''.
 
Una singolare rilettura del mito di Guglielmo Tell è quella fornita nel ''Guglielmo Tell per la scuola'' (''Wilhelm Tell für die Schule'') nel 1971 da [[Max Frisch]]<ref>edizione italiana ''Guglielmo Tell per la scuola'', trad. di Enrico Filippini, Feltrinelli 1973</ref>, breve saggio costruito su un'interessante miscela di filologia e ironia, nel quale si reimmagina la vicenda dell'eroe nazionale svizzero, ponendo però al centro del racconto il balivo degli Asburgo e la sua impossibilità di comprendere il mondo di montanari primitivi, ostinati e silenziosi in mezzo ai quali si trova a svolgere i suoi compiti.
 
Guglielmo Tell, insieme alla [[Cappella di Tell]] a lui dedicata a [[Sisikon]], viene citato più volte nel romanzo [[Tartarino sulle Alpi]] di [[Alphonse Daudet]], come eroe ispiratore delle imprese esplorative del protagonista del racconto stesso (Milano, Oscar Mondadori, 1981, p.186 e pagg.194-196).
 
== Il personaggio nelle arti e nella cultura di massa ==
=== Filmografia ===
* ''[[Guillaume Tell (film 1903)|Guillaume Tell]]'' (1903) - film diretto da [[Lucien Nonguet]]
* ''[[Guglielmo Tell (film 1911)|Guglielmo Tell]]'' (1911) - film diretto da [[Ugo Falena]]
* ''[[William Tell (film 1924)|William Tell]]'' (1924) - film diretto da [[Bryan Foy]]
* ''[[Guglielmo Tell (film 1948)|Guglielmo Tell]]'' (1948) - film diretto da [[Giorgio Pastina]]
* ''[[William Tell (film incompiuto)|William Tell]]'' (1953) - film incompiuto diretto da [[Jack Cardiff]]
* ''[[Guglielmo Tell (film 2024)|Guglielmo Tell]]'' (2024) - film diretto da [[Nick Hamm]]
 
==== Televisione ====
* ''[[Guglielmo Tell (serie televisiva)|Guglielmo Tell]]'' (''The Adventures of William Tell'') (1958-1959)
* ''[[Le nuove avventure di Guglielmo Tell]]'' (''Crossbow'') (1987-1989)
 
=== Musica ===
* ''[[Guglielmo Tell (opera)|Guglielmo Tell]]'', [[melodramma|opera lirica]] del 1829 composta da [[Gioachino Rossini]]
* [[Chapelle de Guillaume Tell]] brano di apertura del Primo Libro degli [[Anni di pellegrinaggio]] di [[F.Liszt]]
* Nella canzone ''Addio Lugano bella,'' canzone [[folk]] riadattata ne "Il canzoniere anarchico [https://open.spotify.com/intl-it/album/7yJuEIsuSCFa1EOb1T5mIZ]" con [[Daniele Coccia]]
* Nella canzone ''Treno a vela'' di [[Lucio Dalla]] c'è una riproposizione della leggenda di Tell
* ''Il figlio di Guglielmo Tell'', canzone dall'album ''[[Brèva e Tivàn]]'' di [[Davide Van De Sfroos]]
 
=== Fumetti ===
* Nell'albo ''[[Topolino (libretto)|Topolino]]'' n. 1709, gli autori Disney Osvaldo Pavese e Guido Scala propongono una variante della leggenda del Guglielmo Tell dove è Paperino a sostituire l'eroe svizzero. La storia è chiamata appunto ''La Leggenda di Paper Tell''.
* Nel manga ''Wolfsmund'', di KUJI Mitsuhisa, compaiono come personaggi Wilhelm Tell e la sua famiglia: in questa versione, il padre muore poco dopo l'assassinio del balivo Gessler, ed è il figlio Walter a combattere a Morgarten in sua vece.
* Nel gioco di carte collezionabili [[Yu-Gi-Oh! (gioco di carte)|Yu-Gi-Oh!]] è presente una carta mostro chiamata "D/D/D Tell re cecchino".
 
== Note ==
<references />
 
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== Collegamenti esterni ==
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