Cees Nooteboom: differenze tra le versioni
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|Nome = Cornelis Johannes Jacobus Maria
|Cognome = Nooteboom
|Soprannome = Cees
|Sesso = M
|LuogoNascita = L'Aia
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|Immagine = Nooteboom,-Cees Koeln 170311.jpg
|Didascalia = Cees Nooteboom nel 2011
}} La sua opera comprende lavori di poesia, narrativa, drammaturgia, commedia e cronaca di viaggio tradotti in più di trenta lingue, per i quale ha ricevuto riconoscimenti di valore fra cui più d'una candidatura al [[Premio Nobel|Nobel]]. Come giornalista, ha seguito come testimone tre momenti cruciali del secondo Novecento: l'[[Rivoluzione ungherese del 1956|invasione di Budapest]] nel 1956, la contestazione del [[Maggio francese]] nel 1968 e la [[Muro di Berlino#La caduta|caduta del muro di Berlino]] nel 1989<ref name="treccani">{{cita web|lingua=|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/cees-nooteboom/|titolo=Nooteboom, Cess|editore=''Treccani.it''|accesso=23 agosto 2013|autore=}}</ref><ref name="repubblica">{{cita web|lingua=|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2012/11/04/cees-nooteboom.html|titolo=Cees Nooteboom|editore=''Repubblica''|accesso=23 agosto 2013|autore=Benedetta Marietti}}</ref>.
== Biografia ==
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[[File:Amsterdam Wibautstraat De Volkskrant 001.JPG|thumb|left|upright=0.8|La sede del ''de Volkskrant'']]
Dopo aver conseguito il diploma, Nooteboom lavorò in banca a Hilversum e svolse altri lavori impiegatizi. Agli inizi degli anni cinquanta viaggiò in autostop girando per la penisola scandinava e visitando la parte meridionale della Francia – vicende che sarebbero state riprese nella sua prima opera di narrativa. Per amore di una ragazza, si arruolò come mozzo su una nave diretta in [[America meridionale]], ulteriore esperienza da cui trasse spunto per le sue cronache di viaggi<ref name="repubblica "/>. Poi, nel 1954, si stabilì ad [[Amsterdam]] e tre anni dopo si sposò con Fanny Lichtveld. Esordì nel giornalismo nel 1956, scrivendo sul quotidiano ''[[Het Parool]]'' dell'ingresso delle truppe sovietiche a Budapest, e in seguito coi suoi scritti collaborò alla rivista ''Elseviers Weekblad''.
[[File:Safranski.jpg|thumb|upright=0.6|Rüdiger Safranski]]
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== Carriera artistica ==
Nooteboom, oltre a essersi
[[File:Milton paradise.jpg|thumb|upright=0.8|''Paradise Lost'' di Milton]]
Il punto di svolta nella carriera di Nooteboom si
Anche in questo secolo, Nooteboom ha intervallato opere di natura diversa: dal riflessivo ''Nootebooms hotel'' <ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.nytimes.com/2007/12/09/books/review/Barbash-t.html|titolo=Travel Books|editore=''New York Times''|accesso=23 agosto 2013|autore=Joshua Hammer}}</ref>
== Fortuna critica ==
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* ''[[Mokusei]]'', trad. di Fulvio Ferrari, Milano, Iperborea, 1994;
* ''Le montagne dei Paesi Bassi'', trad. di Fulvio Ferrari, Milano, Iperborea, 1996;
* ''[[Verso Santiago|Verso Santiago. Itinerari spagnoli]]'', trad. di Laura Pignatti, Milano, Feltrinelli, 1996;
* ''Autoritratto di un altro'', trad. di Fulvio Ferrari, Milano, Crocetti, 1998;
* ''[[La storia seguente]]'', trad. di Fulvio Ferrari, Milano, Iperborea, 2000;
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* ''533 Il libro dei giorni'', trad. di Fulvio Ferrari, Milano, Iperborea, 2019;
*''Addio'', trad. di Fulvio Ferrari, Milano, Iperborea, 2020.
*''[[Venezia. Il leone, la città e l'acqua|Venezia]]'', trad. Fulvio Ferrari, Milano, Iperborea, 2021
== Note ==
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